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IGNORED

Gigante 2010


Risposte migliori

  • ADMIN
Staff

Ho acquistato il Gigante 2010 e mi sembra un notevole passo avanti come miglioramento.

Le novità sono piú d'una. La prima che balza all'occhio è il colore: finalmente il catalogo è a colori. Non solo le foto di monete ma anche scritte, tabelle etc. A parte la migliorata qualità delle foto ne beneficia la leggibilità in genere.

Le foto di monete piú piccole sono poi presentate sia in scala 1:1 che ingrandite (non tantissimo purtroppo). Inoltre per ciascuna moneta è inserita finalmente la descrizione delle due facce. In alcuni casi sono rappresentati ingrandimenti di particolari o di varianti.

La novità che mi piace di piú però è l'aggiunta di una colonna, dove sensato, con indicazione e raffigurazione del segno di zecca, dei simboli o delle sigle di ciascun differente tipo di esemplare.

Alcuni di questi miglioramente corrispondono ad alcune dei desiderata che periodicamente passano sul forum e quindi mi sento di fare i miei complimenti per le scelte effettuate!

Ah dimenticavo di dire che il prezzo di copertina è passato dai 17 euri ai 20 quindi un incremento tutto sommato modesto per le novità presentate (comunque a Riccione era tranquillamente in vendita a 15 euri e ho letto che qualcuno lo ha recuperato a 12).

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  • ADMIN
Staff
Si potrebbe avere l'immagine di qualche pagina come esempio?

Purtroppo non molto significativa, ma e' quanto ho trovato:

!BZZ7qKwBGk~$(KGrHgoH-CYEjlLl9odTBKmn-yHzbg~~_12.JPG

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Sono scomparse le quotazioni del qFDC!

Un ripensamento?

e finalmemente ... dai! Secondo me la quotazione del qFDC era sbagliata; sicuramente un riferimento in meno, ma il concetto di base di quotare solo i gradi e non i mezzi gradi (parziamente poi... perchè il qFDC e non il qSPL o il qBB ?) è più rigoroso e corretto, come metodo

molto bella la realizzazione delle foto, dove per ogni tipologia è stato preso il miglior esemplare della miglior qualità e spesso del millesimo più raro (per farvi un esempio, del 2 centesimi "valore" si è scelto di prendere l'esemplare del 1907, RR, in FDC rosso)

complimenti dunque al Sig. Gigante e a tutto lo staff che ha lavorato per la produzione di un Catalogo con la C maiuscola. Speriamo che a venire siano tutti così!

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Grazie per la foto Incuso,

beh pare decisamente un bel vedere. Netto passo in avanti... Prevedo (e auspico visto il lavoro) un netto incremento delle vendite per il Gigante.

Per quanto riguarda l'abolizione del qFDC sono perfettamente d'accordo con Elmetto

Saluti

Simone

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Per quanto riguarda l'abolizione del qFDC sono perfettamente d'accordo con Elmetto

Io invece non molto. E' solo una trovata commerciale per poter vendere per FDC pure i qFDC. Difficile far capire a chi non è ben addentro al mercato l'enorme differenza commerciale che passa molto spesso tra un "quasi" ed un FDC (rispondendo ad elmetto: non ha invece alcun senso mettere le quotazioni del qBB o del qSPL perchè non esiste praticamente differenza commerciale rispetto ad un BB o a uno SPL), perlomeno vedendo le quotazioni di catalogo molte volte vertiginosamente diverse, il collezionista se non altro si poneva il dubbio. Adesso invece il commerciante potrà mostrare al collezionista poco esperto la classica paginetta del catalogo con la quotazione del FDC e dirgli toh, questa è quasi quindi ti faccio un 5% di sconto rispetto al FDC pieno, quando invece tra le due conservazioni c'è un abisso dal punto di vista del valore.

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Temo che Paolino abbia ragione, non tutti sono dei navigati lupi di mare, meno paletti ci sono, più spazio per la speculazione viene lasciato a chi vende, anche se poi il problema grosso rimane stabilire che cosa è veramente FDC o qFDC, prima del prezzo.

