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Pagare a rate è disdicevole?


numizmo

Risposte migliori

Scusate tutti. Questo dibattito è molto interessante. Potremmo spostarlo nella Piazzetta del numismatico? Credo che qualcuno volesse, magari rientrando dalle ferie, dare il suo parere sull'argenteus, si troverebbe in grande difficoltà. Potremmo fare un post "Comperare a rate o no?". Anch'io avrei qualcosa da dire, specialmente sull'ultima risposta di Postumus che tocca un argomento da affrontare seriamente.

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Bene,ho fatto come hai chiesto.

La mia posizione nei riguardi degli acquisti a rate e le motivazioni che possono spingere a farlo la conoscete,adesso aspettiamo i vostri commenti: è giusto e ammissibile comprare arate o ,essendo un bene fortemente voluttuario,le monete sono da comprare solo se si hanno i soldi disponibili come sostenuto da Postumus e Aemilianus?

Ai posteri l'ardua serntenza.

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Favorevole all'acquisto a rate, anche se come detto sopra non si tratta di un bene di prima necessità. Ormai siamo abituati a vedere come molti beni superflui siano pagati in questo modo (seconde auto, magari anche gioelli) e non ci trovo niente di male. L'unico problemi sta nel valutare effettivamente l'economicità di una spesa dilazionata...

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ognuno compra come gli pare, se qualcuno ha l'opportunità di pagare rateizzando e preferisce questa soluzione buon per lui

le monete sono da comprare solo se si hanno i soldi disponibili come sostenuto da Postumus e Aemilianus?

certo ma questo vale per qualsiasi altro bene

Modificato da Fid
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ciao a tutti,io sono d'accordo per l'acquisto ratealizzato,non ci vedo niente di male,poi al giorno d'oggi si compra a rate quasi tutto,pensate,parecchi collezzionisti,tipo me,potrebbe comprare monete che in contanti rimarrebbero proibitive,comunque c'e' gia'qualche negozio,anche on-line, che vende a rate. ;)

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in generale le ultime statistiche affermano che sono sempre di più le persone che acquistano a rate.ciò deriva da una crisi economica generalizzata.quindi non vedo come potrebbe essere disdicevole pagare a rate.

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Bah, disdicevole no... magari imprudente se non si è accorti nella gestione dei propri soldi. Per certi acquisti probabilmente una scelta inevitabile!

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ci sono i pro e i contro del pagamento rateale.

rimangono pochi soldi per altri acquisti (soprattutto se si comprano a rate monete importanti ;) ).

certo se aspettassimo di avere soldi per tutto... ne passerebbe di tempo, vedremmo le aste semi-deserte ;).

con questo metodo però, riusciamo a prendere le monete dei nostri sogni (o quasi)

saluti,

N.

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Personalmente sono contrario all'acquisto a rate. Ovviamente almeno che non si tratti di beni di prima necessità come la casa o l'automobile!

In Trentino sono usciti spesso degli articoli sulla stampa locale che evidenziavano come i trentini siano indebitati dall'uso esagerato di acquisti a rate o del compra oggi e paga domani!

Nel mio settore dell'informatica, vedo persone che acquistano PC pagandoli a rate (magari portatili, perchè fa moda)...e finiscono di pagarli che sono già obsoleti!!!

Nel caso delle monete, come già evidenziato, non sono un bene di prima di necessità, ma un piacere! Perchè indebitarsi per un piacere!?!

Forse è meglio trovare altri sistemi...decidere una budget mensile di spesa per le monete, mettere da parte un po' di soldi alla volta, finchè si raggiunge la somma necessaria. Non sto suggerendo nulla di nuovo, perchè tutti facciamo già così, però forse è meglio rinfrescare la memoria ogni tanto! :(

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Beh! bel dilemma amletico. Io orientativamente non sono favorevole a fare finanziamenti in tutti campi. La numismatica che è la passione io la intendo anche come forma di investimento a lungo termine. Pertanto pagare interessi per l'acquisto di monete significa rimandare ulteriormente il momento in cui il mio investimento inizierà a fruttare. Preferisco fare la formica ed accantonare pian piano la cifra per poi procedere all'acquisto. D'altro canto mi rendo conto che arriverà il giorno in cui per acquistare monete di un certo valore, al fine di completare la collezione, dovrò iniziare a valutare seriamente la possibilità di accedere ad un finanziamento, ma solo per pezzi veramente importanti.

