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LA CONCORDIA


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Carissimi, durante l'estate ho fatto qualche pensata su questo tema, che mi ha sempre attratto, e ve le passo; è stato un parto rapido, perdonate le imprecisioni ed i possibili errori, anzi vedete di correggerli. Alcune considerazioni riguardano la CONCORDIA in senso stretto, altre spaziano su aspetti analoghi o "di confine", tipo: le alleanze, i buoni rapporti, i trattati, la non belligeranza...

Cum-corde, cioè con sintonia di cuore, con lo stesso animo. Il quasi sinonimo greco OMONOIA allude piuttosto allo "stesso pensiero" (omo-noeo, credo), ma esprime sostanzialmente la stessa cosa, ed è stato usato anche per significare l'alleanza politico-militare fra città (v. Monete Antiche n. 40, Tralles).

Come sempre, si sottolinea un sentimento quando si vuol combattere il suo contrario: la discordia, lo scisma, la lotta intestina, la ribellione, la defezione degli alleati, le risse in famiglia, ecc.

Nella storia romana, il tema CONCORDIA/DISCORDIA concerne anzitutto la composizione di classe dello Stato, e quindi l'antinomia patrizi-plebei, con tutte le ulteriori varianti e nuove classi (gli equestri, ecc.) nonchè le lotte ed i continui conflitti tesi a definire di volta in volta nuovi equilibri, pesi e contrappesi nei rapporti sociali (es. il diritto di veto dei tribuni della plebe, ecc.)

La CONCORDIA è stata quindi evocata e sottolineata soprattutto dopo periodi di aspre contese civili, o per esorcizzare nuovi contrasti. Di concordia e discordia perciò discutono molto Cesare,Cicerone, Sallustio, Livio, Svetonio, ma anche molti altri scrittori e storici successivi.

Dal punto di vista NUMISMATICO, esistono specifiche rappresentazioni iconografiche, anepigrafi o più spesso associate ad alcune legende;le riassumo:

A)Due mani che si stringono, segno e testimonianza antichissima che "la mano è diisarmata" e quindi amichevole (Vespasiano, Nerva, Traiano, ecc.)

B)Due figure in piedi che si danno la mano (Es. imperatore e imperatrice, M.Aurelio e Lucio Vero, molti rovesci sui radiati del 3° secolo).

C)Due personaggi in piedi che si danno la mano, o eventualmente sacrificano su un altare, accompagnati da altre figure (es. semidei come Ercole), da intendere come "testimoni del patto" e "favorenti la concordia" (rovesci di alcuni sesterzi di Caracalla e di Geta...evidentemente prima del fratricidio!)

D)Una "scena di giuramento"che sancisce un pattoimportante, in pace o in guerra: es. la scena del sacrificio del maialino dei denari della Guerra Sociale (Vituliu), o anche il famigerato "oro del giuramento", con 3 soli personaggi, del 3° sec. a.C.

E)Due teste affrontate sul diritto (Nerone e la madre Agrippina, molti imperatori ed imperatrici su bronzi coloniali, oppure l'imperatore e il proprio figlio, o due co-reggenti come M.Aurelio e L.Vero su un bronzo coloniale, ecc.)

F)Una sola figura sul rovescio, in piedi o più spesso seduta, accompagnata dalla legenda CONCORDIA; si tratta in questo caso, credo, della Concordia in quanto dea, e non di figura imperiale.

G)Due personaggi (di solito, i loro busti o le loro teste), rappresentati uno sul D. e l'altro sul R. della moneta, accompagnati dalle titolature, per sottolineare il reciproco riconoscimento e l'unità di intenti o l'alleanza, o la "legittimazione". Esempi: Augusto e G.Cesare, Augusto e Rometalce, Augusto e Agrippa, Antonio e Cleopatra, Antonino Pio e M.Aurelio, Aureliano e Vabalato...situazioni molto diverse l'una dall'altra, come si può vedere.

LEGENDE ASSOCIATE Qui sarò molto schematico; sottolineo che a volte il termine "fides"può sostituire "concordia": evidentemente non è proprio la stessa cosa, ma la differenza non è abissale:

CONCORDIA,CONCORDIA AUGUSTA, CONCORDIA AUGUSTORUM (spesso AUGG), CONCORDIA MILITUM, CONCORDIA EXERCITUS, FIDES MILITUM, FIDES EXERCITUS, ed alcune altre.