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Per quanto riguarda l'abolizione del qFDC sono perfettamente d'accordo con Elmetto

Io invece non molto. E' solo una trovata commerciale per poter vendere per FDC pure i qFDC. Difficile far capire a chi non è ben addentro al mercato l'enorme differenza commerciale che passa molto spesso tra un "quasi" ed un FDC (rispondendo ad elmetto: non ha invece alcun senso mettere le quotazioni del qBB o del qSPL perchè non esiste praticamente differenza commerciale rispetto ad un BB o a uno SPL), perlomeno vedendo le quotazioni di catalogo molte volte vertiginosamente diverse, il collezionista se non altro si poneva il dubbio. Adesso invece il commerciante potrà mostrare al collezionista poco esperto la classica paginetta del catalogo con la quotazione del FDC e dirgli toh, questa è quasi quindi ti faccio un 5% di sconto rispetto al FDC pieno, quando invece tra le due conservazioni c'è un abisso dal punto di vista del valore.

Temo che Paolino abbia ragione, non tutti sono dei navigati lupi di mare, meno paletti ci sono, più spazio per la speculazione viene lasciato a chi vende, anche se poi il problema grosso rimane stabilire che cosa è veramente FDC o qFDC, prima del prezzo.

Concordo pienamente.

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Visto che ci siamo per curiosità riporto alla luce dei vecchi post e topic dedicati a loro tempo proprio all'introduzione del qFDC e dell'ECZ nonchè un'altra discussione relativa ai mezzi gradi di conservazione.

http://www.lamoneta.it/index.php?s=&sh...ost&p=10420

http://www.lamoneta.it/index.php?s=&sh...st&p=249284

http://www.lamoneta.it/index.php?s=&sh...ost&p=88596

Saluti

Simone

Modificato da uzifox
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Per quanto riguarda l'abolizione del qFDC sono perfettamente d'accordo con Elmetto

Io invece non molto. E' solo una trovata commerciale per poter vendere per FDC pure i qFDC. Difficile far capire a chi non è ben addentro al mercato l'enorme differenza commerciale che passa molto spesso tra un "quasi" ed un FDC (rispondendo ad elmetto: non ha invece alcun senso mettere le quotazioni del qBB o del qSPL perchè non esiste praticamente differenza commerciale rispetto ad un BB o a uno SPL), perlomeno vedendo le quotazioni di catalogo molte volte vertiginosamente diverse, il collezionista se non altro si poneva il dubbio. Adesso invece il commerciante potrà mostrare al collezionista poco esperto la classica paginetta del catalogo con la quotazione del FDC e dirgli toh, questa è quasi quindi ti faccio un 5% di sconto rispetto al FDC pieno, quando invece tra le due conservazioni c'è un abisso dal punto di vista del valore.

era giusto per far capire... se la metti sul commerciale quotiamo sul Gigante pure lo SPL/FDC... non ha senso.

FDC è una conservazione, SPL ne è un altra, BB ne è ancora un'altra. qFDC è una conservazione? Assolutamente no! Ed è per questo che a rigor di logica NON avrebbe dovuto essere quotato. Ma scusate, sul Quattroruote mi pare ci siano le quotazioni delle auto nuove e usate... non quelle a "kilometro zero".

Il neo-collezionista non ha bisogno del qFDC perchè le monete che compra non sono di valore elevatissimo. Il collezionista svezzato il catalogo lo apre per un riferimento, non la considera la bibbia e quindi fa le sue opportune valutazioni. Per me quindi il problema non si pone...

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era giusto per far capire... se la metti sul commerciale quotiamo sul Gigante pure lo SPL/FDC... non ha senso.

Non ha senso perchè il mercato non pone sostanziali differenze tra SPL-FDC e qFDC, mentre viceversa tra qFDC e FDC c'è spesso un abisso

FDC è una conservazione, SPL ne è un altra, BB ne è ancora un'altra. qFDC è una conservazione? Assolutamente no! Ed è per questo che a rigor di logica NON avrebbe dovuto essere quotato. Ma scusate, sul Quattroruote mi pare ci siano le quotazioni delle auto nuove e usate... non quelle a "kilometro zero".

