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IGNORED

Identificazione parte 1


Risposte migliori

Salve,

vi chiederei di avere nuovamente pazienza con me e se possibile di potermi aiutare ad identificare una trance di monete (che credo essere quasi tutte romane). Dividerò il tutto in due pari per non creare troppa confusione. Eccovi le prime 4 e grazie in anticipo:

1 - peso circa 2 gr. - diametro 15 mm

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2 - peso circa 2 gr. - diametro 15 mm

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3 - peso circa 4 gr. - diametro 17 mm

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4 - peso circa 2 gr. - diametro 16 mm

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La prima è una GLORIA EXERCITVS di Nicomedia sembrerebbe, "SMNA", l'Imperatore non lo distinguo, forse Costantino II. Non ne sono sicuro ma a me la moneta pare imitativa

La seconda è un'altra GLORIA EXERCITVS, sembrerebbe di Costantino I, l'esergo non riesco a definirlo.

La quarta è un VRBS ROMA, in esergo, mi pare di vedere "R ? Q" dunque zecca di Roma, elmo piumato.

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La terza è un nummo di Valente ----->Valens DN VALEN-S PF AVG Diadema a perle busto drappeggiato e corazzato legenda del rovescio: SECVRITAS-REIPVBLICAE Vittoria andante a sinistra cob ghirlanda e ramo di palma

l'esergo è poco chiaro ma mi sembra PLVG ------->Lyons RIC IX Lyons 12, type i(a) comune 3 AE3

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Vi ingrazio molto per i vostri illuminanti contributi ed invidio la vostra competenza nel riconoscere "al volo" le monete :D

Posso azzardare a chiedervi una stima, se pur approssimativa del valore?

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Considerando che le monete non sono particolarmente rare e in conservazione molto bassa, temo che il valore economico sia praticamente nullo (meno di 5 Euro per tutte e quattro).

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Grazie, è quanto più o meno mi aspettavo. In verità la mia domanda non era tanto a scopo veniale, quanto un tentativo di capire meglio il criterio di valutazione delle monete antiche, delle quali sono ancora molto profano.

Il fatto è che più volte ho letto in questo forum di monete che se con patine verdi o nere valevano 10, senza sarebbero valse 1.

Quello che non capisco è se le patine o le incrostazioni costituiscano elementi essenziali del valore o meno.

Faccio un esempio… in libri cataloghi o anche in esempi di tipologie di monete romane molte volte si vedono esemplari in oro quasi splendido quasi come appena coniato o anche in bronzo pulitissime e quasi lucide perfettamente conservate.

Quelle monete sono così perché si sono conservate tali per millenni o hanno subito pulizie? E se hanno subito pulizie perché allora non si è scelto in quel caso di conservarne la famosa patina?

Perdonatemi se faccio magari domande stupide, ma stò solo cercando di avere una visione più chiara.

Grazie

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La tua è una domanda più che legittima. Io partirei dalla considerazione che valore economico e valore numismatico sono due cose molto diverse. In pochissimi casi la patina ha un effettivo valore numismatico. Nella maggior parte dei casi prima o poi nel corso della sua vita la moneta, soprattutto se di un certo pregio, sicuramente è caduta nelle mani di qualcuno che ha pensato di 'valorizzarla' togliendo la patina originale - che si conserva in maniera ragionevole solo in una minoranza dei casi :( Sta di fatto invece che OGGI il gusto corrente porta a dare una valutazione economica altissima a questo particolare, quindi una moneta spatinata, cioè riportata allo stato in cui era al momento dalla sua realizzazione, è meno pregiata di una moneta con una bella patina, anche se magari ripatinata 100 anni o 100 giorni prima. Se mai riusciremo a realizzare un sistema per stimare l'anzianità delle patine, sarà divertente vedere come reagirà il mercato... Sta di fatto che l'oro non si ossida, e quindi va benissimo che luccichi, l'oricalco no... Qualche dubbio sul fatto che il nostro senso estetico sia condizionato da chi la vende a così alto prezzo, la patina, ci dovrebbe venire.

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Allora scusami, tanto per avere un esempio concreto, l'ultima tra le monete che ho postato, si può vedere che è probabilmente incrostata di un qualche materiale biancastro, che ne copre molto i dettagli.

Da quel che ho capito, mantiene un valore (economico e non numismatico) più elevato se la lascio così anzicchè provare a pulirla (anche se non saprei sinceramente come approcciarmi a un tipo di pulitura del genere)?

