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IGNORED

Pagare in lire


Paolino87

Risposte migliori

Ho sentito una notizia del genere al telegiornale, ma non ricordo in quale comune.

Diciamo che è un modo per pubblicizzarsi ed attirare nuovi clienti, i quali possono liberarsi delle lire rimaste o ritrovate in questi anni senza dover perdere tempo ad andare alla Banca d'Italia per il cambio.

D'altra parte i gestori del bar possono cambiare le lire fino al 1 marzo 2012 (data in cui questa promozione del bar finirà......).

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Non è l'unico, soprattutto nel nord Italia diversi negozi lo fanno.

Del resto le lire sono ancora cambiabili in Bankitalia fino al 28 febbraio 2012, quindi il negoziante non ci rimette nulla, chi ne aveva tenute da parte, pensando magari che potessero acquistare un maggior valore collezionistico, cosa che non è avvenuta, può disfarsene più facilmente, e al tutto non è certo estranea un pò di nostalgia... :rolleyes:

petronius :)

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"In questo negozio si accettano franchi". Non è lo slogan bizzarro di qualche esercente nostalgico della vecchia moneta transalpina, ma la scritta che campeggia su quasi tutti i locali di Collobrières, piccola cittadina di 1.600 persone, in Provenza. In questo idilliaco paesino nel cuore della Francia è possibile fare la spesa o pagare il conto di un ristorante sia in euro e sia in franchi. La decisione di accettare banconote del vecchio conio è stata presa già dallo scorso aprile: i commercianti della zona sperano così di frenare il carovita e fare in modo che i cittadini consumino di più.

La storia di questo piccolo borgo francese, che ha abbracciato la politica della «doppia moneta», è stata raccontata in un articolo del New York Times. Da aprile sono stati messi in commercio a Collobrières oltre 120.000 franchi (oltre 18.000 euro) e molti commercianti sostengono che al di là del caro-vita sono tanti i motivi ad aver spinto gli esercenti verso questa drastica scelta. Per la trentanovenne Nathalie Lepeltier, che possiede un panificio al centro di Collobrières, è esclusivamente una questione economica: "L'euro ha reso la vita più cara a tutti, i prezzi sono molti più alti che in passato. La gente - sostiene la panettiera - ha perso il senso del valore dei soldi con la nuova moneta". Ma con questa iniziativa essi rivedono i prezzi in franchi e rimangono stupefatti per l'incredibile aumento del costo della vita.

Ci va già duro il sindaco della città provenzale, Christine Amrane. Sebbene si dichiari "una convinta europeista", afferma che esistono ancora troppi problemi con la moneta continentale. La prima cittadina, che è capo del Comune dal lontano 2001, sostiene che oltre al caro-vita l'euro ha reso molto meno forte nei francesi uno dei fattori che li rendeva unici: l'identità. Sulle vecchie banconote, infatti, erano raffigurate le glorie nazionali e i personaggi che avevano reso grande e famoso nel mondo il paese transalpino: "Abbiamo perso davvero qualcosa con la scomparsa della vecchia moneta. - afferma il sindaco Amrane . All'inizio l'introduzione dell'euro, proprio come l'apertura delle frontiere, era stata salutata come una tappa centrale verso la costruzione di un' Europa unita”. Tuttavia, secondo la prima cittadina, il grande errore è stato quello di non cercare di creare una vera e propria identità europea. Sulle banconote continentale infatti sono rappresentati ponti e edifici che risultano agli occhi dei cittadini vuoti e anonimi proprio come i burocrati che dirigono l'Europa.

Molti cittadini sostengono che il no irlandese al trattato di Lisbona non è altro che la degna risposta a quest'Europa supercara e così lontana dai bisogni e dalle aspirazioni degli europei. Alla fine i commercianti di Collobrières sperano di poter seguire la politica della doppia moneta fino al 17 febbraio del 2012, ultimo giorno in cui la Banca di Francia accetterà le vecchie banconote transalpine e le cambierà con i biglietti continentali. Naturalmente non tutti a Collobrières sono degli euroscettici. Ad esempio, il ventinovenne Aurélien Autran, che frequenta il Bar de la Mairie, locale che si trova di fronte al comune, sebbene si dichiari perplesso per l'aumento indiscriminato dei prezzi con l'entrata della nuova moneta, è certo che l'euro abbia migliorato la vita di tutti. Per quanto gli riguarda grazie alla nuova moneta può andare in Spagna e comprare sigarette e alcool. Per il ventinovenne il vero problema è che i cittadini di ogni paese europeo sanno davvero poco di quello che accade a Bruxelles e delle decisioni che qui vengono prese: "E' naturale che gli irlandesi abbiano votato no al trattato di Lisbona. Essi non sapevano nemmeno cosa fosse scritto in quel documento. Anche io non so nulla di quel trattato e quindi non posso esprimermi al riguardo"

Francesco Tortora, da www.corriere.it del 01 luglio 2008

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Capisco, grazie a tutti.

