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Iside Pelagia


tacrolimus2000

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La moneta illustrata è una emissione pseudo autonoma romana coniata dalla zecca di Cyme nella provincia denominata Aeolis in Asia Minore. Al dritto compare un elegante ritratto della personificazione del senato di Roma ed al rovescio Iside Pelagia che tiene una vela gonfia su galea a destra.

Cyme (Aeolis), periodo di Gordiano III (?)

AE 24

D/ IEPA • CVN | KΛHTOC, busto diademato e drappeggiato del Senato romano

R/ E ACK ... ANIOV B KVM - AIΩN (sotto la galea), Iside Pelagia su galea a destra, tiene una vela gonfia con entrambe le mani (ed un piede)

AE, 24 mm; 7.79 g; orientamento assi di conio 180°

Rif: BMC 116 var, Forni 50 var (per entrambi diverso magistrato), Mionnet Supplemento VI 129 (legenda errata/incompleta)

Ex Roma Numismatics (Vcoins 6903)

Non mi dilungo sul significato del dritto su cui ho già scritto su questo foro, ma spendo due righe su quello del rovescio.

L’antica Cyme era situata sulla costa dell’Asia Minore che affaccia sul mare Egeo, di fronte all’isola di Lesbo.

Per Head gli abitanti di Cyme “were mainly agricultural, and averse to seafaring”. Evidentemente nel tempo la posizione favorevole portò invece un notevole sviluppo dei traffici commerciali via mare. Iside Pelagia, infatti, era la protettrice dei viaggi e dei naviganti e l’incisore ha voluto legare il nome della città a quello della dea su questo rovescio.

Il culto di Iside Pelagia aveva il suo centro principale a Delo; sul suolo Italico vanno ricordati i ritrovamenti di reperti e strutture riconducibili al suo culto nei pressi di Cuma (podio e tracce di portico di un santuario del I secolo a.C.), dell’Isola Sacra a Fiumicino (un’iscrizione proveniente dal drenaggio del Canale di Fiumicino) e nell’antica Benevento (frammento di scultura ossia nave e piedi di Iside).

La moneta non ha al momento un riferimento certo. Quello parzialmente più aderente va ricercato nel vecchio Mionnet.

La tipologia busto del Senato/Iside Pelagia è riportata nel BMC al n. 116 e dal Forni al n. 50 (Forni: IEPA e ΘEΩN CVNKΛHTOC, un capitolo dimenticato della storia di Roma), ma con una legenda di rovescio e magistrato diverso: EΠ EΛΠIΔHΦOPOV KVMAI. Il periodo indicato per questa emissione è quello di Valeriano I/Gallieno. Un esempio è visibile qui:

http://www.acsearch.info/record.html?id=360779

Come si può notare anche lo stile delle due monete è assai diverso.

Purtroppo la legenda sull’esemplare che ho postato è incompleta e sembrerebbe: E ACK[....]ANIOV B KVM / AIΩN. L’unico riferimento simile è quello del supplemento VI del Mionnet che al n. 129 legge CAC....NOV B KVMAIΩN, ma probabilmente la prima C è in realtà una Epsilon.

Il magistrato dovrebbe quindi essere E ACKΛANIOV e la legenda dovrebbe essere E ACKΛANIOV B KVMAIΩN come compare sul rovescio dell’emissione Forni 46: Tyche/Iside Pelagia attribuita dubitativamente dell’autore al periodo di Gordiano III.

Anche la moneta illustrata dovrebbe quindi appartenere a questo periodo e non a quello di Valeriano/Gallieno.

Luigi

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Modificato da tacrolimus2000
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Una domanda: che differenza c'e' tra Iside Pelagia e Faria? Se non sbaglio hanno la stessa rappresentazione, ma ho visto che alcuni autori identificano le due figure come la stessa, mentre altri distinguono la prima dalla seconda, quest'ultima vista come protettrice del porto di Alessandria.

Inoltre, esistono monete che citano esplicitamente il nome di Iside Pelagia, come succede nel caso della Faria (si veda http://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=ISIS%20FARIA )?

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La divinità è la stessa, Iside; quello che l'epiteto introduce è una specifica caratteristica.

Iside diventa così Pharia se se ne invocano i poteri di protrettrice del Faro di Alessandria o Pelagia se è protrettrice dei naviganti sui mari .

