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Come faccio a non pagare il canone TV?


odjob

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Salute

io ancora non effettuo ilpagamento del canone TV perchè la TV non la guardo più,per via di pogrammi che non mi piacciono(poi semmai approfondiamo).

Ho telefonato in RAI e mi è stato detto che ormai i primi 6 mesili devo pagare,e devo effettuare la disdetta,tramite Raccomandata, peril canone che non voglio più pagare e,nella lettera della disdetta devomettere a chi ho dato la o le TV che ho(oppure avevo)in casa.Mi è stato chiarito che noi tutti paghiamo il canone in virtù del fatto che abbiamo la TV in casa.

Ora,io dico:io hoil lettore DVD,mi voglio vedere i film a noleggio ,ma non voglio vedere i programmi TV;ebbene ciò non posso farlo.

Non potrebbero staccare l'antenna,anzicchè farmi togliere la TV??La RAI mi ha risposto che la legge è quella e basta(legge 246 del 1938)

--Qualche legale del forum potrebbe dirmi come posso ovviare al problema,o consiglirmi qualche escamotage legale?

--Grazie

-odjob

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Non sono un legale, ma la vedo brutta!

Leggendo a destra e manca come siamo soliti fare un po tutti,

mi sembra di aver capito che il canone televisivo sia dovuto anche per il semplice fatto

di possedere un computer, dal momento che tale strumento consente di ricevere le trasmissioni

televisive. Non solo l'antenna consente le ricezioni televisive.

Dovrebbe poi esistere un problema "radio". Chi di noi non ha una radiolina portatile?

Il problema a questo punto è a monte.

Premesso che moltissimi non lo pagano (sono considerati evasori ma messuno fa niente o quasi per evitarlo), perchè per legge si deve continuare a pagare un balzello che in moltissimi continuano a considerare ingiusto ed inopportuno?

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Allora, basta con le ipocrisie almeno qui che siamo tra amici: il canone Rai si chiama così impropriamente, il suo vero nome dovrebbe essere Imposta di Possesso sui mezzi audiovisivi (C. Costituzionale, sent. 535/1988 - è una imposta, non una tassa perché è dovuta per il possesso di un apparecchio radiotelevisivo, non importa se vi sia o meno un servizio da parte dello Stato); il regime legale non è poi così diverso, nei fatti, da quello della tassa di possesso sugli autoveicoli, ma si continua a chiamarlo canone rai per non fare rivoltare l'opinione pubblica. Nei fatti il canone si paga quando si possiede (almeno) una televisione e non si paga quando non la si possiede; se si vuole disdire il canone rai è consigliabile farlo solo causa decesso dell'intestatario, altrimenti ci si espone al controllo (fisiologico) da parte degli ispettori del fisco (che in caso di flagranza possono intervenire sulla fedina economica del soggetto - Equitalia in particolare - tentando per vie traverse il recupero dei crediti dovuti attraverso ad esempio l'apposizione di ipoteca sull'autoveicolo o sull'immobile di proprietà del soggetto insolvente). Non è affatto consigliabile rifiutarsi semplicemente di pagarlo, in quanto si rischia di dovere nel giro di poco tempo cifre astronomiche e di perdere la casa o l'automobile di proprietà.

La legge che impone il canone per i mezzi audiovisivi è uno dei tanti meriti che persino la Sinistra moderna riconosce al Duce; si tratta del Regio Decreto Legislativo 21 Febbraio 1938 n. 246. All'epoca la legge faceva esplicito riferimento ai programmi radiofonici, non essendoci ancora la televisione. L'articolo 1 riporta testualmente:

Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto.

La presenza di un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l'impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici, fa presumere la detenzione o l'utenza di un apparecchio radioricevente.

A voler rispettare la legge quindi, il canone è dovuto non solo da chi possieda radio o televisione, ma anche da chi possieda, vedi il comma secondo dell'articolo primo, computer, videocamere, macchine fotografiche digitali, lettori multimediali, forni a microonde, lavatrici, tostapane, orologi digitali e così via, dal momento che essi contengono componenti adattabili alla ricezione di onde elettriche.