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Decisamente contrario. Sono favorevole alle rate per le cose di prima necessità (la casa) ma le spese voluttuarie fanno fatte quando si hanno i soldi

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Decisamente contrario. Sono favorevole alle rate per le cose di prima necessità (la casa) ma le spese voluttuarie fanno fatte quando si hanno i soldi

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Quoto. :)

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Ognuno fa ciò che crede, io personalmente sono molto contrario all'acquisto a rate in generale (ovvio, per la casa quasi sempre non è una scelta).

L'effetto psicologico di pagare un pò per volta magari aiuta, sembra di pagare meno... ma alla fine si finisce per dilapidare l'intera entrata (un pò qua e un pò la) e sopratutto per ingrassare le banche.

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Certo, sono contrario anch'io all'indebitamento. Non ho pagato a rate la casa (che sto per comperare dopo aver messo via piano piano tutti i soldi necessari) e neppure l'automobile. Figurarsi i beno voluttuari. Ma, per chi non avesse seguito la discussione che ha fatto finire fuori tema il Massimiano in Imperiali, io parlavo di un altro tipo di rateizzo.

Ecco il caso. Vedo una moneta che mi interessa su una vetrina mondiale. So perfettamente che non ci rimarrà molto e io non ho i soldi per comperarla immediatamente. Ciò significa che la perderò. Allora contatto il venditore, gli mando un anticipo, blocco la moneta e la levo dal mercato. E pago il resto, senza interessi, in un paio di mesi.

Come in tutte le cose, il nocciolo sta nella misura. Indebitarsi per comperare monete è sbagliato come indebitarsi per comperare un'automobile oltre le necessità. O qualunque altra cosa che non sia proprio vitale. Ma utilizzare il proprio denaro spostando un pagamento, questo non mi sembra nè strano nè disdicevole.

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... io parlavo di un altro tipo di rateizzo.

Ecco il caso. Vedo una moneta che mi interessa su una vetrina mondiale. So perfettamente che non ci rimarrà molto e io non ho i soldi per comperarla immediatamente. Ciò significa che la perderò. Allora contatto il venditore, gli mando un anticipo, blocco la moneta e la levo dal mercato. E pago il resto, senza interessi, in un paio di mesi.

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anch'io intendevo in questa maniera. ;)

saluti,

N.

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Già. E a maggior ragione quando una moneta (è capitato con il Massimiano, ma anche con il denario di Sabina) oltre che essere su una vetrina mondiale, l'avevo portata in una fase preliminare all'acquisto su una vetrina nazionale qual è questo sito. E' stato come averla evidenziata. In quella fase o la fermavo, e in fretta, o la perdevo. Un caso, mi sembra, in cui il rateizzo è utile. Il senso della misura poi suggerisce di non far accavallare queste situazioni. Io, per esempio, l'ho fatto con il Massimiano ma solo dopo aver finito di pagare il denario di Sabina. Ed è anche vero che il "debito" bimestrale mi frena nel breve periodo su altri interessi numismatici.

Modificato da cancun175
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SALVE, in questi anni ho comprato diverse monete importanti con il pagamento dilazionato nel tempo, naturalmente questo tipo di pagamento richiede fiducia reciproca, i vantaggi sono per il commerciante di vendere la moneta ( per garanzia tiene la moneta fino alla fine del pagamento),per il collezionista comprare una moneta che sul momento non si poteva permettere non pagando sovraprezzi.

per quanto riquarda i mutui per comprare monete sono contrario, però parlando con un conoscente che lavora in una finanziaria uno dei mutui che vanno per la maggire e quello per le FERIE, quindi molto probabilmente fra qualche anno qualche casa d'asta per incrementare le vendite farà vendite rateizzate con interessi

SALUTi

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Dai commenti direi che alcuni hanno tralasciato il particolare che,mentre per i beni di attuale produzione,macchine,gioielli ,barche,case ,etc. è possibile rimandare l'acquisto "sine die",per le monete antiche ( per il regno e le moderne non sò) bisogna prendere il treno quando passa.

