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Risposte migliori

Inviato

Buonasera... nonostante non sia il periodo da me numismaticamente "trattato" sarei curioso di conoscere qualche cosa di più sulle monete celtiche. Le mie domande, rivolte a voi del forum che certamente conoscerete questa interessante monetazione sono:

1) La monetazione celtica rientra in quella greca o è una monetazione autonoma (mi sembra che ultimamente venga considerata così)?

2) Vi sono sottodivisioni universalmente accettate per questa monetazione (nel senso, come si catalogano le monete, per periodo, area geografica o altro?)

3) quali sono i testi di riferimento per questa monetazione (su dei siti ho trovato citato il sear....)?

Grazie a tutti


Inviato

:) DE GREGE EPICURI

Comincio a dirti il mio pensiero, l'argomento è complesso e non tutti sono concordi. Anzitutto, oggi il settore della monetazione celtica tende ad essere "separato" e identificato come tale, mentre in passato venivano collocate con le greche. Come suddivisioni, vedo che prevale (anche nelle opere, nei cataloghi, ecc.) una distinzione geografica in 3 aree principali: Britannia, Gallia e tutto il grande settore orientale-danubiano (Pannonia, Danubio, zona austriaca alpina, Transilvania, altre regioni dell'attuale Romania, Bulgaria, ecc.)

Quanto alle opere, ti elenco quelle che conosco e che uso:

-Forrer, Die Kelten (o: Die Keltische Mùnzen), 1906 o 1907, in tedesco. Unica opera generale che conosco, ma anche ormai molto...invecchiata!

-Brenot C: e Scheer, Catalogue des monnaies massaliétes et des monnaies celtiques du Musée des Beaux Arts de Lyon, Louvain 1996.

-Derek Allen, 3 voll., monete celtiche della Gallia (rispettiv. in Ag e in bronzo, rame e potin) e monete della regione danubiana al British Museum (in inglese).

- Castelin, Monete celtiche nel Museo di Zurigo.

-Meltzer e Wigg-Wolf, Die Kelten und Rom (sui rapporti fra le due monetazioni), atti di un convegno, articoli in varie lingue (circa anno 2000).

Scusa le imprecisioni, ma non ho sotto mano nessuno dei volumi, in quanto li consulto alla biblioteca della Soc. Ital. di Numismatica, via Orti 3, Milano.

Non ci sono opere in italiano, che io sappia. Esistono anche altre opere (es. il Blanchet), ma meno interessanti o superate.


Inviato

Grazie ragazzi, siete stati molto esaurienti. Un'ultima domanda, a voi che magari raccogliete queste monete...una collezione di celtiche è soddisfaciente? Mi spiego, a prescindere dai gusti, che sono personali, volevo chiedervi se nelle aste o nei negozi numismatici c'è abbastanza offerta, e se i prezzi sono abbordabili per "l'uomo medio". Ed infine, per me che provengo dalle bizantine c'è il gusto della ricerca della variante, del "pezzo da collocare al suo posto"...la monetazione celtica mi pare di contro un pochino disordinata e poco coesa: mi spiego di nuovo, io sono abituato a pensare: "ho la sear 1456 e 1458, devo trovare la 1457", per le celtiche mi dà l'idea che un collezionista possa dire "ho una moneta dei boi, 5 dei britanni ecc.". Scusate per la prolissità di queste mie domande, e, magari, per la loro poca chiarezza..... grazie ancora.


Inviato
Grazie ragazzi, siete stati molto esaurienti. Un'ultima domanda, a voi che magari raccogliete queste monete...una collezione di celtiche è soddisfaciente? Mi spiego, a prescindere dai gusti, che sono personali, volevo chiedervi se nelle aste o nei negozi numismatici c'è abbastanza offerta, e se i prezzi sono abbordabili per "l'uomo medio". Ed infine, per me che provengo dalle bizantine c'è il gusto della ricerca della variante, del "pezzo da collocare al suo posto"...la monetazione celtica mi pare di contro un pochino disordinata e poco coesa: mi spiego di nuovo, io sono abituato a pensare: "ho la sear 1456 e 1458, devo trovare la 1457", per le celtiche mi dà l'idea che un collezionista possa dire "ho una moneta dei boi, 5 dei britanni ecc.". Scusate per la prolissità di queste mie domande, e, magari, per la loro poca chiarezza..... grazie ancora.

316593[/snapback]

Si di offerta ve n'e' a sufficienza e troverai esemplari di questa monetazione in vendita in parecchi cataloghi d'asta e listini. I prezzi sono normalmente ancora abbordabili anche se gli esemplari migliori come conservazione o particolari come stile hanno subito dei rialzi notevoli negli ultimi anni.

Se provieni dalle bizantine (come me) troverai la collezione assai diversa come parametri di riferimento. Direi addirittura opposta a quella che puo' essere una standardizzazione assai uniforme (quale quella imposta dal Sear) che si puo' scegliere per le bizantine. Per le Celtiche direi che vale il principio della massima liberta' di espressione, praticamente si puo' seguire il filone/i che piu' aggaradano ma anche dovendo rinunciare ad una sistematizzazione troppo rigida.

numa numa


Inviato
Grazie ragazzi, siete stati molto esaurienti. Un'ultima domanda, a voi che magari raccogliete queste monete...una collezione di celtiche è soddisfaciente? Mi spiego, a prescindere dai gusti, che sono personali, volevo chiedervi se nelle aste o nei negozi numismatici c'è abbastanza offerta, e se i prezzi sono abbordabili per "l'uomo medio". Ed infine, per me che provengo dalle bizantine c'è il gusto della ricerca della variante, del "pezzo da collocare al suo posto"...la monetazione celtica mi pare di contro un pochino disordinata e poco coesa: mi spiego di nuovo, io sono abituato a pensare: "ho la sear 1456 e 1458, devo trovare la 1457", per le celtiche mi dà l'idea che un collezionista possa dire "ho una moneta dei boi, 5 dei britanni ecc.". Scusate per la prolissità di queste mie domande, e, magari, per la loro poca chiarezza..... grazie ancora.

316593[/snapback]

Occhio ai falsi specie per le celtiche padane!!!


Inviato

Grazie numa, in effetti credo anche io che le celtiche lascino molto più spazio ad una raccolta personalizzabile, anche se la mancanza di sistematicità della raccolta mi lascia un pochino dubbioso.

Grazie ancora a tutti, vi farò senz'altro sapere se queste monete mi hanno fatto abbandonare, o magari anche solo trascurare un poco, le mie amate bizantine.

:-)


Inviato

Anche a me piacerebbe affrontare con maggior precisione, il discorso falsi o comunque dubbi nella monetazione padana, specie nelle dracme di imitazione massaliota.

Qualcuno di voi ha esperienza in merito o comunque ha studiato i falsi di questa tipologia monetale?

Mi sembra di vedere in giro una vera esplosione di monete preromane del settentrione di tipo massaliota e in qualche occasione molto dubbie.

Purtroppo non ho esperienza in merito, mi piacerebbe saperne di più.

Tergestum, tu che hai sollevato il problema hai qualche esperienza? :(


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