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La vera storia delle micro monete da lire 100 e lire 50


Guest utente3487

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Guest utente3487

Per ravvivare il forum della Repubblica, proviamo a raccontare la vera storia di queste piccole e sfortunate monete, talmente reiette, che andarono fuoricorso ben prima di tutte le loro sorelle. Persino le monete da lire 2 e lire 1 andarono fuori corso nel 2002, ben due anni dopo di loro, "cacciate" nell'oblio ben due anni prima.....

Ma vi siete mai chiesto cosa c'era sotto? :ph34r:

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Visto che trovo la discussione interessante, non potresti raccontarla tutta in un unico post? <_<

Le serie a puntate non mi sono mai piaciute :lol:

Aspettiamo qualche precisazione in più, anche se temo di avere una mezza idea <_<

Modificato da luke_idk
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In merito a queste monete "micro", sapevo che furono coniate per risparmiare, ossia, nelle precedenti versioni "modulo grande", il valore facciale era inferiore al costo del metallo di cui erano fatte....

Le 50 lire furono ottenute dallo scarto del foro centrale del tondello esterno delle 500 lire bimetalliche.

E' esatto ? :)

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Guest utente3487

Esatto Saturno.

In effetti a quel tempo, le monete di grosso modulo da lire 100 e lire 50 erano ormai anacronistiche. Troppo grandi e pesanti per l'ormai scarso valore nominale che portavano.

Il ministero chiese pertanto alla Zecca di studiare la realizzazione di due nuove monete da lire 100 e lire 50, più adeguate ai tempi.

Ed ecco che dalla zecca tirano fuori dal cilindro l'idea meravigliosa: giacenti da qualche anno, vi erano gli scarti delle monete da lire 500 bimetalliche, inutilizzabili, ed in attesa di essere destinati alle fonderie.

L'idea di utilizzare gli scarti per la produzione delle micro monete, venne proposta con entusiasmo al Ministero, prospettando al contempo la realizzazione di un consistente risparmio, se l'operazione fosse andata in porto..

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L'operazione andò in porto. Furono emesse queste 50 lire microscopiche nel 1990.

Mi ricordo addirittura, che i primi esemplari venivano venduti ai mercatini , (in coppia con le 100 lire) a ben 1000 lire ! Potenza delle novità.

Dopo qualche mese, fummo inondati di queste monetine. Non le voleva nessuno, troppo piccole.

Fortunatamente la macchinetta del caffe, in azienda accettava queste monete...

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Guest utente3487

""""L'operazione andò in porto. Furono emesse queste 50 lire microscopiche nel 1990.""""

Si andò in porto, ma nel porto della zecca, visto che, passato il clamore del momento, allo stato le monetine vennero poi cedute al solito prezzo, altro che risparmio....

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  • ADMIN
Staff

Anche da noi accettava le 50. Però ipotizzava fossero 500 lire e quindi avevano un discreto successo.

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Anche da noi accettava le 50. Però ipotizzava fossero 500 lire e quindi avevano un discreto successo.

Questa era una furbata....

Elledi, interessante storia

ciao

Marco

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Guest utente3487

Io ho semplificato alquanto la storia, peraltro abbastanza lunga, resa ridicola dalla presenza alla trasmissione di Lubrano "Mi manda Rai 3",dove un delegato del ministero ed uno della zecca si arrampicarono sugli specchi per giustificare la coniazione, omettendo di riferire che lo Stato aveva poi pagato A PREZZO PIENO le monete, coniate in quantità esorbitante per dar fondo agli scarti di magazzino....

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Ricordo che venivano chiamate "le monetine di Barbie"..... :D

Lo sbaglio della Zecca, non fu tanto nel ridurre il diametro delle monete, ma quello di continuare ad utilizzare l'acmonital, un metallo troppo duro che rendeva illegibili le impronte e tanto meno le scritte sulle micro-monete. Tanto è vero che per le successive 100 e 50 lire cambiarono la lega: il cupronichel.

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Guest carledo49

Questa cosa non la sapevo; avevo solo intuito, nel momento in cui furono messe in circolazione, che lo stato desiderava risparmiare sul metallo, a fronte del valore nominale estremamente basso delle monete in questione.

Le macchinette del caffè, da noi, non le accettavano minimamente :angry:

Carlo

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Guest utente3487
Ricordo che venivano chiamate "le monetine di Barbie"..... :D

Lo sbaglio della Zecca, non fu tanto nel ridurre il diametro delle monete, ma quello di continuare ad utilizzare l'acmonital, un metallo troppo duro che rendeva illegibili le impronte e tanto meno le scritte sulle micro-monete. Tanto è vero che per le successive 100 e 50 lire cambiarono la lega: il cupronichel.

Non fu uno sbaglio, ma una scelta ben precisa per dare fondo agli scarti di zecca......quello che dici è giusto, in merito all'acmonital, ma i vertici del ministero vennero allettati dalla prospettiva di "spendere poco" per quelle monete.....

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Esatto Saturno.

In effetti a quel tempo, le monete di grosso modulo da lire 100 e lire 50 erano ormai anacronistiche. Troppo grandi e pesanti per l'ormai scarso valore nominale che portavano.

Il ministero chiese pertanto alla Zecca di studiare la realizzazione di due nuove monete da lire 100 e lire 50, più adeguate ai tempi.

Ed ecco che dalla zecca tirano fuori dal cilindro l'idea meravigliosa: giacenti da qualche anno, vi erano gli scarti delle monete da lire 500 bimetalliche, inutilizzabili, ed in attesa di essere destinati alle fonderie.

L'idea di utilizzare gli scarti per la produzione delle micro monete, venne proposta con entusiasmo al Ministero, prospettando al contempo la realizzazione di un consistente risparmio, se l'operazione fosse andata in porto..

Grazie elledi non conoscevo le motivazioni che avevano portato alla coniazione di queste monete.

Mi ricordo che circolavano anche le micromonete di San Marino e del Vaticano

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Fatto sta che spesero uguale ..... Però a me da piccolo piacevano le monete delle " barbie" e ancora adesso le tengo nella mia collezione :D anche se non valgono nulla

ciao

Marco

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Scusate ma, da quello che ho capito, la zecca risparmiava, ma "vendeva" allo stesso prezzo, guadagnando di più: è esatto?

La zecca (di Stato) vende al Ministero del tesoro (di stato). o non ho capito bene io o c'è uno strano giro di soldi.

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