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Lire austriache


Risposte migliori

Il 30/4/2021 alle 15:48, Meleto dice:

C'è da dire che trovo anche difficilissima da trovare la 1/4 di gulden per Milano che Gigante dà NC e con valutazioni moderate ma che per me sarebbe più giusto dare R o R2 vista la scarsità di epifanie sul mercato da quando la cerco ne avrò viste 4/5 in 4 anni (non proprio una frequenza da NC...).

Potremmo pure ipotizzare senza polemica alcuna che anche i redattori editoriali possono sbagliare. ? Anche loro saranno fallaci come tutti noi. E comunque le revisioni sarebbero cosa importante.

Ti lascio questo link, magari ti interessa. Io mi accontento per il momento dei miei QUARTI viennese e veneziano. ?

https://www.ebay.fr/itm/393251022097

Ciao Meleto.

  • Grazie 1
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  • 1 mese dopo...
Il 30/4/2021 alle 09:54, Meleto dice:

La mia impressione è che dopo il regno di Francesco I il circolante Lombardo Veneto fosse soprattutto austriaco, non necessariamente coniato da zecche italiane

 

Il 30/4/2021 alle 09:54, Meleto dice:

mi immagino personalmente che il circolante dell'argento di quegli anni fosse già in gran parte austriaco anche prima della riforma del 1857 del gulden/fiorino.

È colpa tua ? se ho dovuto rivedere la collocazione delle mie lombardo-venete nel mio raccoglitore delle preunitarie!

È colpa tua ? se mi tocca mettere a budget monete che prima non avrei considerato!

Comunque... grazie! ?

Tramite questa chiacchierata ho fatto progressi.

Non avevo mai prestato attenzione al fatto che i dati intrinseci dei pezzi da 10 e 20 Kreuzer fossero identici a quelli da 1/2 e 1 lira austriaca.

E quindi, seguendo le tue ipotesi, ho deciso di comprendere nella mia raccolta di lombardo-venete coniate sotto Francesco Giuseppe I anche i nominali argentei in Kreuzer precedenti alle riforme del 1857 (quando dico "comprendere" non vuol dire automaticamente "acquistare", dal momento che non ho acceso per motivi economici ai tipi più rari, vuol dire solo porre dei limiti teorici) . E ho recuperato subito un comune 20 Kreuzer 1852 Vienna con testa verso sinistra (piuttosto martoriato, come mio solito).

Praticamente la mia scelta di lombardo-venete non contempla solo le zecche italiane, ma anche le zecche propriamente austro-ungariche coniate entro il 1866. Mi piace pensare che in provincia di Sondrio si usassero magari monete coniate nell'attuale Kremnica.

Il 20 kreuzer (1 lira) con testa imberbe verso destra vorrei per esempio recuperarlo come "C" (Praga).

Vedremo.

 

Modificato da sdy82
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3 ore fa, sdy82 dice:

 

È colpa tua ? se ho dovuto rivedere la collocazione delle mie lombardo-venete nel mio raccoglitore delle preunitarie!

È colpa tua ? se mi tocca mettere a budget monete che prima non avrei considerato!

Comunque... grazie! ?

Tramite questa chiacchierata ho fatto progressi.

Non avevo mai prestato attenzione al fatto che i dati intrinseci dei pezzi da 10 e 20 Kreuzer fossero identici a quelli da 1/2 e 1 lira austriaca.

E quindi, seguendo le tue ipotesi, ho deciso di comprendere nella mia raccolta di lombardo-venete coniate sotto Francesco Giuseppe I anche i nominali argentei in Kreuzer (quando dico "comprendere" non vuol dire automaticamente "acquistare", dal momento che non ho acceso per motivi economici ai tipi più rari, vuol dire solo porre dei limiti teorici) precedenti alle riforme del 1857. E ho recuperato subito un comune 20 Kreuzer 1852 Vienna con testa verso sinistra (piuttosto martoriato, come mio solito).

Praticamente la mia scelta di lombardo-venete non contempla solo le zecche italiane, ma anche le zecche propriamente austro-ungariche coniate entro il 1866. Mi piace pensare che in provincia di Sondrio si usassero magari monete coniate nell'attuale Kremnica.

Il 20 kreuzer (1/2 lira) con testa imberbe verso destra vorrei per esempio recuperarlo come "C" (Praga).

Vedremo.

