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Vi prego aiutateci a sopravvivere...partecipate numerosi anche solo per sostegno...la nostra professione non è riconosciuta...non esiste la figura professionale in un paese come l'Italia!!!!!....viviamo con 40-60 euro al giorno...con lavori che durano da 1 a 3 mesi (co.co.pro.)......

ROMA, 7 GIUGNO 2008

MANIFESTAZIONE NAZIONALE ARCHEOLOGI

Stabilita dal Direttivo Nazionale la data della Manifestazione Nazionale degli archeologi a Roma, prevista per febbraio 2008 e rinviata a causa della caduta del governo.

ROMA. Sabato 7 giugno 2008 davanti la sede del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si terrà la prima Manifestazione Nazionale degli archeologi italiani, per ribadire subito con forza al nuovo governo le richieste che l’Associazione stava portando avanti negli ultimi mesi prima della caduta del governo: il riconoscimento e la regolamentazione della professione di archeologo e l’istituzione presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali di un Elenco/Registro Nazionale degli archeologi.

L’Associazione Nazionale Archeologi invita a partecipare all’ iniziativa tutti gli archeologi italiani e tutte le associazioni e categorie professionali operanti nel settore dei Beni Culturali (Archeologi, Storici dell'Arte, Restauratori, Conservatori, Bibliotecari, Archivisti), per dare tutele, dignità e diritti agli archeologi e agli altri operatori dei beni culturali italiani.

Saranno organizzati bus e viaggi collettivi da diverse regioni italiane.

Per aderire alla manifestazione e per informazioni logistiche sui mezzi per raggiungere Roma scrivere a: [email protected]

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40-60 euro al giorno... co.co.pro.....Non dico altro. Mio figlio voleva fare l'archeologo, ma era, diciamo, deboluccio nello studio. Temevo la sindrome Indiana Jones. Ho guardato il piano di studi e l'ho vivamente sconsigliato: più facile fare l'ingegnere nucleare. Ora fa il promoter nei grandi magazzini e guadagna di più

cancun175

Modificato da cancun175
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Vi prego aiutateci a sopravvivere...partecipate numerosi anche solo per sostegno...la nostra professione non è riconosciuta...non esiste la figura professionale in un paese come l'Italia!!!!!....viviamo con 40-60 euro al giorno...con lavori che durano da 1 a 3 mesi (co.co.pro.)......

Cercete non conosco bene la vostra situazione, acquisita la specializzazione in "archeologia" (immagino ci sia una scuola di specializzazione) considerata la peculiarità di questa professione, che prospettive occupazionali si propongono? lavorare per anni facendo una gavetta per apprendere sul campo e dopo sperare in un posto nell'ambito delle strutture dei beni culturali e delle università? non esistono aspetti di libera professione?

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Sfortunantamente la situazione degli archeologi è in linea con la situazione generale del lavoro in Italia. Non siete messi peggio di tanti altri... Per cui la mia solidarietà va a tutti quelli che si trovano in condizioni simili, che sono veramente tanti...

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Sì, molti vivono una situazione simile...ma la figura professionale di archeologo in Italia non esiste (pensate che per fare l'assicurazione per infortuni necessaria per lavorare in cantieri dobbiamo scrivere "geologo")...non esiste un albo (anche se per direttive europee, giustamente, si deve superare questa fase), non esiste un elenco di professionisti. Dopo la Scuola di Specializzazione si può continuare la carriera universitaria, con i "baroni" delle università facendo un dottorato (posti limitatissimi e senza borse) sperando che a 40 anni si accorgano del tuo lavoro...si può anche scegliere la libera professione lavorando per ditte di scavo. Questa soluzione è quella più seguita ultimamente grazie alle leggi dell'archeologia preventiva (obbligo delle ditte appaltatrici per lavori pubblici di avere un archeologo supervisore). Il fatto è che prendere dai 40 ai 70 euro al giorno per stare 8 ore in cantieri e per produrre una documentazione professionalmente adeguata, mi sembra un po pochino...dopo aver studiato 4 (vecchio ordinamento) o 5 anni + 3 di specializzazione...un operaio prende di più!!...i contratti sono co.co.pro o con partita IVA come collaboratore. In più, non esiste un elenco di professionisti....uno studente con laurea triennale (che mi dispiace non considero laurea) è messo allo stesso livello di uno specializzato..risultato che le ditte prendono uno studente che si presta a tutto senza pensare alla documentazione che può produrre...vogliamo degli elenchei con la divisione delle competenze (tu laureato puoi seguire questi lavori e produrre tale documentazione; io specializzato posso seguire altri e produrre in più questa doc.)...I concorsi ministeriali sono un sogno...sono anni che non ce ne sono, i posti pochissimi....si parlava di 400 posti al MIBAC ma è caduto il governo...di questi solo 30 erano per archeologi...perchè un ingegnere deve prendere tanto (un esempio a caso) e un archeologo pochissimo???...eppure non finiamo mai di studiare, aggiornarci e pubblicare (nessuno ci paga il lavoro per le pubblicazioni!!!).

