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Risposte migliori

Inviato

Buonasera a tutti, ho creato questa discussione per richiedervi un parere su questa moneta.. so solo che ricorda una moneta veneziana e dovrebbe essere in argento.. spero di aver creato in modo consono la discussione ma, se così non dovesse essere, chiedo scusa, sono nuovo del forum e devo capire bene come funziona ancora..

Vi lascio allegate le foto del dritto e del rovescio!

grazie mille in anticipo! 

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Inviato

Nooo, hanno rovinato un mocenigo, senza offesa per l'immagine riportata, tra l'altro fatta male. Per essere argento, è argento. Punto. Non ha nessun valore numismatico se non quello dell'argento contenuto.


Inviato

comunque penso che valga più del mocenigo, vista la conservazione, ora è più un oggetto artistico che numismatico.


Inviato
8 minuti fa, prtgzn dice:

Nooo, hanno rovinato un mocenigo

nulla si distrugge, tutto si trasforma ;)

3 minuti fa, dux-sab dice:

ora è più un oggetto artistico

appunto!

E poi, sui nastri, 

image.png.f3b7167313dfb4f9fb8c5dacb299a167.png

Io leggo:

IAVOATE / OIO ♦ EL ♦ CA ♦ VRIO

(non so che lingua sia, di sicuro non è Esperanto 😁)

Cosa dite voi?

Njk

Awards

Inviato (modificato)

Laudate dio / e 'l cavriol (capriolo in veneto)

Contro l'altro lato Gloria a te solo

Ai limiti della blasfemia 😅

Oggetto molto curioso, chissà chi si è preso la briga di bulinare (certo in antico, dati i caratteri e il soggetto) tutto il tondello.

Modificato da gigetto13
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Supporter
Inviato

Ciao!

Terribile "lavoro" :cray:

saluti

luciano


Inviato

Capisco.. quindi era una moneta che è stata "modificata" da qualcuno.. mi sembrava un po strana la cosa in effetti 😂 comunque sia grazie mille per la disponibilità e la gentilezza di tutti! 🙏🏼😁


Inviato

So di andare controcorrente ma questo "oggetto" a me piace molto, sarei curioso di saperne la provenienza. Le bulinature come dicevo mi sembrano coeve o perlomeno non moderne. Ai nostri occhi può sembrare un obbrobrio (numismaticamente parlando), ma se qualcuno nei secoli scorsi si è impegnato, e non poco, a realizzarlo, un motivo ci sarà. Dai caratteri utilizzati e dallo stile non mi stupirebbe che sia stato prodotto già nel '500, peraltro da una mano sicuramente non inesperta.

Gusto goliardico e popolaresco, certo, ma a mio avviso ha un certo fascino perverso.

Forse non lo sapremo mai, ma quel capriolo deve avere un significato. Forse un cognome?

D'istinto ho pensato a un pittore trevigiano dei primi del '500, Domenico Capriolo, che si divertiva a firmare i suoi quadri proprio con l'immagine dell'animaletto. Forse un omaggio scherzoso al pittore?

Chiedo quindi all'utente @Gianni8838, se vuole, di dirci dove ne è venuto in possesso .

IMG-20240117-WA0003.jpeg

  • Mi piace 2

Inviato

Adesso mi è venuto un po' di appetito 😁

Tra il Veneto e Reggio Calabria ci saranno mille chilometri ma è lì che il 14 Settembre che si festeggia la Madonna della Consolazione, dove un quadro viene portato in processione.

Il quadro chi l'ha dipinto? Nicolò Andrea Capriolo, che lo realizzò nel 1547. 

Cosa c'è rappresentato? 

image.png.f0cbb1399e1d21c9ae09eebb019c3c8a.png

cosa ci ricorda?

md.jpg.8e1818e70ba76856302096112a4deb48.jpg

sarà un caso? Penso proprio di sì!!! O no???