L'articolo 10 dispone invece le regole, ancora in vigore, per la cessazione del rapporto, imponendo addirittura che l'apparecchio atto a ricevere il segnale venga o alienato a terzi con apposita denuncia all'autorità competente, oppure sigillato in modo tale da non poter funzionare e poi piombato con filo di ferro dai tecnici dell'Ufficio Registro. La denuncia deve essere fatta entro novembre di ogni anno, altrimenti il canone dei primi sei mesi dell'anno in cui si richiede la cessazione del rapporto è dovuto e non viene restituito.

Qui trovate qualche informazione su come disdire (e buona fortuna):

http://www.associtta...nerai/index.htm

Qui invece una scheda di dottrina sul "Canone":

http://www.giuffre.i...lucia_0103.html

Modificato da DragoDormiente
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Tra l'altro segnalo che in ambiente Rai e ministero delle TLC si discute da qualche anno di obbligare al pagamento del canone anche i possessori di computer; coloro che possiedono solo detto bene pagherebbero un canone apposito, chi invece possedesse sia computer che televisione dovrebbe, secondo questa proposta, pagare due canoni distinti. Altra proposta riguarda invece la moltiplicazione dei canoni per il numero di apparecchi posseduti (tre televisioni = tre canoni). Per ora comunque non c'é nulla di certo. Sui computer però la stangatà arriverà sicuramente, non si sa quando e non si sa come, ma arriverà (potrebbe prendere appunto la forma dell'imposta per il possesso di computer, oppure quella dell'equo compenso).

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Per quanto riguarda gli escamotages legali, beh, non ce ne sono; chi ha pagato almeno una volta il canone (e sono solo il 43 % degli italiani, laddove chiunque possiede almeno una tv) lo pagherà per sempre, e dopo morto lo pagheranno al posto suo i suoi eredi, salvo la disdetta per decesso sperando che venga accettata e che non partano i controlli fiscali a tappeto contro gli eredi.

Il canone è un tributo sui generis da cui non si scappa. Non pagarlo mette in moto il leviatano della PA che, nella veste di Equitalia, ti mangia l'anima e tutto il resto con compensi, spese ed interessi (il canone costa 110 € all'anno, non pagarlo fa aprire una pratica di riscossione di Equitalia che ne costa subito 450, lasciar passare del tempo la fa lievitare ad interessi che la stessa Cassazione ha più volte definito usurai).

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Ciao, tutto quello che è stato detto è corretto ma il canone si puo' disdire semplicemnete e eliminando la Tv tramite discarica e oltre alla disdetta si deve aggiungere un alettera che intima agli ispettori di controllo di non venire a controllare se ho detto il vero o il falso perchè altrimenti anche loro commetterebbero reato a pensare che tu lo possa commettere.

E' un po' contorto il pensiero ma qualche hanno fa l'ho usata ed avevo la lettera creata ad hoc da un avvocato.

Giangi_75it

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Sapevo già tutta la storia esposta con competenza da Dragodormiente ma ogni volta che mi capita sott'occhio la questione penso solo una cosa: che schifo...

Saluti

Simone

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Ciao, tutto quello che è stato detto è corretto ma il canone si puo' disdire semplicemnete e eliminando la Tv tramite discarica e oltre alla disdetta si deve aggiungere una lettera che intima agli ispettori di controllo di non venire a controllare se ho detto il vero o il falso perchè altrimenti anche loro commetterebbero reato a pensare che tu lo possa commettere.

E' un po' contorto il pensiero ma qualche hanno fa l'ho usata ed avevo la lettera creata ad hoc da un avvocato.

Giangi_75it

Curioso, mi piacerebbe leggerla questa lettera/diffida, anche perché è meno contorta di quello che può sembrare. ;)

Quanto all'eliminare la tv via discarica, bisogna volerlo fare...

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Il canone RAI è una tassa di possesso degli apparecchi televisivi stabilita dal Regio Decreto xyz.

Ad oggi si da per scontato che in ogni casa ci sia almeno 1 televisore. Quando allacci la luce o il gas, con il codice fiscale vanno a verificare se paghi o meno il canone e, se non risulta, inviano l' "invito" a pagare (quanto la odio quella pubblicità dove cercano di farti passare il canone RAI come un libero contributo per il servizio prestato dalla TV di stato!!!!). Per lo stesso motivo l'avviso arriva sempre e solo per la prima utenza intestata ad un soggetto, ma mai per la 2a, 3a o Nessima casa.

