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Venduto l'archivio del Vasari!


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Date un'occhiata: http://www.corriere.it/cultura/09_ottobre_23/vasari-archivio-arezzo-russi-panza_7d3cda66-bf97-11de-856b-00144f02aabc.shtml

Non vorrei fare il solito "vittimismo numismatico", ma credo che un archivio del genere meriti di far parte di un'istituzione pubblica (italiana), che lo preservi, lo metta a disposizione degli studiosi e pubblichi infine i risultati. Possibile che per una monetina da 10 Euro comprata, magari incautamente, da un tizio su ebay, scatti una perquisizione all'alba e tutto ciò che ne consegue, mentre della vendita di un così importante fondi archivistico ci si accorga solo a cose fatte??? :angry:

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Date un'occhiata: http://www.corriere....44f02aabc.shtml

Non vorrei fare il solito "vittimismo numismatico", ma credo che un archivio del genere meriti di far parte di un'istituzione pubblica (italiana), che lo preservi, lo metta a disposizione degli studiosi e pubblichi infine i risultati. Possibile che per una monetina da 10 Euro comprata, magari incautamente, da un tizio su ebay, scatti una perquisizione all'alba e tutto ciò che ne consegue, mentre della vendita di un così importante fondi archivistico ci si accorga solo a cose fatte??? :angry:

Quoto, ma in parte....

L'archivio, di proprietà privata, è vincolato e non potrà quindi uscire dallo Stato Italiano. La speranza è che la società russa che lo ha acquistato l'abbia fatto per metterlo in mostra o pubblicarlo, così da avere un tornaconto economico, ma la (mia) paura è che trovi un canale per farlo fuoriuscire dal territorio e poi.....beccalo, se ci riesci.

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Immagino quali documenti preziosi ci siano in quell'archivio, magari anche quelli utilizzati dall'artista per scrivere le famose "Vite".

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E' la solita storia Italiana di oggi. Se nei posti principali ci si metteno persone copetenti ma più che altro incapaci....però sono "brave" persone tutto casa e chiesa! Con certi tabù mentali e con degli Stati stranieri affamati d'investire i loro "nuovi" soldi non si va lontano. Si rimane al palo o peggio si perde quello che abbiamo di più caro.

Catturare il piccolo ladro,il povero tossico spacciatore o il piccolo collezionista con due monete romane non ci vuole nulla e fa notizia nei vari telegiornali. Una cosa cosi da 150 Milioni d'euro passa sottovoce perche è una figuraccia da non far sapere. L'ignoranza al Sor Padron ha fatto sempre comodo!

Modificato da favaldar
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Il nostro paese è talmente ricco di arte e storia (tanto da creare assuefazione) e la gente è talmente presa da vari problemi...che tutto diventa possibile.

:(

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Lo Stato ha il diritto di prelazione, ma non ha 150 milioni di euro da spenderci, ha 180 giorni per reperirli (e chissà quanto si sbatterà lo Stato per reperirli...<_<), ma nel frattempo si indaga per capire se quella cifra è reale oppure ha il solo scopo di tagliare fuori lo Stato stesso (cifra troppo alta, al mercatino degli archivi privati del '500 il Vasari è stimato molto meno...:blink:).

Probabilmente non ne sapremo più nulla, ma al di là di un pò di grottesco e di risvegli tardivi da parte di chi di dovere, è una storia che si ripete da anni, quando l'arte italiana chiama i primi a rispondere sono privati esteri (quelli che un tempo potevano magari essere considerati "mecenati" e che oggi sono disprezzati come "magnati", che lo fanno per sfizio se non per riciclare denaro "extra").

Mi ricordo che nel 1992 qui nella mia città ci fu un crollo delle mura rinascimentali (sorvoliamo su chi doveva averne cura prima dell'irreparabile) ed i primi ad offrire capitali per il restauro furono imprenditori cinesi, grande sdegno, come se volessero comprarle le mura e portarsele a Pechino.

Per fortuna poi noi Italiani con il gioco del lotto siamo riusciti a fare una colletta, grazie allo Stato quindi, per ripristinare la cinta muraria...:rolleyes:

Ciao, RCAMIL.

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Lo Stato ha il diritto di prelazione, ma non ha 150 milioni di euro da spenderci, ha 180 giorni per reperirli (e chissà quanto si sbatterà lo Stato per reperirli...<_<), ma nel frattempo si indaga per capire se quella cifra è reale oppure ha il solo scopo di tagliare fuori lo Stato stesso (cifra troppo alta, al mercatino degli archivi privati del '500 il Vasari è stimato molto meno...:blink:).

