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Forse in un remoto passato il potere non era solo dei maschi


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I resti di una donna di 4.000 anni fa appartenevano a una sovrana europea?

Alcuni preziosi ritrovamenti in Spagna minano l’idea che in passato i ruoli di autorità fossero appannaggio esclusivo degli uomini.

Questa donna di 4.000 anni fa era una potente sovrana europea?

Questo diadema d’argento adornava il cranio della donna di cui è stata scoperta la sepoltura, datata 3.700 anni fa, presso il sito di La Almoloya, nella Spagna sudorientale.

FOTOGRAFIA DI J.A. SOLDEVILLA, GRUPPO DI RICERCA DI ARCHEOLOGIA SOCIALE MEDITERRANEA, UNIVERSITÀ AUTONOMA DI BARCELLONA (PER GENTILE CONCESSIONE)

Un tesoro di gioielli ornamentali – che include un diadema d’argento – fa ipotizzare che una donna sepolta quasi 4000 anni fa in quella che è l’attuale Spagna fosse la sovrana dei territori circostanti e che ricoprisse una posizione di rilevanza politica. Lo studio pubblicato nel 2021 sulla rivista Antiquity apre molti interrogativi in merito al ruolo delle donne nell’Europa dell’antica Età del Bronzo, e mette in discussione l’idea che il potere politico sia quasi esclusivamente il prodotto di società dominate dagli uomini.

I resti della donna, accanto a quelli dell’uomo che potrebbe essere stato il coniuge, sono stati originariamente portati alla luce nel 2014 a La Almoloya, sito archeologico tra le colline boscose di circa 55 chilometri a nordovest di Cartagena, nella regione sud-orientale della Spagna. La datazione al radiocarbonio indica che la sepoltura è avvenuta attorno al 1700 a.C., e la ricchezza degli oggetti rinvenuti suggerisce ai ricercatori che lei, piuttosto che lui, potrebbe essere stata all’apice della gerarchia locale di comando. 

“Questa scoperta può essere interpretata in due modi”, afferma l’archeologo Roberto Risch dell’Università autonoma di Barcellona e coautore dello studio. “Si può ipotizzare che la donna fosse solo la moglie del re o pensare che lei stessa fosse una personalità politica di spicco”. 

I corredi funerari argarici mostrano che le femmine erano considerate adulte molto prima rispetto ai maschi. All’età di sei anni le ragazze venivano sepolte con coltelli e attrezzi, mentre i ragazzi solo dopo i dieci anni. Le sepolture di alcune donne di El Argar sono state riaperte generazioni dopo per inumare altri uomini o donne, con una pratica inusuale che probabilmente conferiva grande onore al defunto che veniva aggiunto nella tomba. Una ricerca pubblicata nel 2020 da Risch e i suoi colleghi ha evidenziato che le donne dell’élite rinvenute nelle sepolture argariche mangiavano molta più carne rispetto alle altre donne, il che suggerisce che avessero un forte potere politico. 

“Non sappiamo quale fosse esattamente il loro potere”, afferma, “ma la sepoltura di La Almoloya ci permette di formulare parecchie ipotesi sul ruolo politico delle donne dell’Età del Bronzo e mette in dubbio gran parte della cultura convenzionale”. 

Un’antica “principessa” sepolta in grande stile 

Denominata la “Principessa di La Almoloya”, la donna apparteneva alla cultura argarica, che prende il nome dal sito archeologico di El Argar, a circa 80 chilometri a sud. La civiltà argarica prosperò nella regione sud-orientale della penisola iberica tra il 2200 e il 1500 a.C. L’utilizzo del bronzo da parte della sua popolazione risale a molto tempo prima rispetto a quello delle tribù vicine. Invece che in piccoli nuclei abitati isolati, molti appartenenti a questa civiltà vivevano in grandi insediamenti collinari, e gli oggetti rinvenuti nelle loro sepolture indicano che la società era strutturata gerarchicamente in classi di diverso status sociale, inclusa una classe politica dirigente. 

Risch afferma che l’uomo nella sepoltura era probabilmente un guerriero: il grado di usura delle sue ossa indica che trascorreva molto tempo a cavallo, e il suo cranio mostra le cicatrici profonde di una grave lesione facciale, forse una vecchia ferita subita in combattimento. Portava capelli lunghi legati in fasce d’argento e indossava ornamenti d’oro nei lobi delle orecchie; era dunque una persona importante.

I resti di una donna sepolta 4.000 anni fa potrebbero essere di una potente sovrana europea?

