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IGNORED

Un mondo sconosciuto


eg1979

Risposte migliori

Eccoci in un'altra parte di un mondo fino a poco fa per me sconosciuto.

Per favore, ditemi tuto quel che sapete... e anche di più...

KUSHAN EMPIRE, VIMA KADPHISES AE26 TETRADRACHM

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Qualche notizia da Wiki... ps l'ho messa sotto Greche perchè mi avete insegnato che nella monetazione antica tutto ciò che non è romano viene considerato mondo greco... ho toppato? Del resto l'alfabeto è greco!

L'impero Kushan (I–III secolo circa) fu uno stato che al suo apice (circa 105-250) si estendeva dal Tagikistan al Mar Caspio all'Afghanistan fino alla valle del Gange. L'impero venne fondato dalla tribù Kushan degli Yuezhi, provenienti dall'attuale Xinjiang in Cina, forse legati ai Tocarii. Ebbero contatti diplomatici con l'Impero Romano, l'Impero Persiano e la Cina, e per molti secoli furono al centro degli scambi tra oriente e occidente.

Il nome Kushan deriva dal termine cinese Guishuang (Cinese 貴霜) che descrive una delle cinque tribù degli Yuezhi (Cinese 月氏), una ampia confederazione di popoli Indoeuropei probabilmente parlante una variante della lingua Tocaria. Essi erano il popolo Indo-europeo più orientale, infatti hanno vissuto nelle aride pianure del Bacino di Tarim (oggi Xinjiang), fino a che furono spinti verso ovest dagli Xiongnu nel 176–160 a.C.. Le cinque tribù Yuezhi sono conosciute nella storia cinese come Xiūmì (Ch:休密), Guishuang (Cinese 貴霜), Shuangmi (Cinese 雙靡), Xidun (Cinese 肸頓), e Dūmì (Ch:都密). Strabone nella Geografia invece riporta che il regno greco della Bactriana fu distrutto dalla confederazione di Asioi, Pasianoi, Tocharoi e Sakaraukae, che potrebbero essere identificate con le tribù di cui parla la storia cinese.

Gli Yuezhi raggiunsero il regno ellenico della dinastia Greco-Battriana, in Battriana (un territorio a nord dell'Afghanistan e dell'Uzbekistan) attorno al 135 a.C., e scacciarono i greci occupanti, che si stabilirono nel bacino del fiume Indo (odierno Pakistan) nella parte orientale del regno indo-greco.

Nel secolo successivo, la tribù Yuezhi del Guishuang (Cinese 貴霜) ottenne la supremazia sugli altri, e unificò la regione formando una solida confederazione. Il nome Guishuang fu adottato ad occidente e modificato in Kushan per designare la confederazione, per quanto i cinesi continuassero a chiamarli Yuezhi.

Ottenendo gradualmente il controllo dell'area dalle tribù indo-scitiche, i Kushan si espansero a sud nella regione tradizionalmente nota come Gandhara, un'area che copre principalmente il Pothowar Pakistano a la regione NWFP ma che si stende anche in un arco che include la valle di Kabul e parte di Kandahar in Afghanistan. Fondarono capitali gemelle nei pressi delle odierne Kabul e Peshawar allora note come Kapisa e Pushklavati.

I Kushan fecero loro molti elementi della cultura ellenica della regione della Battriana, in cui si erano insediati. Adattarono l'alfabeto greco (spesso alterandolo) per rispondere alle esigenze del loro linguaggio (sviluppando la lettera Þ "sh", come in "Kushan") a ben presto cominciarono a coniare monete di foggia greca. Fino ai primi anni del regno di Kanishka sulle monete venivano usate combinazioni di leggende in greco e Kharoshthi, in seguito leggende in lingua Kushan combinate con quelle in greco, tutte scritte in alfabeto greco.

Dai tempi di Wima Takto, i Kushan iniziarono ad adottare la cultura indiana come gli altri gruppi nomadi che avevano invaso l'India. Il primo grande imperatore Kushan sembra avesse adottato lo Śivaismo, come indicato dalla sue monete. I successivi imperatori Kushan incarnarono un ampia varietà di dei Indiani o dell'Asia Centrale, così come Buddha.

Heraios fu probabilmente il primo re dei Kushan. Può darsi che fosse un alleato dei greci, e adottò lo stesso stile nel conio delle monete. Fu anche, probabilmente, il padre di Kujula Kadphises.

All'inizio del I secolo, durante il regno di Kujula Kadphises, i Kushan subirono un momento di declino, mentre gran parte del loro impero veniva invaso dai Parti. Il condottiero dei Parti, Gondophares fondò un Regno Indo-Parto che sarebbe durato fino alla fine del secolo. Attorno al 75 comunque, i Kushan avevano riconquistato gran parte del loro territorio.