Njk

=============

https://immaculate.one/la-madonna-del-giorno-14-settembre-madonna-della-consolazione-reggio-calabria-italia/

  • Mi piace 3
Awards

Inviato

se del 500, come sembra, penso sia un bell'oggetto, anche di valore. forse non dice Dio ma oio, cioè occhio al capriolo.


Inviato (modificato)

Buona sera.

A beneficio di Gianni8838 va  l'informazione che la moneta può essere stata coniata tra il1474, doge Pietro Mocenigo, ed il 1577, doge Alvise primo Mocenigo (sperando non sia quest'ultimo).

Cordiali saluti.

Gabriella

Ps. Comunque, questa manipolazione, se poi fosse coeva, a mio modestissimo parere sarebbe davvero interessante.

 

 

 

Modificato da ACERBONI GABRIELLA
  • Grazie 1

Inviato

Buona sera dux-sab.

Forse l'intenzione dell'autore di questo manufatto era proprio quello di scrivere DIO perché a me sembra che anche in LAUDATE la lettera D sia uguale.

Con stima e cordialità .

Gabriella

  • Mi piace 1

Inviato

Sì, la d è la stessa


Inviato

Buonasera, sarebbe fantastico riuscire a risalire a chi ha manipolato la moneta.. putroppo non è  in mio possesso ma mi è stata proposta in vendita da un signore che dichiarava di non esser mai riuscito a catalogarla. Quindi prima di prendere qualche fregatura ho voluto documentarmi! Sicuramente il lavoro è  stato fatto da mani esperte ma mi chiedo cosa possa essere quella patina "blu" che si trova in certi tratti del lavoro (?).

Grazie a tutti per l'impegno dedicato! 😁


Inviato

Patina blu?


Supporter
Inviato (modificato)
5 ore fa, gigetto13 dice:

Laudate dio / e 'l cavriol (capriolo in veneto)

Contro l'altro lato Gloria a te solo

Ai limiti della blasfemia 😅

Oggetto molto curioso, chissà chi si è preso la briga di bulinare (certo in antico, dati i caratteri e il soggetto) tutto il tondello.

 

Cauriol monte del Trentino legato ai fatti della I guerra mondiale

Dopo le sanguinose vicende che nell’agosto del 1916 avevano portato alla conquista del monte Cauriol, gli alpini del battaglione Feltre (7° reggimento) reduci da quasi sei mesi di continue operazioni svolte prevalentemente in alta montagna, si erano trovati in un condizione assai prossima al completo esaurimento psicofisico. All’inizio del successivo mese di settembre, l’importante posizione era stata dunque affidata al battaglione Val Brenta (6° reggimento alpini) che su quelle balze, già rosse del sangue del 7°, aveva dovuto affrontare la terribile prova della battaglia del 2-3 settembre con la quale l’avversario tentò la riconquista del monte; i vecchi territoriali del 6° reggimento avevano difeso il Cauriol con successo, ma al prezzo del quasi dimezzamento dell’organico del reparto, che già la notte sul 4 settembre aveva dovuto venire sostituito dal battaglione Val Cismon (7° reggimento), anch’esso reparto territoriale come tutti i battaglioni “valle”. Il Val Cismon presidiò il Cauriol fino al 25 ottobre, quando il Feltre, ricostituito negli organici e nelle dotazioni, vi fece ritorno per presidiarlo praticamente senza interruzioni fino al novembre 1917.

E proprio la lunga permanenza del reparto su quella montagna, cui stava indissolubilmente legando il suo nome, fornì al cappellano don Luigi Agostini l’ispirazione per la costruzione di un edificio sacro nel quale poter degnamente celebrare i riti cristiani per i suoi amati alpini. Non si trattò d’alcunchè d’eccezionale o d’imponente, stanti i limiti imposti dalle circostanze belliche, dall’orografia dei luoghi e dalla carenza di tempo e materiali da costruzione; purtuttavia, grazie al suo potere di persuasione, alla benevola disponibilità degli ufficiali e soprattutto all’affetto che don Agostini si era guadagnato con la condivisione totale dei disagi e delle sofferenze affrontate dal suo gregge, i lavori poterono procedere sollecitamente.