Da quanto mi risulta, a parte lettere minatorie, non ho mai sentito parlare di un vero e proprio controllo da parte di chicchessia. Per accedere nella tua abitazione avrebbero infatti bisogno di una sorta di mandato del giudice (così come GdF, Carabinieri, Polizia etc. etc).

Per smettere di pagare il canone dovresti mandare una raccomandata alla RAI chiedendo l'intervento di loro funzionario per "sugellare" la tua TV (una volta era specificato che l'addetto doveva presentarsi con sacco di iuta per l'insaccamento!!!! :o ), ma considerate le dimensioni degli attuali LCD a 42" (se non più grossi) la vedo molto molto ardua.

Cmq....se non l'hai mai pagato astieniti e fregatene delle loro lettere! ;)

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Credo che queste tasse di possesso all'epoca fossero motivate dal fatto che comunque si trattava di beni di lusso che ben pochi si potevano permettere... diciamo una mega addizionale IVA.

Con il tempo poi sono diventate del tutto anacronistiche ma molto redditizie per le solite lobby.

Saluti

Simone

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Ripeto, questa era una tassa sulle radio e come ben sappiamo in tempo di guerra c'era una radio un cortile si e l'altro no, e con una radio sola si soddisfavano decine di famiglie. Poi dopo la fine della guerra c'é stato il boom economico e una legge del genere è tornata utile per finanziare la radio e poi la tv pubblica; ora la radiotv pubblica ha bisogno del triplo del denaro raccolto col canone ed in televisione invece di avere il maestro Manzi abbiamo la Pupa e il Secchione e tutta la valanga di me**a connessa. Il canone lo pagano in pochi, molti non lo hanno mai pagato pur possedendo una televisione e, duole dirlo, la maggior parte di questi molti si trova nelle campagne e segnatamente nel centro-sud, dove la "pressione" della PA è minore.

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Come gia detto il canone si paga perchè si ha il televisore non perchè si vede la RAI.

Di controlli se ne fanno pochi, anzi pochissimi, rispetto al numero degli evasori per il semplice motivo che i controllori sono in numero così esiguo da non poter effettuare tutte le verifiche del caso, ma se ne fanno, fidatevi ;) .

Il non pagare??? Da una parte sono d'accordo perchè la ritengo una tassa ingiusta, ma dall'altra come cittadino che paga le tasse, "mi piego al sistema" e pago, non tanto per essere un serio contribuente, ma per evitare rotture di scatole future... infatti ora il mancato pagamento del canone comporta l'arrivo a casa di una letterina da parte dell'Agenzia delle Entrate e, in caso di ulteriore non pagamento, l'apertura di un iter che anche se lento, molto lento, prima o poi può risultare controproducente.

Sono anni che si parla di ricorsi, di eliminarlo ed altro, ma finora noin è mai accaduto nulla in questa direzione, anzi continua ad aumentare... i soldi in gioco sono troppi per sperare che qualcosa cambi.

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Quando si arriverà anche in Italia alla televisione via cavo, come negli Usa, il canone decadrà automaticamente, perché ognuno pagherà soltanto ciò che vuole vedere.

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Quando si arriverà anche in Italia alla televisione via cavo, come negli Usa, il canone decadrà automaticamente, perché ognuno pagherà soltanto ciò che vuole vedere.

E' una tasssa di possesso sull'apparecchio TV!!! poco importa se guardi la Rai, la TV via cavo, ci giochi alla PS3 o altro! ;)

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Poco fa ho guardato Report ed è stato citato un caso, inerente al canone Rai, abbastanza eclatante e che condivido con voi:

BB, cittadina francese, lavora tra 1998 e 1999 a Roma come corrispondente per un quotidiano francese in Italia, tornando poi in patria nel 2000. Nel 2007 decide di acquistare una casa in provincia di Viterbo e, poche settimane fa, si vede recapitare una notifica da parte di Equitalia per il pagamento di sanzioni derivanti dal mancato pagamento del canone Rai degli anni 2000/2005, per un totale di circa 2000 €. La signora, facendo ricorso, obietta che essa non aveva residenza in Italia negli anni in questione; per tutta risposta Equitalia, nelle more del ricorso, provvede all'iscrizione di ipoteca sull'immobile nuovo comperato nel 2007, violando tra l'altro una norma che proibisce l'iscrizione di ipoteca per debiti inferiori agli 8000 €.

