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Notizie sulla famiglia Hamerani


Zietta

Risposte migliori

Salve, mi sono iscritta ora su consiglio di un appassionato di numismatica che frequenta il sito.

Sto cercando notizie sulla famiglia Hamerani, incisori papali, per una tesi di laurea.

Sarò molto grata a chi mi darà indicazioni .

Grazie fin d'ora.

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benvenuta. Se inserisci la parola Hamerani nella casella di ricerca, trovi le discussioni, in cui se ne parla.

A suo tempo c'era anche il resoconto di una discussione in chat, ma non la troco più, dopo la riorganizzazione del forum

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Per ora ti ho trovato questi tre documenti.....

Ganganelli, R., Monetazione pontificia e gli Hamerani tra XVII e XVIII secolo, in «Cronaca Numismatica», 108. 1999, pp. 60-62.

Castellani, A., Un capolavoro giovanile di Giovanni Hamerani , in «Cronaca Numismatica», 208. 2008, p. 24.

Pennestrì, S., Il patrimonio della bottega Hamerani in due documenti dell’Archivio di Stato di Roma, in «Rivista italiana di numismatica e scienze affini», 2009, pp. 437-478.

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Ti consiglio questo testo:

Italian coin engravers since 1800 di Elvira Eliza Clain -Stefanelli

Bullettin 229 contribution from the museum of history and technology, paper 33, Washington (senza data)

Da pagina 17 inizia un capitolo sugli incisori della Roma papale e vengono spese un paio di pagine su questa importante dinastia di incisori romani.

Caius

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Ti consiglio questo testo:

Italian coin engravers since 1800 di Elvira Eliza Clain -Stefanelli

Bullettin 229 contribution from the museum of history and technology, paper 33, Washington (senza data)

Da pagina 17 inizia un capitolo sugli incisori della Roma papale e vengono spese un paio di pagine su questa importante dinastia di incisori romani.

Caius

Quest'opera è del 1966.

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  • 4 mesi dopo...

Ciao Zietta, a che punto sei con la tesi? Se sei ancora in tempo avrei delle notizie importanti da darti in anteprima e prima che tu chiuda il tuo lavoro.

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  • 10 mesi dopo...

Buonasera a tutti, ripesco questa discussione perchè stamani ho visto il Prof. Roberto Ginocchi che mi ha detto di averla trovata sul web mentre faceva una ricerca sugli Hamerani, mi ha pregata di postare queste notizie bibliografiche per la ragazza che l'ha aperta, molto gentilmente me le ha inviate per mail.

Vi incollo direttamente la parte della mail che tratta della bibliografia. Spero che zietta abbia finito già con la tesi, se così non fosse mi può contattare per avere altri riferimenti. Giò :)

Preg.ma Sig.ra, ecco una mini-bibliografia sulla famiglia Hamerani, incisori di monete e medaglie papali dalla metà del '600 al 1810.

Montague Jennifer Gold, silver and bronze metal sculptures of the roman barocque -Washington 1996

Noack Friedrich Die Hameran im Rom in Archiv fur Medaillenkunde an. III (1922) pp.23-40 articolo fondamentale, rielaborato poi dallo stesso autore in Die deutche Kunstler im Rom (1° vol)

Alteri Giancarlo Gli Hamerani incisori romani del '700 in Il Metallo e la Forma, catalogo della X Mostra della Medaglia d'Arte Città del Vaticano 20 nov 1997 - 1 febbr 1998 (ediz. FPM Roma 1997)

Brevi biografie degli Hamerani stessi in Modesti Adolfo La medaglia Annuale dei Romani Pontefici Roma 2007-2009

P.S.-vista ora la data della discussione, spero proprio per lei che abbia già discusso la tesi :lol: :lol: :lol: , va beh, magari serve per qualcun altro. Ciao

Modificato da giovanna
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Awards

Buonasera a tutti, ripesco questa discussione perchè stamani ho visto il Prof. Roberto Ginocchi che mi ha detto di averla trovata sul web mentre faceva una ricerca sugli Hamerani, mi ha pregata di postare queste notizie bibliografiche per la ragazza che l'ha aperta, molto gentilmente me le ha inviate per mail.

Vi incollo direttamente la parte della mail che tratta della bibliografia. Spero che zietta abbia finito già con la tesi, se così non fosse mi può contattare per avere altri riferimenti. Giò :)

Preg.ma Sig.ra, ecco una mini-bibliografia sulla famiglia Hamerani, incisori di monete e medaglie papali dalla metà del '600 al 1810.

Montague Jennifer Gold, silver and bronze metal sculptures of the roman barocque -Washington 1996

Noack Friedrich Die Hameran im Rom in Archiv fur Medaillenkunde an. III (1922) pp.23-40 articolo fondamentale, rielaborato poi dallo stesso autore in Die deutche Kunstler im Rom (1° vol)

Alteri Giancarlo Gli Hamerani incisori romani del '700 in Il Metallo e la Forma, catalogo della X Mostra della Medaglia d'Arte Città del Vaticano 20 nov 1997 - 1 febbr 1998 (ediz. FPM Roma 1997)

Brevi biografie degli Hamerani stessi in Modesti Adolfo La medaglia Annuale dei Romani Pontefici Roma 2007-2009

P.S.-vista ora la data della discussione, spero proprio per lei che abbia già discusso la tesi :lol: :lol: :lol: , va beh, magari serve per qualcun altro. Ciao

Ciao Giovanna, io scrissi quella risposta perchè desideravo aiutare quella ragazza nella tesi dandogli qualche notizia inedita che poi venne pubblicata mesi fa in questo studio sugli Hamerani. http://www.ilportaledelsud.org/monete_carlo_II.htm Chissà se poi avrà effettuato con successo le ricerche, non si è più sentita sul forum. Per questo studio vennero consultati anche alcuni volumi di Adolfo Modesti.