Il che significa che non sempre si presenta la congiunzione astrale favorevole per cui abbiamo ,contemporaneamente ,i soldi e troviamo la moneta che cerchiamo in vendita.

Più spesso abbiamo o gli uni o gli altri.

D'altro canto non mi pare che i commercianti applichino interessi per i pagamenti rateizzati,quindi l'obiezione sollevata,della maggior spesa, non è totalmente valida.

Per cui ribadisco il mio favore per la soluzione felle rate.

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La risposta alla domanda "Pagare a rate è disdicevole?" è ovviamente no, se si pensa al significato etimologico del termine disdicevole.

Se invece si vuol dare un significato economico al termine, cioè se si trasforma la domanda in "Pagare a rate è economicamente vantaggioso?" allora la risposta non può essere univoca e diventa per forza "dipende".

Dipende dall'orizzonte temporale delle rate e dal tipo di tasso che viene applicato, dipende dal flusso atteso di redditi futuri per almeno il tempo corrispondente alla durata delle rate, dipende dal tasso d'inflazione atteso, dipende dall'età e dagli altri bisogni attesi del compratore durante il periodo del pagamento, dipende dal patrimonio netto corrente dell'acquirente, dipende dal valore assoluto dell'indebitamento, ecc.

Inoltre, come osservato, dipende anche dalla possibile reperibilità sul mercato dell'oggetto dell'eventuale acquisto, dall'andamento previsto dei prezzi del bene in caso vi sia ragionevole certezza di una reperibilità futura, ecc.

Come vi può spiegare un qualsiasi economista, indebitarsi in modo corretto è un bene, perché assicura maggiore benessere (la misura del benessere di una persona è dato dal valore attuale dell'utilità del consumo futuro della persona stessa, ove con consumo si intendono tutti i beni e servizi, anche voluttuari, che incrementano il nostro livello di felicità).

Il problema è quindi quello di valutare il livello corretto di indebitamento, e questo non può essere che una scelta personale perché, tra gli altri, dipende dal concetto di "avversione/propensione al rischio" che è per l'appunto strettamente personale.

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Perfetta lectio di psicologia applicata all'economia. E allora portiamola sul mio caso: indebitamento a due mesi e mezzo per 395 dollari americani più 100 dollari dati come anticipo-caparra.

1. orizzonte temporale: breve,due mesi e mezzo

2. tasso applicato: TAEG 0. Ma non se si considerano i 20 dollari pagati di più rispetto al prezzo stimato applicato nel listino del venditore, il che portarebbe a un TAEG virtuale attorno al 5. I venti dollari, infatti, resterebbero tali anche in caso di pagamento in contanti.

3. redditi futuri: sono un lavoratore dipendente. Quindi, costanti, prevedibili e a livello medio-alto (più alto che medio)

4. Inflazione: trascurabile ai tre mesi. Ma non il cambio euro dollaro che nel periodo potrebbe anche essere svantaggioso

5. Patrimonio netto: conforme all'indebitamento in oggetto con ampio margine. Assenza di altri indebitamenti

6. reperimento bene: quasi assoluta certezza di irreperibilità nel tempo del rateizzo

7. Andamento prezzi del bene: trascurabile nel periodo del rateizzo

8. Benessere: l'acquisizione mi ha fatto contento, ma "felicità" è troppo

[b]E ora a un economista (preferibilmente bocconiano, con master a Oxford e ph dr alla Columbia, visto che la moneta è basata a Londra, commercializzata a NY e arriva in Italia) valutare se il mio indebitamento per 395 Us$ in due mesi e mezzo è stato economicamente vantaggioso[/b]

Paolo

Modificato da cancun175
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Beh...vista ed eseguita dal punto di vista di Cancun tutto è salutare e perfetto.

Io come molti utenti sono contrario alle rate a meno che non ne sia costretto come la casa e la macchina. Nel mio caso per comprare all'ultima asta una moneta russa ho anticipato diverse centinaia di euro da un bonus di produzione. In questo modo ho avuto la moneta che tanto desideravo ma avrò un budget minore per le aste di dicembre e gennaio....punti di vista :)

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La risposta alla domanda "Pagare a rate è disdicevole?" è ovviamente no, se si pensa al significato etimologico del termine disdicevole.

