Vai al contenuto
IGNORED

...ancora sulle quotazioni attuali delle piastre.


piakos

Risposte migliori

Cari amici...

nell'ultima bella asta Varesi la piastra di Clemente XI con il ponte di Civita Castellana (lotto 374) è stata pagata con diritti e spese...3.500 euro...contro la stima di 2.000 -

E' una bella moneta...ma non è tra le pià rare e, con un po' di pazienza, si può trovare di meglio.

Non è mia intenzione discutere sull'opportunità di pagarla tale somma. Ci può stare...comunque ha dei bei rilievi.

E' invece mia occupazione richiamare l'attenzione sull'andamento ondivago delle quotazioni, sulla scorta delle aggiudicazioni osservate in questi ultimi mesi.

Abbiamo recentemente discusso sul fatto che piastre...forse leggermente più interessanti, siano andate vendute tra i 1.700 e i 2.000 euro, malgrado potessero valerne pure 3.000 circa, se non di più.

Uno potrebbe dire: Piakos...questo è il mercato. Forse erano in due a desiderarla ed il prezzo è salito.

Tutto qui. (Non voglio rispondermi da solo...è solo un esercizio dialettico :D ).

Insisto comunque nel dire che:

- i prezzi di questa monetazione non sono consolidati;

- oppure siamo veramente in pochi (malgrado la monetazione di questa Sezione abbia anche un interesse internazionale).

P.S.

Al momento non ho sottomano una foto, prego qualcuno di volerla cortesemente postare...per anticipare i tempi.

Link al commento
Condividi su altri siti


Escluso il giulio di Leone X per Roma (lotto 352), passato da 1800 a 3300 euro, le altre papali in asta da Varesi non sono salite granchè dalla base, ed il numero degli invenduti non è irrilevante.

La piastra che citi, così come il giulio, ha trovato invece un buon apprezzamento, per cui è più che plausibile che ci sia stato un interesse "localizzato" di più collezionisti.

Di certo l'ultimo periodo di "concentrazione" di aste ha mostrato risultati altalenanti se non contrastanti tra loro per le papali "di alto livello" (piastre, mezze piastre etc...).

Di seguito le foto della moneta in questione:

0018D.jpg0018R.jpg

Ciao, RCAMIL.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Cari amici...

nell'ultima bella asta Varesi la piastra di Clemente XI con il ponte di Civita Castellana (lotto 374) è stata pagata con diritti e spese...3.500 euro...contro la stima di 2.000 -

E' una bella moneta...ma non è tra le pià rare e, con un po' di pazienza, si può trovare di meglio.

Non è mia intenzione discutere sull'opportunità di pagarla tale somma. Ci può stare...comunque ha dei bei rilievi.

E' invece mia occupazione richiamare l'attenzione sull'andamento ondivago delle quotazioni, sulla scorta delle aggiudicazioni osservate in questi ultimi mesi.

Abbiamo recentemente discusso sul fatto che piastre...forse leggermente più interessanti, siano andate vendute tra i 1.700 e i 2.000 euro, malgrado potessero valerne pure 3.000 circa, se non di più.

Uno potrebbe dire: Piakos...questo è il mercato. Forse erano in due a desiderarla ed il prezzo è salito.

...

Caro Piakos,

ho preso in mano la piastra e ti garantisco trattarsi di una bella moneta: il rovescio in particolare era più di splendido, senza porosità o segni di alcun tipo. Il diritto mostrava un segnetto superficiale (visibile in foto al centro dello stemma) e alcune debolezze/usure di modesta entità; bella patina.

Credo non faccia storia la singola moneta, come tu dici, però ti garantisco che era tra le più belle di questo raro tipo recentemente apparse in asta!

Link al commento
Condividi su altri siti


Sempre per quanto riguarda le quotazioni di piastre in bella conservazione, suggerisco di dare uno sguardo qui (link): scaricate il catalogo e godetevelo, però molti dei FDC o quasi FDC presentavano alcuni difetti: porosità, screpolature, debolezze. Chi si è recato a Verona 10 gg fa ha potuto letteralmente "toccare con mano". E che prezzi: chissà quale venduto?

Tra tutte però avrei preferito quella di Clemente XI oggetto di questa discussione! wink.gif

Link al commento
Condividi su altri siti


Caro Giov e cari amici...

grazie per la segnalazione. Ho visto il listino.

Vuoi sapere che ne penso?

Sulla qualità delle monete non mi voglio pronunciare per evitare problematiche in melius od in pejus. ;)

Sono comunque delle belle monete...anche se con qualche debolezza o screpolatura...io le metterei volentieri in collezione. A mio personalissimo avviso, più di qualcuna, oltepassa la piastra in esame. Personalmente, se la qualità della conservazione è molto alta...la screpolatura, l'ondulazioe leggera della moneta o la piccola carenza...non mi danno particolare fastidio...aumentano il sapore dell'autenticità e del tempo decorso...in presenza di una bella patina irridescente. :P

Mi soffermo invece sui prezzi di quel listino...che sono sostenuti ma, nel contempo, indicano i livelli che le monete papali di grande qualità avrebbero dovuto raggiungere oggi...valutando le aggiudicazioni del 2005, con il catalogo primaverile della Nomisma, che è uno dei riferimenti per il settore.