A voi i commenti...

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BB, cittadina francese, lavora tra 1998 e 1999 a Roma come corrispondente per un quotidiano francese in Italia, tornando poi in patria nel 2000. Nel 2007 decide di acquistare una casa in provincia di Viterbo e, poche settimane fa, si vede recapitare una notifica da parte di Equitalia per il pagamento di sanzioni derivanti dal mancato pagamento del canone Rai degli anni 2000/2005, per un totale di circa 2000 €. La signora, facendo ricorso, obietta che essa non aveva residenza in Italia negli anni in questione; per tutta risposta Equitalia, nelle more del ricorso, provvede all'iscrizione di ipoteca sull'immobile nuovo comperato nel 2007, violando tra l'altro una norma che proibisce l'iscrizione di ipoteca per debiti inferiori agli 8000 €.

A voi i commenti...

Non so, ma non mi convince! <_<

Premesso che è sempre meglio non essere immischiati con Equitalia (vedi servizi Report delle ultime settimane), mi sembra alquanto strano che, dalla richiesta di pagamento, si sia arrivati direttamente all'ipoteca senza passare, nel frattempo, dalla cartella esattoriale o da una verifica.

Quello che meno mi convince è che il canone RAI è una tassa di possesso di apparecchi radio-televisivi e, nonostante si possa dare per scontato che in ogni casa ci sia almeno una radio o una televisione, prima di emettere una cartella esattoriale dovrebbe essere necessaria una verifica presso il domicilio dell' utente circa la presenza di detti apparecchi.

Tra l'altro, pur conoscendo decine di persone che non pagano e non hanno mai pagato il canone, è la prima volta che sento parlare di cartelle esattoriali, ipoteche etc etc per mancati pagamenti di canoni RAI e, soprattutto, verso un cittadino straniero!!!

Modificato da wuby2007
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Quando si arriverà anche in Italia alla televisione via cavo, come negli Usa, il canone decadrà automaticamente, perché ognuno pagherà soltanto ciò che vuole vedere.

Purtroppo negli USA un cavo "medio" si paga su 60 dollari al mese !

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BB, cittadina francese, lavora tra 1998 e 1999 a Roma come corrispondente per un quotidiano francese in Italia, tornando poi in patria nel 2000. Nel 2007 decide di acquistare una casa in provincia di Viterbo e, poche settimane fa, si vede recapitare una notifica da parte di Equitalia per il pagamento di sanzioni derivanti dal mancato pagamento del canone Rai degli anni 2000/2005, per un totale di circa 2000 €. La signora, facendo ricorso, obietta che essa non aveva residenza in Italia negli anni in questione; per tutta risposta Equitalia, nelle more del ricorso, provvede all'iscrizione di ipoteca sull'immobile nuovo comperato nel 2007, violando tra l'altro una norma che proibisce l'iscrizione di ipoteca per debiti inferiori agli 8000 €.

A voi i commenti...

Non so, ma non mi convince! dry.gif

Premesso che è sempre meglio non essere immischiati con Equitalia (vedi servizi Report delle ultime settimane), mi sembra alquanto strano che, dalla richiesta di pagamento, si sia arrivati direttamente all'ipoteca senza passare, nel frattempo, dalla cartella esattoriale o da una verifica.

Quello che meno mi convince è che il canone RAI è una tassa di possesso di apparecchi radio-televisivi e, nonostante si possa dare per scontato che in ogni casa ci sia almeno una radio o una televisione, prima di emettere una cartella esattoriale dovrebbe essere necessaria una verifica presso il domicilio dell' utente circa la presenza di detti apparecchi.

Tra l'altro, pur conoscendo decine di persone che non pagano e non hanno mai pagato il canone, è la prima volta che sento parlare di cartelle esattoriali, ipoteche etc etc per mancati pagamenti di canoni RAI e, soprattutto, verso un cittadino straniero!!!

Quanto ho riportato io è quanto la signora ha dichiarato al telefono parlando con la giornalista. E comunque, quando si parla di tributi, il discrimine non è la cittadinanza ma il domicilio, come per tante altre cose. Il problema, sollevato dalla trasmissione di qualche settimana fa e brevemente ripreso questa sera, è proprio questo: l'incolsulta facilità con cui Equitalia, in vece della PA, gestisce il recupero crediti, facendo larghissimo uso di provvedimenti di iscrizione dell'ipoteca su autoveicoli ed immobili, oppure disponendo il fermo amministrativo del veicolo quando non risultino pagate multe automobilistiche anche di pochi euro. Oltretutto, dietro le ipoteche c'è sempre tutta una storia di notificazioni che in qualche modo o sono fatte male o non sono fatte affatto, cui consegue l'inerzia del cittadino inavvertito e la lievitazione degli importi dovuti.