Che c'entrano le macchine? Secondo questo esempio dovrebbero esistere solo FDC e BB, senza alcuna altra conservazione. Un tempo i vari cataloghi prezzavano solamente 2 o 3 conservazioni principali, questo perchè le differenze commerciali da una conservazione all'altra erano poco sensibili. Se un BB vale 100, uno SPL 120 e un FDC 150 ci credo anch'io che sia del tutto inutile quotare la conservazioni intermedie, addirittura diventa inutile anche il quotare lo SPL. Ma se il BB vale 1, lo SPL 200 e il FDC 2000 capisci che le cose cambiano radicalmente, e diventa non solo utile ma addirittura indispensabile quotare anche le conservazioni intermedie. E in questo senso il qFDC fa capire che non esiste proporzionalità, nel senso che se il FDC vale 2000, il qFDC non vale "quasi"2000 come qualsiasi persona potrebbe pensare, ma molto meno.

Il neo-collezionista non ha bisogno del qFDC perchè le monete che compra non sono di valore elevatissimo.

Ma che discorsi sono? Se proprio tu appena arriva un neocollezionista insisti nel dire che di monete comprane poche, comuni, ma in FDC? Un'apetta in FDC forse vale poco (peraltro "poco" è un termine molto relativo sul mercato numismatico, ricordo quando comprai la mia prima "vera" moneta, un buono da 2 lire del '26 in qBB, pagandolo 20€ e mi pareva di aver comprato un'automobile), ma quella cifra può essere alta per un neocollezionista. E se ieri il catalogo mi diceva che lo SPL vale 15, il qFDC 30 e il FDC 100, se oggi sparisce il qFDC, come fai a fargli capire al neocollezionista che il qFDC non vale solo un pochino in meno di 100?

Il discorso è sì prevalentemente commerciale, ma non solo. Far capire alle persone che tra qFDC e FDC in molti casi esiste un abisso in fatto di valore, significa anche farle capire numismaticamente che quella moneta è sufficientemente comune fino al qFDC e diventa davvero rara solo nella conservazione massima (ed insisto nel sottolineare che qFDC e FDC NON SONO la stessa conservazione, a differenza di qBB e BB oppure qSPL e SPL). Tempo fa sul forum di Gigante si parlava del solito problema delle rarità riferite alle conservazioni, e chiesi a Bernasconi perchè non venisse inserito sul Gigante il grado di rarità riferito alla conservazione, mi rispose perchè non c'era lo spazio. Aggiungendo che secondo lui era un parametro inutile, perchè la rarità la si ricava già dal prezzo indicato. Se tu togli il qFDC allora come fai a capire se una determinata monete è rara in quella particolare conservazione? Stabilire che di una determinata moneta esiste sul mercato una prevalenza di qFDC significa stabilirne la storia, perchè qFDC significa in buona parte che si tratta di moneta immesse in in circolazione ma subito accantonate. La classica moneta che oggi ti danno in resto al supermercato, tu metti nel borsellino poi a casa ti accorgi che è (quasi) nuova. Una moneta che ha una storia completamente diversa sia rispetto al FDC (moneta che la circolazione non l'ha mai vista) che allo SPL (moneta che ha circolato per non molto ma a sufficienza per lasciare traccia). Tra un qBB e un BB così come qSPL e SPL non c'è invece alcuna differenza a livello storico, sono entrambe monete circolate per lo stesso periodo di tempo.

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( insisto nel sottolineare che qFDC e FDC NON SONO la stessa conservazione, a differenza di qBB e BB oppure qSPL e SPL). Se tu togli il qFDC allora come fai a capire se una determinata monete è rara in quella particolare conservazione? Stabilire che di una determinata moneta esiste sul mercato una prevalenza di qFDC significa stabilirne la storia, perchè qFDC significa in buona parte che si tratta di moneta immesse in in circolazione ma subito accantonate. La classica moneta che oggi ti danno in resto al supermercato, tu metti nel borsellino poi a casa ti accorgi che è (quasi) nuova. Una moneta che ha una storia completamente diversa sia rispetto al FDC (moneta che la circolazione non l'ha mai vista)

Caro Paolo, l'errore di fondo è nella formamentis, la tua concezione di q.FDC non è la stessa della mia.

