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Un'asta succosa: denaro di Vitale Michiel


Risposte migliori

E' appena apparsa su eBay un denaro di Vitale Michiel: si tratta della prima moneta di Venezia riportante il nome del doge, ed è estremamente rara.

L'asta è la 170315227418: un affarone per un R5, soprattutto visto che dopo 4 offerte sta a $2,75. Evidentemente il venditore tedesco non sa cos'ha in mano... Oppure forse lo sa fin troppo bene.

La foto è quella dell'asta Künker 138 in cui la moneta andò invenduta per il semplice motivo che si trattava di un noto falso, peraltro documentato dal nostro catalogo online: si tratta di uno dei falsi moderni del Cigoi, riconoscibili per la legenda inesistente.

E' chiaro che la moneta andata invenduta potrebbe essere finita in mano a questo venditore, che ha pensato bene di sbarazzarsene vendendola su eBay... magari è sempre stata sua, visto che si tratta un profilo fresco di feedback (ad oggi solo 12).

Non volendo pensar male, credo però che valga la pena avvertire di cosa si tratta, visto che il venditore non lo ha fatto.

image05298.jpg

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E' appena apparsa su eBay un denaro di Vitale Michiel: si tratta della prima moneta di Venezia riportante il nome del doge, ed è estremamente rara.

, peraltro documentato dal nostro catalogo online: si tratta di uno dei falsi moderni del Cigoi, riconoscibili per la legenda inesistente.

premetto che la monetazione in oggetto non rientra nel mio campo, ma ho fatto un rapido giro nei link che segnalate e c'è una cosa che non capisco: la moneta riportata sul catalogo online LaMoneta è segnalata come R5 (quindi della massima rarità), ma ci sono ben 8 esamplari fotografati dagli utenti !!

mi pare ci sia una incongruenza tra rarità ed esemplari (oppure sono tutti in possesso dei lamonetiani ? ) oppure mi potete spiegare?

ciao

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E' appena apparsa su eBay un denaro di Vitale Michiel: si tratta della prima moneta di Venezia riportante il nome del doge, ed è estremamente rara.

, peraltro documentato dal nostro catalogo online: si tratta di uno dei falsi moderni del Cigoi, riconoscibili per la legenda inesistente.

premetto che la monetazione in oggetto non rientra nel mio campo, ma ho fatto un rapido giro nei link che segnalate e c'è una cosa che non capisco: la moneta riportata sul catalogo online LaMoneta è segnalata come R5 (quindi della massima rarità), ma ci sono ben 8 esamplari fotografati dagli utenti !!

mi pare ci sia una incongruenza tra rarità ed esemplari (oppure sono tutti in possesso dei lamonetiani ? ) oppure mi potete spiegare?

ciao

Sette sono dell'utente SCACCHI.

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Il denaro di Vitale II Michiel è di estrema rarità e infatti solo la prima è un denaro di Vitale II Michiel. Le altre monete sono denari emessi dalla zacca di Venezia tra il 900 e il 1125. La maggior parte sono di Enrico IV e V. Quindi andrebbero tolte da quella scheda.

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  • ADMIN
Staff

Foto eliminate. Vorrei invitare gli utenti a non postare foto a caso sul catalogo...

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il responsabile di tutta questa confusione sono io

mi dispiaccio di avere causato tanti problemi a rob e di aver urtato la sensibilita di altri utenti

avevo gia contattato rob per segnalergli i miei pasticci

chiedo umimlmente scusa a tutta la moneta.it

come sempre la mia intenzione era quella di dare un contributo

ma probabilmente sono tra quelli che hanno capito male

buon proseguimento dell'ottimo lavoro a rob e grazie per la pazzienza e comprensione

ciao

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Awards

  • ADMIN
Staff

Beh, sbagliando s'impara :D

Come hai potuto vedere il catalogo si ripara facilmente e anzi è preferibile commettere qualche errore e usarlo piuttosto che aver paura di farlo ;)

In realtà l'errore è condivisibile con chi quelle immagini le ha approvate (peraltro mi ci metto in mezzo). Da tempo sto studiando un sistema tale per cui solo i responsabili della sezione possano approvare le relative immagini ma non ho ancora avuto tempo di implementarlo ;)

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Tornando a bomba sulla moneta all'origine di questa discussione, l'asta si è conclusa a $685 pari a euro 510,26 secondo il rapporto di cambio usato da eBay.

Il falso d'autore del Cigoi magari qualcosina poteva valere, ma non credo proprio questa cifra.

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Basta guardare l'immagine per capire che, oltre che per la legenda, è diverso soprtattutto per tipologia, che è erroneamente fatta sulla base dei denari di Enrico IV o V.

Nel catalogo aggiungerei che non è solo la prima moneta dogale veneziana, bensì la prima moneta ducale italiana in assoluto, ossia vi è il nome del dvx senza riferimento alcuno all'imperatore, cosa che accade nelle altre zecche ancora per un bel pò di tempo. (devo però guardare i Savoia, prima di essere certo della cosa)

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Basta guardare l'immagine per capire che, oltre che per la legenda, è diverso soprtattutto per tipologia, che è erroneamente fatta sulla base dei denari di Enrico IV o V.

Nel catalogo aggiungerei che non è solo la prima moneta dogale veneziana, bensì la prima moneta ducale italiana in assoluto, ossia vi è il nome del dvx senza riferimento alcuno all'imperatore, cosa che accade nelle altre zecche ancora per un bel pò di tempo. (devo però guardare i Savoia, prima di essere certo della cosa)

Considerazione interessante, se la confermi è da inserire senz'altro nella descrizione: ovviamente ti riferisci all'area del SRI, visto che il Ducato di Benevento batté moneta già nell'VIII secolo, giusto?