Il regno di Kanishka I, il secondo grande imperatore kushan, quinto re kushan, che prosperò per almeno 28 anni a partire dal 127 ca., fu amministrato da due capitali: Purushapura (oggi Peshawar nel Pakistan settentrionale) e Mathura, nell'India del nord. I Kushan avevano anche una capitale estiva a Bagram (allora nota come Kapisa), dove è stato trovato il "Tesoro di Bagram", comprendente opere d'arte provenienti dalla Cina fino alla Grecia. Secondo l'iscrizione Rabatak, Kanishka era il figlio di Vima Kadphises, nipote di Vima Taktu, e bisnipote di Kujula Kadphises. Il periodo di regno di Kanishka è dibattuto, il che influisce anche sul periodo di regno degli altri governanti, poiché l'ascesa di Kanishka si riteneva avvenuta nel 78 ca., che era considerato la base dell'calendario ufficiale Saka in India.

Il dominio dei Kushan collegò le rotte commerciali marine dell'Oceano Indiano con quella della Strada della Seta, attraverso la valle dell'Indo. All'apice della dinastia i Kushan controllavano un territorio che si estendeva dal Mare di Aral, attraverso gli odierni Uzbekistan, Afghanistan, e Pakistan, fino all'India Settentrionale.

L'unità non stringente e la relativa page di un tale vasto territorio incoraggiarono i commerci a lunga distanza, portò le sete cinesi a Roma e creò file di centri urbani fiorenti.

Fiorirono anche gli scambi culturali, incoraggiando lo sviluppo del Buddhismo greco, una fusione di elementi culturali ellenistici e buddhisti, che si sarebbe espanso nell'Asia centrale e settentrionale come buddhismo Mahayana. Kanishka è noto nella tradizione buddhista per aver convocato un grande concilio buddhista nel Kashmir. A questo concilio viene attribuito l'aver segnaot ufficialmente l'inizio del buddhismo panteistico Mahayana e la sua scissione dal buddhismo Nikaya. Kanishka fece inoltre tradurre i testi del buddhismo Mahayana dall'originale vernacolo gandhari (o prakrit) in sanscrito, lingua altametne letteraria. Assieme al re indiano Ashoka, al re indo-greco Menandro I (Milinda), e ad Harsha Vardhana, Kanishka è considerato dal buddhismo come uno dei suoi più grandi benefattori.

L'arte e la cultura di Gandhara, nel cuore dell'egemonia Kushan, sono le espressioni più note agli ocidentali delle influenze Kushan.

Diverse fonti romane descrivono la visita di ambasciatori dei re di Bactria e India, durante il II secolo, riferendosi probabilmente ai Kushan:

Elio Spartiano, parlando dell'imperatore Adriano (117–138 d.C.) nella sua Historia Augusta scrive:

"Reges Bactrianorum legatos ad eum, amicitiae petendae causa, supplices miserunt" ("I re dei Bactriani gli inviarono ambasciatosi supplici, per ottenere la sua amicizia").

Anche nel 138, secondo Sesto Aurelio Vittore (Epitome‚ XV, 4), and Appiano (Praef., 7), Antonino Pio, successore di Adriano, ricevette ambasciatori indiani, bactriani (Kushan) e hyrcaniani.

La cronaca storica cinese dell'Hou Hanshu descrive inoltre lo scambio di merci tra l'India nord-occidentale e l'Impero Romano dell'epoca: "Ad ovest (Tiazhu, India nord-occidentale) comunica con Da Qin (l'Impero romano). Cose preziose dal Da Qin si possono trovare qui, così come fini vesti in cotone, eccellenti tappeti di lana, profumi di ogni sorta, pani dolci, pepe, zenzero e sale nero."

La capitale estiva dei Kushan, a Begram, ha conservato una considerevole quantità di beni importati dall'Impero romano, in particolare diversi tipi di oggetti in vetro.

Durante i I e il II secolo, l'Impero Kushan si espanse militarmente verso nord e occupò parti del Bacino di Tarim, loro luogo di origine, mettendole al centro del redditizio commercio centro-asiatico con l'Impero romano. Viene riportato che collaborarono militarmente con i cinesi, contro incursioni nomadiche, in particolare quando collaborarono con il generale cinese Ban Chao contro i Sogdiani nell'84, quando questi ultimi stavano cercando di appoggiare una rivolta del re di Kashgar. Attorno all'85, aiutarono il generale cinese anche in un attacco su Turfan, ad est del Bacino di Tarim.