Per quanto riguarda il canone Rai, la legge vigente, citata qualche messaggio addietro, indica che ogni variazione del rapporto deve essere comunicata dall'abbonato alla PA (decessi, vendita della televisione, etc...); in assenza di comunicazioni la PA presume che il soggetto abbonato abbia ancora la televisione e quindi debba pagare il canone.

Sul fatto che il canone Rai sia una imposta sul possesso di mezzi teleaudiovisivi e non appunto il "prezzo" di un servizio non c'é una affermazione di legge, ma c'é l'illustrissima giurisprudenza della Consulta (sent. 535/88 già citata) che tiene luogo di legge. I controlli non ci sono, non c'é nemmeno il personale per farli (e forse non c'é nemmeno il bisogno di farli), ma si continua per presunzioni:

1) se hai cominciato a pagare il canone si presume che continui a farlo; se non lo fai, per svariati motivi, onesti o disonesti, o ce lo comunichi e vediamo il da farsi, oppure ti arriveranno le sanzioni. E nel caso in cui le sanzioni siano ingiuste perché tu avevi un buon motivo per non pagare, prima paga le sanzioni, poi semmai i soldi te li restituiamo; e se fai ricorso, ricordati che la procedura di riscossione e gli interessi sul dovuto non vengono sospesi (questo almeno fino all'altro giorno, poi è usito un nuovo regolamento interno di Equitalia che impone la sospensione delle procedure di riscossione per coloro che hanno intentato ricorso; s'ha da vedere se verrà applicata o no, come la norma sulla limitazione delle ipoteche citata poch'anzi).

2) se acquisti una casa, oppure sottoscrivi un contratto ENEL o con qualche municipalizzata per la tua abitazione, riceverai presto o tardi una comunicazione che ti invita a metterti in regola con la normativa sul canone Rai; si presume che non ci sia una casa senza una televisione; nel caso in cui tu sia così poveraccio da non potertela permettere, comunicacelo e vedremo se è vero.

Inoltre basti pensare che per fare una verifica a domicilio può servire un mandato, salvo il caso in cui il cittadino collabori volontariamente, ed il mandato è concesso da un giudice sulla base di precisi indizi di illecito; d'altra parte, anche per costituire ipoteca serve un provvedimento giudiziale, ma non alla PA, che può iscrivere ipoteca e procedere al pignoramento dei beni senza passare dal giudice. Questo è un aspetto da non sottovalutare.

Così accade che tanta gente onesta con in mano anche delle sentenze dei giudici di pace competenti, che danno ragione al cittadino, si ritrova con i beni ipotecati ed una società di riscossione che si rifiuta di dare esecuzione a dette sentenze, mentre chi non ha mai pagato una lira per ché è sempre riuscito a farla franca vive magari con la televisione anche in bagno; si stima che il canone sia pagato dal solo 43 % dei cittadini che sarebbero tenuti, statisticamente, a versarlo.

Il canone Rai è una imposta atipica, che non è introitata dallo Stato ma da una società pubblica, la quale rappresenta una costola dello stesso, per questo motivo la competenza alla riscossione dei crediti non è dell'Agenzia delle Entrate ma viene attribuita ad altro soggetto, nel qual caso Equitalia (che sempre ente pubblico è). Evadere il canone Rai è un po' come poteva essere evadere l'ICI: non una fattispecie da galera, ma comunque un illecito, e per giunta diffusissimo.

Modificato da DragoDormiente
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Quanto ho riportato io è quanto la signora ha dichiarato al telefono parlando con la giornalista.

Qui la prima distinzione....quanto è realtà e quanto finzione (o esagerazione) televisiva?

