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Celtica non classificata.


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Questa non l'ho classificata, e un aiuto mi farebbe comodo: rame, una bella patina verde, 2,3 g. e 15-16 mm. Non si individua alcuna lettera. Al D. vedo una testa molto stilizzata, resa di 3/4 e un po' dall'alto con alcuni tratti curvilinei. Un solo tratto un po' ad uncino rappresenta naso e bocca, altri simili i sopraccigli...ma non so se leggo bene l'immagine. Al R. è più comune: un cavallo andante a sin., potrebbe anche essere un pegaso, perchè l'immagine è sbiadita. Quella che a me sembra una testa è davvero poco "naturalistica", ed è sottoposta ad un trattamento di semplificazione-astrazione-riduzione all'essenziale.

In un saggio che ho già citato (Organicità e astrazione, Electa ried. 2005), R.Bianchi Bandinelli usa come sinonimi i termini "naturalistico" ed "organico", e li attribuisce all'arte greca matura ed all'arte romana. Sostiene che questo filone culturale ed artistico ha cercato di avvicinarsi il più possibile alla descrizione realistica della natura; questa tendenza era sostenuta dalla scelta della razionalità, e dal collocare l'uomo al centro dell'universo. Altre culture invece (come quella celtica, o quella scitica) sono caratterizzate dalla astrazione: alcune parti divengono essenziali, altre spariscono; con un' unica caratteristica si rappresenta il tutto, simbolicamente (es. le zanne o gli artigli di una belva diventano sproporzionati..) Tutto questo sarebbe collegato ad un atteggiamento spirituale non realistico, non antropo-centrico, ma tendente piuttosto al misticismo, alla ricerca di entità soprannaturali ed all'affidamento ad esse del destino dell'uomo.

Scusate il ben misero riassunto!

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Modificato da gpittini
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  • 1 mese dopo...

Ciao, non riesco ad identificare la tua moneta, ma al R vi è come tu hai detto una tipica rappresentazione stilizzata di un cavallo. Il cavallo è uno degli elementi ricorrenti nella monetazione celtica in quanto ha per queste popolazioni un forte valore simbolico e soprannaturale. Esso simboleggiava sia lo spirito del sole sia della terra e il rapporto divino fra la terra e la propria gente. Durante la tarda età del bronzo i cavalieri diventarono sempre più influenti nella struttura sociale e il cavallo ha iniziato a significare il valore, la nobiltà e la libertà. Epona era la divinità celtica dei cavalli, proteggeva e consolidava le tribù ed era associata con i simboli dell'abbondanza e della fertilità. Lo stallone invece è il capo tribale, rappresentato talvolta nell'arte della moneta stilizzato con falli multipli che denotano la sua potenza soprannaturale.

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Poichè appunto non ti posso essere d'aiuto con l'identificazione, continuo con l'aspetto simbolico di ciò che vi è rappresentato, aspetto molto importante nella monetazione celtica e a cui mi sto interessando sempre più ultimamente.

Al D della tua moneta c'è come tu hai scritto nel titolo del tuo post una testa stilizzata. Come spesso si vede sulle monete celtiche, le teste rappresentate non hanno la funzione di effigiare qualcuno in particolare (divinità, mito, potente) ma sono appunto “anonime” e hanno un valore spirituale e simbolico. La testa, essendo il luogo che accoglie la lingua, gli occhi e le orecchie, nel mondo celtico era vista come la principale fonte della saggezza, il luogo dove risiedeva il potere spirituale. I guerrieri collezionavano e onoravano le teste dei propri nemici. Teste o immagini di teste venivano spesso depositate in luoghi sacri, sopratutto quelli che simboleggiavano il collegamento con il mondo superiore e spirituale come le sorgenti, laghi o pozzi. Così una testa su una moneta spesso non effigiava ma enfatizzava il peso e l'importanza di ogni transazione.

M

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Caro Gianfranco innanzitutto auguri di buona Pasqua ormai trascorsa, la moneta che hai postato è molto interessante e a tal proposito approfitto della tua discussione per postare anche la mia che mi sembra essere della stessa tipologia sperando che appassionati di monetazione celtica possano aiutarmi in una classificazione.

Salutoni Antonio

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  • 2 settimane dopo...

DE GREGE EPICURI

Leggo solo oggi, scusate il ritardo. Per Antonio: davvero bella la tua moneta, diciamo il R perchè del D si vede poco; il cavallo sembra un Pegaso, anche se le ali non sono chiarissime, ed ha una stranissima testa da uccello (stavo per dire da ornitorinco!). La fusione di animali diversi è piuttosto frequente nelle celtiche, con delle combinazioni originali e dissimili da quelle del mondo greco o etrusco, che pure conosceva le chimere, i grifoni e i centauri...

Per Mamoph: proprio vero quello che dici della "potenza concentrata nella testa", in effetti pare che le teste dei nemici uccisi venissero prima legate alla sella del cavallo, poi conservate in vario modo nei villaggi e nelle case. Alcune delle teste rappresentate sulle monete sarebbero in effetti delle "teste mozzate".

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