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IGNORED

Vittorio Emanuele III


Risposte migliori

Vi voglio sottoporre questa domanda che il noto studioso Philip Grierson pone all' interno dell' introduzione al libro Storia di una passione : Vittorio Emanuele III e le monete di Lucia Travaini

Vittorio Emanuele III aveva tutte le qualita' che fanno un grande collezionista .

Ma fu anche un grande numismatico ?

Qui credo che la risposta debba essere negativa

Concordate oppure pensate diversamente ?

Vi va di stilare un elenco degli aspetti pro e contro la figura del re in campo numismatico in base a quello che abbiamo letto , in modo da giungere ad una nostra conclusione ?

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"Scusa il disturbo Io seppi fare il Re quando fu la mia volta .Or tocca a te"

(disegno Ado Mazza sul Guerin Meschino 1919)

Entrambe le vignette sono tratte da un articolo (N.65 giugno 1982 Cronaca Filatelica) di M.Traina

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Guest utente3487

"Vittorio Emanuele III aveva tutte le qualita' che fanno un grande collezionista .

Ma fu anche un grande numismatico ?

Qui credo che la risposta debba essere negativa"

Penso che dovresti, almeno sinteticamente, indicare le motivazioni per le quali Grierson ha formulato questo, secondo me, ingiusto giudizio. Una, se non ricordo male, era, secondo Grierson, la mancanza di aggiornamento del CNI.

Io credo che il compianto Grierson sia in errore quando afferma che VEIII fu un grande collezionista ma non un numismatico. La stessa idea del Corpus, pur con tutti i suoi limiti, evidenzia invece una voglia di fare, di costruire qualcosa di grandioso che ancora oggi è sotto i nostri occhi. Non dimentichiamo che il Re, in quegli anni, aveva anche ben altro da fare, e dunque con quel poco tempo avuto a disposizione, ne ha fatta di strada. Sono d'accordo nel dire che il Corpus si poteva impostare meglio (es. la bibliografia), ma faccio osservare che dopo quasi cento anni dall'uscita del primo volume, i cosiddetti "numismatici" si sono ben guardati di riprendere in mano il CNI per una nuova rivisitazione, tranne casi particolari.......

Personalmente credo che la critica sia costruttiva quando accompagnata da ipotesi di lavoro tendenti a migliorare un certo prodotto, altrimenti rimane solo fine a se stessa.

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"Vittorio Emanuele III aveva tutte le qualita' che fanno un grande collezionista .

Ma fu anche un grande numismatico ?

Qui credo che la risposta debba essere negativa"

Penso che dovresti, almeno sinteticamente, indicare le motivazioni per le quali Grierson ha formulato questo, secondo me, ingiusto giudizio. Una, se non ricordo male, era, secondo Grierson, la mancanza di aggiornamento del CNI.

Io credo che il compianto Grierson sia in errore quando afferma che VEIII fu un grande collezionista ma non un numismatico. La stessa idea del Corpus, pur con tutti i suoi limiti, evidenzia invece una voglia di fare, di costruire qualcosa di grandioso che ancora oggi è sotto i nostri occhi. Non dimentichiamo che il Re, in quegli anni, aveva anche ben altro da fare, e dunque con quel poco tempo avuto a disposizione, ne ha fatta di strada. Sono d'accordo nel dire che il Corpus si poteva impostare meglio (es. la bibliografia), ma faccio osservare che dopo quasi cento anni dall'uscita del primo volume, i cosiddetti "numismatici" si sono ben guardati di riprendere in mano il CNI per una nuova rivisitazione, tranne casi particolari.......

Personalmente credo che la critica sia costruttiva quando accompagnata da ipotesi di lavoro tendenti a migliorare un certo prodotto, altrimenti rimane solo fine a se stessa.

Difficile non essere d'accordo. Facile criticare (è il nostro sport nazionale, viene prima del calcio), ma proporre soluzioni per migliorare ed impegnarsi a farlo senza aspettare che siano altri a toglierci le castagne dal fuoco, è sempre molto complicato!

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Penso che dovresti, almeno sinteticamente, indicare le motivazioni per le quali Grierson ha formulato questo, secondo me, ingiusto giudizio. Una, se non ricordo male, era, secondo Grierson, la mancanza di aggiornamento del CNI.