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Ciao Giovanna, io scrissi quella risposta perchè desideravo aiutare quella ragazza nella tesi dandogli qualche notizia inedita che poi venne pubblicata mesi fa in questo studio sugli Hamerani. http://www.ilportaledelsud.org/monete_carlo_II.htm Chissà se poi avrà effettuato con successo le ricerche, non si è più sentita sul forum. Per questo studio vennero consultati anche alcuni volumi di Adolfo Modesti.

Ciao Francesco, anche per il Prof. Ginocchi le motivazioni erano le stesse, anzi, mi ha dato tutta la sua disponibilità se dovessero esserci altri casi del genere.

Suggerisco, a chi ne avesse bisogno, di approfittarne, visto che è molto probabilmente il massimo esperto che abbiamo in Italia.

Sono a disposizione per fare da tramite. Giò :)

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Ciao Giovanna, io scrissi quella risposta perchè desideravo aiutare quella ragazza nella tesi dandogli qualche notizia inedita che poi venne pubblicata mesi fa in questo studio sugli Hamerani. http://www.ilportale...te_carlo_II.htm Chissà se poi avrà effettuato con successo le ricerche, non si è più sentita sul forum. Per questo studio vennero consultati anche alcuni volumi di Adolfo Modesti.

Ciao Francesco, anche per il Prof. Ginocchi le motivazioni erano le stesse, anzi, mi ha dato tutta la sua disponibilità se dovessero esserci altri casi del genere.

Suggerisco, a chi ne avesse bisogno, di approfittarne, visto che è molto probabilmente il massimo esperto che abbiamo in Italia.

Sono a disposizione per fare da tramite. Giò :)

Gentilissima come sempre, certo che mi interesserebbe scambiare quattro chiacchiere con questo grande studioso, sarebbe l'ideale. Alla prossima riunione numismatico-culinaria che si farà da te sarebbe interessante intavolare un argomento a tema. Grazie per la tua disponibilità, approfitterò, e approfitteremo, certamente di questa tua intermediazione. Il collegamento tra Hamerani e Napoli è importantissimo e non a caso è stata aperta una discussione in rilievo in questa sezione http://www.lamoneta.it/forum/116-monete-e-medaglie-delle-due-sicilie-gia-regno-di-napoli-e-sicilia/ .

Ma come scritto nello studio sopra-citato, le documentazioni d'epoca che riguardano gli Hamerani sono da ricercare in archivi privati perchè questi artisti lavoravano molto per conto loro nella bottega in via dei Coronari e dei loro conii (in loro possesso) ne fecero quel che volevano. In questo periodo di autonomia è probabile che abbiano annotato informazioni in qualche registro ancora in giro da qualche parte. L'unico studioso dell'epoca che ne sapeva qualcosa in più e che ha citato qualche informazione inedita era un certo Ridolfino Venuti. Anche Adolfo Modesti, nel primo volume sulle medaglie annuali papali, riporta delle informazioni d'archivio molto interessanti.

Oltre Giovanni Hamerani incisore di monete napoletane nel 1683, anche il padre Alberto siglò monete napoletane per Carlo II di Spagna nel 1674.

Francesco

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Ciao Giovanna, io scrissi quella risposta perchè desideravo aiutare quella ragazza nella tesi dandogli qualche notizia inedita che poi venne pubblicata mesi fa in questo studio sugli Hamerani. http://www.ilportale...te_carlo_II.htm Chissà se poi avrà effettuato con successo le ricerche, non si è più sentita sul forum. Per questo studio vennero consultati anche alcuni volumi di Adolfo Modesti.

Ciao Francesco, anche per il Prof. Ginocchi le motivazioni erano le stesse, anzi, mi ha dato tutta la sua disponibilità se dovessero esserci altri casi del genere.

Suggerisco, a chi ne avesse bisogno, di approfittarne, visto che è molto probabilmente il massimo esperto che abbiamo in Italia.

Sono a disposizione per fare da tramite. Giò :)

Gentilissima come sempre, certo che mi interesserebbe scambiare quattro chiacchiere con questo grande studioso, sarebbe l'ideale. Alla prossima riunione numismatico-culinaria che si farà da te sarebbe interessante intavolare un argomento a tema. Grazie per la tua disponibilità, approfitterò, e approfitteremo, certamente di questa tua intermediazione. Il collegamento tra Hamerani e Napoli è importantissimo e non a caso è stata aperta una discussione in rilievo in questa sezione http://www.lamoneta.it/forum/116-monete-e-medaglie-delle-due-sicilie-gia-regno-di-napoli-e-sicilia/ .