CONSIDERAZIONI

La fragilità di questa affermata "concordia" è a volte evidentissima. Il maggior cinismo è quello dei sesterzi di Caracalla e di Geta, messo a morte quest'ultimo dal fratello (o secondo alcuni ucciso personalmente da lui!) poco dopo l'emissione della monete. Ma molta ipocrisia traspare anche dalla famosa moneta di Aureliano con Vabalato; sembra sia stata emessa su iniziativa prevalente di quest'ultimo, allo scopo di accreditare una fedeltà ed una alleanza destinate a trasformarsi di lì a poco in guerra aperta.

Mi suscitano qualche perplessità le affermazioni di "concordia coniugale" così frequenti (Gordiano e Tranquillina, Julia Paula, Filippo e Otacilia, ecc.): mi sembra improbabile si debba pensare ad un dato strettamente privato della coppia imperiale, e sono propenso ad una interpretazione più politica. Quanto meno, la concordia fra imperatore e imperatrice può indicare che "al vertice dello stato vige una grande armonia", che non cisono tensioni istituzionali, che la pace interna è garantita. Qualcuno ha idee diverse?

ESEMPI. Ora viene la parte divertente. Io comincerei a postare un paio di concordie, così a caso, ed invito tutti gli amici disponibili a continuare la serie.

Inizierei con questo denario di Julia Paula, che al rovescio riporta la Dea Concordia seduta, e la legenda "CONCORDIA". In realtà, i rapporti col marito Elagabalo non dovevano essere molto semplici, visto che il divorzio sarebbe stato rapidissimo. Ecco il D:

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Modificato da gpittini
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DE GREGE EPICURI

Posto ancora questo Tacito, piuttosto bello, in cui invece la concordia riguarda l'esercito; in effetti l'esercito non si ribellò, e Tacito morì in Cappadocia di morte naturale. Ecco il D.

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Molto interessante: mi piace che si cerchi di capire il senso di ciò che viene rappresentato sulle monete.

Certo che la concordia nell'esercito era fondamentale se l'imperatore voleva campare qualche mese per cui non mi stupisce che la si celebri in tante monete, non era per nulla scontata e probabilmente l'imperatore dedicava ad essa gran parte delle sue energie : ricerca di denaro e terre per pagare i soldati, carisma, abilità militare. Certo non bastava una stretta di mano :) .

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La Concordia come divinità romana, personificava l'unione dei cittadini, dei familiari e degli sposi. Il suo culto sembra risalire al IV secolo a.C. quando si auspicò la fine delle contese tra patrizi e plebei; la festa della dea si celebrava il 16 gennaio ed il 30 marzo. Le vennero dedicati parecchi templi ed il più antico e famoso era quello eretto dal dittatore Camillo nel 387 a.C.

Esso venne rifatto da lucio Opimio nel 121 a.C. e restaurato infine da Tiberio. Oggi rimane solo la piattaforma.

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=90&Lot=1287

Nella monetazione repubblicana ed imperiale, la Concordia è spesso rappresentata in figura di donna per lo più seduta, adorna di ghirlande, con il corno dell'abbondanza nella mano sinistra ed un ramo d'ulivo o una coppa nella destra.

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=302&Lot=383

In epoca imperiale, la Concordia Augusta simboleggiò la pace domestica della famiglia imperiale, riunendo così insieme il carattere pubblico e equello privato di questa divinità.

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...cID=143&Lot=822

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...ucID=303&Lot=36

Enrico :)

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Supporter

A volte poi la concordia si tramutava in vero amore :D

amor1.jpg

amor.jpg

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Supporter

Se vi interessa il tema della Concordia, ho da poco comprato un libro che non ho però ancora letto:

LA CONCORDIA ROMANA

di Paola Zanzarri

Politica e ideologia nella monetazione dalla tarda repubblica ai severi

Gangemi Editore.

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Supporter
Ottima segnalazione Quattrino! Ho completato la lettura di questo libro poco tempo fa ed è molto interessante e ben scritto. Lo consiglio anch'io, Enrico

382078[/snapback]

bene...non mi resta che cominciare a leggere allora :D

per Legio:

la mia copia l'ho comprata al bookshop di Palazzo Massimo a Roma. Non c'è bisogno di pagare il biglietto per accedere al bookshop. :)

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DE GREGE EPICURI

Quattrino, complimenti per la scelta della moneta (bellissima e mai vista) e grazie per la segnalazione: libro che ignoravo completamente. Ora però ci vorrebbe qualche bel sesterzio, magari di quelli con Caracalla e Geta...

