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Inviato

Buon pomeriggio, volevo avere un'informazione. Ho letto più volte che per le monete del regno non serve la lecita provenienza. Però la legge dice che è bene archeologico ciò che ha più di 70 anni. Posso stare tranquillo col regno? E con Carlo felice e Carlo Alberto? Posso comprare su ebay queste monete o di Vittorio Emanuele II etc? Grazie a tutti


Inviato

Buonasera. Direi che puoi stare più che tranquillo 


Inviato
2 ore fa, Pontetto dice:

Buonasera. Direi che puoi stare più che tranquillo 

 

Grazie 


Inviato
19 ore fa, Rick_roma dice:

Buon pomeriggio, volevo avere un'informazione. Ho letto più volte che per le monete del regno non serve la lecita provenienza. Però la legge dice che è bene archeologico ciò che ha più di 70 anni. Posso stare tranquillo col regno? E con Carlo felice e Carlo Alberto? Posso comprare su ebay queste monete o di Vittorio Emanuele II etc? Grazie a tutti

 

Partiamo dal presupposto che qualsiasi cosa si acquisti deve essere di lecita provenienza, non solo le monete.

Non a caso il Codice dei Beni Culturali parla di "attestato di autenticità e di provenienza" (dando per scontato che la provenienza debba essere sempre e comunque lecita).

L'art. 64 del Codice dei Beni Culturali, inoltre, impone a chiunque eserciti la vendita professionale "di oggetti di antichità o di interesse storico od archeologico" di consegnare all'acquirente la documentazione che ne attesti l'autenticità e la provenienza o, in mancanza, di rilasciare quella dichiarazione che viene definita attestato di autenticità e provenienza.

Quindi, morale della favola, se io dovessi acquistare da un commerciante una moneta del Regno pretenderei anche per quest'ultima la documentazione richiesta dall'art. 64. Se no desisto.

16 ore fa, Pontetto dice:

Buonasera. Direi che puoi stare più che tranquillo 

 

Tranquillo si, ma fino a un certo punto.

Saluti.

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Inviato
18 ore fa, Pontetto dice:

Buonasera. Direi che puoi stare più che tranquillo 

 

Ma anche no….. 


Inviato

In teoria ok. Ma nella pratica, è così se compro per esempio in asta. Ma se compro un 5 cent VEII in una bancarella al mercatino dell'antiquariato, di sicuro non riceverò attestati di lecita provenienza. E di sicuro non mi devo preoccupare di nulla. Stessa cosa su Ebay. Ripeto, concordo che si dovrebbero seguire certe regole, ma su tali monetazioni solo ogni tanto sono seguite, ed è giusto informare gli utenti con dei dubbi, ci mancherebbe, ma diciamo che non è il caso nemmeno di terrorizzarli per nulla (perché rischi reali non ne corrono) 


Inviato
15 ore fa, Pontetto dice:

In teoria ok. Ma nella pratica, è così se compro per esempio in asta. Ma se compro un 5 cent VEII in una bancarella al mercatino dell'antiquariato, di sicuro non riceverò attestati di lecita provenienza. E di sicuro non mi devo preoccupare di nulla. Stessa cosa su Ebay. Ripeto, concordo che si dovrebbero seguire certe regole, ma su tali monetazioni solo ogni tanto sono seguite, ed è giusto informare gli utenti con dei dubbi, ci mancherebbe, ma diciamo che non è il caso nemmeno di terrorizzarli per nulla (perché rischi reali non ne corrono) 

 

Grazie, infatti il problema non è la ricevuta dai negozi di numismatica, quelli la danno sempre. Il problema è che uno non compra sempre da loro, se voglio monete comuni da 5 euro le prendo a caso da un privato e ovviamente non c'è nessuna fattura. Essendo monete comuni spero non cisia rischio. Grazie per la risposta


Inviato

Le legge è molto rigida e non prevede eccezioni, neppure per monete da qualche euro. Vero anche che, a oggi, le monete maggiormente attenzionate sono quelle "antiche" di area italica. Ciò detto, l'acquisto da bancarella/collezionisti privo di documentazione non è conforme a legge e potrebbero sorgere problemi, in particolari, nel caso di una tua eventuale rivendita della moneta su piattaforme online.

Awards

Inviato
6 minuti fa, Matteo91 dice:

Le legge è molto rigida e non prevede eccezioni, neppure per monete da qualche euro. Vero anche che, a oggi, le monete maggiormente attenzionate sono quelle "antiche" di area italica. Ciò detto, l'acquisto da bancarella/collezionisti privo di documentazione non è conforme a legge e potrebbero sorgere problemi, in particolari, nel caso di una tua eventuale rivendita della moneta su piattaforme online.

 

Il post contiene un'affermazione sbagliata seguita da una giusta (la seconda affermazione corretta ha portato alla prima errata). 

Infatti l'acquisto di monete da privati senza documentazione non è contrario alla legge; tuttavia per i paradossi italiani ciò che è lecito può diventare di fatto causa di problemi.


Inviato
27 minuti fa, gioal dice:

Il post contiene un'affermazione sbagliata seguita da una giusta (la seconda affermazione corretta ha portato alla prima errata). 

Infatti l'acquisto di monete da privati senza documentazione non è contrario alla legge; tuttavia per i paradossi italiani ciò che è lecito può diventare di fatto causa di problemi.

Grazie della precisazione, in effetti il codice non disciplina direttamente l'acquisto da privati. Sarei, però, dell'idea che anche nell'acquisto da un privato occorra una dichiarazione da parte del precedente proprietario circa la lecita provenienza della moneta o l'acquisizione della documentazione che attesti la sua lecita provenienza, se ne era provvista al momento del precedente acquisto. Diversamente non si potrebbe dimostrare la lecita provenienza della moneta acquistata dal privato che, come detto, seppur non espressamente vietata dal codice dei beni culturali, potrebbe generare comunque delle problematiche (incauto acquisto? Ricettazione?).

In generale credo che il riepilogo di @grigioviola in questo post fosse di grande utilità: 

 

Awards

Inviato
40 minuti fa, Matteo91 dice:

Grazie della precisazione, in effetti il codice non disciplina direttamente l'acquisto da privati. Sarei, però, dell'idea che anche nell'acquisto da un privato occorra una dichiarazione da parte del precedente proprietario circa la lecita provenienza della moneta o l'acquisizione della documentazione che attesti la sua lecita provenienza, se ne era provvista al momento del precedente acquisto. Diversamente non si potrebbe dimostrare la lecita provenienza della moneta acquistata dal privato che, come detto, seppur non espressamente vietata dal codice dei beni culturali, potrebbe generare comunque delle problematiche (incauto acquisto? Ricettazione?).

In generale credo che il riepilogo di @grigioviola in questo post fosse di grande utilità: 

 

 

Bella discussione; peraltro conferma che la prassi italiana contraddice la legge: non deve essere il privato a dover dimostrare la liceità del possesso di monete all'Autorità, ma dovrebbe essere quest'ultima  a provare l'illiceità del suddetto possesso.

La prassi è sbagliata, con la conseguenza che se compro una moneta antica senza documentazione faccio una cosa assolutamente lecita, ma posso trovarmi in un mare di guai.

Che dire?  Viva l'Italia! 

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