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500 lire Garibaldi


ART

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"A partire dall'8 settembre 1943, ai vertici della Banca d'Italia, si discusse su come riorganizzare la circolazione monetaria dopo la fine della guerra. Considerato il fatto che era impossibile calcolare la quantità di banconote distrutta dai bombardamenti e le massicce immissioni in circolazione di banconote da parte della Germania, l'unico modo per ovviare a tali difficoltà risiedeva in un cambio veloce e generalizzato di tutta la cartamoneta. Da un lato si pensò di far stampare le nuove banconote in Italia e dall'altro si esaminò anche la possibilità di farle produrre in U.S.A. Il Commissario della Banca d'Italia cominciò ad intrattenere rapporti con il Ministro delle Finanze americano Jung e in seguito a lunghe trattative ,sviluppate con il beneplacito di Roma, vennero commissionate all'American Bank Note Company (ABNC) di New York la preparazione e la stampa di una nuova serie di banconote.Le banconote sarebbero state prodotte sotto il controllo del Tesoro degli Stati Uniti, nei tagli tradizionali da 500 e da 1.000 lire, per un totale di 545 milioni di pezzi e per un importo di 100 miliardi di lire.Venne stabilito anche che sulle banconote fosse raffigurato Giuseppe Garibaldi. Intanto, con estrema riservatezza, sul piano interno, si cercò di individuare se ci fosse un'azienda adatta alla produzione. La disponibilità e soprattutto l'idoneità fu riscontrata nella ditta Staderini di Roma. Quando furono inviate in Italia le prove di stampa e le richieste della ABNC, 1.700.000 dollari anticipati e tre anni per la consegna, la Banca d'Italia valutò che il costo fosse troppo alto e la qualità delle prove di stampa alquanto scadente e soprattutto non volle più rinunciare alla possibilità di produrre le banconote internamente, considerando che la Staderini era in grado di provvedere alla stampa.La Banca d'Italia, sostenuta dal Ministro del Tesoro Marcello Soleri, voleva che la produzione di banconote avvenisse in Italia per una questione di principio, di orgoglio nazionale, di dignità professionale ma anche per una questione di dollari e posti di lavoro.Gli americani, infine, ascoltando queste argomentazioni e vedendo il continuo temporeggiare da parte della Banca d'Italia, preferirono far stampare in Italia tutta la nuova produzione di banconote. Il compito, quindi, passò ufficialmente alla ditta Staderini. Ma perchè, poi, le banconote di 500 e di 1.000 lire della Luogotenenza, su cui doveva esserci l'immagine di Garibaldi, non furono più emesse? Quando Aldo Staderini si presentò in Banca d'Italia per rendere noto che due dei suoi dipendenti erano stati arrestati perchè si erano appropriati di alcune lastre fotografiche delle nuove banconote per falsificarle in futuro, si decise di distruggere tutti i biglietti da 500 e da 1.000 lire già stampati dalla Staderini. Le banconote vennero gettate nell'impastatrice e distrutte ma,per la gioia di pochi collezionisti, un operaio addetto alla macerazione, incaricato di gettare nell'impastatrice le banconote, riuscì a sottrarre alcuni esemplari e a nosconderli all'interno dei pantaloni. Prima dell'uscita dallo stabilimento, l'operaio andò in bagno e nascose le banconote dentro le calze, uscendo poi indisturbato."
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Normalmente non mi appassiono affatto alla cartamoneta (anche se tengo qualche esemplare in un raccogliotore), ma devo ringraziare ART per questo racconto assolutamente affascinante! :) :D :lol:
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ciao ART, bello ed interessante il tuo post :)

Oltre alle 500 e 1000 lire, fu approntatata una prova anche per il biglietto da 100 lire, che trovate in allegato ;)

ciao.
petronius :)
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E' probabile che un altro motivo per cui questi biglietti non furono più stampati è che nel frattempo era nata la Resistenza e che Garibaldi era stato scelto come simbolo dai partigiani comunisti e socialisti... cosa che sicuramente non faceva piacere nè al governo Badoglio, nè agli americani ;)
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Non credo che questo abbia influito, il motivo fu, per una volta, quello dell'orgoglio nazionale, come giustamente scritto da ART :)

[quote] la Banca d'Italia valutò che il costo fosse troppo alto e la qualità delle prove di stampa alquanto scadente e soprattutto non volle più rinunciare alla possibilità di produrre le banconote internamente.......la Banca d'Italia, sostenuta dal Ministro del Tesoro Marcello Soleri, voleva che la produzione di banconote avvenisse in Italia per una questione di principio, di orgoglio nazionale, di dignità professionale ma anche per una questione di dollari e posti di lavoro[/quote]
Del resto, anche dopo il furto delle lastre, sarebbe stato abbastanza semplice produrne di nuove, con un disegno diverso, invece, fino al 1950 furono ristampati i biglietti da 500 e 1.000 lire modelli Barbetti e Capranesi, e soltanto nel 1947 a questi si aggiunsero i nuovi modelli di 500 e 1.000 lire, oltre ai primi biglietti da 5.000 e 10.000 ;)

ciao.
petronius :)
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Grazie ART per questo post davvero interessante, non sapevo dell'esistenza di queste banconote, pero' avete visto che nelle nostre banconote non sono mai apparsi personaggi come Garibaldi o Mazzini che pure hanno fatto l'Italia :huh: , sarebbe da capire il perche' :( .

Ciao,
Fabio :)
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