Invece non è stato così...ed alcuni collezionisti sono delusi in quanto a distanza di cinque anni non vedono rivalutate le somme spese.

Evidentemente per le monete pontificie il giochino non funziona...almeno in asta, tranne sporadiche aggiudicazioni.

E' probabile che per questa monetazione - per qualche motivo - possano funzionare meglio i listini...non venderanno tutto, certo, ma se le monete sono molto belle e fanno gola, qualcuno - anche di noi - potrebbe commettere qualche peccatuccio. :D

Mi dicevano le vecchie volpi del mercato che quando i listini vanno più delle aste è probabile che il settore non sia molto frequentato o che manchi una grande Casa di riferimento com'è ad esempio la NAC per le monete classiche. Quando il mercato non è frizzante o è limitato, in asta si cerca l'affaruccio...e poi nei listini s commettono peccati. ;) E Vi dico che, per quanto ho visto negli ultimi anni nel mercato delle papali...mi sa che possa essere così.

Il problema è che, i collezionisti, non possono stamparsi il listino...ma solo affidarsi alle case d'Asta.

Non se ne esce...per chi vuole alleggerirsi o dismettere...la vedo dura per qualche anno.

Per chi vuole acquistare la grande qualità...pure. Atteso che le monete più belle - mediamente - stanno nei plateau dei commercianti o nei listini.

P.S.

Mannaggia la normativa italiana.

Il mercato delle romane, a livello internazionale, è molto più liquido.

Chi ha dismesso le classiche ed ha abbracciato le pontificie, non sono stati pochissimi, debbono ora fare i conti con un mercato che non quadra.

Se si vuole essere prudenti...ci vuole una vita e, comunque, le monete belle a buon prezzo...te ne daranno poche. ;)

In dismissione...è anche peggio.

;)

PP.SS.

adesso qualcuno potrebbe dire che le monete sono una passione...che non si fanno per investimento...che si deve pagare il biglietto...che pò essere appagante anche la moneta circolata.

Si...si è vero.

Ma io non me lo posso permettere. Devo stare attento! ;)

Scusatemi.

:)

Link al commento
Condividi su altri siti


e riguardo alla tua ultima considerazione piakos infatti te lo dico io. non mi preoccuperei poi tanto del fatto che se acquisti piastre o altri nominali in SPL/FDC poi non riesci a venderli. ma come non si e' sempre detto che l'altissima qualita' nelle monete ( di qualsiasi periodo o tipo esse siano ) paga con un po' di pazienza sempre molto bene ! e allora che problema c'e' ? mi sembra di capire cge tu abbia e segua ancora questo modo di collezionare ( altissima qualita' ) e che non hai necessita' a breve ( x breve intendo qualche anno tipo 3-5 ) di vendere. il gusto e la soddisfazione che da un nominale papale di grosso modulo e' altissimo ( lo dico io che purtroppo a causa del portafoglio non posso puntare troppo in alto ...., ma traggo grande gusto anche dal buon BB ). le monete se piacciono ( e se comprate con 1 buon rapporto qualita'-prezzo ) non dovrebbero secondo me mai dare peso, ansie o dubbi. e' certamente molto noto a tutti noi collezionisti e/o raccoglitori numismatici in generale che succede piu' spesso che si compra a 100 x rivendere a 50 o 70 ( ma con pazienza e calma si arriva a 100 o anche di piu' ). altrimenti se abbiamo queste paure o timori tanto vale non comprare piu' niente. che ne dite ? e lo dico io che come molti di voi non avendo grandi possibilita' non mi piace affatto buttare i soldi. x quanto riguarda il listino nominato e le papali in esso limitatamente alle piastre ritengo personalmente le monete con le conservazioni piu' alte anche quelle piu' care ( certo non di molto fuori mercato ). ma anche seppur belle ( SPL/FDC ) i prezzi difficilmente in un mercato come quello attuale in generale e papale nello specifico possono essere pagati serenamente da chi puo' pensare di vedere nel giro di pochi anni decise rivalutazioni economiche sul prezzo iniziale. lo stesso vale x le conservazioni medio-basse: certe piastre FDC sono care a 3500€, altre BB sono care a 500€. ma sono abbastanza sicuro che si rivaluteranno bene tra 15-20 anni ma ora vado sempre piu' avanti e qui dovremmo considerare anche altre situazioni come x esempio il nostro potere d'acquisto rapportato all'inflazione tra cosi' tanti anni oppure se ci sara' un buon ricambio generazionale in numismatica o se arriveranno nel mercato molti falsi o collezioni importanti ecc., ecc. queste dette sono solo opinioni personali e faccio i complimenti a piakos che e' sempre capace e pronto a stimolare ed aprire discussioni d'interesse nel nostro amato settore papale.