Ma come scritto nello studio sopra-citato, le documentazioni d'epoca che riguardano gli Hamerani sono da ricercare in archivi privati perchè questi artisti lavoravano molto per conto loro nella bottega in via dei Coronari e dei loro conii (in loro possesso) ne fecero quel che volevano. In questo periodo di autonomia è probabile che abbiano annotato informazioni in qualche registro ancora in giro da qualche parte. L'unico studioso dell'epoca che ne sapeva qualcosa in più e che ha citato qualche informazione inedita era un certo Ridolfino Venuti. Anche Adolfo Modesti, nel primo volume sulle medaglie annuali papali, riporta delle informazioni d'archivio molto interessanti.

Oltre Giovanni Hamerani incisore di monete napoletane nel 1683, anche il padre Alberto siglò monete napoletane per Carlo II di Spagna nel 1674.

Francesco

Certamente il prof. Ginocchi sarà felicissimo di parlare con te dell'argomento.

Sarò contentissima di averti-vi mio ospite, sarà un incontro interessante, ti avvertirò quando ne avrò stabilito la data, spero che stavolta potrai intervenire, con tutto il gruppo se volete, spero di riuscire ad organizzarlo per i primi di Marzo. :D :D

Ciao, Giò

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Quest'estate è uscito un articolo sulle origini della famiglia Hamerani, molto interessante.

Fitzel, A.U., Die Hamerani, in «Münzen Revue», luglio-agosto 2010.

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  • 3 settimane dopo...

I migliori auguri ai miei amici numismatici in bella Italia !

Purtroppo il mio italiano non è molto buono, ma io cerco:

Ho scritto una piccola biografia della famiglia Hamerani,

pubblicato dal Archivio Comunale di Landshut (Germania).

Il titolo: "Johann Hermannskircher - capostipite dei Hamerani".

È possibile ordinare il piccolo libro di 10 € direttamente dal

Archivio Comunale Landshut ([email protected])

Sto cercando di fare una sintesi (in inglese) qui online.

Ci sono prove o indizi che gli Hamerani hanno anche lavorato

per la zecca di Napoli ?

I migliori saluti dalla Germania

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I migliori auguri ai miei amici numismatici in bella Italia !

Purtroppo il mio italiano non è molto buono, ma io cerco:

Ho scritto una piccola biografia della famiglia Hamerani,

pubblicato dal Archivio Comunale di Landshut (Germania).

Il titolo: "Johann Hermannskircher - capostipite dei Hamerani".

È possibile ordinare il piccolo libro di 10 € direttamente dal

Archivio Comunale Landshut ([email protected])

Sto cercando di fare una sintesi (in inglese) qui online.

Grazie mille Ghibellino per la tua segnalazione.

Complimenti per il tuoi italiano.

Aspettiamo con grande interesse la sintesi del tuo lavoro

Buona collezione

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I migliori auguri ai miei amici numismatici in bella Italia !

Purtroppo il mio italiano non è molto buono, ma io cerco:

Ho scritto una piccola biografia della famiglia Hamerani,

pubblicato dal Archivio Comunale di Landshut (Germania).

Il titolo: "Johann Hermannskircher - capostipite dei Hamerani".

È possibile ordinare il piccolo libro di 10 € direttamente dal

Archivio Comunale Landshut ([email protected])

Sto cercando di fare una sintesi (in inglese) qui online.

Ci sono prove o indizi che gli Hamerani hanno anche lavorato

per la zecca di Napoli ?

I migliori saluti dalla Germania

Ciao Ghibellino, ci sono le prove sul lavoro degli Hamerani per Napoli, non si sa con precisione se abbiano inciso conii ed inviati a Napoli oppure inciso e battuto monete a Roma direttamente, Alberto Hamerani creò e battè nel 1674 a Roma alcune monete napoletane e la prova sta nel fatto che questi esemplari sono battuti al bilanciere e nel 1674 i bilancieri non erano ancora stati riattivati nella zecca partenopea. Dette monete sono siglate A.H. .

Nello studio di Cronaca Numismatica di questa estate è stato sottolineata l'importanza del punto celtico in alcune di queste monete napoletane, quel che è emerso da un'attenta analisi è che nel ducato del 1674 ci sono i punti celtici al dritto come interpunzione. Il connubio Roma-Hamerani-Napoli è a mio parere di fondamentale importanza per le due zecche in questione e l'argomento è oggetto di approfondimenti in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/66127-monete-napoletane-di-carlo-ii-di-spagna-approfondimenti-sugli-hamerani/ , interessanti gli interventi di Rcamil. Le monete protagoniste di questa scoperta sono ducato e tarì datati 1683. Consiglio all'amico ghibellino di dare un'occhiata. Francesco

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Ciao amici, grazie per le informazioni molto interessanti...

Qui como promesso, un breve riassunto del libretto :

------------------------------------------------------

200 Years in Service for the Popes :

The famous engraver dynasty

Hamerani

or: Johann and „his family”…

Lower Bavaria around the year 1590: Johann Hameran Hermannskircher was born.

He was the son of a court official called Andreas Hermannskircher who worked in the little town of Abensberg (Bavaria/Germany).

Their last name “Hermannskircher” however indicated that the familiy originally came from the hamlet of “Hermannskirchen” near Landshut/Bavaria. So as yet it’s not quite clear where exactly he was born…

In 1604 the young Johann was sent to Munich to receive his training as a goldsmith.