Ma per un appassionato del frugare nei cassetti come me è meglio trovarle le lire anzi che cederle, anche se non valgono nulla. Hanno avuto un valore, tenerle in mano mi ricorda la mia infanzia, le 500 lire per una partita a flipper, le 200 per una gomma con le figurine dentro

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Proprio oggi il TG2 nella rubrica Costume e Società ha mandato in onda un servizio sui negozi che ancora accettano le lire, e sul valore delle vecchie banconote, con un intervento del Prof. Guido Crapanzano.

Per chi se l'è perso, e per chi volesse rivederlo ;)

http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE/PublishingBlock-ca75d386-ac8b-479f-bb73-7dfd4cd43d8d.html

petronius :)

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  • 2 settimane dopo...

In questo articolo leggo cose a dir poco sconcertanti, contando anche che sono state dette giusto un anno fa:

La decisione di accettare banconote del vecchio conio è stata presa già dallo scorso aprile: i commercianti della zona sperano così di frenare il carovita e fare in modo che i cittadini consumino di più.

"L'euro ha reso la vita più cara a tutti, i prezzi sono molti più alti che in passato. La gente - sostiene la panettiera - ha perso il senso del valore dei soldi con la nuova moneta". Ma con questa iniziativa essi rivedono i prezzi in franchi e rimangono stupefatti per l'incredibile aumento del costo della vita.

Ancora con questa vecchia cantilena sclerotica, per fortuna ormai quasi completamente scomparsa, che attribuisce all'euro in sè e per sè la colpa di qualcosa provocato dalla speculazione.

Ci va già duro il sindaco della città provenzale, Christine Amrane. Sebbene si dichiari "una convinta europeista", afferma che esistono ancora troppi problemi con la moneta continentale. La prima cittadina, che è capo del Comune dal lontano 2001, sostiene che oltre al caro-vita l'euro ha reso molto meno forte nei francesi uno dei fattori che li rendeva unici: l'identità. Sulle vecchie banconote, infatti, erano raffigurate le glorie nazionali e i personaggi che avevano reso grande e famoso nel mondo il paese transalpino: "Abbiamo perso davvero qualcosa con la scomparsa della vecchia moneta. - afferma il sindaco Amrane All'inizio l'introduzione dell'euro, proprio come l'apertura delle frontiere, era stata salutata come una tappa centrale verso la costruzione di un' Europa unita”. Tuttavia, secondo la prima cittadina, il grande errore è stato quello di non cercare di creare una vera e propria identità europea. Sulle banconote continentale infatti sono rappresentati ponti e edifici che risultano agli occhi dei cittadini vuoti e anonimi proprio come i burocrati che dirigono l'Europa.

Alla faccia della "convinta europeista"...

Oltre alla solita frescaccia del caro-vita legato all'euro in quanto tale si lamenta che sulle banconote euro non sono raffigurate le "glorie nazionali" (e sulle monete invece? E poi di un solo stato per tutti? Solo 7 a scelta di alcuni stati e altri no?) e che sono rappresentate immagini "vuote e anonime" come i misteriosi "burocrati che dirigono l'Europa". Probabilmente madame Amrane non sa che i "burocrati che dirigono l'Europa" non sono i sette nani ma hanno nomi e cognomi: non sono nient'altro che i capi di governo degli stati UE. Un'altra considerazione: se un paese per mantenere forte la sua identità ha per forza bisogno d'immagini sulle banconote vuol dire che dev'essere conciato decisamente male... ma un po' di spazio per aiutare quell'identità europea di cui si lamenta la mancanza non possiamo darlo neanche sulle banconote... :rolleyes:

Molti cittadini sostengono che il no irlandese al trattato di Lisbona non è altro che la degna risposta a quest'Europa supercara

Naturalmente non tutti a Collobrières sono degli euroscettici. Ad esempio, il ventinovenne Aurélien Autran, che frequenta il Bar de la Mairie, locale che si trova di fronte al comune, sebbene si dichiari perplesso per l'aumento indiscriminato dei prezzi con l'entrata della nuova moneta, è certo che l'euro abbia migliorato la vita di tutti. Per quanto gli riguarda grazie alla nuova moneta può andare in Spagna e comprare sigarette e alcool.

Sono veramente senza parole...

Se non altro la crisi economica ha dimostrato quanto queste idiozie totali siano del tutto fuori luogo, perchè guardando cos'è successo fuori dall'eurozona ormai tutti si sono accorti della realtà dei fatti. E' iniziata da qualche parte anche una specie di "corsa all'euro", vedi ad esempio l'Islanda o la circolazione dell'euro in certi comuni di stati che non lo adottano.

Modificato da ART
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Salve,mezzora fa' in un bar a Pescara ho pagato un caffe' a tre amici con 45 pezzi da 100 lire.