La gavetta si fa all'università, con scavi organizzati per studenti...è tutto paradossalmente tragico!...in paesi come la Germania la professione esiste e si guadagna il giusto...in Italia, con il 60% dei beni artistici del mondo, NO!!!...grazie per la solidarietà, diffondete!!!

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Bell'iniziativa.

Faccio archeologia alla Sapienza e sono al primo anno.

Credo che verrò anchio , magari accompagnato da altri amici anche loro archeologi.

Mi pare assurdo che non esista un albo degli archeologi, veramente preoccupante.

Qualcuno sa a che ora c'è la manifestazione?

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... ai veri archeologi e ai futuri veri archeologi... tutta la mia solidarietà. Ma aimè... ce ne sono pochi!!! :( :( :( :( :(

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Al momento della scelta per gli studi universitari ero orientato per un futuro da archeologo...ma quasi tutti mi dissero: "Ma che sei matto?!? Vai a fare la fame..".

Oggi sono un grigio bancario con un buono stipendio ma abbastanza annoiato pentito di non aver seguito quella strada. Credo che sia il caso di assecondare comunque le proprie passioni anche se richiede il coraggio che non ho avuto io.

Sono con voi! Forza e coraggio che le cose cambieranno....prima o poi.

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Comunque la situazione non è così nera come qualcuno la descrive... Con la laurea in archeologia (vale a dire LETTERE) si può anche insegnare al liceo, o in qualunque altra scuola...

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la Laurea in Archeologia credo che non esista, in Italia, si diventa archeologo,se non ricordo male, finendo gli studi di un apposita scuola di specializzazione successiva alla laurea(beni culturali e Lettere). E' chiaro che chi è desideroso di fare l'archeologo non potrà che vedere l'insegnamento come un ripiego (anche se con i tempi che corrono non so se si possa parlare di ripiego)

Modificato da Ieronimoy
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Il problema credo che sia questo: senza un Albo, un qualunque laureato in lettere (magari con un esame orale di archeologia) che trovi lavoro come archeologo, può a pieno titolo farsi chiamare archeologo. Ma se uno vuiole fare le cose seriamente all'università...andate un po'a vedere il piano di studi.

L'Albo, o meglio ancora l'Ordine, consentono di tutelare la professione, di darle una peculiarità. Io faccio il giornalista. Il nostro contestatissimo Ordine consente a me di chiamarmi giornalista. Chiunque puà scrivere su un giornale, è garantito dalla Costituzione, ma non è giornalista. Con conseguenti onori e oneri.

Quanto ai contratti a tempo o libero professionali, è una piaga di questi tempi. Biagi ha agito con tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma chi ha tradotto i suoi studi in legge andrebbe bandito dalla professione di politico

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In effetti è ciò che chiediamo noi...archeologo è chi si laure in lettere con indirizzo archeologico o conservazione dei beni culturali e prosegue con la scuola di specializzazione in archeologia. Così la qualità del lavoro sarebbe alta garantendo una professionalità ed un suo valido riconoscimento anche nemurativo.

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Dunque, è meglio fare un pò di ordine.

Esistono due facoltà che insegnano archeologia.

"Lettere e filosofia" e "scienze umanistiche", che è quella che faccio io.

Nella carriera di archeologia di scienze umanistiche esistono 5 tipologie di laurea che sono:

classica

Città e territorio

Medievale

Preistorico

vicino oriente

Mentre nella facoltà di lettere e filosofia le tipologie si mantengono, con l'aggiunta di "culture americane".

Per ora apparte il nome non riesco a capire molto la differenze tra questi due tipi di studi, tra l'altro ho frequentato dei corsi della facoltà di lettere e devo dire che sono identici a quelli di sc. umanistiche.

A complicare le cose è sopragiunta la laurea in "scienze del turismo", la quale è un mix tra diversi tra i diversi curriculum archeologici. :(

Diciamo che chi studia sc. del turismo ha una enorme possibilità di scelta tra i diversi curriculum di archeologia, mentre gli studenti di archeologia devono sin dall'inizio specializzarsi in un determinato settore dell'archeologia sia esso classico,orientale,preistorico...