Il 27 agosto 1917, primo anniversario della conquista del Cauriol, scrive il sacerdote nel suo diario di guerra, “ (…) viene inaugurata una splendida e vasta cappella, costruita in muratura su disegno del Ten. Tomasini con facciata ben scolpita e portante incisa l’iscrizione: 7° alpini – Battaglione Feltre – 27.8.1917. Ivi il cappellano (…) celebra la prima volta messa solenne con intervento di numerosi ufficiali e soldati. “ L’edificio sacro potè ben presto vantare, al suo interno, un decoro d’eccezione: una artistica Madonna scolpita nel legno di cirmolo dal poliedrico ten. Giuseppe Caimi, valente ufficiale, già calciatore dell’Internazionale di Milano nell’anteguerra, ma anche pittore e scultore.

Quando il Feltre, nel novembre del 1917, dovette abbandonare il Cauriol nel contesto della ritirata al Grappa dopo la battaglia di Caporetto, la Madonna di Caimi seguì don Agostini sul monte “sacro alla Patria” e, dopo la guerra, fino alla canonica di Cogollo del Cengio (VI) dove rimase per i trent’anni durante i quali don Luigi vi fu pastore d’anime. Affidata dal sacerdote, poco prima della morte, all’ex aiutante maggiore del Feltre Angelo Manaresi, la Madonna lignea è ancor oggi di proprietà della famiglia dell’illustre reduce. Essa è dunque, come scrisse lo stesso Manaresi in quell’occasione, “scesa ancor più al piano, ma rimanendo pur sempre in quella famiglia alpina che, come diceva don Piero Zangrando, - l’è una porca fameja, ma l’è una grande fameja! -”

image.thumb.png.705f7450423b783231bf5cbdf2ab72f5.png

Si tratta quindi di un riuso di una moneta allo scopo di essere cucita (indumento o berretto) a ricordo di un importante fatto storico

Modificato da ak72
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  • Grazie 1
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Inviato

Mi sembra un blu scuro scuro quasi nero.

Davanti al viso di Gesù bambino ed intorno alla spalla sinistra della Madonna.


Supporter
Inviato
5 ore fa, 417sonia dice:

Ciao!

Terribile "lavoro" :cray:

saluti

luciano

 

Secondo me invec un bellissimo lavoro (racchiude in esso sangue/amor Patrio/fede)

Awards

Inviato

Direi opera d'arte davvero particolare. Molto interessante e da approfondire anche se dispiace per la moneta, ma a prima vista non era in grande conservazione quindi dispiace un po' meno. A me piace. Devo dire che se me la proponessero al giusto prezzo la prenderei. Saluti.


Inviato

Quello raffigurato non è un capriolo ma un capretto. Cavriol, dal latino capreolus.

Dallo stesso sostantivo deriva  capriolo, ma qui abbiamo sicuramente raffigurato un capretto, lo si vede dalle orecchie e dalle corna, ed abbiamo anche un collare.


Inviato
2 ore fa, ak72 dice:

 

Si tratta quindi di un riuso di una moneta allo scopo di essere cucita (indumento o berretto) a ricordo di un importante fatto storico

 

Usiamo almeno una formula dubitativa.

Fosse così, dovremmo pensare ad un artefatto dei primi decenni del 1900 su una moneta di quattrocento anni prima.

Consideriamo anche l'uso di lettere I e D gotiche.

 

  • Mi piace 1

Inviato
3 ore fa, Gianni8838 dice:

Sicuramente il lavoro è  stato fatto da mani esperte ma mi chiedo cosa possa essere quella patina "blu" che si trova in certi tratti del lavoro (?).

Residui di colorazione?

LAVDATE°DIO°EL°CAVRIOL

Avrebbe avuto più senso se ci fosse stato LAVDA°TE°DIO°EL°CAVRIOL. Che manchi un segno di interpunzione?


Inviato

il Bambino, con due dita, benedice il capretto. anche alla fine del 400 e inizi del 500 c'era la moda di cucire delle monete o medaglie al berretto.


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