E comunque, quando si parla di tributi, il discrimine non è la cittadinanza ma il domicilio, come per tante altre cose. Il problema, sollevato dalla trasmissione di qualche settimana fa e brevemente ripreso questa sera, è proprio questo: l'incolsulta facilità con cui Equitalia, in vece della PA, gestisce il recupero crediti, facendo larghissimo uso di provvedimenti di iscrizione dell'ipoteca su autoveicoli ed immobili, oppure disponendo il fermo amministrativo del veicolo quando non risultino pagate multe automobilistiche anche di pochi euro. Oltretutto, dietro le ipoteche c'è sempre tutta una storia di notificazioni che in qualche modo o sono fatte male o non sono fatte affatto, cui consegue l'inerzia del cittadino inavvertito e la lievitazione degli importi dovuti.

Equitalia sostanzialmente è sempre PA. I soci, lo avevano detto in una scorsa puntata, sono 50% Agenzia Entrate e 50%, mi pare, lo stato stesso o qualche ministero.

Una volta lo stesso servizio era affidato a società private e, in Lombardia, era gestito dall' Esatri....società della Cariplo (Cassa di Risparmio delle Prov. Lombarde) oggi Banca In tesa.

Per quanto riguarda il canone Rai, la legge vigente, citata qualche messaggio addietro, indica che ogni variazione del rapporto deve essere comunicata dall'abbonato alla PA (decessi, vendita della televisione, etc...); in assenza di comunicazioni la PA presume che il soggetto abbonato abbia ancora la televisione e quindi debba pagare il canone.

Qui concordo in pieno....una volta iniziato a pagare sei fottuto! lì sì che devi dimostrare di non aver più la televisione, ma l'iter non è complicato più di tanto. Occorre prestare attenzione ai termini semestrali ed alle modalità, ma, se tutto è fatto nei dovuti modi, ti trovi tuttalpiù a pagare 6 mesi massimo di canone.

Sul fatto che il canone Rai sia una imposta sul possesso di mezzi teleaudiovisivi e non appunto il "prezzo" di un servizio non c'é una affermazione di legge, ma c'é l'illustrissima giurisprudenza della Consulta (sent. 535/88 già citata) che tiene luogo di legge. I controlli non ci sono, non c'é nemmeno il personale per farli (e forse non c'é nemmeno il bisogno di farli), ma si continua per presunzioni:

C'è un vecchissimo Regio Decreto....se lo trovo posto i riferimenti.

Pacifico che la "tassa" faccia riferimento al possesso degli apparecchi e non al servizio prestato dalla Rai. Che io guardi o meno la Rai è indifferente!

1) se hai cominciato a pagare il canone si presume che continui a farlo; se non lo fai, per svariati motivi, onesti o disonesti, o ce lo comunichi e vediamo il da farsi, oppure ti arriveranno le sanzioni. E nel caso in cui le sanzioni siano ingiuste perché tu avevi un buon motivo per non pagare, prima paga le sanzioni, poi semmai i soldi te li restituiamo; e se fai ricorso, ricordati che la procedura di riscossione e gli interessi sul dovuto non vengono sospesi (questo almeno fino all'altro giorno, poi è usito un nuovo regolamento interno di Equitalia che impone la sospensione delle procedure di riscossione per coloro che hanno intentato ricorso; s'ha da vedere se verrà applicata o no, come la norma sulla limitazione delle ipoteche citata poch'anzi).

UP!

2) se acquisti una casa, oppure sottoscrivi un contratto ENEL o con qualche municipalizzata per la tua abitazione, riceverai presto o tardi una comunicazione che ti invita a metterti in regola con la normativa sul canone Rai; si presume che non ci sia una casa senza una televisione; nel caso in cui tu sia così poveraccio da non potertela permettere, comunicacelo e vedremo se è vero.

Qui è sbagliato! Si presuppone che tu abbia almeno una TV, ma non vi è certezza e sulla sola presupposizione non posso emettere nessuna cartella esattoriale nè pretendere il pagamento del canone.

Il codice fiscale è usato per incrociare utenze con canone RAI, ma non dà certo per scontato o per certo che tu abbia una televisione!

Inoltre basti pensare che per fare una verifica a domicilio può servire un mandato, salvo il caso in cui il cittadino collabori volontariamente, ed il mandato è concesso da un giudice sulla base di precisi indizi di illecito; d'altra parte, anche per costituire ipoteca serve un provvedimento giudiziale, ma non alla PA, che può iscrivere ipoteca e procedere al pignoramento dei beni senza passare dal giudice. Questo è un aspetto da non sottovalutare.