Probabilmente non ne sapremo più nulla, ma al di là di un pò di grottesco e di risvegli tardivi da parte di chi di dovere, è una storia che si ripete da anni, quando l'arte italiana chiama i primi a rispondere sono privati esteri (quelli che un tempo potevano magari essere considerati "mecenati" e che oggi sono disprezzati come "magnati", che lo fanno per sfizio se non per riciclare denaro "extra").

Mi ricordo che nel 1992 qui nella mia città ci fu un crollo delle mura rinascimentali (sorvoliamo su chi doveva averne cura prima dell'irreparabile) ed i primi ad offrire capitali per il restauro furono imprenditori cinesi, grande sdegno, come se volessero comprarle le mura e portarsele a Pechino.

Per fortuna poi noi Italiani con il gioco del lotto siamo riusciti a fare una colletta, grazie allo Stato quindi, per ripristinare la cinta muraria...:rolleyes:

Ciao, RCAMIL.

Ottimo esempio; trovo che anche in questo caso ci si stia indignando solo perchè l'acquirente non è italiano.

Il problema della prelazione, a mio avviso, è quello minore: l'archivio era chiuso in una cassaforte privata, non esposto al pubblico; non era fruibile prima e probabilmente non lo sarà neanche dopo, se l'acquirente non decide diversamente (speriamo)

Il vero danno viene cagionato quando importanti collezioni (libri, documenti, ma anche monete) prendono "zitte zitte" le strade dell'estero.....

Modificato da Alberto Varesi
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Nel 1911 lo Stato acquistò i muri della casa in Borgo San Lorentino, e successivamente ottenne il diritto di prelazione in caso di cessione dell'Archivio del Vasari ("da qui la cifra astronomica dichiarata e inaccessibile per Stato" - Corriere della Sera, ven. 23 ottobre 2009) oltre al diritto di pertinenza che rende inamovibili i beni dal luogo in cui si trovano.

Diana Toccafondi (sovrintendenza ai Beni Archivistici) dichiara: "noi abbiamo prima respinto la cessione, poi posto un doppio vincolo; gli enti pubblici hanno ora 180 giorni di tempo per acquistarla: ma la cifra fa sospettare qualcosa. Comunque, credo si possa rivedere la vendita, ora che Festari è deceduto".

fonte:

Corriere della Sera, venerdi 23 ottobre 2009.

saluti,

N.

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C'è sicuramente qualche manovra "strana" in atto. Se si dichiara una cifra enormemente superiore al valore è solo per "far fuori" dalle trattative lo Stato Italiano.

Che strada prenderà questo archivio, una volta calmatasi la bufera ?

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se lo stato DEVE acquistarla per farla finire come tante altre collezioni numismatiche e non...............meglio che la prenda il privato straniero

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se lo stato DEVE acquistarla per farla finire come tante altre collezioni numismatiche e non...............meglio che la prenda il privato straniero

giustissimo....

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Supporter

Aggiornamento sulla notizia (sentita tra l'altro anche al tg di ieri sera):

Roma, 28 ott. - (Adnkronos) - ''Il mio amico, quello che doveva acquistare l'archivio Vasari, e' morto in un incidente stradale il 9 settembre e quindi l'intera operazione e' ferma. E' saltata; non si fa piu'. L'archivio non lo acquistiamo''. Lo dichiara, in esclusiva a 'Il Corriere della Sera', Vasilij Stepanov, presidente del consiglio di amministrazione della holding industriale russa, la Ross Group, incaricato di comprare l'Archivio del Vasari', documenti sulla storia dell'arte, redatti dal pittore del 1500, Giorgio Vasari e che appartenenti al conte Giovanni Festari, morto il 17 ottobre scorso.

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Awards

  • 2 settimane dopo...
  • 3 mesi dopo...

Fanfani ricorda che "l'Archivio è stato oggetto di esecuzione mobiliare ad istanza della Equitalia Cerit Spa"

Non ci posso credere, quelli della Gerit sono riusciti a pignorare anche qualcosa di apparentemente intoccabile come l'Archivio Vasari. D'altrone riescono a mettere ipoteche sulle case dei poveri cittadini per debiti di poche migliaia di euro (se non centinaia), non mi stupisce che riescano a pignorare anche le opere d'arte...

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Il problema consiste nel fatto che spesso chi è chiamato a gestire certe cose, ignora ciò che si trova per le mani. Il Vasari è stato forse il prmo critico d'arte e storiografo della nostra storia dell'arte, sarebbe blasfemo lasciare che prenda la strada di un altro Paese. Per consonanza è come la faccenda del Codice Atlantico di Leonardo.

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Guest utente3487

apparentemente intoccabile come l'Archivio Vasari.

Ecco, questo è il problema. Dovrebbe essere un bene impignorabile. Ma non ho capito bene...ufficialmente chi è il proprietario di questo bene?

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