Il corso prevede 3 anni di base e 2 di specialistica in cui si dovranno realizzare scavi e tirocinigni.

Comunque per chi dice che siamo pochi, ecco un pò di dati riguardo il numero di studenti di primo anno nel 2006-2007 della facoltà di sc. umanistiche(La Sapienza):

Arti e scienze dello spettacolo 578

mediazione linguistico culturale 406

Scienze del turismo 256

scienze storico artistiche 238

scienze archeologiche 178

Scienze storiche 111

considerate che quelli che studiano scienze giuridiche (giurisprudenza) erano 1460! <_< ci conosciamo tutti in archeologia...

Modificato da fullons
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tra l'altro in alcune università come ad esempio Roma 3 ci si laurea in " beni culturali per operatori del turismo"...

qui in Italia ogni università si autogestisce come può...

Modificato da fullons
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Già, e questo porta confusione nelle professioni. A che titolo si può impedire a un leureato in scienze del turismo di farsi chiamare archeologo e di operare come tale? Gli Ordini servono a questo, anche se sono antipatici a qualcuno

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Ddalla "autogestione" dei corsi di laurea è venuto fuori un delirio pazzesco. In pratica per ragioni di "marketing" lo stesso identico percorso formativo può essere chiamato in cinque modi diversi. In questi casi mi verrebbe voglia di un po' di bieco dirigismo centralista :rolleyes:

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Purtroppo non è così facile.

Vi ricordate quando scoppiò quello scandalo dei docenti che dietro compenso fornivano le risposte agli esami d'ammissione?

In quell'occasione l'allora ministro dell'Università e della Ricerca" sbandierò provvedimenti esemplari per chi avesse commesso tali "irregolarità".

Peccato che neanche lui sapeva di non avere giurisdizione nelle università altrui, siano esse pubbliche o private, e che il massimo che poteva fare era di chiedere al rettore dell'università di prendere provvedimenti duri e veloci , cosa che a mio parere non è avvenuta... <_<

Alcuni dei grandi problemi di questo paese sono sicuramente "l'arretratezza giudiziaria" e la mancanza di risorse da investire nella ricerca (solo 1,52% del PIL) , basti pensare che la missione italiana in antartide è ormai al capolinea dato che non ci sono nemmeno i soldi per far ritornare in Italia gli ultimi due ricercatori italiani presenti nel continente (considerate che dagli anni '80 al 2006 si è speso 500 milioni di euro nelle ricerche e ora rischiamo di buttare tutto al vento).

In compenso possiamo vantarci di avere una camera che spende di più della Casa Bianca e di Buckingham Palace... :ph34r:

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la missione italiana in antartide è ormai al capolinea dato che non ci sono nemmeno i soldi per far ritornare in Italia gli ultimi due ricercatori italiani presenti nel continente

350232[/snapback]

Veramente? Che tristezza ... Ho diversi amici che sono andati in missione in Antartide più di una volta in anni passati, quando tornavano organizzavamo sempre una serata per ascoltare i loro "racconti d'avventure" (che non erano mai così avventurosi ;) ) Adesso saranno imbestialiti!

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da laureato in lettere classiche, laureando in archeologia, e da archeologo da campo certamente ci sarò anche io alla manifestazione di Roma, l'inziativa dell'associazione nazionale archeologi di cui faccio parte come membro è sicuramente importantissima perchè pone l'accento su un problema gravissimo che tocca un vasto numero di persone, ma si tratta soprattutto di un problema culturale.

Modificato da vento
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secondo la legge per scrivere sulla carta d'identità "archeologo" devi aver finito la scuola di specializzazione (che ora è di 2 anni perchè prima di accedervi si studia 5 anni e non più 4) oppure devi essere un docente universitario.

fatto sta che questa regola è fasulla in quanto, ad esempio, l'ultimo concorso per soprintendenti archeologici è stato aperto anche ai laureati triennali in materie attinenti (assurdo!).

In effetti il problema è dare un riconoscimento legale a tutte quelle persone che operano nel campo dell'archeologia, così come esiste il restauratore, il critico d'arte, l'operatore turistico, la guida.

Al momento esistono 2 associazioni (l'associazione nazionale archeologi e la confederazione italiana archeologi) che stanno combattendo per i diritti degli archeologi, sia per il riconoscimento della figura professionale, sia per la creazione di un tariffario dato che l'archeologo spesso viene pagato secondo il tariffario utilizzato nell'edilizia come operaio di cantiere.

Modificato da vento
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