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IGNORED

Mitologia nelle Monete Greche


siculogreco

Risposte migliori

Da tempo pensavo di aprire una nuova discussione che mettesse in rapporto la presenza di divinità e di elementi cultuali greci con i significati strettamente connessi a tali rapresentazioni, e perciò ne esaminasse gli aspetti religiosi, politici e culturali nelle loro diverse forme.

L'occasione che mi ha dato lo spunto per poterla quindi intavolare sul forum si è giusto presentata ieri, quando in una sua email, l'amico Danielealberti mi accennava di stare lavorando alla preparazione di uno studio riguardante le connessioni tra mitologia e monete greche.

Gli intrecci tra religione e cultura nella mentalità greca sono noti a tutti, chiunque anche a digiuno di studi numismatici, non avrà almeno una volta, potuto fare a meno di osservare, guardando l'immagine di una moneta greca, la presenza di una divinità, di una figura mitologica che ha senz'altro catturato la sua attenzione.

Il terreno confinario tra vita quotidiana e religiosità della mentalità greca antica, è molto ridotto, e spesso i confini si confondono; sono convinto senza dubbio che la numismatica possa rapprentare la cartina al tornasole della sensibilità espressiva e spirituale del greco.

Pertanto la discussioni è aperta, agli amici del forum che vorranno prenderne parte con un loro contributo che consisterà nel postare delle immagini di monete contenenti rappresentazioni mitologiche con una spiegazione di quanto raffigurato, cercando di interpetrare le connessioni tra le immagini e le rappresentazioni, di penetrare quel profondo discorso che spesso va al di là di ogni comprensione scientifica.

Modificato da siculogreco
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E' una risposta che ho già dato nella discussione sugli animali sulle monete greche ma che ben si adatta anche a questa discussione

Apollo ed il drago Pitone

A Delfi, definito nell’antichità il centro del mondo, si trovava l’oracolo attraverso cui parlava ai mortali. Il luogo era quello in cui Apollo compì la sua prima impresa cioè quella di sconfiggere il drago Pitone., mostruoso ed immane drago che la la gelosia vendicativa di Era avrebbe aizzato conto Latona quando apprese la nuova infedeltà di Zeus. Il drago, incaricato anche da Gea di proteggere l’oracolo di Temi, non dava mai tregua alla madre di Apollo e la terra, sempre per comando di era si rifiutava di darle ospitalità. Finalmente Lattona riuscì a partorire sull’isola di Delo ed Apollo uccise il drago Pitone trafiggendolo con le sue frecce ed impadronitosi dell’ oracolo di temi lo sostituì con un tripode a lui dedicato. Così nacque il tempio dell’oracolo di Delfi, Apollo prese il nome Pizio in ricordo di questa sua prima prodezza e la sua sacerdotessa, la Pizia, sedeva sul tripode di Apollo rivestito con la pelle del drago ed in stato di trance rispondeva alle domande che le venivano poste dai greci facendo previsioni che sempre si avveravano. Eracle durante la sua pazzia si recò all’oracolo per chiedere come guarire ma non ottenne il responso voluto dalla Pizia, infuriato allora saccheggiò il tempio rubando il tripode. Intervenne Apollo con l’intento di sopprimere Eracle ma Zeus vedendo che i suoi figli combattevano tra loro intervenne e li separò a suon di saette. Eracle ebbe il suo responso che gli permise di guarire dalla pazzia ed in cambio restituì il tripode

Krotone, 420 a.C. ca. nomos

D: Eracle seduto su pelle di leone

R: Tripode , Apollo scocca freccia al drago Pitone

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Il piccolo Eracle ed i serpenti

Eracle nacque da un inganno perpetuato da Zeus nei confronti di Alcmena, regina di Tebe. Il padre ed i sette fratelli della donna erano stati uccisi dai pirati ed Anfitrione, il marito di Alcmena, era partito per vendicarli con la promessa di ricevere un figlio in cambio quando sarebbe tornato. Zeus, poco prima del ritorno di Anfitrione ne acquistò le sembianze riuscendo ad introdursi nel letto di Alcmena. Qualche tempo dopo Alcmena partorì due gemelli, Eracle figlio di Zeus ed Ificle figlio di Anfitrione.

L’audacia e la forza erano caratteristiche fondamentali per il pensiero arcaico e chi più di Eracle e le sue imprese potevano rappresentare tutto ciò. Già nella culla uccise i serpenti mandati da Era, gelosa dell’ennesima scappatella di Zeus che volevano inghiottire lui ed il fratellastro Ificle.