In riconoscimento del loro aiuto ai cinesi, i Kushan richiesero, vedendosela negata, una principessa Han, anche dopo che inviarono dei doni alla corte cinese. Per rappresaglia, marciarono su Ban Chao nell'86 con una forza di 70.000 uomini, ma esausti per la spedizione, vennero infine sconfitti dalla più piccola forza cinese. Lo Yuezhi si ritirò e pagò tributo all'Impero Cinese durante il regno dell'imperatore Han He (89–106).

Più tardi, attorno al 116, i Kushans sotto Kanishka fondarono un regno incentrato su Kashgar, prendendo inoltre il controllo di Khotan e Yarkand, che erano dipendenze cinesi nel Bacino di Tarim, il moderno Xinjiang. Essi introdussero la scrittura Brahmi, la lingua indiana Prakrit per l'amministrazione, ed espansero l'influenza dell'arte greco-buddhista che si evolse nell'arte serindiana.

I Kushan sono nuovamente segnalati per aver inviato doni alla corte cinese nel 158–159, durante il regno dell'imperatore Han Huan.

Seguendo queste interazioni, gli scambi culturali aumentarono ulteriormente, e i missionari buddhisti kushan come Lokaksema, divennero attivi nelle città capitali cinesi di Loyang e talvolta di Nanjing, dove si distinsero particolarmente per i loro lavori di traduzione. furono i primi di cui si ha notizia delle scritture Hinayana e Mahayana in Cina, contribuendo enormemente allla diffusione del buddhismo sulla Via della Seta.

A partire dal III secolo l'Impero Kushan iniziò a frammentarsi. Attorno al 225 Vasudeva I morì e l'Impero Kushan venne diviso in una metà orientale e una occidentale. Attorno al 224–240, i Sassanidi invasero la Bactriana e l'India Settentrionale, dove sono noti come Indo-Sassanidi.

Attorno al 270, i Kushan persero i loro territori sulla piane del Gange, dove attorno al 320 venne fondato l'Impero Gupta.

Durante la metà del IV secolo un vassallo Kushan in Pakistan, chiamato Kidara, salì al potere e rovesciò la vecchia dinastia Kushan. Egli creò un regno noto come Regno Kidarita, anche se probabilmente si considerava un Kushan, come indicato dallo stile delle sue monete. Sembra che i Kidariti furono abbastanza prosperosi, anche se su scala inferiore rispetto ai loro predecessori.

Questi resti dell'impero Kushan vennero infine spazzati via nel V secolo dall'invasione degli Unni Bianchi, e successivamente dall'espansione dell'Islam.

Modificato da eg1979
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Principali governanti Kushan

Heraios (ca. 1 – 30), primo governante del Kushan, in generale il periodo di dominio Kushan è dibattuto.

Kujula Kadphises (ca. 30 – ca. 80)

Vima Takto, (ca. 80 – ca. 105) detto Soter Megas o "Grande Salvatore".

Vima Kadphises (ca. 105 – ca. 127) primo dei grandi imeratori Kushan

Kanishka I (127 – ca. 147)

Vāsishka (ca. 151 – ca. 155)

Huvishka (ca. 155 – ca. 187)

Vasudeva I (ca. 191 – 225), ultimo dei grandi imeratori Kushan

Kanishka II (ca. 226 – 240)

Vashishka (ca. 240 – 250)

Kanishka III (ca. 255 – 275)

Vasudeva II (ca. 290 – 310)

Chhu (ca. 310? – 325?)

Shaka I (ca. 325 – 345)

Kipunada (ca. 350 – 375)

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Vima Kadphises (da en.wikipedia.org)

Vima Kadphises (Kushan language: Οοημο Καδφισης, Ancient Chinese:阎膏珍) was a Kushan emperor from around 90-100 CE. As detailed by the Rabatak inscription, he was the son of Vima Takto and the father of Kanishka.

Vima Kadphises added to the Kushan territory by his conquests in Afghanistan and north-west India.

He was the first to introduce gold coinage in India, in addition to the existing copper and silver coinage. Most of the gold seems to have been obtained through trade with the Roman Empire. The gold weight standard of approximately eight grams corresponds to that of the Roman coins of the 1st century. Gold bullion from Rome would be melted and used for the Kushan mints, into three denominations: the double stater, the stater, and the quarter starter (or dinara).