The master who instructed him was the very influential goldsmith Gerhard Lindenburger, one of the heads of the council of the goldsmith guild. Lindenburger had his workshop in the “Dienergasse” (today “Dienerstraße”) besides the marketplace “Marienplatz”.

Guarantor of the training contract was Abraham Zeggin, also a highly skilled and respected master goldsmith in Munich.

In July 1610 Johann finished his training successfully. But the same year troubles began:

two men fell in love with one lady - and one of them was Johann. The situation escalated and the two men fought in a duel. Johann was severely injured on the forehead and he killed his opponent…

So the young man was forced to flee out of Munich and Bavaria. He crossed the alps and went to Venice, where his sojourn is documented in the same year.

We don’t know how long Johann stayed in Venice. Maybe he wandered some years through the Italian states and regions.

In 1615 the Bavarian surfaced in Rome.

The capital city of the Pontifical State boomed in those days. The age of Baroque had “be-gun” there some years before, and a lot of artists, craftsmen and workers congregated in the big city with its 100 000 inhabitants.

The young German found a job with a roman goldsmith called Camillo Corradini who worked also at the papal mint.

Obviously Johann and Camillos daughter Marghareta fell in love and they married 1619 in the church “Chiesa Nuova”, which still exists today…

Johann and his wife settled to the street “Via del pellegrino” (“Street of the pilgrims”), where a lot of goldsmiths lived and worked. Presumably it was in this time that Johann be-came a master goldsmith.

In 1620 their son Albert (respectively Alberto) saw the light of the day.

Probably through his father-in-law, Johann made his first known work for the papal court in 1621 to 1622. It was a vessel with gold-edgings, for which he received 257 scudi (Italian talers/dollars).

Step by step their family-name “Hermannskircher” changed: Johanns middle name (respectively second forename) “Hameran” became the new family-name in Italy: the Hamerani…

As “multitalent” Johann also worked as printing-engraver preparing and manufacturing printing-letters for some official print-offices. He worked for the Vatican print-office and for the Ministry for proselytisation, for which he produced a lot of exotic printing-characters and letters. Soon the talented Johann aquired a high reputation and he got his nickname:

“il sottile” (that means a man who likes to fiddle about)

He also worked at the papal mint, but unfortunately he didn’t sign his works so that we don’t know which coin or medal was actually made of him.

In the 1630ies Johann worked as printing-engraver for the famous Cardinal Francesco Barberini, a nephew of Pope Urban VIII. The cardinal was a very enthusiastic art collector living in the Palazzo Barberini (which still exists today) with a print-office of its own in which Johann worked.

Johanns wife Margherita died around 1632, and in 1635 Johann married again a woman called Margherita (Agguchia).

1644 - while being in service and on the road - Johann died in the city of Livorno/Tuscany.

His grave is unknown.

Famous Descendants :

Alberto followed in his fathers footsteps. At first he worked at the mint of Massa (Carrara/Tuscany), then he went back to Rome to work at the papal mint. He’s the first of the family Hamerani from whom we have signed dies and medals. The first known medal by Alberto is dated 1647 (showing Cardinal Vincenzo Costaguti and his new villa). To-gether with the famous engraver Gaspare Morone, Alberto manufactured 1657 the medals praising the triumphant entry of the legendary Queen Christina of Sweden in Rome.

Alberto established his residence and workshop in the “Via dei coronari” (house Nr. 187-189, still existing), where he and his descendants continued to live for more than 100 years…

With his son Giovanni Martino the family gradually entered the “High Society”:

known as an exceptional artist in his lifetime, Giovanni Martino is maybe the most famous representative of the engraver dynasty Hamerani.

The grandchild of a Bavarian goldsmith held many official positions and was appointed “Chief engraver of the papal mint” in 1679. He wrote letters to Isaac Newton (then mint master of the London mint) and became a close confidant and even friend to Pope Clemens XI.

Giovanni Martino created some of the most beautiful coins and medals not only of the Ital-ian baroque age, but of the whole of Europe. They are unique documents showing political, cultural and religious events.

Especially the “annual medals” (with a different motive each year) in gold and silver were often used by the Pope as present for local dignitaries or foreign rulers. These medals were not necessarily the current issues which were given away as presents, but medals with motives which were thought to be appropriate to the particular occasion. That’s why the engraved subject with its symbols and allegories on the medals had also a very impor-tant political meaning. Besides, these medals in precious metals also had monetary char-acter.

Meanwhile the 18th century was dawning. The age of enlightenment also arrived in the Pontifical State and the sciences of history, art and archaeology arose and became more important.

Giovanni Martino Hamerani had - among others - three talented children who went on en-graving:

His daughter Beatrice could only produce a few medals, before she died in the age of 29, only one year after her marriage.

His son Ottone was appointed “Mintmaster of the Papal mint for lifetime” in 1734.

His son Ermenegildo was nearly as talented as his father. Cardinal Alessandro Albani, an important and influential art connoisseur, called Ermenegildo Hamerani “the most talented man in Italy”… Ermenegildo was even “borrowed” by the Viceroy of Sicily who had brought him via sailing ship to Palermo…

For many years the brothers Ermenegildo and Ottone had the monopoly on engraving and producing coins and medals in papal Rome.