Didracma di Kroton risalente al 420-376 a.C. ( immagina tratta da CoinArchives)

D: Testa di apollo con orecchino

R: Eracle lotta con i serpenti

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Le fatiche di Eracle

Il leone di Nemeo: Nella foresta di Nemeo viveva un ferocissimo ed invincibile leone figlio di Tifone ed Echidna. Grazie alla sua pelle invulnerabile alle armi, il leone non poteva essere ucciso e a nulla valsero le frecce ed i colpi di clava che Eracle gli inflisse. Solamente con la forza delle sue formidabili braccia Eracle riuscì a sopraffare il leone e con la sua invincibile pelle si fece una veste ed un copricapo.

Tarentum, diobolo 325-280 a.C ( immagine tratta da CoinArchives)

D: testa di atena con elmo attico

R: Eracle lotta con il leone di Nemeo

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Le fatiche di Eracle

L’Idra di Lerna: Nella palude di Lerna viveva Idra, terribile mostro dalle nove teste( alcune leggende ne citano sette), otto ricrescevano appena tagliate ed una era immortale. Il combattimento fu duro, le teste continuavano a ricrescere e la lotta sembrava non avere fine , Eracle non poteva neppure respirare durante il combattimento in quanto il fiato dell’Idra era mortale. A completare il quadro un enorme granchio uscì dalla palude per aiutare l’Idra. Su consiglio di Atena, il nipote Iolao diede fuoco a degli alberi ed Eracle usò i rami infuocati per cauterizzare i monconi delle teste in modo che non ricrescessero, poi spappolò con un enorme masso la testa immortale. Eracle intinse poi le sue frecce nel sangue della bestia in modo che avrebbero prodotto terribili ferite inguaribili.

Creta - Phaistos, statere 322-300 a.C

D: Eracle nudo combatte l'Idra

R: Toro cammina a destra

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Le fatiche di Eracle

La cerva di Cerinea: La cerva, dalle corna d’oro e dagli zoccoli di bronzo era sacre ad Artemide e si aggirava agilissima presso il monte Cerinea senza farsi mai prendere. Eracle la inseguì per un anno e poi riuscì ad imprigionarla in una rete prima che essa si lanciasse nel fiume Ladone.

Elagabalo, 218-222 d.C. Misia - provinciale ( Immagine tratta da CoinArchives)

D: Busto di Elagabalo

R: Eracle cattura la cerva

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Le fatiche di Eracle

Il toro di Creta: Minosse re di Creta aveva promesso a Nettuno in sacrificio ogni cosa fosse uscita dal mare ma quando vide quel magnifico toro emergere dalle onde preferì tenerselo. Il dio del mare offeso rese il toro furioso. Oltre a devastare tutta la regione l’animale stregò Passifae, la moglie di minasse che con lui generò il Minotauro. Eracle riuscì a catturare il toro e lo portò vivo a Micene dove Euristeo lo consacrò ad Era che, gelosa di Eracle , lo rifiutò

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Le fatiche di Eracle

Cerbero: L’ultima fatica consisteva nel catturare il cane infernale Cerbero. Per fare ciò Eracle dovette scendere nell’Ade ma prima dovette purificarsi per le varie uccisioni che aveva commesso iniziandosi ad i misteri di Elusi. Raggiunse il fiume Stige, confine tra regno dei vivi e regno dei morti dove Caronte lo traghettò sulla riva in cui Cerbero divorava coloro che volevano scappare dall’Ade. Il cane infernale vide Eracle e spaventato si rifugiò sotto il trono di Ades, nel frattempo un’anima defunta si avvicinò all’eroe, era Meleagro, figlio di Oineo re di una città dell’Etolia, che lo pregò di cercare e di sposare la sorella Deianira. Nell’ Ade Eracle liberò Teseo, bloccato su un trono, e Ascafalo imprigionato sotto un macigno reo di aver denunciato a suo tempo Persefone per aver mangiato i semi di melograno e condannandola a rimanere per una parte dell’anno negli inferi. Ades visto che anche le anime defunte portavano rispetto agll’eroe gli acconsenti di catturare Cerbero e di tornare tra i vivi. A Micene cerbero furioso cercò di assalire Euristeo che come al solito si rifugiò nel suo orcio di bronzo ordinando ad Eracle di ricondurre la terribile bestia negli inferi.