Link al commento
Condividi su altri siti


e riguardo alla tua ultima considerazione piakos infatti te lo dico io. non mi preoccuperei poi tanto del fatto che se acquisti piastre o altri nominali in SPL/FDC poi non riesci a venderli. ma come non si e' sempre detto che l'altissima qualita' nelle monete ( di qualsiasi periodo o tipo esse siano ) paga con un po' di pazienza sempre molto bene ! e allora che problema c'e' ? mi sembra di capire cge tu abbia e segua ancora questo modo di collezionare ( altissima qualita' ) e che non hai necessita' a breve ( x breve intendo qualche anno tipo 3-5 ) di vendere. il gusto e la soddisfazione che da un nominale papale di grosso modulo e' altissimo ( lo dico io che purtroppo a causa del portafoglio non posso puntare troppo in alto ...., ma traggo grande gusto anche dal buon BB ). le monete se piacciono ( e se comprate con 1 buon rapporto qualita'-prezzo ) non dovrebbero secondo me mai dare peso, ansie o dubbi. e' certamente molto noto a tutti noi collezionisti e/o raccoglitori numismatici in generale che succede piu' spesso che si compra a 100 x rivendere a 50 o 70 ( ma con pazienza e calma si arriva a 100 o anche di piu' ). altrimenti se abbiamo queste paure o timori tanto vale non comprare piu' niente. che ne dite ? e lo dico io che come molti di voi non avendo grandi possibilita' non mi piace affatto buttare i soldi. x quanto riguarda il listino nominato e le papali in esso limitatamente alle piastre ritengo personalmente le monete con le conservazioni piu' alte anche quelle piu' care ( certo non di molto fuori mercato ). ma anche seppur belle ( SPL/FDC ) i prezzi difficilmente in un mercato come quello attuale in generale e papale nello specifico possono essere pagati serenamente da chi puo' pensare di vedere nel giro di pochi anni decise rivalutazioni economiche sul prezzo iniziale. lo stesso vale x le conservazioni medio-basse: certe piastre FDC sono care a 3500€, altre BB sono care a 500€. ma sono abbastanza sicuro che si rivaluteranno bene tra 15-20 anni ma ora vado sempre piu' avanti e qui dovremmo considerare anche altre situazioni come x esempio il nostro potere d'acquisto rapportato all'inflazione tra cosi' tanti anni oppure se ci sara' un buon ricambio generazionale in numismatica o se arriveranno nel mercato molti falsi o collezioni importanti ecc., ecc. queste dette sono solo opinioni personali e faccio i complimenti a piakos che e' sempre capace e pronto a stimolare ed aprire discussioni d'interesse nel nostro amato settore papale.

Caro Sixtus...

a volte le mie analisi...un po' lunghette per la verità...me ne scuso, sono appositamente provocatorie, per cercare:

- di stimolare e vivacizzare le discussioni;

- per cercare di capire cosa stiamo facendo.

nella vita si conosce sempre poco...e l'ambiente numismatico è difficile; spesso poco penetrabile o comprensibile.

ben venga il dubbio ed il tentativo di capirne qualcosa.

La mia analisi verte sul momento presente e sul futuro prossimo. In tal senso trovo che la monetazione papale, pur essendo considerata di interesse internazionale, ha tuttavia dinamiche nazionali che risentono troppo del brutto momento che stiamo vivendo. Sembra un ambiente piuttosto ristretto...di scarso respiro...per destare interessi oltreconfine.

Considero questa monetazione molto bella ed interessante...ma mi aspettavo un maggiore dinamismo commerciale ed acquisitivo...che invece segna il passo.

E' questo il nocciolo intorno al quale tento di girare. :)

Lo stesso Rcamil...che è persona dotata di onestà intellettuale e di ampia esperienza nel settore che compete a questa Sezione, confermo che è un numero Uno, quando si abbracciano i temi che tentano di alzare i sette veli...rimane cauto...discreto, vagamente distaccato.

Poichè è una persona che stimo...rimango ancora più perplesso.

Roberto la verità la conosce...ma non la dice...probabilmente è conscio che nell'ambiente numismatico professionale la discrezione è quasi tutto. ;)

Quindi avrà i suoi buoni e legittimi motivi...per tale riserbo.

Io, tuttavia, mi sento leggermente spaesato.

Un saluto a tutti.

:)

Link al commento
Condividi su altri siti


Porto il mio modesto contributo.

La mia impressione sul momento attuale è che sia aumentata, e di molto, la prudenza.

I grossi moduli con un elevato tasso artistico o di rarità, imho, non conosceranno mai crisi. C'è sempre qualche danaroso pronto a sborsare. Rilevo invece una stasi sui moduli minori. Dal testone a scendere.

Ultimamente mi sono svenato e credo continuerò a farlo in quanto credo che questo sia il momento di comprare. Non pretendo il FDC, mi accontento di uno QSPL. Ho comprato sempre cercando di pagare un pezzo il giusto e sicuramente non ho comprato per rivendere entro 3-4 anni. La mia collezione in fieri è progettata a lunga scadenza. Da lasciare ai posteri o da essere rimessa sul mercato tra una ventina d'anni.

