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VENEZIA Pietro Lando (1539-1545) Osella An. I 1539 - PROVA ?


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Lotto 924 Asta 5 Nomisma Aste Srl 11-12/11/2023.

Condivido volentieri.


VENEZIA Pietro Lando (1539-1545) Osella An. I 1539 - Pao. Manca AG (g. 9,37) RRRRR Della più grande rarità, si conosce solo questo esemplare e quello presente nel medagliere del British Museum. Ex raccolta Panciera di Zoppola, numero d'inventario 3922; venduto privatamente da G. Majer nel 1924 per 180 lire. La tipologia con la figura dell'Abbondanza stante alle spalle del doge e recante la cornucopia ripiena di frutti, sarà ripresa all'epoca di Francesco Donà nelle emissioni battute al suo nome, anno V (1550), VI e VII. Secondo il Montenegro, questo esemplare rappresenta una prova che fu respinta perchè non rispettava le caratteristiche dell'ordinanza del 9 Dicembre 1523. Bellissima patina.

Grading/Stato: M.di BB

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Edited by Oppiano
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Supporter

Provenienza: Asta NAC 43 26/11/2007 “Venezia d'Elite - Esemplificazione di alcuni aspetti della monetazione veneziana attraverso serie e raggruppamenti di monete tratte da una collezione Esimia". Lotto 165.

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Edited by Oppiano
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Dal Werdnig (edizione tedesca).

 

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Dal Werdnig (edizione italiana).

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Supporter

Esemplare non citato nel CNI.

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Dal Montenegro.

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Supporter

Esemplare non citato dal Papadopoli, Jesurum, Zorzi, Gamberini di Scarfea, Manzoni.

Riporto quanto descrive il Manin.

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Edited by Oppiano
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Supporter

Esiste il nesso della “cornucopia” e forse più che parlare della “Abbondanza” si dovrebbe parlare della “figura allegorica di Venezia”.

Del resto il riferimento è riportato in una celebre medaglia del Lando “coniata, emessa nel 1539 a celebrazione dell'elezione di Pietro Lando (1462-1545), settantottesimo Doge di Venezia.”

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME35B/85

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https://www.lamoneta.it/topic/123973-la-medaglia-a-venezia/?do=findComment&comment=2279957

https://www.lamoneta.it/topic/123973-la-medaglia-a-venezia/?do=findComment&comment=2279958

 

Edited by Oppiano
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Supporter

Raffaele Paolucci nel suo ottimo testo La zecca di Venezia (vol. II), 1991, pag. 75, segnala e descrive l’esemplare con illustrazione, attribuendo il grado di rarità R6.

 

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Non esatta quindi la descrizione dell’esemplare nell’asta di riferimento #1 laddove si scrive che nel Paolucci l’esemplare stesso manchi. In effetti, manca come Osella tra quelle descritte a pag. 16 del testo di cui sopra. Ed il motivo è semplice. Si è voluto distinguere le Oselle standard rispetto ad altre tipologie, come le prove, tant’è che proprio alla pag. 74 (precedente alla 75) si descrive l’altra prova, la “prima”, del Gritti, e subito dopo (a pag. 76) il Paolucci descrive poi la c.d. Osella anonima.

Edited by Oppiano
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  • Oppiano changed the title to VENEZIA Pietro Lando (1539-1545) Osella An. I 1539 - PROVA ?
Supporter

Ritorniamo alla PROVA.

Ho messo il ? nel titolo della discussione solamente per richiamare l’attenzione; magari possa esser utile per ulteriori contributi.

Riporto l’Ordinanza del 9 dicembre 1523 richiamata, e tratta dall’edizione italiana del Werdnig.

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Ora, Paolucci/Montenegro sostengono che l’esemplare sia una “prova” con esplicito richiamo a tale Ordinanza.

Ritengo che la motivazione sia da individuare nella “necessità” che, in base a tale Ordinanza, un lato dell’Osella dovesse rappresentare solamente le due figure principali, il Serenissimo e San Marco. E basta!

