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IGNORED

Perdonate la domanda che sembrerà assurda...


Risposte migliori

Inviato
...ma da totale neofita quale sono, quali sono i parametri in base ai quali giudicare il valore, il periodo o quantaltro di una moneta?
In base a cosa una moneta è più o meno rara rispetto a un'altra?
Sicuramente la reperibilità e poi?
Grazie!

Giulio

Inviato
la reperibilità è strettamente legata alla tiratura con la quale è stata coniata, quindi il numero di pezzi esistenti, viene da sè che una moneta con bassa tiratura è più rara di una che l'ha più alta.
la quotazione invece è influenzata dalla richiesta, come per tutti i settori del mercato, oltre che dalla rarità e dalla conservazione della moneta

Inviato
il periodo si determina in base alle date incise sulle legende oppure per quelle che non la riportano dall'identificazione del soggetto raffigurato e quindi dalla contestualizzazione della moneta stessa. spero di esserti stata un po d'aiuto!ciao!

Inviato (modificato)
I parametri che influenzano la quotazione di una moneta sono:
1) Tiratura
2) Reperibilità
3) Richiesta dai collezionisti
4) Metallo di costruzione
5) Stato di conservazione
6) Purtroppo ci sono anche casi di rarità presunta per scopi speculativi (vedi divisionale euro di Vaticano) Modificato da Dimitrios

Inviato
[quote name='Dimitrios' date='27 ottobre 2005, 23:23']6) Purtroppo ci sono anche casi di rarità presunta per scopi speculativi (vedi divisionale euro di Vaticano)
[right][snapback]63499[/snapback][/right]
[/quote]

quoto pienamente

Inviato
Infatti al Vaticano il sottoscritto non lo vedono proprio... :D
Ciao
Attila

Inviato
Non sempre tiratura e reperibilità vanno insieme. Ci sono monete che hanno tirature abbastanza elevate in origine ma che possono essere di difficile reperibilità, ad esempio perchè sono state in buona parte ritirate dopo la demonetizzazione. Ci sono poi casi di monete molto comuni in bassa conservazione ma rare in alta conservazione, un caso classico sono i 50c "Leoni".

Inviato
[quote name='Attila' date='27 ottobre 2005, 23:37']Infatti al Vaticano il sottoscritto non lo vedono proprio... :D
Ciao
Attila
[right][snapback]63510[/snapback][/right]
[/quote]


Idem. Quoto. :D

Inviato
[quote name='Paleologo' date='28 ottobre 2005, 15:50']Non sempre tiratura e reperibilità vanno insieme. Ci sono monete che hanno tirature abbastanza elevate in origine ma che possono essere di difficile reperibilità, ad esempio perchè sono state in buona parte ritirate dopo la demonetizzazione. Ci sono poi casi di monete molto comuni in bassa conservazione ma rare in alta conservazione, un caso classico sono i 50c "Leoni".
[right][snapback]63746[/snapback][/right]
[/quote]

Quoto.

Inviato
Ciao Amici,

un esempio di bassa tiratura (8000)che farebbe supporre una rarità,ma che così non è per la scarsa richiesta dei collezionisti è il dittico proof "Europa dei Popoli" emessa dalla zecca italiana. :(

Saluti da Max65 ;)

Inviato
Infatti deve anche piacere per essere rara se fai anche solo 1000 esemplari di un'obrobrio difficilente si venderanno, tipo quelle monete chitarra non la comprerei neanche se fosse l'unica. :)

Inviato
Vorrei aggiungere una cosa e correggetemi se in qualche modo non sono preciso, un commerciante di monete con negozio qua a Torino mi disse che i prezzi rilevati dai cataloghi non tengono conto delle monete nei musei ma solo di quelle che circolano in collezioni private e quindi vengono effettivamente comprate e vendute, quindi se per assurdo ci fossero nei musei 100.000 esemplari di una certa moneta ma solo 100 in collezioni private sarebbero solo questi ultimi a dare la rarità della moneta.
Ho trovato questa affermazione estremamente interessante anche perché a ciò non avevo mai pensato ma la considero ragionevole poiché se una cosa non è in commercio non può fare mercato no?

Sergio

Inviato (modificato)
I cataloghi annuali riportano o quanto meno dovrebbero riportare i prezzi desunti da "tutte" le sole operazioni di compravendita intercorse l ' anno precedente a quello di pubblicazione , a livello teorico
Naturalmente una moneta in un museo o in una collezione privata che non cambia di mano non rientra nel calcolo
In pratica ogni editore di prezziario , ha un certo numero di consulenti esterni (non cosi' numeroso come uno potrebbe supporre) , leggi operatori numismatici (i nomi si trovano nei ringraziamenti degli stessi cataloghi) e in base a loro e tenendo conto delle aste + importanti si desumono le quotazioni Modificato da piergi00

Inviato
poi, per conmplicarci la vita, aggiungerei che esiste, secondo me soprattutto, un valore soggettivo della moneta che va ben oltre quello oggettivo...

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