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DE GREGE EPICURI

Questo invece è il mio; pesa 31 g. e misura 32 mm. Purtroppo sul D. si è beccato...una picconata o un colpo dell'aratro, ma per il resto non è male! Dovrei avere anche un Geta, ma non sotto mano. Ecco il D.

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bhe dai il segno non è così deturpante, lo so senza era meglio :) , pensa che io ho un 50 lire del 58 con foro perche mi mamma ne fece una collana ......

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DE GREGE EPICURI

Nessuno finora ha proposto una concordia rappresentata da due personaggi affrontati, per cui vi posto questa coppia padre/figlio. Sono Macrino e Diadumeniano, zecca di Marcianopoli. Pesa 12,0 g. e misura 26 mm. Al rovescio c'è una figura che potrebbe essere proprio una Concordia: confesso però di non averla ancora classificata con precisione. Ecco il D.

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  • 2 settimane dopo...

DE GREGE EPICURI

Ho preso recentemente questo sesterzio di Otacilia; siccome è una Concordia, lo aggiungo alla serie. Pesa 17,6 g. e misura 32 mm. Non è di qualità eccezionale, ma il ritratto di Otacilia non mi dispiace, con la sua grande acconciatura tipica dell'epoca.

Al D. MARCIA OTACIL-SEVERA Al R. CONCORDIA AUGG, ed SC in esergo.

Ecco il D.

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Argomento interessante come sarebbe interessante analizzare il significato di tuttte le raffigurazioni sulle monete :)

La Concordia è una raffigurazione che fù molto sfruttata da quasi tutti gli imperatori. Da osservare come il tipo di raffigurazione, abbinato al tipo della legenda, spesso riesce a farci capire bene il messaggio che quella moneta voleva dare. Questo messaggio doveva certamente essere facilmente recepito dai romani dell'epoca.

Ecco che spesso troviamo la Concordia raffigurata nella sua forma più classica come una donna, seduta o in piedi, che regge una patera (talvolta un ramo) e una o due cornucopie. Tale raffigurazione doveva indicare in maniera molto generale, la benevolenza della divinità nei confronti dell'augusto (o dell'augusta) e, in particolare, l'approvazione del suo operato.

Altre volte la legenda "CONCORDIA" è abbinata a scene diverse come ad esempio i due augusti che si stringono la mano (o semplicemente le due mani che si stringono come sulla moneta di Pupieno già mostrata) come sulle monete di Marcoaurelio e Lucio Vero:

00097p00.jpg

oppure l'abbinamneto dei busti del futuro imperatore con quelli dell'imperatore e dell'augusta correnti, per legittimarne la successione (e preparare il popolo all'evento pubblicizzando, in questo modo, la continuità dell'impero)

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e poi ci sono tutte le raffigurazioni per celebrare la concordia con l'esercito e guadagnarsene dunque la benevolenza come in questo denario di Nerva in cui è celebrata la CONCORDIA EXERCITVM con due mani che si stringono mentre sullo sfondo sono uno stendardo (per rappresentare l'esercito di terra) e una prua (per l'esercito di mare).

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Insomma, se volessimo vederla in chiave moderna, la rappresentazione romana della Concordia sulle monete, aveva lo stesso effetto dei titoli di borsa positivi sull'economia odierna. La raffigurazione della Concordia fra due imperatori o fra l'imperatore e i figli o fra l'imperatore e l'esercito, dovevano dare sicurezza al popolo riguardo la solidità dell'impero.

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  • 7 anni dopo...

Ciao a tutti!

Sono un nuovo membro, appena iscritto.

Sono una specializzanda in archeologia e sto affrontando un esame di numismatica antica. Per la tesina d'esame mi occupo dell'iconografia e della simbologia della Concordia nelle monete dalla tarda repubblica ai Severi.

Dopo questa lunga premessa arrivo alla domanda. :D

Volevo consigli su libri da consultare o dove poter trovare informazioni sull'argomento.

Grazieee

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