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CARLINO CARLO V L'AQUILA


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Salve,nell'asta XXIII lotto 281 di Artemide Aste è proposto un carlino de L'aquila simile al mio.

Ho notato che sotto la barba c'è un segno o lettera che non riesco a identificare.Se ne avete voglia dateci un occhiata.

Grazie.

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salve,

c'è anche un'altra piccola differenza: l'aquiletta.

Nel pezzo dell'asta è nel giro della leggenda, prima di RO : IM, nel tuo esemplare mi sembra subito dopo CAROLVS:

Attendiamo altri pareri :rolleyes:

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Senza iniziare con una polemica sulla reale attribuzione alla zecca dell'Aquila della moneta, effettivamente è molto particolare la presenza di quel simbolo, mai visto prima da me. Sembrerebbe un pesce ma dubito si tratti di un simbolo di uno zecchiere od incisore (il pesce è stato utilizzato per alcune monete di rame in tempi posteriori), perchè la sua posizione, proprio sotto la barba dell'imperatore, non mi pare consona e poi nelle monete d'argento se non erro venivano utilizzate le sigle e non simboli. Detto ciò riamane un errore di conio, forse dovuta alla rottura del conio...ma il bubbio rimane.

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Senza iniziare con una polemica sulla reale attribuzione alla zecca dell'Aquila della moneta, effettivamente è molto particolare la presenza di quel simbolo, mai visto prima da me. Sembrerebbe un pesce ma dubito si tratti di un simbolo di uno zecchiere od incisore (il pesce è stato utilizzato per alcune monete di rame in tempi posteriori), perchè la sua posizione, proprio sotto la barba dell'imperatore, non mi pare consona e poi nelle monete d'argento se non erro venivano utilizzate le sigle e non simboli. Detto ciò riamane un errore di conio, forse dovuta alla rottura del conio...ma il bubbio rimane.

Per prima cosa ti ringrazio del tuo intervento,hai notato che il pescetto si trova sia sul pezzo di artemideaste e sia sul pezzo de il portale del sud?

ps potrebbe anche essere la stessa moneta.

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  • 4 settimane dopo...

Quel simbolo simile ad una R, comunemente chiamato Ram, è interpretato secondo diverse teorie e io ne ho una personale che ometto di indicare, ma quelle che vanno per la maggiore sono due e cioè che si tratti della stilizzazione della firma dell'incisore Luigi Ram o teoria più antica che si tratti del monogramma della città dell'Aquila.

Simonluca Perfetto

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Quel simbolo simile ad una R, comunemente chiamato Ram, è interpretato secondo diverse teorie e io ne ho una personale che ometto di indicare, ma quelle che vanno per la maggiore sono due e cioè che si tratti della stilizzazione della firma dell'incisore Luigi Ram o teoria più antica che si tratti del monogramma della città dell'Aquila.

Simonluca Perfetto

Io sono uno di quelli che non crede che quel simbolo appartenga all'Aquila per il semplice motivo che la città ha sempre utilizzato il simbolo dell'aquiletta quindi per me è difficile credere che durante il regno di Carlo V abbia cambiato simbolo. Tantomeno credo alla versione del monogramma. Certo però rimane il dubbio del perchè di quel simbolo arcano...

A questo punto tutte le teorie sono possibili, sarei curioso di conoscere la tua, magari può creare un nuovo spunto di studio.

fedafa

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Forse risolto mistero (in parte), poichè è lo stesso simbolo che stà nelle altre monete ma dopo le cinque I

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Ora c'è da studiare il simbolo che metterò nel prossimo post, di sicuro non è una R, la foto stà sul noto sito.

Saluti

Antonio

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Non è certamente una R, ma è simile ad essa, in quanto sembra una R rostrata, che ribadisco viene comunemente definita simbolo Ram.

Per quanto riguarda la mia teoria, ne abbozzai, seppure solo verbalmente, un concetto minimale in questo convegno su L'Aquila e Amatrice: http://www.amatriciana.org/sezioni.asp?f=A...ncontro2007.htm

e mi riservo di mettere per iscritto la cosa, in occasione di un nuovo incontro culturale e in occasione di altri riscontri fondati di cui sono alla ricerca.

Simonluca Perfetto

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Buonasera Simonluca Perfetto, perchè non esporre qui le sue opinioni in merito?

Sicuramente saranno molto interessanti e potrebbero colmare molte nostre lacune.

Grazie

Antonio

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Semplicemente perchè è prematuro e la teoria non è verificata con prove inoppugnabili, altrimenti l'avrei già inserita negli atti del convegno che saranno pubblicati in primavera.

Buona serata e grazie per la piacevole conversazione.

Simonluca Perfetto

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Salve a tutti, finalmente una discussione interessante sulle monete meridionali :) .

Si sa per certo che sotto Carlo V la zecca dell'Aquila è stata riaperta.

Ora le ipotesi sono due, ho ha coniato monete del tutto simili a quelle di Napoli e quindi non è possibile individuarle oppure ha coniato monete con un simbolo di zecca totalmente diverso da quello utilizzato precedentemente (l'Aquiletta) e a questo punto potrebbe trattarsi della ormai famigerata R.

Il problema o dubbio nasce giustamente dal fatto che in nessun documento è possibile affermare o smentire la cosa, quindi ci possiamo basare su teorie più o meno interessanti. Il Cagiati, nel suo supplemento, riporta un articolo di Alberto Tufano (si può vedere la nota anche in una delle foto cortesemente postate da iachille) dove a questa R viene attribuita la "funzione" di monogramma e ne viene indicato lo sviluppo.

Anche questa teoria cmq rimane tale e a mio avviso anche un po fantasiosa. Allora si ritorna al perchè di questo simbolo su queste monete??? Anche se fossero state coniate a Napoli, perchè inserire quel simbolo? Poi su queste monete comunque viene riportata anche la lettera che indica il maestro di zecca Luigi Ram e su altre quella di Girolamo Albertino che sono stati maestri di zecca a Napoli (ma ciò non esclude che lo fossero stati anche all'Aquila come già successo per il Tramontano).

Per giustificare un cambio di segno di zecca (dall'Aquiletta alla R) potrebbe essere che, dato che è noto che in periodi precedenti le monete dell'Aquila non erano molto gradite alla popolazione in quanto avevano un titolo di fino più basso di quelle partenopee, si fosse cercato in qualche modo "mascherare" la cosa, ma anche questa teoria ha le sue falle, infatti basta considerare il tempo intercorso dalle precedenti coniazioni...troppo lungo per ridestare il ricordo del simbolo malvoluto.

A questo punto è lecito supporre di tutto, e capisco il dott. Perfetto che non si vuole sbilanciare al momento, in attesa di poter dimostrare la sua teoria.

Sono ansioso di conoscerla e spero vivamente che finalmente riesca a togliere tutti i punti interrogativi che girano intorno a questo simbolo.

Un grosso in bocca al lupo!

Davide.

Allego parte dell'articolo del Tufano riportato dal Cagiati dove è possibile vedere lo sviluppo del monogramma.

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  • 2 settimane dopo...

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