Ecco, questo è quanto avevo detto prima! Per essere sicuri che tu debba pagare il canone poichè in possesso di una televisione dovrebbero venire di persona a controllare e, per accedere al tuo domicilio senza la tua autorizzazione, dovrebbero aver bisogno di un mandato del giudice; mandato che, a tua stessa detta, nessun giudice rilascerebbe se non in presenza di un possibile reato....stiamo sempre parlando di Italia: i tribunali sono già intasati da cause varie...mancherebbero solo le richieste di accesso alle varie abitazioni per mandare il sistema totalmente in tilt!

Così accade che tanta gente onesta con in mano anche delle sentenze dei giudici di pace competenti, che danno ragione al cittadino, si ritrova con i beni ipotecati ed una società di riscossione che si rifiuta di dare esecuzione a dette sentenze, mentre chi non ha mai pagato una lira per ché è sempre riuscito a farla franca vive magari con la televisione anche in bagno; si stima che il canone sia pagato dal solo 43 % dei cittadini che sarebbero tenuti, statisticamente, a versarlo.

Altro che festeggiare Garibaldi ed i Mille come nell'altro post....su 'ste belle cose è, purtroppo, fondata l'Italia! :unsure:

Il canone Rai è una imposta atipica, che non è introitata dallo Stato ma da una società pubblica, la quale rappresenta una costola dello stesso, per questo motivo la competenza alla riscossione dei crediti non è dell'Agenzia delle Entrate ma viene attribuita ad altro soggetto, nel qual caso Equitalia (che sempre ente pubblico è). Evadere il canone Rai è un po' come poteva essere evadere l'ICI: non una fattispecie da galera, ma comunque un illecito, e per giunta diffusissimo.

Ribadisco quanto sopra...se mai l'hai pagato astieniti tanto non possono farti nulla (nè arrivano cartelle di Equitalia); se l'hai pagato anche 1 sola volta continua oppure segui l'iter per disdirlo con i mezzi secondo le vie stabilite dalla legge (o dalla RAI).

Per concludere (tanto io lo pago e, tuttosommato la discussione mi interessa marginalmente).....se nessuno viene a controllare, se pretendono il pagamento sulla base di una presupposizione di possesso....un domani, prima di procedere per vie legali, potresti sempre far sparire la tua TV dicendo di non averla mai posseduta! ;) ....Equitalia è un'altra storia! :ph34r:

Modificato da wuby2007
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Ciao, tutto quello che è stato detto è corretto ma il canone si puo' disdire semplicemnete e eliminando la Tv tramite discarica e oltre alla disdetta si deve aggiungere una lettera che intima agli ispettori di controllo di non venire a controllare se ho detto il vero o il falso perchè altrimenti anche loro commetterebbero reato a pensare che tu lo possa commettere.

E' un po' contorto il pensiero ma qualche hanno fa l'ho usata ed avevo la lettera creata ad hoc da un avvocato.

Giangi_75it

Curioso, mi piacerebbe leggerla questa lettera/diffida, anche perché è meno contorta di quello che può sembrare. ;)

Quanto all'eliminare la tv via discarica, bisogna volerlo fare...

Ciao, navigando un po' ho ritrovato la lettera ed a voi i commenti legali

http://sosonline.aduc.it/modulo/non+ho+televisore+non+vi+pago_23.php

giangi_75it

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Ciao, tutto quello che è stato detto è corretto ma il canone si puo' disdire semplicemnete e eliminando la Tv tramite discarica e oltre alla disdetta si deve aggiungere una lettera che intima agli ispettori di controllo di non venire a controllare se ho detto il vero o il falso perchè altrimenti anche loro commetterebbero reato a pensare che tu lo possa commettere.

E' un po' contorto il pensiero ma qualche hanno fa l'ho usata ed avevo la lettera creata ad hoc da un avvocato.

Giangi_75it

Curioso, mi piacerebbe leggerla questa lettera/diffida, anche perché è meno contorta di quello che può sembrare. wink.gif

Quanto all'eliminare la tv via discarica, bisogna volerlo fare...

Ciao, navigando un po' ho ritrovato la lettera ed a voi i commenti legali

http://sosonline.adu...+vi+pago_23.php

giangi_75it

Carina, molto volitiva; potrebbe anche funzionare.wink.gif

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