sia il qFDC che il FDC la circolazione non l'hanno mai vista. "La classica moneta che oggi ti danno in resto al supermercato, tu metti nel borsellino poi a casa ti accorgi che è (quasi) nuova" NON e' FDC ma SPL/FDC o SPL-FDC (a seconda dei segnetti e dei colpi)

Se io apro un rotolino VERGINE di zecca, su 50 monete non è detto che siano tutte FDC. qualcuna potrebbe essere q.FDC, qualcun'altra q.FDC/FDC. Se una moneta FDC perfetta mi scappa da mano e si intacca sul bordo, è sempre FDC? Cribbio no! Eppure la circolazione non l'ha vista. Mi diventa da FDC a qFDC. Esattamente come una macchina nuova che ha una piccola ammaccatura, o come quelle a km0, come gli elettrodomestici di seconda scelta (difetti estetici, ma mai usati), come gli oggetti in vetrina "da esposizione": non sono perfetti, ma non sono usati. Ed è logico che valgano MENO degli oggetti di "prima classe"

Ribadisco che la moneta immessa in circolazione e subito accantonata, SE NON PROVIENE DIRETTAMENTE DAL ROTOLINO è SPL-FDC. La moneta FDC prevede un solo passaggio di mano: cassiera che apre il rotolino vergine e ti dà la moneta in resto è FDC, è analogo ad aprire tu stesso il rotolino. Le impronte digitali non la fanno sminuire la conservazione, però i segnetti (delle monete srotolinate dai rotolini vergini, e messe nei cassetti, che sbattono tra di loro in cassa) la possono declassare da un minimo di qFDC fin a spl-fdc . in casi esagerati pure SPL+.

Per cui qFDC sta a FDC come qSPL sta a SPL

il tuo ragionamento induce a portare la moneta "meglio di bb e che si avvicina a spl" come q.spl e "meglio di mb, che si avvicina a bb" come q.bb. In realtà il q.BB e il q.SPL sono realtivamente dei BB e degli SPL con un piccolo piccolo difetto (segno al bordo, graffio, etc. etc) proprio come il q.FDC. Cambiano rilievi, lustro (se c'è) e campi. la moneta megglio di BB che si avvicina a SPL è BB/SPL o BB+/q.SPL ma NON q.SPL

Tanti FDC (e q.FDC) provengono proprio dall'unico passaggio di mano... mica tutti all'epoca si procuravano i sacchi juta.

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Con questa nuova edizione del catalogo Fabio Gigante ha risposto a molte richieste avanzate in questi anni dai suoi lettori e poste anche nel nostro forum

Complimenti , da parte mia , all' autore ed editore di questo manuale

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Ribadisco che la moneta immessa in circolazione e subito accantonata, SE NON PROVIENE DIRETTAMENTE DAL ROTOLINO è SPL-FDC[cut]

Ho cuttato la tua risposta perchè troppo lunga e a mio parere ininfluente per quello che è il fine della discussione. Non sto neanche a sindacare sul tuo discorso, visto che evidentemente abbiano un diverso concetto di FDC (termine che peraltro avevo promesso di non usare più, ma vabbè), ma il problema è che hai commentato un mio esempio (postato esclusivamente per far capire meglio il discorso, ma che non era certo il succo del discorso stesso) ma non il concetto fondamentale: se un grande numero di monete hanno una grande differenza di valutazione tra il qFDC e il FDC (e questo mi pare assodato), ci sarà pure un motivo, oppure no? Se non c'è alcuna differenza di valutazione tra un qSPL e un SPL oppure tra un qBB e un BB, ci sarà un motivo oppure no? E mi ripeto: se tu togli al collezionista, sia esso il neofita o l'esperto di 100 anni, la valutazione del qFDC, come fa questo collezionista ad avere in mano tutte le informazioni necessarie a valutare il mercato, visto che tra il quasi ed il FDC moltissime volte si passa un tir?? Poi ci sta che tu sei esperto di mercato e conosci a memoria tutti i passaggi di tutte le monete della storia, e quindi fai a meno di questa informazione, io invece sono meno erudito e ti dico che l'assenza di questa informazione mi disturba assai, e non perchè io creda ai cataloghi come i bambini di 3 anni credono a Babbo Natale, ma perchè se mi trovo a dover dare una stima spannometrica ad una moneta qFDC che conosco poco un'occhiata al catalogo gliela butto, e se vedo che ci sta scritto BB 10-SPL 20-QFDC 50-FDC 200 già mi faccio un'idea abbastanza precisa di come questo tipo di moneta appare sul mercato nelle varie conservazione (relativamente comune fino al qFDC, piuttosto difficile da reperirsi nella conservazione massima. Il che vuol dire che anche se è magnifica a vedersi, un piccolo segnetto potrebbe voler dire un deprezzamento notevole, e quindi devo aprire per bene gli occhioni se non voglio farmi fregare sul prezzo); se invece mi tolgono il qFDC io cosa diavolo ci capisco del mercato di questa moneta?? Detto in parole povere: se un colpetto in più su una moneta la deprezza a qBB invece che BB, tutti ti diranno che fondamentalmente è la stessa cosa e non ci sarà praticamente alcuna differenza di prezzo; ogni segnetto su un FDC lo deprezza a qFDC e in questo caso ciò può significare anche la perdita di svariate centinaia di Euro!!!

