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A.Baebius


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DE GREGE EPICURI

Un denario al giorno leva il medico di torno! Non vi pare?

Il denario di oggi non ha immagini specialissime. Il mio pesa 3,8 g. ed è del 137 a.C.

Al D. Bellona a sinistra (non frequentissima!) e a destra: TAMPIL (che sarà mai?)

Al R. la scritta M BAEBI Q, ed una quadriga condotta nientemeno che da Apollo, con arco e (credo) faretra. Ma Apollo usava d'abitudine arco e frecce?

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Arco e frecce sono elementi che compiono spesso in associazione con Apollo. Per restare in ambito numismatico si pensi alla raffigurazione di Apollo che saetta il serpente Python sugli stateri di Crotone.

http://imagedb.coinarchives.com/img/cng/05...rged/591131.jpg

Riscontri si colgono anche sul piano letterario. Nell’Iliade Apollo viene presentato come signore Arciere, Argyrotoxos ( “dall’arco d’argento”) e collegato alla simbologia lunare, in quanto appare durante la notte e brilla come la luna. Nell’inno omerico che gli è dedicato (Ad Ap., 1-5) si afferma: “Io parlerò dell’arciere Apollo i cui passi nella dimora di Zeus fanno tremare tutti gli dei: tutti si levano dal loro seggio al suo avvicinarsi quando tende il suo arco illustre”.

Nell’evoluzione delle interpretazione dei miti, Apollo diverrà successivamente un dio solare, simbolo di luce. Il suo arco e le sue frecce verranno infatti paragonati al sole ed ai suoi raggi, di cui rappresentano i poteri fertilizzanti e purificanti.

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Alcune riflessioni sul duplice volto di Apollo : se da un lato Apollo dona agli uomini la luce del sole, la "luce" dell'ispirazione poetica, dei vaticinii,... dall’altro è anche quell’Apollo “lungi saettante” (hekébolos) di Omero… che scaglia i mortiferi dardi della peste …

All’epoca Apollo non era già più un dio solo greco in quanto apparteneva da un pezzo a tutto il mondo toccato dalla cultura greca: era dio degli Italici e degli Etruschi (Aplu) e degli stessi Romani probabilmente fin dalla fondazione di Roma. I Romani gli avevano dedicato un tempio già nel 433 a.C. sempre in occasione di una pestilenza. Apollo figurava anche nelle preghiere delle Vestali dove veniva invocato come guaritore: “Apollo medicus”. Gli stessi Libri Sibillini, che avevano una grande importanza per lo stato romano, si attribuivano alla Sibilla Cumana, cioè ad una profetessa ispirata da Apollo.

In Apollo i Romani colsero i caratteri del guaritore e del vincitore che si fondevano nel carattere unico di salvatore, “sospitalis”, dai pericoli delle pestilenze e delle guerre.

Ma è soprattutto come “vincitore” che Apollo piaceva ai Romani: infatti Livio precisa che “la motivazione dei Ludi Apollinares è la vittoria e non la guarigione”. A conferma di ciò, circa la loro prima esecuzione si favoleggiava che “arrivò all’improvviso il nemico e la plebe armatisi corse a respingerlo; allora si vide una nuvola di frecce abbattersi contro i nemici e metterli in fuga, e il dio sospitalis riportò i Romani vittoriosi allo spettacolo”.

Varrone ricorda infine che il termine tecnico vitulari (fare una vitulatio: rito di esultanza per una vittoria) usato dai pontefici equivaleva al verbo greco paianizein, cioè “cantare un peana”, e il peana era il canto d’invocazione ad Apollo.

Infine, Apollo, insieme ai Dioscuri, è da annoverare tra le divinità greche salvatrici che accorrono come sospitales in circostanze di serio pericolo: i due pericoli più gravi che la storia romana ricordi in quanto era in gioco l’esistenza stessa della città minacciata dalla Lega Latina nel 496 a.C., e da Cartagine nel 212 a.C; i Ludi Apollinares (6-13 Luglio) e la Transvectio Equitum (15 Luglio) avevano luogo in due giorni dispari successivi il che equivaleva ad un collegamento cultuale. Ma questa, è un’altra storia… :P

Grazie Gianfranco e Dracma per i Vostri spunti di ricerca e per le splendide monete ... :rolleyes:

Valeria

Fonte: Dario Sabbatucci - La Religione di Roma antica, dal calendario festivo all’ordine cosmico

PS: TAMPIL ??? Chi era costui??? Forse il nome del console "M. Baebio Tamphilo " che ha invocato Apollo in occasione di una pestilenza/ o per una vittoria????

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PS: TAMPIL ??? Chi era costui??? Forse il nome del console "M. Baebio Tamphilo " che ha invocato Apollo in occasione di una pestilenza/ o per una vittoria????

Purtroppo il monetario M. Baebius Q.f. Tampilus non è altrimenti noto. Secondo Catalli (F. CATALLI, La monetazione romana repubblicana, Roma 2001, p. 159, n. 308) potrebbe essere il padre del futuro tribuno della plebe, M. Bebio, del 103 a.C.

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