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Fascio su buono 2 Lire


Risposte migliori

Vorrei sottoporre al Forum una discussione:

perchè sulle monete dette "buoni da 2 lire" è impresso il fascio littorio già a partire dal 1923 ?

Mi spiego: in quell'anno non è ancora instaurata la dittatura fascista, Mussolini è solo il Presidente del Consiglio e l'Italia ha la struttura (o parvenza) di una democrazia (si voterà ancora nel 1924...); aggiungo inoltre, che il fascio littorio diventerà emblema dello Stato italiano soltanto nel dicembre 1926.

Come mai il Re accettò già nel 1923, che sulla sua monete vi sia impresso un simbolo di partito? Qualcuno ne sa la ragione?

Grazie a tutti

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Non credo che c'entri la politica.

Il fascio è un simbolo che si trova spesso sulle monete. Ad esempio quelle delle Repubbliche Napoleoniche, comunque essendo un simbolo di potere è stato utilizzato varie volte nella Storia

vedi link

http://it.wikipedia.org/wiki/Fascio_littorio

Per venire a Vittorio Emanuele III, sappiamo che la sua passione numismatica, unita a quella per i fasti di Roma antica si è spesso espressa nei progetti delle sue monete (es. le bighe, i leoni, la prora) e non poteva mancare il fascio littorio.

E' possibile che le vicende politiche immediatamente precedenti, abbiano suggerito tale soggetto monetale. Quindi secondo me nel 1923 è stato adottato perchè piaceva al re, comunque attendiamo anche altri pareri.

;)

Modificato da bavastro
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Awards

Con la marcia su Roma del 28 ottobre 1922, Mussolini ottiene l'incarico dal re di formare il nuovo governo e, di fatto, assume poteri dittatoriali dal 31 ottobre 1922.

Marco

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il fascio littore era presente anche sui 10 centesimi di dollaro USA coniati fino alla fine della II guerra mondiale, i famosi "Mercury Dimes"

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Posso dirti che già alla fine del 1600... è presente il fascio su delle monete... dico questo per esperienza personale :P

in foto puoi vedere un tarì del regno di Napoli, vicereame Spagnolo

post-4206-1180980006_thumb.jpg

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Awards

Credo abbia ragione lopezcoins, dopo la marcia su Roma del '22 di fatto in Italia eravamo già in pieno regime di dittatura.

La scelta del fascio (che come simbolo fu effettivamente usato parecchio anche in precedenza) quindi non credo sia stata fatta semplicemente per motivi estetici....

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Credo abbia ragione lopezcoins, dopo la marcia su Roma del '22 di fatto in Italia eravamo già in pieno regime di dittatura.

La scelta del fascio (che  come simbolo fu effettivamente usato parecchio anche in precedenza) quindi non credo sia stata fatta semplicemente per motivi estetici....

234674[/snapback]

è inesatto perchè la dittatura fascista venne instaurata solo nel 1925, certo si andava a creare un "clima" che già c'era, ma fino ad allora si era in un paese con un regime non dittatoriale :D

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http://it.wikipedia.org/wiki/Marcia_su_Roma

Questo per capire com'era il clima all'epoca, la storia non si fa in un giorno ;)

In ogni caso in quell'epoca il fascio era una simbologia molto in voga, non legata esclusivamente al regime, ma cmq rappresentativa di una certa cultura, non necessariamente negativa (almeno per la mentalità dell'epoca): http://it.wikipedia.org/wiki/Fascio_littorio

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Vorrei aggiungere che già nel 1919 il fascio littorio era stato eletto a simbolo del movimento dei fasci di combattimento e poi del partito fascista.

A mio pensiero, non sarebbe stato opportuno sceglierlo solo come elemento estetico e decorativo sulle monete, perchè un significato esclusivamente politico ce l'ha. Ma poi chi decideva cosa mettere sul rovecio delle monete?

Anche perchè ci sarebbe da considerare la presenza (ancora nel 1923) di esponenti di altri partiti sia nel governo (non ancora completamente fascistizzato) che nel Parlamento; non mi spiego perchè essi non fecero qualche loro rimostranza per questo fatto.

un saluto a tutti

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Vi riporto questa nota tratta dall' opera sui Savoia del Simonetti come testimonianza di come si svolsero i fatti :

Per sostituire i buoni cartacei da 2 lire con altri metallici in nichel la Commissione tecnico-artistico monetaria propose , nella seduta del 12/VII/1922 , di indire un concorso fra gli allievi della R. Scuola di Arte della Medaglia.

In un primo tempo i modelli avrebbero dovuto rappresentare l' Italia turrita per il diritto , e il vomere arcaico per il rovescio.

Avendo pero' nel frattempo i fascisti assunto il potere , nella seduta del 29/XII/1922 la Commissione non avendo ritenuto idoneo nessuno dei lavori presentati , diede l' incarico allo scultore P. Morbiducci , nei modelli presentati dal quale aveva ravvisato il maggior merito fra i concorrenti.

Il Morbiducci fu quindi incaricato di preparare i modelli della nuova moneta da 2 Lire con la testa del re e il fascio littorio nel termine di 15 giorni.

Nella seduta del 7 gennaio 1923 la Commissione approvo' il modello con l' effigie del re.

Non fu invece approvato il modello del rovescio , ritenendosi che il fascio rappresentato era piu' simile a quello della prima Repubblica Francese che non a quello romano.

Il Morbiducci rifece quindi i modelli del rovescio secondo le direttive del Ministro De Stefani .

I coni occorenti furono incisi da A. Motti.

Il R. Decreto di emissione di questo tipo di moneta e' stato pubblicato nel n. 176 della Gazzetta Ufficiale del 27/VII/1923

Modificato da piergi00
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Grazie per il chiarimento e per l'ottima segnalazione.

Ne devo dedurre, però, che la commissione artistico-monetaria era composta da elementi fascisti già nel dicembre del 1922....

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Morbiducci era vicino al regime fascista? Cercando su Wikipedia salta fuori che lo scultore lavorò per Mussolini anche per i bassorilievi della chiesa di Sant'Antonio a Predappio, fatta erigere proprio dal Duce....

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Il Morbiducci rifece quindi i modelli del rovescio secondo le direttive del Ministro De Stefani .

Sulla fede politica di questo personaggio non ci sono dubbi  ;)

http://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_De_Stefani

234858[/snapback]

persona notevole :o comunque

ha vissuto 90 anni a dir poco cruciali per il ns. Paese

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Ad ogni modo ritengo che la soluzione politica non possa essere del tutto convincente. La Marcia Su Roma vi è stata il 28 di ottobre del 1922, il Governo così come il Parlamento non erano stati ancora "fascistizzati". Solo col discorso del 3 gennaio del 1925 si può parlare di regime dittatoriale, seppure di una dittatura imperfetta. La conclusione più plausibile è che la scelta sia stata indirizzata verso il fascio, non solo per ragioni storiche (il ricordo dell'antica Roma), ma anche per quel clima politico appena creatosi. In altre parole, resta il dubbio se la scelta sarebbe caduta lo stesso, a prescindere dalla marcia su Roma.

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