Ancora convinto che il delta tra qBB e BB sia lo stesso di quello tra qFDC e FDC?? ;)

P.S.

Controllo resti di Euro tutti i giorni o quasi e posso parlare a ragion veduta: se la cassiera mi dà un FDC (perchè è ovvio che parlavo della cassiera che ti dà una moneta nuova appena srotolinata, se ti dà un BB il discorso non aveva alcun senso) questo a casa al massimo sarà diventato qFDC e non certo mezzo grado in meno. Se poi la moneta era qFDC già in partenza (cosa peraltro molto comune su sti capperi di euro) allora è ovvio che a casa sarà SPL-FDC.

Questo solo per puntualizzare, ma in realtà non c'entra nulla col succo del discorso.

Modificato da Paolino67
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Sono scomparse le quotazioni del qFDC!

Un ripensamento?

Quando ho fatto questa segnalazione, non pensavo di poter creare una diatriba vecchia di anni.

Pur riconoscendo al Gigante tante migliorie che lo rendono sempre più un punto di riferimento per i collezionisti italiani, in realtà ho evidenziato semplicemente che dal catalogo Gigante è scomparso il concetto/quotazione del qFDC che era entrato nei cataloghi da solo pochissimi anni.

Come tutti sappiamo, anche se molti dichiarano di non utilizzarli, in realtà a tutti i livelli (collezionisti, commercianti, case d'asta,...) i cataloghi sono un punto di riferimento.

Possiamo parlare di +10%, di -40%, di x2, di ......, ma i cataloghi sono il riferimento per tutti che piaccia o no.

Ora, di fronte ad un ritorno al passato (scomparsa delle quotazioni qFDC - a quando la scomparsa della quotazione Ecz?) mi domando se ciò abbia un senso o sia semplicemente un gioco di carattere puramente commerciale.

Indubbiamente, se parliamo di monete della Repubblica, penso che non abbia molto senso parlare di qFDC o FDC. A parte un ristrettissimo numero di monete non esiste una sostanziale differenza di quotazioni tra uno stato di conservazione ed un'altro. Tra l'altro, nel caso citato di Repubblica, possiamo anche dire che una moneta è uscita dal rotolino di zecca o no, cosa che molto difficilmente possiamo dire per altri tipologie di monete.

Se però iniziamo a giocare con monete di altra natura, il mercato ci segnala quotazioni ben diverse tra un grado di conservazione od un'altro. Quando tra uno SPL ed un FDC (??) esistono differenze di prezzi di mercato di qualche centinaio o addirittura migliaio di euro, le cose cambiano completamente.

Ne ho esperienze personali come credo sia successo anche a molti di voi.

Se lo SPL vale 100 e il FDC vale 1000, il qFDC (se ancora lo vogliamo considerare un grado di conservazione della moneta) non può valere quasi 1000.

Ed allora, se il Catalogo è un punto di riferimento del mercato, per certe tipologie di monete credo vada indicata anche la quotazione delle monete in conservazione qFDC.