In altri contesti abbiamo Iside Triumphalis, Augusta, Capitolina, etc., ma non conosco ricorrenze su monete.

http://www.etudes-isiaques.fr/squelettes/pdf/contrib/epicl_Iside_Serapide_Roma.pdf

Lo stesso si riscontra per altre divinità, ad esempio Giove che diventa, a seconda del contesto, Fulgurator, Custos, Propugnator, Stator, etc.

La moneta di Cyme non ha relazione con la città di Alessandria e il nome della divinità non è inciso nella legenda; l'identificazione più ovvia è quella di Iside Pelagia.

Luigi

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Grazie Luigi.

La moneta di Cyme non ha relazione con la città di Alessandria e il nome della divinità non è inciso nella legenda; l'identificazione più ovvia è quella di Iside Pelagia.

Quindi, a parita' di rappresentazione, dovremo considerare Iside Faria per le emissioni alessandrine e Pelagia per le altre.

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A mio avviso sì.

L'identificazione di Isis Pharia dovrebbe essere ristretta alle emissioni che hanno relazione con il Faro di Alessandria d'Egitto vuoi perchè emesse in questa zecca o perchè emissioni di Omonoia (alleanza-concordia) con altre città.

Un esempio l'emissione di Gordiano III, Omonoia tra le zecche di Efeso e di Alessandria, allegata.

Spesso, tuttavia, si ritrova nelle descrizioni dei rovesci Isis Pharia anche quando manca un riferimento al faro.

Basta fare una ricerca per torovare monete di Byblos, Focea, Corinto, etc, ma ciò è probabilmente legato alla sensibilità del compilatore della descrizione o del catalogo che riprende descrizioni di altri.

Trovo più corretto che a Corinto Iside sia identificata come Pelagia (allegato 2)

Luigi

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Il magistrato dovrebbe quindi essere E ACKΛANIOV e la legenda dovrebbe essere E ACKΛANIOV B KVMAIΩN come compare sul rovescio dell’emissione Forni 46: Tyche/Iside Pelagia attribuita dubitativamente dell’autore al periodo di Gordiano III.

Anche la moneta illustrata dovrebbe quindi appartenere a questo periodo e non a quello di Valeriano/Gallieno.

Una ulteriore prova a favore del periodo di Gordiano III viene indirettamente da una moneta illustrata sul Lindgren III, attribuita (erroneamente credo) alla zecca di Maeonia in Lidia (n. 482).

Il dritto raffigurante il Senato di Roma deriva dallo stesso conio della moneta di Cyme ed è quindi probabile che la classificazione del Lindgren sia errata (non viene fornito alcun riferimento bibliografico).

Il magistrato E CVNΦEPONTOC compare infatti a Cyme (non a Maeonia) su un'altra emissione del periodo di Tranquillina (Senato di Roma / Tyche), Forni 44.

Luigi

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L'identificazione di Isis Pharia dovrebbe essere ristretta alle emissioni che hanno relazione con il Faro di Alessandria d'Egitto vuoi perchè emesse in questa zecca o perchè emissioni di Omonoia (alleanza-concordia) con altre città.

Un esempio l'emissione di Gordiano III, Omonoia tra le zecche di Efeso e di Alessandria, allegata.

Grazie anche da parte mia e complimenti a Luigi per questa interessantissima discussione!!!

Attraverso le Vostre appassionate disanime, i bronzi provinciali stanno divenendo per me fonte continua di delizie e conoscenze sempre nuove ... :rolleyes:

Qui un piccolo contributo da parte mia, sotto forma di un gioco di parole ...

Riguardo all'effige di Iside Faria che sulle monete di Alessandria e su quelle di Efeso dispiega la Vela con accanto il Faro (nel bellissimo bronzo di Gordiano III in realtà ad alludere al faro compare a sinistra una lunga torcia :)), Philippe Bruneau avanza la curiosa ipotesi che la raffigurazione rimandi ad un calembour: un gioco di parole basato sull'assonanza di termini che si scrivono in maniera simile ma hanno significato diverso ... ...

Tale assonanza favorirebbe l'identificazione di Iside Regina dell'isola di Faros (con alfa con accento acuto) in quella Dea che ha fatto una vela del suo … φᾶρος !!!

Il termine greco pharos–pharous, con alfa con accento circonflesso, significa infatti "mantello-pezzo di tessuto"!!! :P

Ecco Iside Faria con φᾶρος e vela al vento, in una strepitosa dracma alessandrina di Adriano ...