Hai ragione ma volevo lanciare la provocazione senza dare subito le motivazioni portate dal Grierson per non influenzare le opinioni

Il giudizio negativo espresso dal noto studioso verte principalmente , come ben ricordi, solo sulla stesura del Corpus

Sintetizzando :

In questa opera il re ha adottato , a parte il primo volume sulla monetazione Sabauda, una classificazione regionale e al suo interno per zecca

Mentre il Grierson sostiene che era preferibile un ordinamento piu' moderno per autorita' emittente inoltre per il periodo dell' alto medioevo sarebbe stata preferibile una classificazione per categoria e cronologica

Inoltre viene sottolineata una certa confusione nella attribuzioni e nella cronologia delle monete all' interno di ciascun zecca

La scelta di essersi limitato ad adottare i criteri correnti nella classificazione e nelle attribuzioni delle monete senza incoraggiare e stimolare gli autori del Corpus a procedere in nuove ricerche ed a verificare l' attendibilita' delle fonti del passato

Cosa che distingue , per il Grierson il vero numismatico dal semplice collezionista

Infine collegato al motivo precedente la mancata revisione dei volumi del Corpus anche se lo stesso Grierson , giustificando in parte il re, scrive che il controllo e la verifica di ogni dettaglio dell' opera avrebbe comportato il rischio di non vederla mai pubblicata

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Sul fronte del collezionista , Philip Grierson , riconosce invece queste tre qualita' a Vittorio Emanuele III :

Interesse , competenza e mezzi materiali

Anche per voi e' cosi' ?

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Secondo me e' possibile criticare i metodi usati nel compilare il Corpus, ormai superati ma che all' epoca erano abitualmente adottati negli studi numismatici , tuttavia questo non deve obbligatoriamente comportare un giudizio negativo sulla figura numismatica del suo creatore

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Guest utente3487
Penso che dovresti, almeno sinteticamente, indicare le motivazioni per le quali Grierson ha formulato questo, secondo me, ingiusto giudizio. Una, se non ricordo male, era, secondo Grierson, la mancanza di aggiornamento del CNI.

Hai ragione ma volevo lanciare la provocazione senza dare subito le motivazioni portate dal Grierson per non influenzare le opinioni

Il giudizio negativo espresso dal noto studioso verte principalmente , come ben ricordi, solo sulla stesura del Corpus

Sintetizzando :

In questa opera il re ha adottato , a parte il primo volume sulla monetazione Sabauda, una classificazione regionale e al suo interno per zecca

Mentre il Grierson sostiene che era preferibile un ordinamento piu' moderno per autorita' emittente inoltre per il periodo dell' alto medioevo sarebbe stata preferibile una classificazione per categoria e cronologica

Inoltre viene sottolineata una certa confusione nella attribuzioni e nella cronologia delle monete all' interno di ciascun zecca

La scelta di essersi limitato ad adottare i criteri correnti nella classificazione e nelle attribuzioni delle monete senza incoraggiare e stimolare gli autori del Corpus a procedere in nuove ricerche ed a verificare l' attendibilita' delle fonti del passato

Cosa che distingue , per il Grierson il vero numismatico dal semplice collezionista

Infine collegato al motivo precedente la mancata revisione dei volumi del Corpus anche se lo stesso Grierson , giustificando in parte il re, scrive che il controllo e la verifica di ogni dettaglio dell' opera avrebbe comportato il rischio di non vederla mai pubblicata

..Inoltre, VEIII aveva già iniziato l'aggiornamente del volume I.Peccato non aver potuto visinare i suoi appunti...

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Intanto ringrazio Gabrimen per aver postato l' articolo tratto da Cronaca Numismatica :)

..Inoltre, VEIII aveva già iniziato l'aggiornamente del volume I.Peccato non aver potuto visinare i suoi appunti...

.........Eh si peccato , come non aver avuto la possibilita' di leggere i famosi diari di V.E. III , dati come distrutti da Jolanda di Savoia per conto di Umberto II per preservare il buon nome ed i segreti piu' recenti della dinastia savoia

Forse qualche cenno ulteriore sulla passione numismatica si sarebbe trovato

Nel frattempo la scorsa domenica al mercatino di Santena (TO) ho comprato questo volume : IO VITTORIO EMANUELE PRINCIPE IN ESILIO a cura di Pier Carpi Edizioni MEB 1971 Torino

Si tratta della descrizione degli incontri avuti dall' autore con il re durante il suo esilio ;essendo ricco probabilmenti di aneddoti e ricordi provero' a vedere se c'e' qualche riferimento al lato numismatico di sua maesta'

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VEIII fu un grande collezionista e numismatico a mio parere. se per numismatico intendiamo studioso.

da wikipedia:

il collezionista di monete, di cartamonete e di medaglie che lavora scientificamente può essere denominato numismatico.

e VEIII lo fu di certo!

già in tenera era un topo di biblioteca.

Amava studiare, quando i suoi coetanei pensavano a giocare.

ecco un breve aneddoto della giovinezza di quel che fu il Re Numismatico (tratto da Vittorio Emanuele III di Silvio Bertoldi):

" [...] una volta disse ai piccoli amici, con gravità affettata: << oggi non si gioca, perchè è l'anniversario della battaglia di Novara>>. Cioè di una sconfitta, dunque di un avvenimento luttuoso da non offendere con l'allegria degli svaghi"

ed ancora un altro passo del libro:

"Nel febbraio del 1882, a tredici anni, lo trovano con un gran foglio di carta disteso sul pavimento, intento ad una complicata opera di elencazione storica. Cos'è? è la ricostruzione dell'albero genealogico di famiglia, da Umberto Biancamano fino ai suoi giorni. Ma c'è sugo, per un bambino, in una impresa del genere? Si, per lui c'è moltissimo sugo."