Penso sia giusto affermare che in Italia c'è stata una corsa eccessiva al rilancio dei prezzi da parte di alcune case d'aste ma oramai si è raggiunto il limite. Su monete ordinarie siamo al di là di quanto un comune collezionista vuole spendere. Se fate caso alle ultime aste, molte a dire il vero, vedrete come sono andate meglio quelle case d'aste che sono partite con basi discrete lasciando al mercato la regolazione del valore dei lotti.

Link al commento
Condividi su altri siti


concordo con te veridio. dove c'e' 1 buon rapporto qualita'/prezzo la moneta va sempre venduta anche se comune o in BB, molto dipende di chi la propone cioe' da quello che l'ha pagata o da quanto cerca o vuole realizzare

Link al commento
Condividi su altri siti


Concordo con i due ultimi interventi.

Osservo, comunque che, in altre coniazioni, la valutazione delle monete molto belle, rare e conservate è sempre esponenziale...dalle classiche sino al Regno...a V.E. III.

Debbo invce osservare che, per le papali, non sempre due + due fa quattro.

Il che, francamente, lascia perplessi.

A mio avviso è una collezione difficile.

Potremmo essere arrivati al dunque con questa semplice frase.

:)

Link al commento
Condividi su altri siti


La mia analisi verte sul momento presente e sul futuro prossimo. In tal senso trovo che la monetazione papale, pur essendo considerata di interesse internazionale, ha tuttavia dinamiche nazionali che risentono troppo del brutto momento che stiamo vivendo. Sembra un ambiente piuttosto ristretto...di scarso respiro...per destare interessi oltreconfine.

Considero questa monetazione molto bella ed interessante...ma mi aspettavo un maggiore dinamismo commerciale ed acquisitivo...che invece segna il passo.

E' questo il nocciolo intorno al quale tento di girare. :)

Lo stesso Rcamil...che è persona dotata di onestà intellettuale e di ampia esperienza nel settore che compete a questa Sezione, confermo che è un numero Uno, quando si abbracciano i temi che tentano di alzare i sette veli...rimane cauto...discreto, vagamente distaccato.

Poichè è una persona che stimo...rimango ancora più perplesso.

Roberto la verità la conosce...ma non la dice...probabilmente è conscio che nell'ambiente numismatico professionale la discrezione è quasi tutto. ;)

Quindi avrà i suoi buoni e legittimi motivi...per tale riserbo.

Io, tuttavia, mi sento leggermente spaesato.

Un saluto a tutti.

:)

Caro Piakos, personalmente certe valutazionii ricorrenti che esterni non smettono mai di stupirmi.

Se da un lato la "trama del film" risulta sempre interessante, considerazioni borsistiche applicate alla numismatica sullo sfondo triller di cospirazioni e dietrologie, il finale lacia sempre in sospeso...

In poche parole si dice...ma non si dice...si narra che...ma non si esplicita; le posizioni andrebbero difese fino in fondo altrimenti si resta confinati in un contesto che sa più di chiacchiera da Bar.

Non é concepibile in numismatica ridisegnare l'andamento del mercato ogni dieci giorni in considerazione degli esiti di una singola vendita...ma questo non é che lo stabilisco io, é il settore in sé che ha più il passo del bradipo che lo scatto del ghepardo.

Se poi ,a piacimento, ogni cinque giorni si vuol "gridare" al miracolo dell'effervescenza del mercato o alla catastrofe della crisi...lo si può pure fare, ognuno impiega il proprio tempo come meglio crede :).

Si cerca di stabilire un prezzo standard ad ogni moneta in relazione al grado di conservazione in un contesto in cui la valutazione é soggettiva.

C'é a chi piace comprare la moneta dichiarata FDC, pagarla sotto la media del mercato ed esser felice di avere un cartellino FDC e una moneta SPL...

Viceversa altri preferiscono strapagare un SPL, o pagarlo a prezzo pieno, e gioire per avere un cartellino SPL ed una moneta più che SPL.

Punti di vista...chi ha operato meglio?

Legare, sulla carta, indissolubilmente un prezzo ad una conservazione (soprattutto in monetazioni così impegnative) ha un valore di poca consistenza...costruirci poi sopra delle analisi con esiti diametralmente opposti e dalla cadenza settimanale...é privo di logica.

Cosa deve fare il collezionista che vede in vendita in asta, su un listino o presso un commerciante una moneta che ha pagato di più rispetto a quanto ora proposto...si autoflagella?...smette di collezionare?...svende e reinveste in altri settori da buon trader e pessimo numismatico?

No...

No, per tutta una serie di considerazioni che ha già esposto Sixtus78.

No, perché la moneta, per qualità di produzione e per come giunge a noi, non é un bene che presenta caratteristiche qualitative standard...ma assimilabili.

No, infine, perché per natura il numismatico é riflessivo e sa che la soluzione é analizzare se c'é stato un errore che ha portato a sopravvalutare la moneta.

Il fine ultimo é acquistare ad un prezzo soddisfacente ma consci di sapere cosa stiamo acquistando e della sua reale qualità.

Se entriamo nello specifico della discussione che hai aperto (piastra di Clemente XI con il ponte di Civita Castellana) possiamo fare altre considerazioni.