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Valeria

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Grazie Valeria.

Riprendo questa discussione per illustrare una evidenza interessante, per altro già studiata da diversi autori (Close, Kraft, Johnston ad esempio).

Nella foto allegata ho comparato la mia moneta, coniata dalla zecca di Cyme, con una emessa dalla zecca di Smirne.

La cosa apparentemente sorprendente è che entrambe risultano prodotte dallo stesso conio di dritto.

Gli studi sembrano indicare infatti che durante la fine del secondo secolo e durante il terzo secolo le monete greco imperiali coniate nell'Asia Minore venivano prodotte da un limitato numero di officine (Smirne era una di queste) che rifornivano le altre città.

Esistevano cioè dei centri in cui una unica mano produceva un conio di dritto che, sia nel caso riportasse un profilo imperiale, sia una personificazione come il Senato, Demos, o Buole, era possibile condividere tra più zecche (l'etnico e le tematiche locali venivano incise al rovescio). Pochi maestri incisori lavoravano quindi per produrre l'immagine del lato della moneta che poteva essere condiviso da più città.

K. Kraft oltre Smirne, indica altri centri in cui ciò probabilmente accadeva ad esempio Efeso, Cizico, Sardi e Apamea. Ognuna di questa aveva un suo gruppo di città satelliti o clienti che serviva. Si nota infatti che le città "dell'orbita" di Smirne, che ha emesso monete pseudo autonome, hanno anch'esse emesso monete pseudo e città "dell'orbita di Efeso no. Questo equilibrio non era statico, ma dinamico. Una città che si "serviva" della zecca di Smirna per le emissioni pseudo autonome e decideva di produrre emissioni con ritratto imperiale, si poteva "servire" a Pergamo per tale scopo.

Luigi

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Kraft ha evidenziato che questo conio di dritto è stato usato a Cyme, Smyrna, Temnos e Hyrkaneis.

In allegato un frammento della tavola 10 tratta da Konrad Kraft, Das System der kaiserzeitlichen Münzprägung in Kleinasien.

Luigi

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Il dritto delle monete di tutte e quattro le zecche illustrate nel frammento sono stati prodotti dallo stesso conio.

La tua è diversa da quella di Temnos e di conseguenza anche dalle altre tre.

Luigi

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Aggiungo, senza sapere quale sia la zecca della tua moneta, che il dritto che sto discutendo è stato utilizzato, secondo gli autori, nel periodo di Gordiano e Tranquillina. In altri periodi si hanno altri conii ed inltre la condivisione tra zecche potrebbe essere stata diversa.

Luigi

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Vi è inoltre un altro aspetto ancora non chiaro, ossia se l'officina della zecca "centrale" producesse e fornisse solo il conio di dritto per le zecche "clienti" o producesse direttamente le loro monete.

In allegato una altra serie di esempi:

1) Erythrae in alleaza con Chios

2) Phokaia

3) Smyrna

Luigi

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Modificato da tacrolimus2000
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Aggiungo, senza sapere quale sia la zecca della tua moneta, che il dritto che sto discutendo è stato utilizzato, secondo gli autori, nel periodo di Gordiano e Tranquillina. In altri periodi si hanno altri conii ed inltre la condivisione tra zecche potrebbe essere stata diversa.

Luigi

Periodo alessandro severo e philippo I zecca temnos retro due nemesi affrontanti come nell'ultima moneta del post.

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Luigi non me lo devi neppure chiedere il favore, visto gli immensi che tu fai a me, mi sa che questa moneta era stata classificata proprio da te.

Ciao Roberto

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Grazie; non la ricordavo e comunque non avevo salvato le immagini.

Non so cosa ti avevo detto allora; comunque il magistrato (Strategos) è Smaragdos (STR SMARAGDOY THMNEITWN).

La classificazione è:

- Forni 65 (periodo di Alessandro Severo-Mamea)

- BMC Aiolis n. 13 (Alessandro Severo-Filippo I, ma nella nota a piede di pagina riporta che Smaragdos compare sulle monete di Mamea )cita una moneta nel Mionnet).

- Mionnet III pag. 27 n. 163

- SNG Cop 269

Per il Münsterberg il magistrato è del periodo di Alessandro Severo (cita anche'sso il Mionnet per Mamaea).

A questo punto non capisco perchè il BMC allarga il periodo fino a Filippo I

Luigi

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