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Denari a basso titolo di Ag.


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Essendomi occupato un po' dei "denari di bronzo", ne ho scoperti alcuni che sono a metà strada: c'è sicuramente dell'argento, ma pochino! E qualche volta il colore non solo è pallido-grigiastro, ma lascia trapelare del giallo in certi punti. Il peso poi, come c'era da aspettarsi, è piuttosto basso, ma non bassissimo. In quel che avevo letto sulla riduzione del titolo di Ag sotto Settimio Severo (molti articoli), risultava che questo imperatore era stato molto accorto, cioè aveva mantenuto il peso delle monete attorno ai 3 g., aumentando la quantità del rame: in questo modo, gli utenti non si accorgevano del basso titolo! Vorrei mostrarvi ora un paio di monete che invece sono decisamente più leggere di 3 g. e comincio con un Caracalla, VICT AETERN, che pesa 2,4 g. e misura 18-19 mm. Al D. ANTONINUS-AUGUSTUS. Al R. VIC-TAE-TE-RN. La vittoria è molto snella e caruccia, con lunghe ali e scudo, sembra camminare in punta di piedi...Dovrebbe essere la RIC 47a.

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DE GREGE EPICURI

Questo invece è Alessandro Severo, ANNO-NA AUG. Pesa 2,6 g. e misura 18-19 mm. Mi sembra che sia C23 e RIC 133. Anche in questa moneta, come nella precedente, lo stile mi sembra impeccabile. Ho avuto il dubbio che fosse fusa, ma direi di no.

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Salve Gianfranco, non so molto su questo argomento ma ti posso dire questo che spero ti sia utile!

Il Prieur riporta una serie di denari coniati a Roma tutti con titolo 650/1000 e questo fino ad un denario coniato nel 200 che si compone di un titolo di 550/1000 e gli altri denari successivi hanno sempre la seconda caratteristica. Però il peso medio dei primi si aggira intorno a gr. 2,85 mentre per i secondi gr.3,38.

Facendo la proporzione la quantità in argento è circa la stessa.

Mentre le zecche provinciali riportano una quantità in argento inferiore:la media dovrebbe essere sul peso di gr.3,38 titolo 500/1000.

Per le zecche provinciali il peso varia molto sensibilmente passando da gr.2,43 a gr. 3,56

Naturalmente i più leggeri potrebbero essere più consunti.

La tendenza delle monete da te mostrate a diventare rossiccia potrebbe essere legata ad una minor percentuale d'argento rispetto a quella esposta.

Se ammettiamo che il peso di alcune monete sia eccedente rispetto alla media e se manteniamo la stessa quantità di argento il titolo passerebbe solo al 470/1000 .

Tale cosa non giustificherebbe una notevole presenza di rame.

Non resta che l'ipotesi di un falso d'epoca o di qualche sottrazione furtiva da parte degli zecchieri.

(rischiando naturalmente la testa)

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DE GREGE EPICURI

Questo invece è Alessandro Severo, ANNO-NA AUG. Pesa 2,6 g. e misura 18-19 mm. Mi sembra che sia C23 e RIC 133. Anche in questa moneta, come nella precedente, lo stile mi sembra impeccabile. Ho avuto il dubbio che fosse fusa, ma direi di no.

A giudicare dalle lettere,soprattutto al rovescio,direi invece che ci sono ottime possibilità che sia fusa.

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DE GREGE EPICURI

Questo invece è Alessandro Severo, ANNO-NA AUG. Pesa 2,6 g. e misura 18-19 mm. Mi sembra che sia C23 e RIC 133. Anche in questa moneta, come nella precedente, lo stile mi sembra impeccabile. Ho avuto il dubbio che fosse fusa, ma direi di no.

A giudicare dalle lettere,soprattutto al rovescio,direi invece che ci sono ottime possibilità che sia fusa.

Concordo con quanto scritto da Numizmo: la moneta dà l'impressione di essere fusa anche per quanto riguarda il ritratto che presenta, soprattutto in corona e capelli, gli aspetti classici di tali manufatti. Anche la perlinatura poi è informe. Si tratta certo di un parere veicolato da immagini fotografiche. Enrico :)

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DE GREGE EPICURI

Vi ringrazio molto per i pareri; ma secondo voi è un fuso antico o moderno? In ogni caso, l'ipotesi della falsificazione giustifica sia il basso peso che il basso titolo di Ag.

E della 1a moneta che cosa pensate? E, quanto al problema generale, l'ipotesi è dunque che TUTTI i denari a basso peso e basso titolo siano dei falsi (d'epoca o meno)?

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La prima moneta direi che è coniata: la perlinatura e gli altri rilievi mi appaiono ben definiti.

Per quanto riguarda l'incongruenza del peso e del basso titolo, non sono dell'avviso che si possa farne un assioma di falsità visto che le oscillazioni non sono rare e che le tecniche di coniazione dell'epoca non erano poi precise al millesimo. Enrico :)

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Anche a me i due denari sembrano autentici (comunque è sempre un parere su una foto). Una certa porosità della superficie si crea quando particelle di rame si volatilizzano lasciando dei buchi che creano l'effetto poroso. I denari dei severi subirono una grande diminuzione dell'intrinseco arrivando al 40 % di contenuto di fino. Era abbastanza comune anche la suberazione (fatta da zecche ufficiali), soprattutto dei denari destinati alle zone di confine, dove sono stati trovati ripostigli di soli denari suberati. Con la riforma di Alessandro Severo, il restitutor monetae, si ritornò a denari di buona lega, ma per poco tempo...

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