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Inviato

Buonasera,  ho recentemente aggiunto in collezione un Denario di Marco Emilio Scauro,  lo desideravo perché credevo avesse  attinenza con la Città di Scauri che è poco distante da dove vivo . La mia è una continua ricerca della storia dei luoghi legati alle  mie origini  che sono in  parte Calabre e in parte Campano Laziali.
Sono quindi affamato di conoscenza, di studio. È straordinaria la mole di cose che si possono imparare dallo studio di un piccolo tondello. La voglia di vederci chiaro di sapere di approfondire.  E proprio spinto da questo desiderio che ho iniziato a fare delle ricerche sulla figura di Emilio Scauro e mi sono imbattuto in un pregevole studio su Cronaca Numismatica del 17 Dicembre 2020 a firma di Enrico Piras . La gioa e soddisfazione è indescrivibile,  in un colpo solo ho avuto delle notizie su questa figura Storica e sulla moneta in mio possesso. Inoltre grazie sempre a questo articolo ho avuto la possibilità di vedere due esemplari della tipologia in mio possesso,  ma con una conservazione notevole e che mi hanno fatto ben comprendere ciò che sulla mia moneta è per certi versi solo intuibile.
Ecco cosa riporta l'articolo in questione.

Costui era rampollo di un’importante famiglia romana: il padre naturale, suo omonimo, era stato princeps del Senato. Quanto a sua madre Cecilia Metella, dopo la morte del primo marito si era risposata niente meno che con Silla, del quale egli divenne pertanto figliastro.

Con simili parenti alle spalle, era scontato che Scauro si desse alla politica, cosa che infatti avvenne: fra il 66 e il 62 circa lo troviamo agli ordini di Pompeo in Asia, provincia che si preoccupò di depredare rapacemente. Divenuto edile nel 58, nello stesso anno fece coniare a suo nome una moneta della Repubblica.

Si tratta di un denario d’argento, molto noto fra gli appassionati di numismatica. Al dritto è raffigurato il re dei Nabatei Areta che, sconfitto dai Romani, aveva ottenuto la pace proprio da Scauro, e che per questo motivo è rappresentato in ginocchio di fianco a un dromedario, rivolto verso destra.

La legenda sopra la figura è M. SCAVR. AED. CVR. (Marcus Scaurus aedilis curulis); nel campo, troviamo EX. S. C. (ex Senato consulto), mentre in esergo REX ARETAS. Al rovescio è raffigurato Giove in quadriga verso sinistra, con uno scorpione sotto i cavalli. La legenda recita P. HYPSAE. AED. CVR. (Publius Hypsaeus aedilis curulis), mentre in esergo e nel campo troviamo C. HYPSAE. COS. PREIVE. e CAPTV (Caius Hypsaeus consul; Preivernum captum).

Publius Hypsaeus, collega di Scauro nel 58, aveva precedentemente esercitato un comando militare durante la campagna in Asia di Pompeo. Tale incarico era stato svolto nella Commagene, una regione della Siria di cui lo scorpione raffigurato sotto i cavalli era simbolo. Quanto a Caius Hypsaeus, era un antenato di Publius che, nel IV secolo, aveva conquistato la città di Priverno.
Notevole anche il collegamento con Cicerone e la sua arringa in difesa di Scauro accusato di Concussione. Cicerone ci ha lasciato una testimonianza di grande valore storico, letterario e giuridico: ci è infatti pervenuta, purtroppo frammentaria, l’arringa che egli pronunciò in difesa del suo assistito, l’orazione Pro Scauro. In essa, Cicerone sfoggia tutta la sua formidabile eloquenza.
Mi fermo qui, non è farina del mio sacco, ma ne faccio tesoro.  A voi la facoltà di continuare,  di arricchire lo studio,  non necessariamente qui nella discussione,  comunque  mi congedo soddisfatto della mia piccola ricerca.
Saluti
Alberto

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Inviato

Hai fatto bene, è una moneta ricca di storia. Precisiamo che in tutte le emissioni ci sono varianti nella legenda (per mancanza o diversa disposizione delle lettere) e nella sella del dromedario (epiippium, alta sella da guerra, o sagma cameli o basto per mercanzie).

La moneta fu emessa da due edili curuli (Babelon ritiene che la precisazione EX S.C. alla straordinaria concessione loro del potere di battere moneta), forse per i festeggiamenti offerti per celebrare il ritorno di Scauro, dopo la vittoria su Areta; gli storici antichi descrivono le somme enormi che egli donò nell’occasione e a tali elargizioni è dovuta l’abbondanza di questa emissione. Uno dei due era Hypseo (vedasi la nota alle emissioni 420/1 e 420/2), l’altro forse lo stesso Scauro, eletto edile nel 58.