Meanwhile a lot of aristocratic and bourgeois voyagers visited the Hamerani workshops on their “Grand Tour” - still located in the “Via dei Coronari”.

At the end of the 18th century a certain Johann Wolfgang von Goethe also visited Rome during his “Italian Journey” … at last also Goethe became very enthusiastic in collecting medals of the Hamerani and aquired from Ferdinando Hamerani (the son of Ottone) a huge collection of Hamerani-medals…

Again a new century was dawning, but with bad omens.

The sound of war could be heard behind the horizon. Soon the Pontifical State collapsed under the boots of the Napoleonic infantry and a lot of art was taken to Paris as war booty. Finally the Pontifical State survived even a Napoleone Buonaparte…

The last representative of the family Hamerani was Giovanni (“Giovanni III.”, the son of Ferdinando). Even during these restless times at the beginning of the 19th century Giovanni manufactured some coins and medals for the popes (till around 1810).

Some members of the familiy Hamerani had been buried in the Old German Cemetery in the Vatican, the “Campo Santo Teutonico”. But these graves disappeared over the centu-ries…

This last male representative of the family - Giovanni - died in 1846.

At least, his grave still exists in the church “San Carlo ai Catinari”. The gravestone had been donated by his daughter Maria Veronica, whose traces vanished in the dark of history…

The familiy Hamerani worked for nearly 200 years (ca. 1620 - 1810) during three different centuries. Six generations worked for the popes.

They created beautiful art in metal. They deserve to be remembered…

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Spettacolare storia, brevemente riassunta e concisa, rende benissimo l'idea di questa dinastia di grandi "uomini artisti", le loro vicende hanno coinvolto i secoli di maggior splendore per l'arte incisoria e non.....

Una piccola nota da aggiungere, mi sembra interessante far presente che nella Zecca di Modena nel Marzo del 1727, il Duca Rinaldo d'Este, seppe di quanta maestria incisoria fosse capace un certo Ottone Hamerani, e talmente preso e curioso da tal evento che fece chiamare il suo rappresentante in Roma Abate Domenico Giacobazzi, ordinandogli d'incaricarne l'incisore Hamerani che accetto e fece i richiesti conii.

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Ciao amici, grazie per le informazioni molto interessanti...

Qui como promesso, un breve riassunto del libretto :

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200 Years in Service for the Popes :

The famous engraver dynasty

Hamerani

or: Johann and „his family"…

Lower Bavaria around the year 1590: Johann Hameran Hermannskircher was born.

He was the son of a court official called Andreas Hermannskircher who worked in the little town of Abensberg (Bavaria/Germany).

Their last name "Hermannskircher" however indicated that the familiy originally came from the hamlet of "Hermannskirchen" near Landshut/Bavaria. So as yet it's not quite clear where exactly he was born…

In 1604 the young Johann was sent to Munich to receive his training as a goldsmith.

The master who instructed him was the very influential goldsmith Gerhard Lindenburger, one of the heads of the council of the goldsmith guild. Lindenburger had his workshop in the "Dienergasse" (today "Dienerstraße") besides the marketplace "Marienplatz".

Guarantor of the training contract was Abraham Zeggin, also a highly skilled and respected master goldsmith in Munich.

In July 1610 Johann finished his training successfully. But the same year troubles began:

two men fell in love with one lady - and one of them was Johann. The situation escalated and the two men fought in a duel. Johann was severely injured on the forehead and he killed his opponent…

So the young man was forced to flee out of Munich and Bavaria. He crossed the alps and went to Venice, where his sojourn is documented in the same year.

We don't know how long Johann stayed in Venice. Maybe he wandered some years through the Italian states and regions.

In 1615 the Bavarian surfaced in Rome.

The capital city of the Pontifical State boomed in those days. The age of Baroque had "be-gun" there some years before, and a lot of artists, craftsmen and workers congregated in the big city with its 100 000 inhabitants.

The young German found a job with a roman goldsmith called Camillo Corradini who worked also at the papal mint.

Obviously Johann and Camillos daughter Marghareta fell in love and they married 1619 in the church "Chiesa Nuova", which still exists today…

Johann and his wife settled to the street "Via del pellegrino" ("Street of the pilgrims"), where a lot of goldsmiths lived and worked. Presumably it was in this time that Johann be-came a master goldsmith.

In 1620 their son Albert (respectively Alberto) saw the light of the day.

Probably through his father-in-law, Johann made his first known work for the papal court in 1621 to 1622. It was a vessel with gold-edgings, for which he received 257 scudi (Italian talers/dollars).

Step by step their family-name "Hermannskircher" changed: Johanns middle name (respectively second forename) "Hameran" became the new family-name in Italy: the Hamerani…

As "multitalent" Johann also worked as printing-engraver preparing and manufacturing printing-letters for some official print-offices. He worked for the Vatican print-office and for the Ministry for proselytisation, for which he produced a lot of exotic printing-characters and letters. Soon the talented Johann aquired a high reputation and he got his nickname:

"il sottile" (that means a man who likes to fiddle about)

He also worked at the papal mint, but unfortunately he didn't sign his works so that we don't know which coin or medal was actually made of him.

In the 1630ies Johann worked as printing-engraver for the famous Cardinal Francesco Barberini, a nephew of Pope Urban VIII. The cardinal was a very enthusiastic art collector living in the Palazzo Barberini (which still exists today) with a print-office of its own in which Johann worked.