 

?! Complimenti per l'ampliamento! Io per il momento pensavo di tenermi fino alle monete austriache coniate in Italia però ritengo quasi indubbio personalmente che la circolazione fosse molto più eterogenea nel lombardo-veneto:unknw:Ancora complimenti per aver inaugurato questo nuovo ampliamento della collezione!

 

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Condivido quanto ipotizzato in premessa dagli altri utenti collezionisti; vorrei aggiungere una constatazione: le monete argentee del Lombardo Veneto coniate da Ferdinando I a Francesco Giuseppe appaiono meno spesso di quelle coniate da Francesco I presso le zecche di Milano e Venezia, e nonostante ciò i cataloghi nazionali le riportano con bassi gradi di rarità. Se poi facciamo il confronto con le monete dei Savoia, l'evidenza è più immediata. Monete che appaiono a tutte le aste sono classificate R3 o R4, mentre monete austriache che non appaiono da anni sono classificate R2 o R3. Forse in Italia abbiamo esagerato a fini commerciali con la stima delle rarità e spesse volte anche riguardo alle conservazioni?

 

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25 minuti fa, Elleffe dice:

Condivido quanto ipotizzato in premessa dagli altri utenti collezionisti; vorrei aggiungere una constatazione: le monete argentee del Lombardo Veneto coniate da Ferdinando I a Francesco Giuseppe appaiono meno spesso di quelle coniate da Francesco I presso le zecche di Milano e Venezia, e nonostante ciò i cataloghi nazionali le riportano con bassi gradi di rarità. Se poi facciamo il confronto con le monete dei Savoia, l'evidenza è più immediata. Monete che appaiono a tutte le aste sono classificate R3 o R4, mentre monete austriache che non appaiono da anni sono classificate R2 o R3. Forse in Italia abbiamo esagerato a fini commerciali con la stima delle rarità e spesse volte anche riguardo alle conservazioni?

 

Da collezionista del settore confermo la rarità dell'epifania sul mercato di certi pezzi... tuttavia non credo che le rarità delle sabaude siano sovrastimate (o per lo meno non conoscendole bene non posso esprimermi sul tema) quanto piuttosto che siano sottostimate quelle di alcune monete lombardo-venete argentee. Il 1/4 di fiorino di Milano dato NC è un esempio emblematico a mio avviso. NC è la stessa rarità del 5 centesimi spiga 1919... non c'è proprio paragone a mio avviso...

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26 minuti fa, Meleto dice:

Da collezionista del settore confermo la rarità dell'epifania sul mercato di certi pezzi... tuttavia non credo che le rarità delle sabaude siano sovrastimate (o per lo meno non conoscendole bene non posso esprimermi sul tema) quanto piuttosto che siano sottostimate quelle di alcune monete lombardo-venete argentee. Il 1/4 di fiorino di Milano dato NC è un esempio emblematico a mio avviso. NC è la stessa rarità del 5 centesimi spiga 1919... non c'è proprio paragone a mio avviso...

Discussione interessante.

Certo è che non si possono confrontare le rarità di monetazioni preunitarie - specie se un po' "di nicchia" come quella del Lombardo-Veneto - con quelle del Regno, siamo su ordini di grandezza totalmente differenti. Più che sulla base dei "pezzi reperibili sul mercato" mi pare che la rarità faccia riferimento alla presenza della moneta nelle collezioni. Un buono da 2 lire del 1927 è dato R2 perché a probabilmente meno della metà dei collezionisti lo possiede, più o meno come, che so, il Crocione del 1788. Che poi su Ebay al momento si trovi in vendita un solo crocione 1788 a fronte di quasi 200 esemplari del buono del '27 è un'altra storia.

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Sarà, ma per me le parole hanno ancora un significato. Raro sottintende la difficoltà al reperimento, rarissimo rende questo concetto ancora più estremo. Nella realtà commerciale il significato cambia e perde di significato. Se andate da un commerciante e gli chiedete di procurarvi lo scudo 1901 di Vittorio Emanuele III° vi dirà che potrà accontentarvi in una settimana in qualsiasi richiesta maniacale di conservazione, basta avere la disponibilità finanziaria. Eppure è una moneta R4 che rappresenta un simbolo per ogni collezionista. Provate a chiedere uno scudo nuovo 1845 Venezia di Ferdinando I° moneta classificata R2 o R3 . Forse tra un anno vi potranno accontentare........ 

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