Sappiamo poi che, nel corso del tempo, tale interpretazione è stata -di fatto- superata.

 

Edited by Oppiano
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Supporter

E allora, come dobbiamo interpretare invece la Osella anno III, quella che riporta l’Evangelista con la mitra, unico caso in tutta la monetazione veneziana?

Questa Osella viene giudicata dal Paolucci come “variante” ed inserita insieme alle altre a pag. 16 del testo.

Questa Osella era “conforme alle caratteristiche” dell’Ordinanza?

Il Werdnig considera invece l’esemplare #1 come “variante” tant’è che poi nel paragrafo “Tipi del dritto” scrive (ed. italiana): “Lando, in generale, si attiene a quest'ultimo tipo [ndr. trattasi del Gritti), salvo avere, per una volta, una varietà con l'Abbondanza ed un'altra volta S. Marco come vescovo.”

Parrebbe, quindi, che il Lando avesse preso alla lettera quanto disposto dall’Ordinanza laddove si dice che la “moneta dovrà avere la forma gradita al nostro doge”. Poi, evidentemente, ha dovuto assecondare i desiderata di altri.

Edited by Oppiano
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E bravo Zoppola! 180 lire nel 1924 per un inedito era niente... :good:

Arka :D

Diligite iustitiam

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Supporter
4 ore fa, Arka dice:

E bravo Zoppola! 180 lire nel 1924 per un inedito era niente... :good:

Arka :D

Diligite iustitiam

 

Ed è proprio vero:

 

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Un punzone della lettera M non esisteva?

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Potrebbe essere interessante - per avere dei parametri piu’ aderenti alla realtà - confrontare cosa si poteva comprare nel 1924 con 180 lire : ad esempio se tale somma equivaleva a 6 mesi di affitto di un’app.to medio oppure al costo di un’automobile.la semplice rivalutazione monetaria secondo indici si rivalutazione storica non sempre  rende il potere d’acquisto dell’epoca 

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Supporter
58 minuti fa, numa numa dice:

Potrebbe essere interessante - per avere dei parametri piu’ aderenti alla realtà - confrontare cosa si poteva comprare nel 1924 con 180 lire : ad esempio se tale somma equivaleva a 6 mesi di affitto di un’app.to medio oppure al costo di un’automobile.la semplice rivalutazione monetaria secondo indici si rivalutazione storica non sempre  rende il potere d’acquisto dell’epoca 

 

Comprensibile.

Per chi volesse avere un’idea:

https://www.istat.it/it/files//2019/03/cap_21.pdf

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Supporter

Se poi vogliamo essere più precisi:

 

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questa tabella ci fornisce qualche indicazione utile per valutare il costo della vita in Italia all’epoca.

l’osella della collezione Pancieri di Zoppola costava quanto

la paga mensile di un manovale o l’affitto mensile di un piccolo appartamento 
 

http://www.rossilli.it/storia/costo vita.htm

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Edited by Oppiano
Sistemato per maggiore visibilità.
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Per chi volesse  approfondire la dinamica salariale di quegli anni consigli gli interessanti articoli della prof.ssa Zamagni:

 

LA DINAMICA DEI SALARI NEL SETTORE INDUSTRIALE, 1921-1939

Vera Zamagni

Quaderni storici
 
edito da Il Mulino
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Supporter
5 ore fa, numa numa dice:

questa tabella ci fornisce qualche indicazione utile per valutare il costo della vita in Italia all’epoca.

l’osella della collezione Pancieri di Zoppola costava quanto

la paga mensile di un manovale o l’affitto mensile di un piccolo appartamento 
 

 

 

Il costo della vita durante il Fascismo

( gli anni considerati sono quelli tra il 1933 e il 1936 )

abitanti  

43.000.000

paga operaio generico ( a giornata )

                     9                lire

paga operaio specializzato (mensile)

300 > 400 

bracciante-manovale ( mensile)