Johanns wife Margherita died around 1632, and in 1635 Johann married again a woman called Margherita (Agguchia).

1644 - while being in service and on the road - Johann died in the city of Livorno/Tuscany.

His grave is unknown.

Famous Descendants :

Alberto followed in his fathers footsteps. At first he worked at the mint of Massa (Carrara/Tuscany), then he went back to Rome to work at the papal mint. He's the first of the family Hamerani from whom we have signed dies and medals. The first known medal by Alberto is dated 1647 (showing Cardinal Vincenzo Costaguti and his new villa). To-gether with the famous engraver Gaspare Morone, Alberto manufactured 1657 the medals praising the triumphant entry of the legendary Queen Christina of Sweden in Rome.

Alberto established his residence and workshop in the "Via dei coronari" (house Nr. 187-189, still existing), where he and his descendants continued to live for more than 100 years…

With his son Giovanni Martino the family gradually entered the "High Society":

known as an exceptional artist in his lifetime, Giovanni Martino is maybe the most famous representative of the engraver dynasty Hamerani.

The grandchild of a Bavarian goldsmith held many official positions and was appointed "Chief engraver of the papal mint" in 1679. He wrote letters to Isaac Newton (then mint master of the London mint) and became a close confidant and even friend to Pope Clemens XI.

Giovanni Martino created some of the most beautiful coins and medals not only of the Ital-ian baroque age, but of the whole of Europe. They are unique documents showing political, cultural and religious events.

Especially the "annual medals" (with a different motive each year) in gold and silver were often used by the Pope as present for local dignitaries or foreign rulers. These medals were not necessarily the current issues which were given away as presents, but medals with motives which were thought to be appropriate to the particular occasion. That's why the engraved subject with its symbols and allegories on the medals had also a very impor-tant political meaning. Besides, these medals in precious metals also had monetary char-acter.

Meanwhile the 18th century was dawning. The age of enlightenment also arrived in the Pontifical State and the sciences of history, art and archaeology arose and became more important.

Giovanni Martino Hamerani had - among others - three talented children who went on en-graving:

His daughter Beatrice could only produce a few medals, before she died in the age of 29, only one year after her marriage.

His son Ottone was appointed "Mintmaster of the Papal mint for lifetime" in 1734.

His son Ermenegildo was nearly as talented as his father. Cardinal Alessandro Albani, an important and influential art connoisseur, called Ermenegildo Hamerani "the most talented man in Italy"… Ermenegildo was even "borrowed" by the Viceroy of Sicily who had brought him via sailing ship to Palermo…

For many years the brothers Ermenegildo and Ottone had the monopoly on engraving and producing coins and medals in papal Rome.

Meanwhile a lot of aristocratic and bourgeois voyagers visited the Hamerani workshops on their "Grand Tour" - still located in the "Via dei Coronari".

At the end of the 18th century a certain Johann Wolfgang von Goethe also visited Rome during his "Italian Journey" … at last also Goethe became very enthusiastic in collecting medals of the Hamerani and aquired from Ferdinando Hamerani (the son of Ottone) a huge collection of Hamerani-medals…

Again a new century was dawning, but with bad omens.

The sound of war could be heard behind the horizon. Soon the Pontifical State collapsed under the boots of the Napoleonic infantry and a lot of art was taken to Paris as war booty. Finally the Pontifical State survived even a Napoleone Buonaparte…

The last representative of the family Hamerani was Giovanni ("Giovanni III.", the son of Ferdinando). Even during these restless times at the beginning of the 19th century Giovanni manufactured some coins and medals for the popes (till around 1810).

Some members of the familiy Hamerani had been buried in the Old German Cemetery in the Vatican, the "Campo Santo Teutonico". But these graves disappeared over the centu-ries…

This last male representative of the family - Giovanni - died in 1846.

At least, his grave still exists in the church "San Carlo ai Catinari". The gravestone had been donated by his daughter Maria Veronica, whose traces vanished in the dark of history…

The familiy Hamerani worked for nearly 200 years (ca. 1620 - 1810) during three different centuries. Six generations worked for the popes.

They created beautiful art in metal. They deserve to be remembered…

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Sono riuscito a tradurre buona parte del testo ma non alcune frasi o parole. Magari se qualcuno riesce a fare una traduzione veloce potremmo commentarla nei minimi dettagli e scoprire cose nuove. Mi interessa questo discorso sugli Hamerani. C'è qualche volontario per una traduzione istantanea? Giuro che gli dovrò caffè e cornetto al prossimo Veronafil. Grazie. Francesco

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Ciao,

dato que mi articolo risponde chiaramente sugli interessi (che mi ha fatto molto piacere),

cerco di tradurre l'articolo in italiano. Ma questo può prendere un altro 3-4 settimane.

Mille grazie per interesse.

Ghibellino

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Grazie Ghibellino per il tuo bell'abstract.

Interessante in particolare per me i primi anni della vita di Giovanni (rectius Johann).

In poche parole ci hai riportato una vita ed un carattere che uniti al talento si sono poi trasmessi per qualche generazione.

Approfitterei della tua competenza, e del tuo ottimo italiano, per chiederti una informazione più ampia.

Quali sono i musei tedeschi, e anche di area tedesca, in cui sono conservate collezioni significative di medaglie papali?