...

sulle doti poi di numismatico, io non ho dubbi. Per me rappresenta un gran Numismatico. uno studioso.

saluti,

N.

P.S. vi consiglio la lettura del suddetto libro, è una miniera di informazioni.

Modificato da niko
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Sicuramente si deve attribuire a V.E.III lo studio e la divulgazione della Numismatica.

Dove lo mettiamo il Corpus Nummorum Italicorum?. Mi sembra che faccia insegnamento

ancora oggi (criticabile quanto volete ma unico all' epoca).

Inoltre fù un grandissimo Collezionista con la C maiuscola.

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Awards

Non varra molto il mio pensiero, ma un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita a studiare e a ricercare monete e medaglie, NON può NON essere considerato un grande numismatico.

Discussione molto interessante,

ciao

Marco

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Basta pensare a quanta precisione metteva nella compilazione dei cartellini delle sue monete oppure le svariate annotazioni presenti nei volumi che consultava correggendo e arricchendoli di approfondimenti

Proprio tale passione e' tipica dello studioso

Ecco l' immagine di un cartellino compilato dallo stesso Vittorio Emanuele III

post-116-1225818761_thumb.jpg

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Guest utente3487
Sul fronte del collezionista , Philip Grierson , riconosce invece queste tre qualita' a Vittorio Emanuele III :

Interesse , competenza e mezzi materiali

Anche per voi e' cosi' ?

Direi di si. Aveva i mezzi materiali ma non era uno spendaccione. Era anzi molto oculato nei suoi acquisti, come spiega bene anche la Travaini nel suo volume....

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Sul fronte del collezionista , Philip Grierson , riconosce invece queste tre qualita' a Vittorio Emanuele III :

Interesse , competenza e mezzi materiali

Anche per voi e' cosi' ?

Direi di si. Aveva i mezzi materiali ma non era uno spendaccione. Era anzi molto oculato nei suoi acquisti, come spiega bene anche la Travaini nel suo volume....

Anzi qualche critico storico avverso , e' arrivato pure ad accusarlo di estrema avarizia

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Sempre in tema vi propongo la prima pagina del Vademecum del Raccoglitore di monete italiane di G.Bazzi - M.Santoni 1886 il primo manuale numismatico letto da V.E.III

Notate a margine una prima suddivisione geografica quasi un preludio a quella attuata nel Corpus Nummorum Italicorum

p.s. per chi e' interessato consiglio non l' originale difficile da trovarsi e piuttosto costoso ma la ristampa del 1978

BAZZI Gaetano & M. SANTONI, Vademecum del raccoglitore di monete italiane ossia repertorio che ne contiene i motti e gli emblemi, i signori, i feudatari e le loro zecche, la bibliografia ed altre molte indicazioni. Ristampa anastatica 1978 dell'edizione di Camerino, 1886 Brossura,

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penso che oltre ad essere stato un collezionista V.E.III fu anche un grande studioso di numismatica e quindi numismatico.

quale semplice collezionista può redigere un'opera di XX volumi (quelli pubblicati) sulla monetazione italiana?

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Guest utente3487

Sicuramente è stato avvantaggiato dalla sua posizione:era il Re d'Italia. Difficilmente avrebbe avuto, come semplice studioso, il seguito di persone necessario per portare avanti un'opera veramente monumentale: ci sono voluti più di trent'anni ed è comunque rimasta incompiuta. Un vero peccato.

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Io quando ho letto la prefazione di quel signore (pace all'anima sua)ho pensato tutti hanno diritto di dira la loro idea ....io sono troppo di parte..ma anche io ho diritto di dire la mia.....V.E.III è stao il più grande collezionista ...numismatico e appassionato di monete mai esistito...se si legge sotto ce il passaggio della prefazione.

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in che senso sei di parte ?

ciao

Marco

Tranquillo non sono Emauele Filiberto....sono un ultras del Re e quindi il mio giudizio ammetto che potrebbe essere di parte anche se la logica agli oocchi di chi è un pò informato non può negare che quello che ha fatto e creato il Re è qualcosa di irripetibile.

Modificato da Otty
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Guest utente3487
in che senso sei di parte ?

ciao

Marco

Tranquillo non sono Emauele Filiberto....sono un ultras del Re e quindi il mio giudizio ammetto che potrebbe essere di parte anche se la logica agli oocchi di chi è un pò informato non può negare che quello che ha fatto e creato il Re è qualcosa di irripetibile.

Infatti mi sembra che nessuno stia mettendo in dubbio che VEIII sia stato un grande numismatico....

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