Altrimenti, e qui lancio un imput (forse anche un pò estemporaneo), rilanciamo il qFDC , aboliamo il FDC (che per la maggior parte delle monete di fatto non esiste), e utilizziamo l'Ecz (per pochissime monete).

Altrimenti cerchiamo di muoverci per far entrare anche in Italia un tipo di valutazioni che sia un pò più vicino agli effettivi stati di conservazione delle monete, tipo quello americano.

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Sono scomparse le quotazioni del qFDC!

Un ripensamento?

Quando ho fatto questa segnalazione, non pensavo di poter creare una diatriba vecchia di anni.

Pur riconoscendo al Gigante tante migliorie che lo rendono sempre più un punto di riferimento per i collezionisti italiani, in realtà ho evidenziato semplicemente che dal catalogo Gigante è scomparso il concetto/quotazione del qFDC che era entrato nei cataloghi da solo pochissimi anni.

Come tutti sappiamo, anche se molti dichiarano di non utilizzarli, in realtà a tutti i livelli (collezionisti, commercianti, case d'asta,...) i cataloghi sono un punto di riferimento.

Possiamo parlare di +10%, di -40%, di x2, di ......, ma i cataloghi sono il riferimento per tutti che piaccia o no.

Ora, di fronte ad un ritorno al passato (scomparsa delle quotazioni qFDC - a quando la scomparsa della quotazione Ecz?) mi domando se ciò abbia un senso o sia semplicemente un gioco di carattere puramente commerciale.

Indubbiamente, se parliamo di monete della Repubblica, penso che non abbia molto senso parlare di qFDC o FDC. A parte un ristrettissimo numero di monete non esiste una sostanziale differenza di quotazioni tra uno stato di conservazione ed un'altro. Tra l'altro, nel caso citato di Repubblica, possiamo anche dire che una moneta è uscita dal rotolino di zecca o no, cosa che molto difficilmente possiamo dire per altri tipologie di monete.

Se però iniziamo a giocare con monete di altra natura, il mercato ci segnala quotazioni ben diverse tra un grado di conservazione od un'altro. Quando tra uno SPL ed un FDC (??) esistono differenze di prezzi di mercato di qualche centinaio o addirittura migliaio di euro, le cose cambiano completamente.

Ne ho esperienze personali come credo sia successo anche a molti di voi.

Se lo SPL vale 100 e il FDC vale 1000, il qFDC (se ancora lo vogliamo considerare un grado di conservazione della moneta) non può valere quasi 1000.

Ed allora, se il Catalogo è un punto di riferimento del mercato, per certe tipologie di monete credo vada indicata anche la quotazione delle monete in conservazione qFDC.

Altrimenti, e qui lancio un imput (forse anche un pò estemporaneo), rilanciamo il qFDC , aboliamo il FDC (che per la maggior parte delle monete di fatto non esiste), e utilizziamo l'Ecz (per pochissime monete).

Altrimenti cerchiamo di muoverci per far entrare anche in Italia un tipo di valutazioni che sia un pò più vicino agli effettivi stati di conservazione delle monete, tipo quello americano.

Molti anni fa entrai in un famoso negozio di numismatica della mia città (Napoli) chiedendo se una certa moneta, peraltro abbastanza comune, fosse disponibile in alta conservazione. Dopo una breve ricerca l'esperto e già allora anziano commerciante, mi sottopose un esemplare che a me, povero collezionista alle prime armi, parve essere FDC. Mi bastò chiedere con ingenuo candore se si trattasse proprio di un fior di conio, per suscitare la sua ilarità:

- FDC ? Ma guardi che il FDC non esiste ! Le pare che una moneta di cent'anni possa essere ancora FDC ? Forse, e sottolineò con vigore quel "forse", lo era allorquando il conio liberando il tondello della sua pressione, dette i natali a questa moneta !

Oppure lei ntendeva dire "non circolata" o all'americana "Uncirculated" ?

Ecco, si si proprio quello ... uncirculated, replicai con una punta di imbarazzo.

Eppure era perfetta, senza difetti ma al 95%, cioè non proprio come quando fu coniata.

Grazie a lui ed alla sua onestà, acquistai ben felice la mia ambitissima moneta a molto meno di quanto avrei naturalmente speso se mi fosse stato proposto come FDC.