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Allora scusami, tanto per avere un esempio concreto, l'ultima tra le monete che ho postato, si può vedere che è probabilmente incrostata di un qualche materiale biancastro, che ne copre molto i dettagli.

Da quel che ho capito, mantiene un valore (economico e non numismatico) più elevato se la lascio così anzicchè provare a pulirla (anche se non saprei sinceramente come approcciarmi a un tipo di pulitura del genere)?

Sicuramente è meglio della prima, e con qualche giorno di bagni in acqua deionizzata alternati a spazzolate con uno spazzolino a setole morbide, può ancora migliorare, rimuovendo qualche incrostazione superficiale senza intaccare la patina più profonda. Diciamo che IO potrei arrivare anche ad apprezzare una moneta completamente spatinata - ma spatinata 'bene' - sono le cose a metà che non mi piacciono...

Modificato da vince960
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Toglimi una curiosità. Per un moneta in questo stato, che per me è impossibile tantare d'identificare, che trattamento consiglieresti?

Solito bagno e spazzolate, o che altro o per lo stato in cui è non ne vale nemmeno la pena?

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P.S. per il bagno nel'acqua (in acqua distillata o acqua deionizzata poi?) per la moneta quattro di cui parlavanmo prima, quanto tempo credi dovrei lasciarcela stare?

Modificato da sean
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Toglimi una curiosità. Per un moneta in questo stato, che per me è impossibile tantare d'identificare, che trattamento consiglieresti?

Solito bagno e spazzolate, o che altro o per lo stato in cui è non ne vale nemmeno la pena?

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P.S. per il bagno nel'acqua (in acqua distillata o acqua deionizzata poi?) per la moneta quattro di cui parlavanmo prima, quanto tempo credi dovrei lasciarcela stare?

Per una moneta ridotta così non so, prova, tanto il bagno in acqua deionizzata (quella dei ferri da stiro, la chiamiamo 'distillata' ma in effetti è più corretto definirla deionizzata) non costa niente, solo un po' di pazienza. Altrimenti la puoi tenere in bagno d'olio d'oliva, sempre spazzolandola periodicamente, e se non funziona come cosa estrema puoi provare con l'elettrolisi, supponendo sempre, però, che ci sia rimasto qualcosa sotto le incrostazioni. In quest'ultimo caso la patina con molta probabilità si perde, ma se la moneta è completamente illegibile non ci sono molte altre alternative. Per i tempi, diciamo una volta al giorno la togli dall'acqua, la spazzoli, cambi l'acqua e ripeti finché non sei soddisfatto oppure vedi che non ottieni nessun risultato :)

Modificato da vince960
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Grazie, è quanto più o meno mi aspettavo. In verità la mia domanda non era tanto a scopo veniale, quanto un tentativo di capire meglio il criterio di valutazione delle monete antiche, delle quali sono ancora molto profano.

Il fatto è che più volte ho letto in questo forum di monete che se con patine verdi o nere valevano 10, senza sarebbero valse 1.

Quello che non capisco è se le patine o le incrostazioni costituiscano elementi essenziali del valore o meno.

Faccio un esempio… in libri cataloghi o anche in esempi di tipologie di monete romane molte volte si vedono esemplari in oro quasi splendido quasi come appena coniato o anche in bronzo pulitissime e quasi lucide perfettamente conservate.

Quelle monete sono così perché si sono conservate tali per millenni o hanno subito pulizie? E se hanno subito pulizie perché allora non si è scelto in quel caso di conservarne la famosa patina?

Perdonatemi se faccio magari domande stupide, ma stò solo cercando di avere una visione più chiara.

Grazie

ciao è vero che il prezzo di una bella patina lo fa il mercato.....Oggi sono quotate e ricercate le patine verdi, una volta nelle vecchie collezioni erano scure....

una cosa è certa, come si è detto, la patina oltre a deliziare lo sguardo e il tatto di chi tiene in mano una moneta antica , è anche il risultato del tempo e dei vari agenti (chimici e fisici) che hanno interagito con la moneta stessa.

ciao

sku

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Ma perdonatemi, se il prezzo della moneta è in qualche modo dettata dal mercato e dai gusti di questo, dal punto di vista esclusivamente numismatico, parlo di valore di catalogo per intenderci, ove classificare le monete come buono , splendido , ecc il discorso cambia?

ovvero lì è preferibile avere una moneta più che visibile anche nei minini dettagli, pur se spatinata o scrostata?

Altrimenti come sarebbe riconducibille alla scala di classificazione di cui parlavo, la moneta comunque "sporca" di patina ed altro??

P.S. grazie per i consigli sulla pulitura ;)

Modificato da sean
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