The usage of gold testifies to the prosperity of the Kushan Empire from the time of Vima, being the center of trade between China (where Vima was known as 阎膏珍), Central Asia and Alexandria and Antioch in the West. The Kushan were able to maintain and protect the Silk road, allowing silk, spices, textiles or medicine to move between China, India and the West. In particular, many goods were sent by ship to the Roman empire, creating a return flow of gold coins, Greek wine and slaves. Works of arts were also imported from all directions, as indicated by the variety and quality of the artefacts found in the Kushan summer capital of Bagram in Afghanistan. A strong artistic syncretism was stimulated, as indicated by the Greco-Buddhist art of Gandhara.

Roman history relates the visit of ambassadors from the Indian kings to the court of Trajan (98-117 CE), bearing presents and letters in Greek, which were sent either by Vima Kadphises or his son Kanishka.

Most of Vima's coins feature the Buddhist symbol of the Triratana on the reverse (or possibly Shiva's symbol for Nandi, the Nandipada), together with representations of Shiva, with or without his bull.

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La moneta credo sia questa:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/3/35/Vima36.jpg

From "Coins of the Indo-Greeks", Whitehead, 1915 edition

Vima standing, making an offering over a small altar. Imperial title in Greek: ΒΑΣΙΛΕΥΣ ΒΑΣΙΛΕΩΝ ΣΩΤΗΡ ΜΕΓΑΣ ΟΟΗΜΟ ΚΑΔΦΙΣΗΣ

dovrebbe essere questa, a differenza di altre che sono anepigrafi al rovescio o di quelle col toro con il collo all'insù:

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ID=191&Lot=1593

SBAGLIO?

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vi piace? ... questo post non ha suscitato entusiasmi eh!? :P

vi riporto l'identificazione fattami da un esperto:

"It is Wima Kadphises, also spelled Vima, Mitchiner 3028 to 3032, because the King's name is spelled OOhMO and the position of the club is between the elbow and tamgha. This is the second bi-lingual series minted at Taxila and probably Pushkalavati.

Mitchiner just calls this an AE Unit. The name of Kushan copper coins is really not known."

e questa era quella fatta da me...

Vima Kadphises (circa 100 - 127/8 AD)

AE Tetradrachm or Unit (Bi-lingual series)

Mitchiner ACW 3008, 3014 - 3016, 3028 - 3032, 3040 - 3043, 3047

26 mm.

16.18 gm.

Die position=12h

reverse

Obverse: King standing left, altar and trident on left; club and tamgha on right. Greek legend.

Reverse: Shiva standing facing, holding trident; and the bull, right (Cribb series IIIa/C3); Nandipada symbol in left field. Karosthi legend.

...quindi ci ho presooooooooo :P

Modificato da eg1979
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qualcosina su Shiva e il toro Nandi:

Nandi è il nome della mitica cavalcatura di Śiva. Si tratta di un toro di colore bianco (simbolo di purezza), le cui quattro zampe rappresentano la Verità, la Rettitudine, la Pace e l'Amore.

Più che un semplice veicolo, Nandi si può considerare il costante e immancabile compagno di Śiva in tutti i suoi spostamenti; tant'è che in qualsiasi tempio dedicato a Śiva, di fronte al santuario principale, la presenza di una scultura di Nandi è una delle caratteristiche essenziali. Così come per Garuda, la grande aquila veicolo di Viṣṇu, nel corso dei secoli Nandi ha acquisito un'importanza sempre maggiore, fino ad entrare nel pantheon induista come divinità a sé stante; infatti sono presenti in India vari templi dedicati esclusivamente a lui.

Nella simbologia induista, il toro simboleggia sia la forza che l'ignoranza; il fatto che Śiva utilizzi il toro come veicolo, rappresenta l'idea che questa figura divina rimuova l'ignoranza e allo stesso tempo conceda la forza della saggezza ai suoi devoti.

Inoltre il toro è chiamato Vrisha in sanscrito; questa parola può assumere anche il significato di "Dharma" (lett. Rettitudine); ragion per cui, in termini simbolici, la raffigurazione di un toro accanto a Śiva sta ad indicare che, ovunque sia presente Dio, sono presenti anche rettitudine, purezza e giustizia.

(wikipedia.it)

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Scusa, solo una domanda, ma l'impero KUSHAN si estendeva annche nei territori della bactria?

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sono triste...

...perchè?

Perchè se mi fai questa domanda vuol dire che tutto il materiale che ho messo è completamente inutile... :(

Cmq scherzi a parte la risposta è sì, si vede chiaramente dalla cartina :P

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aggiungo sempre da wiki:

La debolezza dell'impero Greco-Battriano è dimostrato dalla sua rapida e completa disfatta prima da parte dei Sakas e poi da parte dei Yuezhi (che divennero poi noti come Kushan), che conquistarono Daxia (= Bactria) al tempo della visita dell'inviato cinese Zhang Qian, verso il 126 a.C..

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