Gordiano III, zecca di Adrianopolis, Tracia 238-244 a.C. ( immagine tratta da CoinArchives

D: Busto laureato di gordiano

R: Eracle cattura Cerbero

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Il ratto d'Europa

Particolarmente amato dai greci fu l’episodio del rapimento di Europa da parte di Zeus. tanto che venne raffigurato in varie monetazioni ( anche su alcune monete moderne). La fanciulla figlia di Agenore re di Tiro e di Telefassa e sorella di Cadmo si era recata con altre fanciulle a raccogliere fiori in riva al mare riponendoli poi in un canestro d’oro forgiato da Efesto

Zeus ( si trattava del dio cretese del sole, assimilato poi con lo Zeus olimpico ) si era innamorato della fanciulla e trasformatosi in uno splendido toro brucava noncurante vicino alla spiaggia. Europa lo notò e subito si mise a giocare con lo splendido animale, quasi per scherzo gli salì sulla groppa ed il toro si mise a galoppare nuotando fino all’isola di Creta. Zeus riprese le sue sembianze e condusse Europa nella grotta Dittea dove si congiunse con la giovane. Altre leggende narrano invece come Zeus andando poco per il sottile si trasformò in anguilla e violentò Europa sotto un albero. Comunque fossero andate le cose dall’unione nacquero Minosse, Radamente e Sarpedonte. Zeus si stancò subito ed abbandonò Europa al suo destino. La giovane non si perse d’animo e si sistemò subito sposando Asterio, re di Creta che adottò i sui figli generati da Zeus

CRETA

Creta, Cnosso ca. 220 a.C.

D: Europa viene rapita da Zeus con sembianze di toro

R: il labirinto di Cnosso, nascondiglio e dimora del Minotauro

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Pertanto la discussioni è aperta, agli amici del forum che vorranno prenderne parte con un loro contributo che consisterà nel postare delle immagini di monete contenenti rappresentazioni mitologiche con una spiegazione di quanto raffigurato, cercando di interpetrare le connessioni tra le immagini e le rappresentazioni, di penetrare quel profondo discorso che  spesso va al di là di ogni comprensione scientifica.

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Carissimo siculogreco,

come potrai leggere nel post sull' "EROTISMO, SENSUALITÀ E BELLEZZA NELLA MONETAZIONE CLASSICA", sto curando una piccola monografia sui Misteri Eleusini che da sempre riscuotono il mio interesse. Cito qui solo le mie linee-guida: *Le monete greco-romane ci conducono per mano in un affascinante viaggio attraverso l’universo simbolico che allude ai culti misterici eleusini, celebrati sia in Grecia che a Roma in onore della dea del grano Demetra e di sua figlia Kore-Persefone. Gli attributi delle due dee e le vicende che le vedono protagoniste ci permettono pure di gettare uno sguardo sulla condizione della donna in seno alla società patriarcale greco-romana.*

A tale proposito, ho molto apprezzato le tue foto di Morgantina!!!

In particolare, leggerai che ho espresso il desiderio di inserire nel mio lavoro anche la tua foto relativa al tempio di Demetra dove si notano proprio il bothros-pozzo sacrificale di Kore e l'altare di Demetra....

Sapessi il desiderio di tornare laggiu' (dei dintorni, ho avuto modo di visitare molto tempo fa solo Piazza Armerina) ........................... :wub:

Non immaginavo tanta bellezza!!! Complimenti a te e GRAZIE per averle postate per noi!!! E nel caso ti capitasse a portata di CLICK un altro tempio della mia Demetra dalla Veste oscura.... ;)

V-Medusa

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V-Medusa,

ti ringrazio per i complimenti, che servono non poco ad andare avanti sul percorso intrapreso sul forum, hai ragione Morgantina è bellissima e consiglio a tutti se vi trovate in Sicilia e volete passare una bella giornata di andare a visitarla.

Nessuna difficoltà per l'uso della foto, se vuoi utilizzarla mandami un MP, dicendomi l'uso che vuoi farne e ti risponderò autorizzandoti all'uso.

Se l'idea come si è presentata su Morgantina vi piace, appena terminerò di inserire altro materiale numismatico su quella discussione vi pubblicherò sul forum altri siti di Sicilia e Magna Grecia, seguiti naturalmente sempre da considerazioni , link e bibliografia numismatica.

Per quanto riguarda Kore-Persefone conto di inserire qualcosa anch'io, magari in questa stessa discussione.

