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Monete da 25 Centesimi


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Supporter

Un mio amico collezionista americano mi ha fatto una domanda alla quale non ho saputo rispondere.

Perchè furono introdotte le monete da 25 centesimi? C'era una esigenza particolare che ne rendeva conveniente l'introduzione (un pedaggio per le prime auto?). Mi ha fatto notare che è contemporanea all'introduzione dei 25 c in Francia, anche se lì la moneta ebbe vita più lunga.

Il motivo perchè fu ritirata è noto: troppo simile alla moneta da 1 lira. Ma perchè non si fece qualcosa per differenziarle e reintrodurle? :rolleyes:

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molto probabilmente perchè nei primi del novecento non vi era un taglio intermedio tra 1 centesimi e la moneta da 1 lira, ed erano ancora a corso legale le monete di umberto I che però venivano mano a mano ritirate

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Condivido quanto scritto da darman1983.

Si potrebbe dunque mettere in relazione l'introduzione della moneta da 25 centesimi anche con la decisione di non coniare pezzi da 50 centesimi (i 50 centesimi leoni sono stati coniati a partire dal 1919).

Se si fossero coniati pezzi da 50 centesimi, questi avrebbero dovuto essere d'argento, secondo le disposizioni dell'Unione Monetaria Latina, ma evidentemente la cosa non fu giudicata conveniente. Anzi i pezzi da 50 centesimi dei sovrarni precedenti continuavano ad essere ritirati.

In mancanza di "mezze lire" poteva essere comodo avere "quarti di lira" anziché più piccoli "quinti di lira" (20 centesimi).

Eppure dal 1908 si tornarono a coniare i 20 centesimi nomimale che, dovendo sostituire sia i 25 centesimi da poco coniati sia i 10 centesimi in rame di grosso modulo, forse era ritenuto più "pratico".

In Francia si iniziarono a coniare i 25 centesimi nel 1903 e si coniavano pure i 50 centesimi d'argento. Però non bisogna dimenticare che già dal 1868 la Francia, a differenza dell'Italia, non aveva emesso pezzi da 20 centesimi.

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chiamo in causa Sesino! :D (perdonami ses...)

come si evince dal documento allegato, sarebbe stata stabilita una coniazione di 50 centesimi, peraltro mai avvenuta; neanche prove o progetti di tale moneta furono coniati.

come dice Orlando10, penso che coniare pezzi dal valore di 50 centesimi, non era conveniente, e perciò tale progetto venne abbandonato, senza nemmeno aver fatto una prova di coniazione. (ipotesi)

così (sempre ipoteticamente), si ebbe l'idea di ritornare a quelli che erano i "5 soldi" o 25 centesimi, già coniati dai predecessori del Re-Numismatico. (essendo il Re un "buon tempone", passatemi il termine, penso lo abbia fatto proprio apposta; purtroppo il popolo non fu pienamente d'accordo, e allora si abbandonò pure la coniazione dei 25 centesimi.

(ora mi sfugge... ma avevo letto qualcosa riguardo ai 25 centesimi ed al perchè della loro coniazione, ma ora non ritrovo il documento/testo o quello che era... per ora le mie rimangono ipotesi... <_< , se lo trovo faccio un fischio :P )

post-3216-1203950169_thumb.jpg

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Perchè furono introdotte le monete da 25 centesimi? C'era una esigenza particolare che ne rendeva conveniente l'introduzione (un pedaggio per le prime auto?). Mi ha fatto notare che è contemporanea all'introduzione dei 25 c in Francia, anche se lì la moneta ebbe vita più lunga.

318687[/snapback]

In Francia servivano per telefonare dagli apparecchi pubblici. Il primo gettone fu emesso solo nel 1937.

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chiamo in causa Sesino! :D (perdonami ses...)

Perdonare la tua passione ?fermare un fiume in piena? :P

Scherzi a parte , credo che Darman e Orlando abbiano colto nel segno

Rimane un piacere leggerVi

Sergio

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molto probabilmente perchè nei primi del novecento non vi era un taglio intermedio tra 1 centesimi e la moneta da 1 lira, ed erano ancora a corso legale le monete di umberto I che però venivano mano a mano ritirate

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non è totalmente corretto, vi fu una "moneta-campione" da 5 centesimi e la moneta da 2 centesimi.

rimane comunque il fatto che non vi era niente tra il 2 centesimi (escludendo il 5 cent., mai immesso in circolazione).

saluti

Perdonare la tua passione ?fermare un fiume in piena?

grazie ses per la comprensione... fossi stato un mio compagno di scuola non avresti esitato a darmi del pazzo o chissà cos'altro!! :D :P

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Supporter

Grazie a tutti per i vostri contributi! :) Qualcuno è a conoscenza di documenti ufficiali in merito? Il libro sul Re Numismatico dice nulla a riguardo?

Quello che dice Simone è interessante: quanto costava telefonare in Italia in quel periodo?

