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Risposte migliori

Inviato

Ciao a tutti, è da un po' che sfoglio e risfoglio il catalogo che ho a casa, constatando prezzi e rarità di varie monete. C'è una cosa che proprio non capisco:

perchè le 100 lire IX 1931 e X 1932 sono catalogate rispettivamente C ed R????

Scendendo nei particolari a me risulta che:

- 100 lire IX 1931 consti di 22.923 pezzi

- 100 lire X 1932 consti addirittura di 9.081 pezzi!!!!

Come fanno a definirle solo C ed R, quando ad esempio monete come le 10 lire 1926 sono classificate R2 ed hanno un numero stimato di pezzi pari ad 1.747.500??

Vi ringrazio anticipatamente per le vostre delucidazioni..spero qualcuno possa chiarirmi questo arcano... :blink:

Ciao, Heilart.


Inviato

mi risulta (ma non vorrei sbagliare) che le monete in oro avessero valore legare, ma in realtà venivano vendute a prezzo maggiorato, tipo 600 lire per un pezzo da 100 lire. Non so se per tutte le monete in oro era così o solo per alcune tipologie. Quindi le tirature sono equiparabili alle nostre serie di zecca

Fatto sta che l'argento invece circolava tutto, ed in più parte del circolate (acmonital, nickel, etc..) veniva rifuso in alcuni anni per necessità (mancavano il materiale per i tondelli..?), o venivano usate alcune monete dei precedenti savoia (vedi i 20 cent esagono)

ecco perchè la lira del '43, ad esempio, è classificata R pur essendo coniata in 11,5 milioni di pezzi


Inviato

Mmmm...si capisco...ma all'atto pratico (scusate se dico corbellerie numismatiche) ad un collezionista alla fine non interessa la rarità del pezzo??...a maggior ragione se già di per se nel periodo era difficile da reperirsi il modulo in questione...?

Non so...resto confuso a riguardo... :unsure:


  • ADMIN
Staff
Inviato

Penso che difficilmente le 100 lire che citi siano state usate come moneta, bensì saranno finite praticamente tutte nell'ambiente del collezionismo. Come risultato esistono ancora tutte mentre le 10 lire del 1926 sono state presumibilmente in gran parte disperse.

Tutto questo senza tener conto del fatto che le tirature a volte sono ingannevoli.


Inviato

A questo proposito voglio proporre una domanda a tutti voi:quali sono le monete del regno che presubimilmente non hanno praticamente circolato?


Supporter
Inviato

:) A parte il 5 lire 1901 che non possiamo definire " moneta " penso che l'argento abbia circolato (chi poco o nulla :5 lire 1914 o abbastanza 20 lire 1936 ,che ho avuto in cons. MB, i littori del 1927/28 e il Capellone del 28). :)


Inviato

Beh..a parte le monete in oro..che a quanto ho appreso sono una sorta di emissione "eccezionale"..o quasi, direi che bisognerebbe fare un'analisi storico-culturale..per vedere effettivamente quale fosse il giro della monetazione nel periodo. Ad ogni modo..così a senso..direi anche io le 5 lire del 1914 e le 20 lire del 1936..anche se non è da escludersi che altre monete siano circolate poco..come ad esempio i tagli di 10 e 20 lire.


Inviato

Certamente le monete in argento hanno circolate quale più quale meno tutte,la situazione diventa più difficile sulle monete d'oro(il problema mi pare ci sia solo su V.Emanuele III perchè degli altri regnanti mi sembra di poter dire con sicurezza che tutto ha circolato);ora la mia domanda precisa è:

QUALI DELLE MONETE D'ORO DI V.EMANUELE III NON HANNO PRATICAMENTE CIRCOLATO?


Inviato

Allora nesuno sa rispondermi?


Inviato (modificato)
mi risulta (ma non vorrei sbagliare) che le monete in oro avessero valore legare, ma in realtà venivano vendute a prezzo maggiorato, tipo 600 lire per un pezzo da 100 lire. Non so se per tutte le monete in oro era così o solo per alcune tipologie. Quindi le tirature sono equiparabili alle nostre serie di zecca

Mi sembra che le note sul Gigante (per esempio, ma penso ci siano anche sugli altri) siano abbastanza chiare.

Le 100-50 L. del 1931-1933 furono coniate per delle banche che fornirono l'oro per la coniazione e pagarono anche una commissione di 22 L. per Kg lavorato; pare che queste monete siano state tutte inviate in Sud-America (dove cosa ci facessero non è chiaro ma fatto sta che difficilmente si vedono con tracce significative di usura che ne attestino un uso).

Le 100 L. del 1923 e 1925 furono vendite a privati ad un prezzo superiore del nominale (diciamo tutto sommato come le monete in oro recenti della Repubblica); sembra 400 L per il 1923 e non è precisato per il 1925.

Se poi quelle sopra siano monete o meno ognuno se ne fa un'idea sulla base del prorpio concetto di cosa sia una moneta (giusto per non ricominciare vecchie polemiche taglio corto :) ).

Per l'oro ante 1915 credo fossero del tutto in regola per circolare (si era ancora nell'ambito della convenzione monetaria latina ed altre nazioni coniavano pezzi analoghi ed anche in numero rilevante); diciamo che per l'Italia il numero relativamente esiguo di pezzi coniati fa pensare che non fossero proprio coniate per un uso diffuso.

In ogni caso mi sembra evidente che tutte queste monete furono tesaurizzzate e quindi praticamente tutta la tiratura è ancora in giro (qualche maligno forse direbbe anche qualcuna in più della tiratura :ph34r: ).

Per l'argento il discorso è diverso; le 5 L. del 1914 sembrano assai più rare di qunto la tiratura sugerirebbe ma va ricordato che dopo poco non erano più di valore legale e non mi sembra chiaro quanti pezzi effettivamente siano "sopravvissuti" a ritiri o rifusioni di pezzi mai messi in circolazione; sicuramente molti di quelli (eventualmente) entrati in circolazione furono tesaurizzati e di pezzi in circolazione se ne devono essere visti pochi.

L'argento del periodo 1926-1936 mi risulta tutto entrato in circolazione e di tutti si trovano pezzi circolati; di alcuni poi è caso mai difficile trovare esemplari in ottimo stato.

Modificato da Giuseppe

Inviato

la tiratura è solo uno dei parametri dai quali si evince la rarità di una moneta.

personalmente è una cosa che guardo pochissimo tranne in casi eccezionali di tiratura molto molto basse


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