Grazie ancora

Paolo

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  • 2 settimane dopo...

Ciao Paolo,

sono anche molto interesato nelle medaglie pontifici, ma qui io non sono un esperto di buono

(io guardo gli medaglie pontifici nei libri e internet). Ma penso in Nazionale Museo Numismatico

di Berlino (Münzkabinett der Staatlichen Museen Berlin) e nella Collezione Nazionale Numismatico

a Monaca di Bavaria (Staatliche Münzsammlung München) esisteuna buona selezione sulle medagalie pontifici.

Tanti saluti

Ghibellino

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Grazie mille Ghibellino

se otterrò informazioni interessanti sarà un piacere condividerle con te e gli altri frequentatori del nostro forum

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Ciao,

ho cercato di tradurre il testo in italiano. Mi scuso per il errori grammaticali.

Si tratta di un estratto dal mio libro piccolo sulla Hamerani che può essere

ordinato per 10 € presso l'Archivio Comunale Landshut ([email protected])

Grazie

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200 anni di servizio per i Papi:

La dinastia famoso incisore bavarese-italiano

Hamerani

oppure: Johann e la "sua famiglia" ...

Bassa Baviera verso l'anno 1590: Johann Hameran Hermannskircher è nato.

Egli era il figlio di un funzionario di corte chiamato Andreas Hermannskircher che lavorava nella piccola città di Abensberg (Baviera / Germania).

Il loro cognome "Hermannskircher", tuttavia indicato che la famiglia proveniente dalla frazione di "Hermannskirchen" vicino a Landshut / Baviera. Così come ancora non è chiaro esattamente dove è nato ...

Nel 1604 il giovane Johann fu mandato a Monaco per ricevere la sua formazione come orafo.

Il maestro, che lo istruì era la molto influente orafo Lindenburger Gerhard, uno dei capi del consiglio della corporazione degli orafi. Lin-denburger aveva la sua bottega nel "Dienergasse" (oggi "Dienerstrasse"), oltre al mercato "Marienplatz".

Garante del contratto di formazione era Abraham Zeggin, anche un maestro orafo altamente qualificato e rispettato a Monaco di Baviera.

Nel luglio del 1610 Johann terminato la sua formazione con successo. Ma i guai stesso anno cominciò:

due uomini si innamorò di una donna - e uno di loro era Johann. La situazione è fuori controllo ei due uomini che hanno combattuto in un duello. Johann è stato gravemente ferito sulla fronte e ha ucciso il suo avversario ...

Così il giovane fu costretto a fuggire fuori di Monaco e della Baviera. Ha attraversato le Alpi e andò a Venezia, dove è documentato il suo soggiorno nel medesimo anno.

Non sappiamo per quanto tempo Johann soggiornato a Venezia. Forse ha vagato da alcuni anni attraverso gli Stati e regioni italiane.

Nel 1615 il bavarese emerso a Roma.

La città capitale dello Stato Pontificio esplose in questi giorni. L'età del barocco aveva "iniziato" c'è qualche anno prima, e un sacco di artisti, artigiani e lavoratori riuniti in una grande città con i suoi 100 000 abitanti.

Il giovane tedesco ha trovato un lavoro con un orafo romano chiamato Camillo Corradini, che ha lavorato anche alla zecca papale.

Ovviamente Johann e Camillos figlia Marghareta si innamorarono e si sposarono nel 1619 la chiesa "Chiesa Nuova", che esiste ancora oggi ...

Johann e sua moglie si stabilirono per la strada "Via del Pellegrino" , dove un sacco di orafi vissuto e lavorato. Presumibilmente è stato in questo periodo che Johann essere-è venuto un maestro orafo.

Nel 1620 il loro figlio Albert (rispettivamente Alberto) ha visto la luce del giorno.

Probabilmente attraverso suo suogero, Johann fatto la sua prima opera conosciuta per la corte papale nel 1621-1622. E 'stata una nave con bordure in oro, per cui ha ricevuto 257 scudi..

Passo dopo passo la loro cognome/famiglia-nome "Hermannskircher" cambiato: il secondo nome Johanns "Hameran" è diventato il nuovo nome di famiglia in Italia: il Hamerani ...

Come "multitalento" Johann lavorato anche come stampa-incisore preparazione e produzione di stampa, lettere di alcuni ufficiali di stampa uffici. Ha lavorato per la stampa del Vaticano e per il Ministero per proselitismo, per la quale ha prodotto un sacco di esotico stampa caratteri e lettere. Ben presto il talento Johann acquisito una buona reputazione e ha ottenuto il suo soprannome:

"Il Sottile" (che significa un uomo che ama giocherellare)

Ha anche lavorato alla zecca papale, ma purtroppo non ha firmato le sue opere in modo che non si sa quale moneta o medaglia è stato effettivamente fatto di lui.

Nel 1630ies Johann lavorato come incisore-stampa per il celebre cardinale Francesco Barberini, nipote di Papa Urbano VIII. Il cardinale era molto entusiasta di vita collezionista d'arte in Palazzo Barberini (che esiste ancora oggi) con un ufficio stampa proprio in cui Johann lavorato.

Johanns moglie Margherita morì intorno al 1632, e nel 1635 sposò Johann ancora una donna di nome Margherita (Agguchia).