Base 2000€, realizzo 3500€ = incremento del 75%

Cara?

Può essere...ma anche no.

Si trova di meglio e a meno?

Se lo affermi sarà sicuramente vero...come é altrettanto vero che si troverà anche di peggio per rapporto qualità prezzo.

Le uniche certezze assolute sono:

A) La valutazione é stata determinata dalle offerte di molteplici soggetti.

B ) Il prezzo di mercato della moneta in data 3 Giugno 2010 é stato fissato in 3500€ + diritti

C) Dal 4 Giugno 2010 in poi il prezzo di quella stessa moneta é già aumentato :rolleyes:

Cordialmente

Davide

Modificato da uncledear
Link al commento
Condividi su altri siti


Salute

il listino che è stato postato in questa discussione della"Araba Fenice"mi dà l'idea di un listino creato da un appassionato collezionista di Numismatica che vuole disfarsi delle monete della propria collezione e siccome ,giustamente,è legato a queste da un valore affettivo è disposto a separarsene solo a quei prezzi ,e questo per me non fa una grinza :) Anch'io farei così.

Passiamo all'ultima risposta data da uncle ,e debbo dire che cita molte verità e ,potrebbe,forse,anche essere d'accordo con me ,se dico che se vi è una crisi del mercato numismatico ,molta colpa l'hanno le case numismatiche che frenano il mercato,fanno da tappo:tu li contatti ,ti fai un mucchio di chilometri,ci vai per conferire le monete che hai acquistato con molti sacrifici,molto sangue sputato,stress per aggiudicartele all'asta ecc.,e ti senti dire dal gestore della casa d'aste ,o magari ,se sei sfortunato ti fanno parlare con chi normalmente è addetto a chiudere la saracinesca della sede della casa d'aste(questi magari si presenta con fare da saccente e spocchioso ,come se lui sapesse tutto della Numismatica ma non ha alcunchè di umiltà e rispetto per le collezioni altrui) :mi potrebbero interessare queste monete da mettere in asta,ma sai ,il mercato è in flessione,visto la crisi chè c'è in giro,e se vuoi conferirci le tue monete devi fidarti del prezzo che le attribuiremo noi ,in base a quella che è la nostra esperienza.

Ecco perchè stanno spuntando come funghi case d'asta e listini da ogni parte.Ciò è dovuto al fatto che i gestori di queste nuove case d'asta sono stufi di farsi deprezzare monete che sul mercato valgono e che se si sanno vendere rendono bene.Ricordate e tenete sempre presente questo:::Una moneta vale quanto rende.Se una moneta non ha reso ,diciamo,i prezzi di mercato ,ma ha reso meno,non è colpa del mercato o della crisi,ma è colpa del venditore che non è stato capace a far sì che quella moneta rendesse il dovuto.

Finiamola una volta per tutte a fare terrorismo mediatico nel dire che c'è crisi e che va tutto a scatafascio ,che diamine ,tutti questi investitori che hanno perso con la crisi delle borse e del mercato finanziario ,pare che siano settanta milioni in Italia ,più della popolazione :D .Certo non si nega che vi è stato un crollo del mercato finanziario con la conseguenza di perdite economiche da parte degli investitori ,ma gli investitori erano quelli che giocavano in borsa e sapevano i rischi che correvano,oppure ,è vero che vi erano investitori che non erano stati messi al corrente di questi rischi ,ma sempre i soldi non andavano investiti in Numismatica oppure venivano investiti in minima parte.Comunque c'è chi può spendere,ve lo garantisco,e non lo fa perchè ha paura,a causa di questo terrorismo mediatico maledetto,e riallacciandomi al discorso di sopra sulle case d'asta e sui venditori,sta alla bravura di un venditore far venire "l'acquolina in bocca"all'appassionato.Certo che se poi le case d'asta vogliono troppo" tirare la corda "nel far svendere le collezioni o monete importanti al collezionista ed appassionato conferente,beh il mercato ne soffre.

Dovete considerare una cosa:i soldi ,al mondo,quelli sono,passano di mano,nonostante le crisi ,ma quelli sono

Veridio scrive:"Se fate caso alle ultime aste, molte a dire il vero, vedrete come sono andate meglio quelle case d'aste che sono partite con basi discrete lasciando al mercato la regolazione del valore dei lotti". Ed io rispondo con un esempio:Se tu veridio venissi da me a conferirmi le monete con le caratteristiche di cui sopra del collezionista,cioè, che non ha trovato le monete per terra ed io te le mettessi in asta(concorde con te) al di sotto di quello che tu mi hai proposto ad un prezzo a pase d'asta,al di sotto di quelli che sono i prezzi di mercato,e la o le monete,che mi hai conferito, non realizzeranno,a fine asta nemmeno il prezzo con cui tu le hai pagate ,diciamo 5 anni prima,beh ti sentiresti sfiduciato nei confronti della Numismatica e del mercato numismatico.Qui però vi sono delle consuderazioni da fare:1)la moneta pubblicata in asta ad un prezzo a base d'asta di molto inferiore a quello che è il prezzo del suo valore di mercato ,genera valutazioni sbagliate in chi si appresta a seguire le aste numismatiche per le prime volte poichè non ha una reale valutazione prezzo/conservazione.2)la moneta inserita in asta ad una base di "svendita"genera offerte non congrue a quello che dovrebbe essere il reale rendimento della moneta(la moneta vale quanto rende e molte colpe le ha la casa d'aste se non rende quanto deve)[mi si dirà che la casa d'aste ha dei costi e ciò non lo si mette in dubbio ma ci vuole anche buon senso da parte dei gestori nel comprendere che si sta svalutando di molto la collezione o le monete di chi hanno dinanzi].