Ciao.

Mamma mia quanto tempo è passato........io ricordo quando ne bastava un solo pezzo da L. 100 per prendere il caffè!!!! :(

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Ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione. Chissà, forse avremmo fatto meglio a tenere in vita la lira. Ma oramai è fatta.

Forse avrebbero fatto bene a controllare il changeover della moneta; i prezzi che raddoppiavano; le finanziarie, che sorgevano come funghi, per offrire prestiti facili.

Il laissez faire non può essere un dogma; i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

D'altra parte, ammettiamo pure che, chi ha sostenuto il laissez faire ad oltranza, non ha certo patito le speculazioni, anzi....

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Ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione. Chissà, forse avremmo fatto meglio a tenere in vita la lira. Ma oramai è fatta.

infatti, ormai è troppo tardi :(

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Art ed io abbiamo, più volte, spiegato le ragione strettamente economiche, che rendevano nescessaria l'adozione della moneta unica (la crisi attuale avrebbe spazzato via, comunque, la lira ed in maniera molto più traumatica e drammatica).

Il problema è stato il menefraghismo (non voglio utilizzare termini più "pesanti") di BCE, altre istituzioni europee e governi nazionali, che si sono ben guardati dall'approvare norme, che sarebbero state tacciate di antiliberismo (e che, ovviamente, avrebbero risolto il problema alla fonte, come accaduto nei pochi paesi che le hanno applicate).

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In questo articolo leggo cose a dir poco sconcertanti,

Se uno non ha sufficienti cognizioni economiche, come la signora che hai citato, è facile confondere la causa, con l'effetto.

Il boom dei prezzi non è dovuto all'adozione della moneta unica, bensì alla volontà delle autorità di lasciare completo campo libero agli speculatori... chissà come mai....

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Alla faccia della "convinta europeista"...

Oltre alla solita frescaccia del caro-vita legato all'euro in quanto tale si lamenta che sulle banconote euro non sono raffigurate le "glorie nazionali" (e sulle monete invece? E poi di un solo stato per tutti? Solo 7 a scelta di alcuni stati e altri no?)

Appunto. potevano usare 7 mdisegni, anzichè 3, ad esempio. Poi, di convinti europeisti, che si definiscono tali, soltanto perchè sono contenti di non dovere più fare coda alle frontiere o perchè arrivano più turisti, a portare soldi...

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Peraltro la scelta di stampare banconote uguali per tutti non è che sia stata una scelta burocratica e senza sentimento. Le identità nazionali sono state salvaguardate sulle monete metalliche, sulle banconote è stata fatta la scelta opposta per evitare problemi a quelle categorie di persone (soprattutto gli anziani) che si sarebbero trovate più in difficoltà nel dover riconoscere banconote provenienti, chessò, dalla Finlandia con disegni diversi da quelli nazionali. Un conto è sbagliarsi su di una moneta da 1 Euro, altro conto sbagliarsi su di una banconota da 50 o 100. Come abbiamo ben visto, nella normale circolazione proliferano monetine esotiche molto somiglianti all'Euro, che approfittando della diversità dei lati nazionali vengono accettate quasi sempre senza alcun sospetto. Fossero state stampate banconote con lati nazionali diversi sarebbe stato un macello, ci troveremmo in circolazione banconote di paesi improbabili ma somiglianti all'Euro, con evidente danno per coloro ai quali sarebbero state appioppate queste banconote.

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All'inizio si era pensato di lasciare uno spazio sulle banconote da rendere diverso da stato a stato, ma per fortuna questa boiata è si è persa strada facendo durante i lavori per la definizione delle banconote.

Solo la Gran Bretagna, che come spesso fa la menava oltre ogni ragionevole livello, è stata autorizzata in via eccezionale ad inserire un suo simbolo sulle banconote qualora dovesse decidere di entrare nell'UME.

Modificato da ART
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Potremmo organizzarci e mettere una sovrastampa su tutti gli Euro che ci capitano in mano, tipo quelle usate per l'A.O.I.

ed ecco salvaguardata l'identita nazionale :)

post-1771-1256689872,62_thumb.jpg

Modificato da ersanto
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Vorrei segnalare un altro posto dove prendono ancora le lire:

a Firenze, tutti i supermercati "il centro" le prendono.

Naturalmente i prezzi sono piu' alti che altrove, ma può essere comodo...

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Potremmo organizzarci e mettere una sovrastampa su tutti gli Euro che ci capitano in mano, tipo quelle usate per l'A.O.I.

ed ecco salvaguardata l'identita nazionale :)

Non vedo l'ora di cominciare l'eroica battaglia per la "salvaguardia dell'identità nazionale" :yahoo:

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Fantastico. Tirerò fuori tutti i milioni di lire che ho ancora sotto il materasso.

Puoi sempre portarle in Banca d' Italia (sino al 2012), altrimenti portale da me ;) :P

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