1644 - pur essendo in servizio e sulla strada - Johann morì nella città di Livorno / Toscana.

La sua tomba è sconosciuta.

Famosa Discendenti

Alberto seguito le sue orme padri. In un primo momento ha lavorato presso la Zecca di Massa (Carrara / Toscana), poi tornò a Roma per lavorare alla zecca papale. E 'il primo della famiglia Hamerani da cui abbiamo firmato monete e medaglie. La prima medaglia conosciuto da Alberto è datato 1647 (che mostra il cardinale Vincenzo Costaguti e la sua nuova villa). Insieme con il famoso incisore Gaspare Morone, Alberto prodotto 1657 le medaglie lodando l'ingresso trionfante della leggendaria regina Cristina di Svezia a Roma.

Alberto stabilì la sua residenza e bottega nella "Via dei Coronari" (casa nr. 187-189, casa ancora esistente), dove lui ei suoi discendenti continuarono a vivere per più di 100 anni ...

Con il figlio Giovanni Martino la famiglia a poco a poco entrato nella "High Society":

conosciuto come un artista eccezionale nel corso della sua vita, Giovanni Martino è forse il rappresentante più famoso della dinastia Hamerani incisore.

Il nipote di un orafo bavarese ha molte posizioni ufficiali ed è stato nominato "capo incisore della zecca pontificia" nel 1679. Ha scritto le lettere a Isaac Newton (allora comandante della zecca di Londra) ed è diventato un confidente e amico anche a Papa Clemente XI. .

Giovanni Martino ha creato alcune delle più belle monete e medaglie non solo della età barocca italiana, ma di tutta l'Europa. Sono documenti unici che mostrano eventi politici, culturali e religiose.

In particolare la "medaglie annuali" (con un motivo diverso ogni anno) in oro e argento sono stati spesso usati dal Papa come regalo per dignitari locali o dominatori stranieri. Queste medaglie non mostra necessariamente i problemi attuali che sono stati dati via come regali, ma le medaglie con motive che sono state ritenute adeguate per la particolare occasione. Ecco perché il soggetto inciso con i suoi sim-boli e allegorie sulle medaglie aveva anche un significato molto importanti politici. Inoltre, queste medaglie in metallo prezioso aveva anche monetaria carattere.

Nel frattempo, il 18 ° secolo è stato nascente. L'età di illuminismo è arrivato anche nello Stato Pontificio e le scienze di storia, arte e archeologia si alzò e divennero più importanti.

Giovanni Martino Hamerani aveva - tra l'altro - tre bambini di talento che sono andati in en-incisione:

Sua figlia Beatrice non poteva che produrre un paio di medaglie, prima di morire in 29 anni, solo un anno dopo il suo matrimonio.

Suo figlio Ottone è stato nominato "zecchiere Giovanni della zecca pontificia per la vita" nel 1734.

Suo figlio Ermenegildo era quasi di talento come il padre. Cardinale Alessandro Albani, un conoscitore d'arte importante e influente, chiamato Ermenegildo Hamerani "l'uomo di maggior talento in Italia" ... Ermenegildo è stato anche "preso in prestito" dal viceré di Sicilia che lo aveva portato via nave in partenza per Palermo ...

Per molti anni i fratelli Ermenegildo e Ottone aveva il monopolio della incisione e produzione di monete e medaglie papali a Roma.

Nel frattempo un sacco di viaggiatori aristocratici e borghesi hanno visitato i laboratori Hamerani sul loro "Grand Tour" - ancora si trova nella "Via dei Coronari".

Alla fine del 18 ° secolo un certo Johann Wolfgang von Goethe visitato anche Roma, durante il suo "Viaggio italiano" ... finalmente anche Goethe divenne molto entusiasmo nel raccogliere medaglie del Hamerani e acquistato da Ferdinando Hamerani (il figlio di Ottone), una vasta collezione di Hamerani-medaglie. .

Ancora un nuovo secolo è stato nascente, ma con cattivi presagi.

Il suono della guerra poteva essere sentito dietro l'orizzonte. Presto lo Stato Pontificio crollò sotto gli stivali della fanteria napoleonica e un sacco di arte è stata portata a Parigi come bottino di guerra. Infine lo Stato Pontificio è sopravvissuto anche un Napoleone Buonapar-te ...

L'ultima rappresentante della famiglia Hamerani fu Giovanni ("Giovanni III.", Figlio di Ferdinando). Anche in questi tempi inquieti, all'inizio del 19 ° secolo Giovanni prodotto alcune monete e medaglie per i papi (fino a circa 1810).

Alcuni membri della famiglia Hamerani era stato sepolto nel vecchio cimitero tedesco in Vaticano, il "Campo Santo Teutonico". Ma que-ste tombe scomparse negli centu-rie ...

Questo ultimo rappresentante maschile della famiglia - Giovanni - morto nel 1846.

Almeno, la sua tomba esiste ancora nella chiesa "San Carlo ai Catinari". La lapide era stata donata dalla figlia Maria Veronica, le cui tracce scomparve nel buio della sua storia-...

La famiglia Hamerani lavorato per quasi 200 anni (ca. 1620-1810) durante i tre secoli diversi. Sei generazioni hanno lavorato per i papi.

Hanno creato arte bella in metallo. Essi meritano di essere ricordate ...

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