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Stavo pensando all'acquirente del falso Vitale... Credo che pensasse di comprare una moneta autentica. Se conosce qualcuno che possa dirgli che è un falso, capirà di aver perso dei soldi (e quasi tutti, perchè i falsi non hanno valore se non sono d'epoca e anche questi ne hanno poco), altrimenti lo metterà in collezione, dove diventerà probabilmente il fiore all'occhiello. Verrà il giorno che il falso sarà di nuovo sul mercato e un altro collezionista cadrà nella trappola...

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Dunque, sono andato a vedere, e i Savoia batterono moneta anche prima ma sempre come conti o marchesi, in quanto la Savoia diviene ducato solo più tardi per concessione di Sigismondo ad Amedeo VIII nel 1416. Per quanto riguarda i duchi di Benevento, non sono da considerarsi secondo me perchè sono dei duchi Longobardi. Quindi non la considererei moneta "italiana" in senso stretto, ma di un regno straniero in Italia; vi è poi da dire che, fatta eccezione per il primissimo periodo della sua creazione da parte di Zottone come stato indipendente, di fatto si sottomise subito all'autorità regale, e comunque esiste come ducato in funzione di un regno (Longobardo) e non si genera come evoluzione dell'eta comunale e "indipendentista" italiana.

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Stavo pensando all'acquirente del falso Vitale... Credo che pensasse di comprare una moneta autentica. Se conosce qualcuno che possa dirgli che è un falso, capirà di aver perso dei soldi (e quasi tutti, perchè i falsi non hanno valore se non sono d'epoca e anche questi ne hanno poco), altrimenti lo metterà in collezione, dove diventerà probabilmente il fiore all'occhiello. Verrà il giorno che il falso sarà di nuovo sul mercato e un altro collezionista cadrà nella trappola...

Credo che si debba arrangiare, non si può prescindere dai libri se si vuol collezionare. Tanto più se si cerca l'affare "fai da te", senza appoggiarsi a un professionista

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Una considerazione ......

Quando una moneta appare in un'asta .... è periziata; per cui o è autentica o è falsa o persenta dei dubbi. Nell'asta in cui è apparsa nel marzo dello scorso anno qualcosa non mi torna .... La descrizione non è corretta: S.MARCVS VNA. Quella R alla fine della legenda non si vede bene? Un modo per evitare che una moneta così era citata al n°788 del Brunetti (Opus Monetale Cigoi)?.

Parliamo di monete rare, con poca possibilità di confronti, di conio grezzo, spatinate, .... sicuramente la perizia può dare dei dubbi, .... ma se non sicuramente autentica una moneta non dovrebbe tornare in circolazione, la casa d'aste che l'ha presentata dovrebbe prendersene carico.

Troppe volte appaiono monete che poi magari vengono ritirate ma delle quali non si sa poi più niente.

Ritorno su quanto detto più sopra: una moneta passata in un'asta deve essere accompagnata da una perizia, che la dichiara Autentica (e allora va bene) o Falsa o Dubbia (e allora chi l'ha o ne entra in possesso lo dovrebbe dichiarare se la vende).

Penso a chi ha fatto quell'acquisto, ..... la guarda pensando di aver fatto un affare? pensa di essere più competente di studiosi del settore? è assalito dai dubbi?

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Una considerazione ......

Quando una moneta appare in un'asta .... è periziata; per cui o è autentica o è falsa o persenta dei dubbi. Nell'asta in cui è apparsa nel marzo dello scorso anno qualcosa non mi torna .... La descrizione non è corretta: S.MARCVS VNA. Quella R alla fine della legenda non si vede bene? Un modo per evitare che una moneta così era citata al n°788 del Brunetti (Opus Monetale Cigoi)?.

Parliamo di monete rare, con poca possibilità di confronti, di conio grezzo, spatinate, .... sicuramente la perizia può dare dei dubbi, .... ma se non sicuramente autentica una moneta non dovrebbe tornare in circolazione, la casa d'aste che l'ha presentata dovrebbe prendersene carico.

Troppe volte appaiono monete che poi magari vengono ritirate ma delle quali non si sa poi più niente.

Ritorno su quanto detto più sopra: una moneta passata in un'asta deve essere accompagnata da una perizia, che la dichiara Autentica (e allora va bene) o Falsa o Dubbia (e allora chi l'ha o ne entra in possesso lo dovrebbe dichiarare se la vende).

Penso a chi ha fatto quell'acquisto, ..... la guarda pensando di aver fatto un affare? pensa di essere più competente di studiosi del settore? è assalito dai dubbi?

Credo che l'acquirente presto o tardi se ne accorgerà, o perché gli sarà venuto un dubbio, o perché avrà esibito il suo tesoro a qualcuno di esperto.

Come hanno già commentato altri prima di me credo che la lezione per tutti sia che gli affaroni non sono così facili da fare, e che soprattutto bisogna studiare, informarsi, farsi aiutare da esperti prima di spendere grosse cifre. E' capitato a tutti di smenarci qualche decina d'euro, ma qualche centinaio sono tanti...

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Non per difendere le case d'asta, ma per spirito di correttezza, le monete il più delle volte non sono di proprietà delle case d'asta. Quindi in caso di falso la moneta viene semplicemente restituita al proprietario. Che ovviamente cerca di venderla in altro modo. Chi acquista una moneta del genere, se non l'ha comprata da un venditore serio (e qui l'asta lo sarebbe stata e si sarebbe ripresa la moneta), non può che biasimare se stesso!

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