:)

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molto probabilmente perchè nei primi del novecento non vi era un taglio intermedio tra 1 centesimi e la moneta da 1 lira, ed erano ancora a corso legale le monete di umberto I che però venivano mano a mano ritirate

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non è totalmente corretto, vi fu una "moneta-campione" da 5 centesimi e la moneta da 2 centesimi.

rimane comunque il fatto che non vi era niente tra il 2 centesimi (escludendo il 5 cent., mai immesso in circolazione).

saluti

Perdonare la tua passione ?fermare un fiume in piena?

grazie ses per la comprensione... fossi stato un mio compagno di scuola non avresti esitato a darmi del pazzo o chissà cos'altro!! :D :P

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io stavo parlando solo delle monete emesse non delle monete campione. per quanto riguarda la monete da 2 centesimi sono state emesse a partire dal 1903.

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io stavo parlando solo delle monete emesse non delle monete campione. per quanto riguarda la monete da 2 centesimi sono state emesse a partire dal 1903.

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certo, ma era comunque nei piani che all'1 centesimo sarebbe seguito il 2 centesimi, e poi era un discorso generalizzato della "prima monetazione" del Re-Numismatico. (almeno... il mio) :P

per quanto riguarda i 50 centesimi ho visto che anche il Simonetti li menziona.

i libri che ho controllato:

- Montenegro RI

- Simonetti

(nonchè vari cataloghi, compresi manuali di Bobba degli anni '70) ;)

e 0 sulla storia dei 25 centesimi :blink:

Modificato da niko
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comunque vedendo anche la data del decreto è stata un'aggiunta posteriore, infatti tutte le prime monete di vittorio em. III hanno data del decreto 1901, mentre per i 25 centesimi il decreto è datato 1902.

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la notte porta consiglio... (insieme al Simonetti :P )

leggendo le note del 20 cent. di Umberto I ho appreso (o ri-appreso) che era molto facile la falsificazione e che venne quasi subito ritirato dalla circolazione, tuttavia dal 1900 al 1914 ne furono ritirati ancora, e gli altri non ritirati caddero in prescrizione; tuttavia ritengo che fino al 1900/1905 abbiano circolato, e da qui l'idea:

che fosse venuto in mente una nuova coniazione di nichelio puro, relativa ad un pezzo intermetio tra il rame e l'argento (1 lira), come sostenuto fino adesso, per sostituire il 20 centesimi del padre?

possibile spiegazione?

saluti

Modificato da niko
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che fosse venuto in mente una nuova coniazione di nichelio puro (che poi sia stata fatta in Ag... bah... :blink: ), relativa ad un pezzo intermetio tra il rame e l'argento (1 lira), come sostenuto fino adesso, per sostituire il 20 centesimi del padre?

possibile spiegazione?

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Pure io direi che i 25 centesimi avrebbero dovuto sostituire i 20 centesimi di Umberto. Escluderei un ritorno all'argento per il nominale da 20 centesimi (o 25 come poi fu coniato).

Al di là dei costi dell'argento, c'è il fatto che i 20 centesimi erano una moneta, della quale una popolazione, in (quasi) continuo aumento nel corso del XIX secolo, sentiva la necessità. Una moneta dunque che aveva larga circolazione.

I tempi per un nominale d'argento di dimensioni ridottissime (1 grammo per i 20 centesimi, 1,25 grammi per i 25 centesimi) erano tramontati.

Modificato da orlando10
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Il 25 centesimi doveva in effetti, realisticamente, sostituire i nichelini di Umberto I. Perchè fare un valore da 25 cent anziché 20 rimane ignoto anche per me. Magari, la buttò lì come ipotesi, si volle tentare un'imitazione del sistema monetario americano, che prevedeva (e prevede tutt'ora) i quarti di dollaro.

Cmq, visto come questo 25 cent era soggetto ad essere confuso con le aquile sabaude in argento, il ritiro dei nichelini di Umberto fu presumibilmente interrotto/rallentato fino all'emissione di una nuovo nominale. Dal 1908 in effetti iniziò l'emissione del bellissimo 20 cent libertà librata; visto il fiasco del 25 cent aquila, probabilmente si preferì tornare al classico nominale da 20 centesimi.

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Supporter

Grazie Paolino per la segnalazione della interessante discussione, che mi ero perso.

Non è che si voleva semplicemente risparmiare? Se ti devo cambiare una lira in monete nickel bastano 4 monete da 25 invece che 5 da 20. Mah? Forse hanno voluto solo fare un esperimento che non è riuscito perchè la gente era ormai abituata a fare i conti con le monete da 20C (almeno dall'unità d'Italia)

Possibile che il Re numismatico non habbia lasciato scritto nulla a riguardo? :huh:

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Il 25 centesimi doveva in effetti, realisticamente, sostituire i nichelini di Umberto I.

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è quello che sto dicendo: forse in circolazione vi erano ancora monete da 20 centesimi, e allora perchè creare valori identici nuovi da 20 centesimi? ripeto, forse si pensò di fare una moneta con un taglio diverso per differenziarla...