Come ho detto in altre discussioni, i "fessi"(coloro che svendono le monete alle case d'asta)stanno svanendo proprio come la crisi,perchè ,proprio con il sorgere di nuove e moderne realtà nell'ambito delle case d'asta,il conferente si reca nei convegni ,propone le sue monete alle varie case d'asta presenti e quella che gli pubblicherà le monete secondo le proprie condizioni ,o se non altro,a condizoni rispettose da ambo le parti,gli lascerà le monete amate.

Sta già sta succedendo che molte case d'asta invitino tramite email i clienti a conferire le proprie monete o collezioni ed accadrà che per accaparrarsi determinate monete o collezioni effettueranno "succulente"offerte ai conferenti ;)

Per chi parla di crisi:ho sentito dire che nell'ultima asta di Negrini ,a Milano,conclusasi la settimana scorsa vi hanno partecipato con le offerte molti negozianti e,questi,si presume acquistassero su commissione,e mi risulta che l'asta sia andata bene ,con basi d'asta di tutto rispetto per i conferenti.

--Non ho più saliva,vado a bere un po' d'acqua :rofl: Approposito ,io ,quasi quasi ,mi metterò a collezionare anche acqua :blum: ,visto che si parla di privatizzazioni ;) Apparte gli scherzi ,non permettete di privatizzare l'acqua.

---Salutoni

-odjob

Link al commento
Condividi su altri siti


In questi anni le aste sono di moda, così come "tirano" le monete in alta conservazione. Se voi riuscite a tracciare la storia di un "lotto" che ha attraversato varie aste, vedrete che la sua classificazione "cresce". Quello che era SPL diviene SPL+ e poi FDC (ormai molti prestano attenzione al qFDC e sanno che si tratta di un upgrade di qualcosa di inferiore; per il FDC, invece, non dovrebbe esserci "niente da dire" ...). Non ho mai assistito (se non sporadicamente e per monete classiche) al passaggio inverso da FDC a SPL: in questi ultimi casi si trattava per lo più di passaggi da aste americane a europee, per alcune delle quali vz (vorzüglich, SPL) è il massimo.

Per tornare alle piastre papali, molte conservazioni sono trascinate verso l'alto dalle esigenze del mercato: non tutte ma frequentemente.

Come, ritengo, giustamente ha detto uncledear:

[...]

C'é a chi piace comprare la moneta dichiarata FDC, pagarla sotto la media del mercato ed esser felice di avere un cartellino FDC e una moneta SPL...

Viceversa altri preferiscono strapagare un SPL, o pagarlo a prezzo pieno, e gioire per avere un cartellino SPL ed una moneta più che SPL.

[...]

Allora non è possibile riferirsi all'esito di un'asta o di una moneta senza averla prima "soppesata" personalmente. L'ebbrezza del guadagno facile ha contagiato tutti, venditori e conferitori, dimenticando quanto sia difficile procurarsi (anche potendoselo permettere) una moneta in alta conservazione. Ho visto monete di conservazione veramente eccezionale, accendere dispute "feroci" con impennata di prezzi. In un'asta successiva monete normali, spacciate per "alta conservazione" partivano da dove era arrivata la precedente .... e rimanevano al palo, ovviamente ...

Link al commento
Condividi su altri siti


Dice Odjob:

il listino che è stato postato in questa discussione della"Araba Fenice"mi dà l'idea di un listino creato da un appassionato collezionista di Numismatica che vuole disfarsi delle monete della propria collezione e siccome ,giustamente,è legato a queste da un valore affettivo è disposto a separarsene solo a quei prezzi ,e questo per me non fa una grinza smile.gif Anch'io farei così.

[...]

E' parzialmente vero: da quel che so io si tratta di acquisti "audaci" a prezzi "di mercato" che hanno trasformato l'intraprendente collezionista-investitore in commerciante.

Ma quello che a mio avviso va rimarcato è che anche in tal caso (e a tali prezzi!) le pur belle monete sono sopravvalutate (come classificazione) ed una comune piastra papale in FDC vero con bella patina tra 1670 e 1730 sarebbe contesa, in asta, con prezzi di molto superiori. E tutto ciò nonostante la crisi...

Link al commento
Condividi su altri siti


Salute

il listino che è stato postato in questa discussione della"Araba Fenice"mi dà l'idea di un listino creato da un appassionato collezionista di Numismatica che vuole disfarsi delle monete della propria collezione e siccome ,giustamente,è legato a queste da un valore affettivo è disposto a separarsene solo a quei prezzi ,e questo per me non fa una grinza :) Anch'io farei così.