Se il thread su Morgantina vi piace e lo trovate interessante, vi pregherei inoltre di votarlo per dargli maggiore risalto utilizzando il pulsante per il rating, questo servirà come carburante per i prossimi lavori.. ;)

Le vostre numerose visite alle discussioni che ho recentemente aperto mi ripagano ed incoraggiano ad andare avanti non poco e per questo vi sono grato a tutti.

;) siculogreco

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complimenti a tutti per gli ottimi lavori che state compiendo,mi state facendo venire la "malattia" per le monete greche!

mi è appena arrivata la dracma di alessandro magno..a livello di emozioni (sono rimasto senza fiato) nessuna mia moneta romana me l'ha data!

non vorrei arrivare a rivedere le mie monete imperiali per queste opere d'arte! ;P

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complimenti a tutti per gli ottimi lavori che state compiendo,mi state facendo venire la "malattia" per le monete greche!

mi è appena arrivata la dracma di alessandro magno..a livello di emozioni (sono rimasto senza fiato) nessuna mia moneta romana me l'ha data!

non vorrei arrivare a rivedere le mie monete imperiali per queste opere d'arte! ;P

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Rivedi, rivedi,,

anche se le imperiali romane sono di estremo interesse e ricchissime di storia e simbologia, la carica artistica di una moneta greca (e direi magno-greca in particolare), pochissime altre monetazioni riescono a dartela.

Pensa solo allo spessore straordianrio di certi pezzi greci..

numa numa

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I DIOSCURI ( Diòskouroi letteralmente "figli di Zeus")

Castore e Polluce secondo Esiodo figli di Leda e Tindaro per questo detti anche Tindaridi, secondo altre fonti invece nati da Zeus Polluce mentre Castore figlio di Tindaro, sarebbero stati concepiti la stessa notte , da Zeus che in sembianze di cigno si uni a Leda così come il marito Tindaro .

Eroi dorici per eccellenza vennero molto venerati a Sparta ed Argo così come nelle colonie grece della Sicilia , uno era grande domatore di cavalli mentre il fratello era un pugile imbattibile.

I Dioscuri sono presenti in molte fasi mitiche , partecipano alla spedizione degli Argonauti, prendono parte alla caccia al cinghiale Calidonio,mentre Teseo è negli inferiper cercare di rapire Persefone i Dioscuri guidano una spedizione contro l'Attica per liberare la sorella Elena rapita da Teseo.

Rapirono poi le figlie di Leucippo e nella battaglia che ne seguì Castore venne ucciso , Zeus allora ricompensò Polluce con il dono dell' immortalitàche l'eroe accettò a patto di condividerla con il fratello per cui si diceva che i Dioscuri erano a giorni alterni nell' Olimpo e negli Inferi.

Il loro culto si trasferì nel mondo romano apparendo nelle leggende dell' Urbe,

nella battaglia del lago Regillo combattono al fianco dei romani ed abbeverando i loro cavalli alla fontana diuturna annunciano alla città la vittoria , la ninfa della fontana Diuturna era considerata loro sorella.

http://www.wildwinds.com/coins/greece/sici...lciati_205v.jpg

Sicilia , Siracusa, V democrazia Æ 22 mm. 215-212 BC. Testa di Apollo verso sinistra / Dioskuroi cavalcano a destra con 2 stelle sopra la testa; A sopra , T sotto. SNG Cop 889v

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I DIOSCURI ( Diòskouroi letteralmente "figli di Zeus")

Castore e Polluce secondo Esiodo figli di Leda e Tindaro per questo detti anche Tindaridi, secondo altre fonti invece nati da Zeus Polluce mentre Castore figlio di Tindaro, sarebbero stati concepiti la stessa notte , da Zeus che in sembianze di cigno  si uni a Leda così come il marito Tindaro ........

Dai DIOSCURI ai ... CABIRI !

Il rovescio di questo stupendo tetradrammo da SYROS, CYCLADIC ISLANDS, mostra che a Syros i Cabiri erano assimilati ai Dioscuri:

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...AucID=92&Lot=40

Rimando ad un altro messaggio, se interesserà, le connessioni tra i riti iniziatici degli antichi misteri cabirici (di Samotracia, Tebe Lemno) e Demetra....

(tanto per cambiare....., sempre Lei! ne sto seguendo le tracce.... :wub: )

Notate solo la stupefacente bellezza di Demetra, dalle lunghe chiome intrecciate con spighe, e addirittura avvolte attorno al collo .....

Se non ricordo male, mi pare che un epiteto di Demetra fosse proprio "dalle belle chiome"...

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