Nella sepoltura di La Almoloya sono stati trovati un uomo e una donna inumati sotto la pavimentazione di una grande stanza allestita con sedute per 50 persone.

FOTOGRAFIA DI GRUPPO DI RICERCA DI ARCHEOLOGIA SOCIALE MEDITERRANEA, UNIVERSITÀ AUTONOMA DI BARCELLONA

Ma la donna nella stessa sepoltura è stata inumata poco tempo dopo con particolare sfarzo: braccialetti, orecchini, anelli, spirali di filo e un diadema d’argento, che al momento del rinvenimento ancora adornava il suo cranio. È stata riscontrata una corrispondenza con altri sei diademi ritrovati con donne benestanti in sepolture argariche, tutti con una distintiva protezione a forma di disco, solitamente indossata verso il basso a copertura della fronte e del naso. 

Prendendo come riferimento la quotazione dell’argento registrata nei documenti della Mesopotamia del tempo, gli archeologi stimano che il corredo funebre della donna di La Almoloya valesse l’equivalente di diverse decine di migliaia di dollari odierni. Anche altre tombe di donne di El Argar con uno status sociale di rilievo testimoniano ricchezza e benessere; gli uomini, invece, non venivano mai sepolti con tale sfarzo. “Questo ci suggerisce che quando le donne erano in vita ricoprivano un ruolo molto importante nella gestione politica della comunità”, afferma Risch.

Anche il sito della sepoltura indica che la donna occupava una carica politica importante. Molti defunti della comunità di El Argar venivano sepolti sotto i pavimenti di edifici, e la sua tomba è stata ritrovata sotto una stanza allestita con sedute per 50 persone, definita dai ricercatori “il parlamento”. La stanza stessa era parte di un complesso edificio che potrebbe essere il primo palazzo di cui si abbiano tracce nella parte occidentale dell’Europa continentale, afferma Risch: un posto dove i sovrani vivevano e svolgevano i loro compiti. 

Le donne nella cultura argarica 

L’idea che la comunità argarica possa essere stata governata dalle donne è plausibile per l’archeologa e storica Marina Lozano, professoressa presso l’Università Rovira i Virgili di Tarragona e ricercatrice presso il Catalan Institute of Human Paleoecology and Social Evolution (IPHES), che non ha preso parte allo studio. 

 

 

I resti di una donna sepolta 4.000 anni fa potrebbero essere di una potente sovrana europea?

Si ritiene che l’imponente edificio dell’Età del Bronzo presso il sito di La Almoloya fosse un importante centro del potere politico ed economico. 

FOTOGRAFIA DI GRUPPO DI RICERCA DI ARCHEOLOGIA SOCIALE MEDITERRANEA, UNIVERSITÀ AUTONOMA DI BARCELLONA (PER GENTILE CONCESSIONE).

Lozano afferma che questa ipotesi è in linea con il suo studio del 2020, secondo il quale molte donne argariche si occupavano della produzione di tessuti di lino e lana, settore importante per l’economia della società insieme a quello metallurgico; ne consegue quindi che probabilmente erano sovrane: “Le donne di El Argar erano fondamentali per l’economia…Il fatto che probabilmente una di loro fosse una sovrana è solo un altro esempio della loro importanza in questa società”, afferma. 

Altri esperti di civiltà argarica sono più cauti riguardo alle interpretazioni dello studio. “Questi ritrovamenti sono incredibili…Si tratta di reparti archeologici di prim’ordine”, afferma l’antropologo Antonio Gilman, professore emerito presso l’Università statale della California di Northridge.

Gilman, tuttavia, dubita che il fasto della sepoltura possa essere interpretato come la ricchezza di una sovrana e che l’edificio di La Almoloya possa essere considerato un palazzo; infatti, era molto meno complesso di edifici dell’antica Età del Bronzo che si trovano più a est in Europa (come il Palazzo di Cnosso, a Creta). “Ma ciò non toglie che siano comunque dei ritrovamenti molto importanti”, aggiunge. 

22 minuti fa, torpedo dice:

Interessante scoperta che apre nuove prospettive sui ruoli della donna nell'antichità.

https://www.nationalgeographic.it/i-resti-di-una-donna-di-4000-anni-fa-appartenevano-a-una-sovrana-europea?dicbo=v2-zQw4FRN

 

Si deve riportare il testo dell'articolo, perché quando il link non sarà più attivo (e ciò accade) la discussione sarà priva di senso.


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