Possibile che il Re numismatico non habbia lasciato scritto nulla a riguardo?

ma anche altri... ;) :P

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è quello che sto dicendo: forse in circolazione vi erano ancora monete da 20 centesimi, e allora perchè creare valori identici nuovi da 20 centesimi?

Forse perchè in tutti gli altri casi è sempre stato fatto così? :P

Certamente creare una nuova moneta da 20 cent (che sarebbe stata la prima emessa da VE III) non sarebbe affatto stata un'anomalia, ma sarebbe stata la prassi. L'anomalia fu appunto la creazione di un taglio diverso da 25, che secondo me fu un esperimento, giudicato poco fruttuoso visto che poi si tornò al classico taglio da 20.

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è quello che sto dicendo: forse in circolazione vi erano ancora monete da 20 centesimi, e allora perchè creare valori identici nuovi da 20 centesimi?

Forse perchè in tutti gli altri casi è sempre stato fatto così? :P

Certamente creare una nuova moneta da 20 cent (che sarebbe stata la prima emessa da VE III) non sarebbe affatto stata un'anomalia, ma sarebbe stata la prassi. L'anomalia fu appunto la creazione di un taglio diverso da 25, che secondo me fu un esperimento, giudicato poco fruttuoso visto che poi si tornò al classico taglio da 20.

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certo che ci sono state diverse prove per questo 25 centesimi...

oppure...un esperimento per la circolazione per un ritorno al 25 centesimi, abbandonato a partire da Vittorio Emanuele II,? (fino a Carlo Alberto veniva emesso.)

e... penso ancora che la si possa paragonare a questa, anche se non c'è la scritta "esperimento":

10 cent. "esperimento"

l'unica cosa da spiegare, rimane il fatto della tiratura: perchè fare un esperimento in 30.000.000 di pezzi? ma forse non è così "sbagliato"...

voi che ne dite?

l'ipotesi dell'esperimento per circolazione... vi sembra plausibile?

quindi le ipotesi sono:

- troppi nichelini in circolazione, "cambiamo taglio"

- esperimento per la circolazione

giusto?

Modificato da niko
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Il taglio da 25 cent era un retaggio del passato, equivalendo a un quarto di lira. Col passaggio al sistema decimale questo valore non aveva più alcun motivo di esistere, sostituito dal 20 centesimi. Riguardo all'esperimento, non intendevo paragonarlo ai vari esperimenti di conio provati dalla zecca reale con l'avvento di VE III (esperimenti che a mio avviso il Re numismatico volle più per appagare il proprio occhio che per reali necessità produttive); qui non si trattava di provare se tecnicamente o esteticamente una data moneta era degna di entrare in produzione, quanto quello di sperimentare l'impatto di un taglio da 25 cent nella normale circolazione. Chiaro che questo impatto lo si può verificare soltanto emettendo una tiratura sufficiente a far circolare la moneta, non avrebbe avuto alcun senso coniare 500 o 1000 pezzi per questo scopo.

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Il taglio da 25 cent era un retaggio del passato, equivalendo a un quarto di lira. Col passaggio al sistema decimale questo valore non aveva più alcun motivo di esistere, sostituito dal 20 centesimi. Riguardo all'esperimento, non intendevo paragonarlo ai vari esperimenti di conio provati dalla zecca reale con l'avvento di VE III (esperimenti che a mio avviso il Re numismatico volle più per appagare il proprio occhio che per reali necessità produttive); qui non si trattava di provare se tecnicamente o esteticamente una data moneta era degna di entrare in produzione, quanto quello di sperimentare l'impatto di un taglio da 25 cent nella normale circolazione. Chiaro che questo impatto lo si può verificare soltanto emettendo una tiratura sufficiente a far circolare la moneta, non avrebbe avuto alcun senso coniare 500 o 1000 pezzi per questo scopo.

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quindi confermi la mia ipotesi dell'esperimento da circolazione :P , e il mio paragone con il 10 centesimi di VEII! :D

infatti ho scritto:

l'unica cosa da spiegare, rimane il fatto della tiratura: perchè fare un esperimento in 30.000.000 di pezzi? ma forse non è così "sbagliato"...

saluti.

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Non ho ben presente la situazione al momento dell'esperimento del 1862.

I testi parlano di un esperimento ad uso e consumo della popolazioni del sud, poco avvezze all'uso della moneta decimale; non ho però capito di che razza di esperimento di circolazione si possa parlare, visto che nello stesso anno entra in produzione e in circolazione (con tirature massiccie) anche il classico 10 cent con effige a sx.

Per il resto direi che siamo d'accordo; una tiratura di 30 milioni di pezzi, come già accennato, è del tutto plausibile con un esperimento di circolazione, per sperimentare l'effetto della moneta tra la gente bisogna metterla alla portata di tutti. Per questo trovo un pò strana l'idea esperimento-circolazione sul 10 cent collo lungo di VE II, che mi risulta avere una tiratura di sole 20.000 unità, troppo poche per poter abituare la gente (sia pure di un ambito limitato) a un nuovo taglio monetario.

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