150 > 300

impiegato livello medio ( mensile )

400 > 600

impiegato livello alto- laureato ( mensile )

800 > 1000

dirigente ( mensile )

1000 > 3000

accademico d'Italia ( mensile )

3000

colonnello-generale ( mensile )

3000

Fiat topolino

8500

Fiat balilla

10000 > 11000

Lancia augusta

20000

Lancia aprilia

24000

benzina lt

2 > 3

apparecchio radio

450 > 1200

abbonamento radio annuale

75

biglietto tram

0,50

pane kg

2 > 2,70

carne kg

8 > 16

zucchero kg

6,50 > 8

latte lt

1,20

Corriere dei piccoli

0,30

giornale quotidiano

0,20 > 0,30

10 sigarette

1,70

vino lt

1,20

affitto mensile

200 > 300

12 uova

 

 

forse cosi si vede meglio 🤓

 

 

 

Il costo della vita durante il Fascismo

( gli anni considerati sono quelli tra il 1933 e il 1936 )

abitanti  

43.000.000

paga operaio generico ( a giornata )

                     9                lire

paga operaio specializzato (mensile)

300 > 400 

bracciante-manovale ( mensile)

150 > 300

impiegato livello medio ( mensile )

400 > 600

impiegato livello alto- laureato ( mensile )

800 > 1000

dirigente ( mensile )

1000 > 3000

accademico d'Italia ( mensile )

3000

colonnello-generale ( mensile )

3000

Fiat topolino

8500

Fiat balilla

10000 > 11000

Lancia augusta

20000

Lancia aprilia

24000

benzina lt

2 > 3

apparecchio radio

450 > 1200

abbonamento radio annuale

75

biglietto tram

0,50

pane kg

2 > 2,70

carne kg

8 > 16

zucchero kg

6,50 > 8

latte lt

1,20

Corriere dei piccoli

0,30

giornale quotidiano

0,20 > 0,30

10 sigarette

1,70

vino lt

1,20

affitto mensile

200 > 300

 

Ma la tabella (non ufficiale) da te indicata non riguarda il 1924....

Le mie sono ufficiali Istat.

Edited by Oppiano
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Quindi Zoppola poteva con la stessa somma comprare 200 litri di latte. Considerando il prezzo al litro a 1,50 euro vengono € 300. Però se il prezzo da considerare è quello all'ingrosso, la cifra scende parecchio.

Comunque Zoppola fece un affare. :rolleyes:

Arka

Diligite iustitiam

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Non ufficiale ma utile per dare un contesto. 

 l'intento e' quello di mostrare - al di là dei coefficienti statistici che ci indicano solo parte della storia - i rapporti del valore all'epoca di una somma di 180 lire circa 100 anni fa.   

E' - credo -piu' interessante notare - al di là del mero coefficiente di rivalutazione  - che quanto pagato da Pancieri di Zoppola 100 anni fa per l'osella di Pietro Lando corrispondeva ad un affitto mensile di un appartamento medio mentre il valore odierno dell'osella equivale all'affitto di un appartamento di rappresentanza. Si è trattato di un buon investimento 😁 

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40 minuti fa, numa numa dice:

quanto pagato da Pancieri di Zoppola 100 anni fa per l'osella di Pietro Lando corrispondeva ad un affitto mensile di un appartamento medio mentre il valore odierno dell'osella equivale all'affitto di un appartamento di rappresentanza.

Guarda che con il prezzo odierno dell'osella un piccolo appartamento in provincia non lo affitti, lo compri. :yahoo:

Arka

Diligite iustitiam

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34 minuti fa, Arka dice:

Guarda che con il prezzo odierno dell'osella un piccolo appartamento in provincia non lo affitti, lo compri. :yahoo:

Arka

Diligite iustitiam

 

infatti... oppure un app.to di rappresentanza in una grande città 😆

anche se - a onor del vero - non avrei pagato un prezzo tale per quell'osella

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