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IGNORED

LEG V


eg1979

Risposte migliori

Non è propriamente il mio campo di collezione, ma sono rimasto attratto da questa monetina in un mercato lo scorso fine settimana.

Così ho approfondito un po' la tematica dei denari legionari... che dire? Davvero interessante, non si finisce mai di imparare! Specialmente il discorso sulla presunta zecca di Patrae, sul contenuto in Ag, ecc.

la tipologia è la seguente:

Ref Marc Antony RSC 32 denarius

Marc Antony AR Denarius. 32-1 BC. Praetorian galley travelling right / LEG V, legionary Eagle between two standards. Cr544/18, Syd 1221.

secondo voi quale è un giusto prezzo per questa moneta?

ps scusate la luce delle foto ;)

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Molto meglio questa di quelle che ci mostri di solito, dai retta a me... ;) ;) , ti rigiro alcune cosette prese da miei precedenti interventi a riguardo:

I denari legionari di Antonio furono coniati verso il 32-31 aC in una zecca itinerante al seguito delle legioni collocata probabilmente a Patrae, in attesa della battaglia definitiva con Ottaviano. Le legioni erano quasi 30, ma le legioni onorate sui denari furono 23, per cui l'emissione fu veramente abbondante, anzi si tratta di una delle emissioni più abbondanti dell'antichità. Al diritto una galea da guerra, simbolo della carta migliore nelle mani di Antonio: la flotta, con le gigantesche quinquiremi (qualcosa di simile alle corazzate moderne). Al rovescio le insegne di legione tra cui l'aquila in mezzo alle insegne di coorti. Questo rovescio ripete un rovescio di un denario del 82 ac della gens Valeria.

Ferma restando la medesima tipologia , la complessa emissione di Patrae in favore delle legioni costa di:

- aurei, con la medesima tipologia dei denari, emessi per le legioni IV- VI – XII - XIII - XIV e XIX più un rovescio per la COHORTIUM PRAETORIANUM.

- denari, emessi per 23 legioni, dalla I alla XXIII, fanno eccezione le legioni XII, XVII e XVIII per le quali esistono varianti con la legenda aggiuntiva ANTIQUAE, CLASSICAE e LYBICAE (nell’ordine). Si aggiunge un menzione alla corte degli Speculatori (COHORTIS SPECULATORUM) discretamente rara. Per la prima legione la legenda è LEG PRI.

Di tutte queste diverse varianti sono noti un totale di 864 coni del diritto e 960 del rovescio, il che costituisce una delle più consistenti emissioni dell’età repubblicana.

Gli aurei sono rarissimi, tant’è che dei rovesci è conosciuta una sola variante di conio.

La Legenda al diritto riporta per tutti:

ANT AUG III VIR RPC, da sciogliere in ANTONIUS AUGUR TRESVIR REI PUBLICAE CONSTITUENDAE.

Al rovescio LEG seguito dal numero della legione.

(dati presi dal Crawford)

Questi denari furono coniati in una lega di argento molto scarsa in quanto la disastrosa guerra civile aveva messo in ginocchio l'intero sistema economico.

Il pagamento delle truppe rimaneva ad ogni modo la primaria necessità, com'è giusto che sia in caso di guerra, e a tale scopo furono emessi questi denari che, se pur con percentuali d'argento molto ridotte rispetto agli standard del periodo, garantivano una certa "soddisfazione" dei soldati.

Non essendo costituiti da una lega "nobile" l'usura colpì queste emissioni in modo molto più incisivo rispetto ai normali denari. La scarsa lega di cui questi denari li rese poco appetibili per la tesaurizzazione. Questo fece scattare la legge di Greesham (la moneta cattiva scaccia quella buona). Vuol dire che le monete di scarso valore intrinseco rimanevano in circolazione e la gente cercava di sbarazzarsene spendendole, dato che avevano (almeno in teoria) valore nominale pari a quelle di elevato tenore d'argento.

In particolare, nel formare dei risparmi da sotterrare, i romani usavano le loro monete migliori, di maggior percentuale d'intrinseco, non certo quelle di bassa lega come i denari di Antonio. Questo comportò che i denari di Antonio siano rimasti in circolazione per secoli. Sono presenti ancora nell'età degli Antonini. per questo è la regola ritrovare questi denari in uno stato di conservazione così compromesso, fortemente logori, appiattiti e ricchi di tacche di saggio apposte dai nummularii.

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Per quanto riguarda il prezzo, fino a poco tempo fa si trovavano anche a 15/20 Euro, adesso mi pare i prezzi siano lievitati, anche in pessime condizioni è difficile che vengano venduti sotto i 25/30 Euro.

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Trovarle centrate e di buona conservazione è pressoché impossibile, sono tutte malmesse. Era una bella occasione il lotto dell'asta di Artemide (166-184, ARTEMIDE XXVII) con una serie quasi completa di denari legionari in ottima conservazione. Costava 10000 euro, ma è rimasta invenduta.Può sembrare tanto, ma la metà di quella cifra la si spende solo a sbattersi come cammelli in giro per le aste, a sfogliare cataloghi e a scuotere il mouse per anni alla ricerca di pezzi decenti.

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Dopo la pubblicazione del RRC del Crawford, sono apparsi sul mercato degli aurei inediti sulle emisioni legionarie.

Sono quelli delle legioni: II - XVI - XXII e Chortis Specvlatorvm

E' presumibile ipotizzare che tutte le legioni conosciute attraverso la coniazione dei denari d'argento abbiano avuto una piccola emissione in oro.

Modificato da legionario
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