Marco Emilio Scauro, orfano cresciuto da amici di famiglia, era cognato di Pompeo, che ne aveva spostao la sorella (Emilia Scaura) e si prese cura di lui anche dopo la morte di lei. Durante la terza guerra mitridatica, Pompeo lo scelse personalmente come tribuno militare e gli conferì, benché fosse solo questore, la responsabilità sulla Giudea. Qui avvenne l’episodio ricordato al D/: Aristobulo II, gran sacerdote assediato a Gerusalemme da Areta III (re di Nabatea e di Damasco), invocò l'aiuto di Pompeo per il tramite di Scauro, offrendo un'enorme ricompensa, ma quando Scauro costrinse Aretas a rinunciare all'assedio (64) Aristobulo lo accusò di avergli estorto 1000 talenti; Pompeo dette fiducia al cognato e, all’esito di una campagna (cui forse rinvia l’emissione rrc 431/1) sostituì Aristobulo (deportato prigioniero a Roma) con suo fratello Hyrcano II (63). Tornato Pompeo a Roma (62) il Senato diede mandato a Scauro, appena ventenne, di pacificare l’area; egli allora sbarcò ad Alessandria e con manovra fulminea occupò Petra, capitale del regno di Nabatea; tolse l'assedio solo dopo che Areta ebbe gato un riscatto di 40 talenti; in seguito, fu accusato di averne trattenuta parte. Nel 59 ebbe un trionfo con grande magnificenza e fece costruire il theatrum Scauri, capace di 80.000 spettatori. Pretore nel 56 e propretore in Sardegna nel 55, nel 54 ebbe l'appoggio del primo triumvirato per la carica di console ma fu accusato de repetundis; sebbene palesemente colpevole fu assolto, grazie a Cicerone. Fu accusato di brogli elettorali ed esiliato nel 53; i rotoli del Mar Morto fanno cenno alla sua morte.

Si ritiene che il R/ rivendichi la discendenza di Hypseo da uno dei due omonimi conquistatori di Priverno nel IV secolo (si veda la nota alle emissioni rrc 420/1 e 420/2); lo scorpione potrebbe richiamare l'antica credenza che gli uomini nati sotto quel segno zodiacale fossero saccheggiatori di città, oppure essere simbolo della Commagene, ove egli esercitò un comando sotto Pompeo.

Questa moneta è molto interessante in quanto presenta, a livello iconografico, tracce di conservatorismo, per via del richiamo ad un antenato al R/ ma, al tempo stesso, sfrutta il D/ per proporre una tematica di natura propagandistica di tipica eredità sillana; è uno dei primi casi di commemorazione di eventi della storia contemporanea. Nonostante queste differenze, tra le due facce vi è comunque un sottile legame, che rivela l'acume dei monetarî: il riferimento alla famiglia, entità superiore per buona parte del periodo repubblicano, usata e sfruttata per storificare miti e per legittimare il compimento delle azioni dei singoli, seppur giustapposto a messaggi decisamente più attuali, che di "repubblicano" hanno davvero poco.

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  • Grazie 1

Supporter
Inviato
Il 30/1/2023 alle 23:08, Litra68 dice:

ho recentemente aggiunto in collezione un Denario di Marco Emilio Scauro,  lo desideravo perché credevo avesse  attinenza con la Città di Scauri che è poco distante da dove vivo . La mia è una continua ricerca della storia dei luoghi legati alle  mie origini  che sono in  parte Calabre e in parte Campano Laziali.

E allora dovrò copiarti, visto che quasi condividiamo le origini di Latium Adiectum e gli intenti di costruire collezioni "geolocalizzate ". 😉

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Inviato

Io consiglierei la moneta del Norbanus, allora ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G94/1 ), dato che in questo caso il nomen è un chiaro riferimento alla provenienza della gens da Norba (odierna Norma).

Sito archeologico affascinante ... 

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Inviato (modificato)

Consiglio vivamente la visita di questo sito archeologico poco conosciuto se non ai residenti nelle zone limitrofe . Con l' occasione , poco distante , da visitare anche Ninfa , due gioielli del Lazio .

Modificato da Cremuzio
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Supporter
Inviato
20 ore fa, L. Licinio Lucullo dice:

Io consiglierei la moneta del Norbanus, allora ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G94/1 ), dato che in questo caso il nomen è un chiaro riferimento alla provenienza della gens da Norba (odierna Norma).

Sito archeologico affascinante ... 

DSC_0097-2.jpg

 

Già presa! 😜 

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