Compreso nel prezzo mi chiuse pure la moneta con i tipici sigilli scrivendo:

"Regno d'Italia - Umberto I (1878-1900) - 5 lire 1879 - Cons. QFDC".

Oggi quella moneta non l'ho più perchè venduta, ma di quella colonna "qFDC" continuo ad averne ancora un gran bisogno, assai più del FDC secco.

Modificato da mper
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- FDC ? Ma guardi che il FDC non esiste ! Le pare che una moneta di cent'anni possa essere ancora FDC ? Forse, e sottolineò con vigore quel "forse", lo era allorquando il conio liberando il tondello della sua pressione, dette i natali a questa moneta !

Oppure lei ntendeva dire "non circolata" o all'americana "Uncirculated" ?

Sono d'accordo con l'anziano commerciante.

Aggiungo che più informazioni ci sono sui cataloghi, meglio è per noi collezionisti

saluti

Saturno

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Aggiungo che più informazioni ci sono sui cataloghi, meglio è per noi collezionisti

Infatti, forse sono apparso un pò duretto nella mia requisitoria di sorpa, ma è proprio questo concetto che volevo far capire: l'eliminazione di determinate informazioni da un testo non può mai essere considerata una cosa buona.

FDC ? Ma guardi che il FDC non esiste !

Questa persona è un grande :D

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penso di aver capito l'anziano commerciante chi è B)

ad ogni modo... io eviterei di essere troppo filosofici ... il FDC non esiste... io direi che il "FDC perfetto" non esiste. Sembra un paradosso, ma è così. Ci sarà sempre qualcosa che la rende non perfetta... è pur sempre un dischetto di metallo, con le sue "debolezze" fisiche. Finora io non ho mai visto nessun MS-70 per nessuna moneta italiana... semplice sfortuna, o la perfezione in Italia non esiste?

Lo stesso è paradossale (per non dire a mio avviso fuori luogo) parlare di monete FDC o qFDC in tipologie dove il fdc non è teoricamente ammissibile (leoni contorno rigato). Come può infatti una moneta ritirata dalla circolazione essere non circolata? Eppure sono quotate sul catalogo. Io mi sarei fermato a quotare fino allo SPL.

Inutile quotare gli esemplari eccezionali, che sono da contrattazione

Paolo tu parli tanto di voragine tra spl e fdc, ma se proprio vuoi una quotazione del Q.FDC, se proprio ti serve, te la puoi creare facendo la media tra spl e fdc.

La cosa funziona, e giusto per fare qualche esempio:

Buono da 2 lire "Fascio"

Gig. 2009

1923 SPL 50 qFDC 110 FDC 180

1924 SPL 60 qFDC 150 FDC 200

1925 SPL 180 qFDC 300 FDC 800

1926 SPL 600 qFDC 1.200 FDC 2.000

1927 SPL 1.400 qFDC 3.500 FDC 4.200

Gigante 2010

1923 SPL 55 FDC 190 ......... qFDC 122,50

1924 SPL 65 FDC 210 ......... qFDC 137,50

1925 SPL 200 FDC 850 ......... qFDC 525

1926 SPL 650 FDC 2.100 ...... qFDC 1.375

1927 SPL 1.500 FDC 4.400 .... qFDC 2.950

2 lire "Quadriga Veloce"

Gig. 2009

1908 SPL 160 qFDC 300 FDC 400

1910 SPL 400 qFDC 1.200 FDC 1.700

1911 SPL 1.200 qFDC 2.000 FDC 2.800

1912 SPL 150 qFDC 250 FDC 350

Gigante 2010

1908 SPL 180 FDC 550 ......... qFDC 365

1910 SPL 440 FDC 1.850 ......... qFDC 1.145

1911 SPL 1.300 FDC 3.000 ......... qFDC 2.150

1912 SPL 160 FDC 440 ...... qFDC 300

quindi come vedi io non ne farei un dramma... ci può stare che qualche rarissima moneta sia quotata poco in SPL e in FDC uno sproposito, ma sono casi isolati, casi limiti e quindi ribadisco che per me il problema non sussiste!!!

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