Passiamo all'ultima risposta data da uncle ,e debbo dire che cita molte verità e ,potrebbe,forse,anche essere d'accordo con me ,se dico che se vi è una crisi del mercato numismatico ,molta colpa l'hanno le case numismatiche che frenano il mercato,fanno da tappo:tu li contatti ,ti fai un mucchio di chilometri,ci vai per conferire le monete che hai acquistato con molti sacrifici,molto sangue sputato,stress per aggiudicartele all'asta ecc.,e ti senti dire dal gestore della casa d'aste ,o magari ,se sei sfortunato ti fanno parlare con chi normalmente è addetto a chiudere la saracinesca della sede della casa d'aste(questi magari si presenta con fare da saccente e spocchioso ,come se lui sapesse tutto della Numismatica ma non ha alcunchè di umiltà e rispetto per le collezioni altrui) :mi potrebbero interessare queste monete da mettere in asta,ma sai ,il mercato è in flessione,visto la crisi chè c'è in giro,e se vuoi conferirci le tue monete devi fidarti del prezzo che le attribuiremo noi ,in base a quella che è la nostra esperienza.

Ecco perchè stanno spuntando come funghi case d'asta e listini da ogni parte.Ciò è dovuto al fatto che i gestori di queste nuove case d'asta sono stufi di farsi deprezzare monete che sul mercato valgono e che se si sanno vendere rendono bene.Ricordate e tenete sempre presente questo:::Una moneta vale quanto rende.Se una moneta non ha reso ,diciamo,i prezzi di mercato ,ma ha reso meno,non è colpa del mercato o della crisi,ma è colpa del venditore che non è stato capace a far sì che quella moneta rendesse il dovuto.

Finiamola una volta per tutte a fare terrorismo mediatico nel dire che c'è crisi e che va tutto a scatafascio ,che diamine ,tutti questi investitori che hanno perso con la crisi delle borse e del mercato finanziario ,pare che siano settanta milioni in Italia ,più della popolazione :D .Certo non si nega che vi è stato un crollo del mercato finanziario con la conseguenza di perdite economiche da parte degli investitori ,ma gli investitori erano quelli che giocavano in borsa e sapevano i rischi che correvano,oppure ,è vero che vi erano investitori che non erano stati messi al corrente di questi rischi ,ma sempre i soldi non andavano investiti in Numismatica oppure venivano investiti in minima parte.Comunque c'è chi può spendere,ve lo garantisco,e non lo fa perchè ha paura,a causa di questo terrorismo mediatico maledetto,e riallacciandomi al discorso di sopra sulle case d'asta e sui venditori,sta alla bravura di un venditore far venire "l'acquolina in bocca"all'appassionato.Certo che se poi le case d'asta vogliono troppo" tirare la corda "nel far svendere le collezioni o monete importanti al collezionista ed appassionato conferente,beh il mercato ne soffre.

Dovete considerare una cosa:i soldi ,al mondo,quelli sono,passano di mano,nonostante le crisi ,ma quelli sono

Veridio scrive:"Se fate caso alle ultime aste, molte a dire il vero, vedrete come sono andate meglio quelle case d'aste che sono partite con basi discrete lasciando al mercato la regolazione del valore dei lotti". Ed io rispondo con un esempio:Se tu veridio venissi da me a conferirmi le monete con le caratteristiche di cui sopra del collezionista,cioè, che non ha trovato le monete per terra ed io te le mettessi in asta(concorde con te) al di sotto di quello che tu mi hai proposto ad un prezzo a pase d'asta,al di sotto di quelli che sono i prezzi di mercato,e la o le monete,che mi hai conferito, non realizzeranno,a fine asta nemmeno il prezzo con cui tu le hai pagate ,diciamo 5 anni prima,beh ti sentiresti sfiduciato nei confronti della Numismatica e del mercato numismatico.Qui però vi sono delle consuderazioni da fare:1)la moneta pubblicata in asta ad un prezzo a base d'asta di molto inferiore a quello che è il prezzo del suo valore di mercato ,genera valutazioni sbagliate in chi si appresta a seguire le aste numismatiche per le prime volte poichè non ha una reale valutazione prezzo/conservazione.2)la moneta inserita in asta ad una base di "svendita"genera offerte non congrue a quello che dovrebbe essere il reale rendimento della moneta(la moneta vale quanto rende e molte colpe le ha la casa d'aste se non rende quanto deve)[mi si dirà che la casa d'aste ha dei costi e ciò non lo si mette in dubbio ma ci vuole anche buon senso da parte dei gestori nel comprendere che si sta svalutando di molto la collezione o le monete di chi hanno dinanzi].

Come ho detto in altre discussioni, i "fessi"(coloro che svendono le monete alle case d'asta)stanno svanendo proprio come la crisi,perchè ,proprio con il sorgere di nuove e moderne realtà nell'ambito delle case d'asta,il conferente si reca nei convegni ,propone le sue monete alle varie case d'asta presenti e quella che gli pubblicherà le monete secondo le proprie condizioni ,o se non altro,a condizoni rispettose da ambo le parti,gli lascerà le monete amate.