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374141[/snapback]

No,no : quì il termine è volutamente usato proprio a causa di un commento molto irrispettoso da parte di un membro nei confronti di un'altro che aveva scelto di pagare a rate pur di non perdere l'acquisto.

Per cui non è tanto una questione di merito economico ma di valutazione morale.

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Allora, se si parla in termini di moralità,la questione cambia aspetto e la numismatica c'entra poco. Si potrebbe scrivere un saggio, ma questo non mi sembra il taccuino più ideoneo. Provo comunque a riassumere in poche parole il mio pensiero.

Dal punto di viasta etico, la numismatica in questo discorso c'entra quanto qualsiasi bene non francescanamente indispensabile. Eticamente non è giusto entrare in un big burger a meno che non si sia proprio affamati e non ci sia un albero con una mela nelle vicinanze. Bere un coca se c'è una fontana nei dintorni. E' eticamente discutibile, in una visione buddista, qualsiasi desiderio. Parlando in questi termini, non solo è ingiusto comperare a rate, ma è ingiusto anche comperare una moneta, almeno se prima non si sono soddisfatti i bisogni primari se non del mondo, almeno del mondo che ci circonda.

Se, invece, affrontiamo la vita con maggior pragmatismo, allora torno a dire che tutto si riduce a una questione di misura. Il collezionismo, e non solo quello numismatico, può essere una grave malattia della mente se vissuto nella sola logica dell'accumulo e del possesso. E in questa logica l'indebitamento è un'aggravante.

Se vissuto con sereno distacco e con misura, invece, non c'è differenza tra comperare una moneta o un libro e trattenerli dopo averli letti e osservati. Entrambi sono fonti di arricchimento culturale. Non c'è differenza tra il pagare a rate o in contanti. E la serena felicità non è un lusso, ma un dovere verso se stessi

Paolo

Modificato da cancun175
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Se vissuto con sereno distacco e con misura, invece, non c'è differenza tra comperare una moneta o un libro e trattenerli dopo averli letti e osservati. Entrambi sono fonti di arricchimento culturale. Non c'è differenza tra il pagare a rate o in contanti. E la serena felicità non è un lusso, ma un dovere verso se stessi

Paolo

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Precisamente.

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Mi pare chiaro che l'appunto fatto sul pagamento a rate fosse volutamente provvocatorio.

La moneta è ... un di più ! Ho amicizie che non posseggono un'automobile, quindi dal loro punto di vista potrebbe essere anche l'autovettura, idem per la casa (dato che si possono affittare).

Onestamente non vedo la differenza tra pagare a rate una automobile oppure una moneta; ne dal punto di vista morale ne dal punto di vista sostanziale.

Si può vivere benissimo senza l'una e l'altra, oppure si può vivere malissimo senza possedere sia la prima sia la seconda.

Si presume di essere abbastanza adulti e responsabili per conoscere le proprie disponibilità, e capacità economiche. Il fatto di rateizzare ad alcuni può essere psicologicamente d'aiuto per avere un "impatto" minore sul costo, oppure perchè godendo di remunerazione periodica questo sia il sistema più pratico.

Personalmente non compro a rate, non ci troverei nulla di male, solo che avendo un'esistenza non propriamente stanziale finirei per certo di saltare un pagamento, e non me lo perdonerei.

Preferisco avere delle scadenze e pagare in unica soluzione alla data convenuta.

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Direi che avete analizzato l'argomento in maniera esaustiva. Gli italiani sono un popolo di risparmiatori, ancora avversi alle rate, considerate a torto debiti disonorevoli. A confronto con gli americani, siamo arretratissimi, tra l'altro in Italia fa fatica a prendere piede l'e-commerce e l'uso della carta di credito (non tra gli utenti di questo forum, ovviamente ;) ). In questo senso l'avversione al pagamento rateale mi sembra più un fatto di cultura nazionale.

Io personalmente finora ho goduto solo di brevi (1-2 mesi) dilazioni di pagamento che alcuni commercianti e case d'aste mi praticano senza interessi. I motivi sono quelli già spiegati da numizmo, sostanzialmente l'affollarsi di aste tutte assieme.

Mi sembra che fin qui tutto sia stato chiarito.

Andiamo un passo più in là: firmereste una cambiale per comperare una moneta??

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