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IGNORED

Mezza moneta da identificare


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Ti ringrazio Chievolan, hai colto nel segno!Nel sesino la legenda e': D.COMES:VIRTVTVM al R. D:MEDIOLANI3C. Parti di questa scritta si leggono nella mezza moneta.Ciao grazie di nuovo.

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Ormai è mezzo sesino... battute a parte, un taglio così netto indica una volontà, diciamo, di "creare spiccioli"? Ho visto la stessa cosa su un tirolino di Merano, ma mi risulta che la pratica di dimezzare o fare in quattro una moneta fosse viva anche in età romana... Qualcuno ne sa di più?

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.. Beh... lasciando perdere le varie frazioni dell'Asse Rude... per tutto il periodo II° Ac al I° d C. si conoscono in maniera numerosissima le frazioni dell'asse Giano/Proa, sia spezzate a meta che a 1/4

e così anche assi e dupondi dei primi imperatori. Non mancano i denari repubblicani ed esemplari di monete romane provinciali.

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Era sicuramente una pratica comune in Inghilterra, paradossalmente per la bontà del penny che rimase di buon peso e fino per secoli. Siccome la zecca (ed il sovrano) traevano minor profitto dalla produzione di spiccioli che di penny, si disinteressavano abbastanza delle esigenze di circolazione, quindi la gente si arrangiava come poteva e c'era l'abitudine di tagliare i penny in 2 o in 4 approfittando della croce che sembrava quasi dire "tagliare lungo la linea tratteggiata" !

E' possibile che questo sia un caso analogo, anche se la situazione monetaria in Italia era ben diversa essendoci un gran numero di denari molto sviliti che provvedevano alle esigenze del piccolo commercio (motivo per cui non era pratica comune spezzare le monete dalle nostre parti).

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Mi viene in mente un caso diverso, suggeritomi da un mezzanino di Venezia "dimezzato" che ho trovato a Verona lo scorso autunno. Potrebbe benissimo essere il caso di una moneta che nel tempo si è apprezzata per effetto dello svilimento dei nominali emessi successivamente: in un caso del genere normalmente la moneta vecchia e "buona" normalmente finiva per essere tesaurizzata o tosata per "rubare" il fino in eccesso rispetto al circolante (ho per esempio un grosso tosato alle dimensioni di un soldino, valore al quale presumo circolasse infine). In questo caso potrebbe trattarsi di una moneta uscita da qualche tesoro di famiglia e la cui metà corrispondesse più o meno ad una moneta circolante al momento. Oppure fu tagliata quand'era in circolazione altrove per riportarsi al sistema monetario locale. Tutte ipotesi ovviamente!

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