Sta già sta succedendo che molte case d'asta invitino tramite email i clienti a conferire le proprie monete o collezioni ed accadrà che per accaparrarsi determinate monete o collezioni effettueranno "succulente"offerte ai conferenti ;)

Per chi parla di crisi:ho sentito dire che nell'ultima asta di Negrini ,a Milano,conclusasi la settimana scorsa vi hanno partecipato con le offerte molti negozianti e,questi,si presume acquistassero su commissione,e mi risulta che l'asta sia andata bene ,con basi d'asta di tutto rispetto per i conferenti.

--Non ho più saliva,vado a bere un po' d'acqua :rofl: Approposito ,io ,quasi quasi ,mi metterò a collezionare anche acqua :blum: ,visto che si parla di privatizzazioni ;) Apparte gli scherzi ,non permettete di privatizzare l'acqua.

---Salutoni

-odjob

Dopo aver letto il tuo intervento, da piccolo collezionista a volte snobbato e tutto sommato un po' sfigato non si può non augurarsi che anche tu possa presto aprire una casa d'aste, così molti dei problemi attuali saranno risolti... :D

Per tornare un po' più seri, mi sembra che tu sottovaluti i problemi del mercato, la domanda e offerta di un dato bene o servizio, che è il giudice finale. E' vero, sottoscrivo, non tutti i commercianti sono bravi, come non tutti i collezionisti sono accorti e sufficientemente competenti, del resto (nella categoria ci metto anche il sottoscritto, sia chiaro...). A volte, succede pure che collezionisti competenti, per ansia di possesso, o non so come diversamente chiamarla... acquistino dei pezzi, magari da lungo tempo agognati, a prezzo alto... Che succede quando si va a riproporre per un'asta una data moneta pagata a caro prezzo? Sarebbe bene, interpretando, spero correttamente, le tue parole, trovarsi di fronte il commerciante bravo e capace, in grado di valutare al meglio, ma non sempre ci si può aspettare che un commerciante capace e che conosca bene il valore delle monete accetti passivamente il prezzo proposto dal collezionista. Mica cercheremo, aggiungo io un po' provocatoriamente, uno tanto capace dal punto di vista commerciale, da essere in grado di vendere frigoriferi agli eskimesi o petrolio agli sceicchi??? Poi a nessuno, a me per primo, piacerebbe trovarsi di fronte un commerciante con le caratteristiche che scherzosamente ho indicato sopra. Meglio una persona seria e capace, che sappia giudicare al meglio. Poi non è mica obbligatorio vendere... Se la valutazione della data casa d'aste non piace, ci si può rivolgere ad un'altra, sperando in valutazioni e condizioni più gradite, l'hai detto anche tu. Oppure si può decidere di attendere tempi e momenti maggiormente favorevoli.

Sinceramente non credo che il male della numismatica siano i commercianti, le case d'asta, che "frenano il mercato". Il mercato, ahimé, si frena da solo. Guardiamo le aste concluse verso la fine dell'anno scorso, con una marea di invenduti, causati, ritengo, da valutazioni "troppo ottimistiche". Siamo sicuri che una casa d'aste che accetti passivamente le valutazioni di un conferente gli renda sempre un buon servizio? Temo che a volte possa essere anche una perdita di tempo per il collezionista/conferente, oltre che una sicura fonte di inutili costi per la casa d'aste stessa. Ben vengano le nuove case d'asta, alle quali auguro la migliore fortuna, ma non riesco ad essere persuaso che dall'affollamento attuale e futuro nascano grandi vantaggi per i collezionisti. Lo vedremo, spero di essere smentito, ovviamente. Non essendo un commerciante numismatico e non avendo perciò interessi diretti in una casa d'aste, non conosco bene i costi che una data ditta numismatica vada ad affrontare, ma so che in qualsiasi settore stare sul mercato è difficile, perciò non so quali condizioni migliori, rispetto alla situazione attuale, possano derivarne per i conferenti ma, nel caso, ben vengano.

Sono molteplici i fattori che rendono il mercato italico così asfittico, dalla mancata chiarezza legislativa circa il possesso, al fatto che la gente, parlo in particolare della fascia media alla quale appartengo, ha poco da spendere, soprattutto in questo momento. Forse per te e per le persone che frequenti la crisi non si avverte, invece per me c'è. :(

Infine, è vero il fatto che i commercianti non orientano al meglio, o spesso snobbano proprio i collezionisti, specialmente i più giovani, causa forse le scarse risorse di cui questi ultimi iniziamente dispongono, e non li spingono a studiare, ad imparare, non li aiutano ad amare una materia che, lo sappiamo bene, è difficile, materia alla quale possono essersi avvicinati magari per curiosità, per spirito di emulazione o altro. In passato era diverso. Auguriamoci che con il supporto di tutti, collezionisti, appassionati, circoli e commercianti si possa formare una nuova generazione di numismatici. Sono un po' stanco di frequenare i convegni e le aste e, nonostante abbia superato i 40, accorgermi di essere uno dei più giovani presenti... :(

Modificato da aemilianus253
Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.