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IGNORED

identificazione


Risposte migliori

buongiorno, dovrebbe essere una frazione di follaro ma necessita del vostro aiuto per l'esatta identificazione , grado di rarità e stato di conservazione. Pesa un grammo. Grazie!

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Ciao avo, la moneta è molto consunta però mi ricorda un follaro attribuito a Gisulfo II: Bellizia n. 43.

D/ Gisulfo con scudo a cavallo a destra. Contorno perlinato

R/ IC/ XC/ PN/ GI negli spazi di una croce. Contorno perlinato (e quindi la seconda immagine andrebbe ruotata completamente leggendosi in tal modo IC nel primo quarto).

La moneta in questione sarebbe molto rara.

Saluti

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Ciao avo, la moneta è molto consunta però mi ricorda un follaro attribuito a Gisulfo II: Bellizia n. 43.

D/ Gisulfo con scudo a cavallo a destra. Contorno perlinato

R/ IC/ XC/ PN/ GI negli spazi di una croce. Contorno perlinato (e quindi la seconda immagine andrebbe ruotata completamente leggendosi in tal modo IC nel primo quarto).

La moneta in questione sarebbe molto rara.

Saluti

ciao glaucho, la moneta non si presenta consunta anzi i rilievi sono netti, semmai come in questo tipo di monetazione spesso accade la coniazione è parziale, comunque aspettiamo conferme. Nell'attesa ho cercato in internet ed ho trovato: Capua, Atenolfo (887-901) frazione di follaro, Biaggi 544, che potrebbe essere compatibile. Qualcuno può verificare sul Biaggi??

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Adesso che ho dato uno sguardo al testo della Travaini ti posso dire che il follaro è attribuito ad Anfuso:

D/ figura con elmo crestato e lancia a cavallo verso destra

R/ A N P RI nei quarti di una croce (R sul braccio inferiore)

C’è anche una variante con al rovescio A D P RI

(dal mio punto di vista la moneta è un pò consunta: nel secondo quarto della croce non si legge nulla e non dipende dal conio così come non dipende dal conio l’usura all’altezza della testa del cavaliere che ci impedisce di visionare l’elmo crestato)

Saluti

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  • 9 mesi dopo...

(dal mio punto di vista la moneta è un pò consunta: nel secondo quarto della croce non si legge nulla e non dipende dal conio così come non dipende dal conio l’usura all’altezza della testa del cavaliere che ci impedisce di visionare l’elmo crestato)

Ciao Glaucho, non me ne volere, ma non sono daccordo con quanto sopra detto da te. Dal mio punto di vista, la moneta ha una conservazione superiore alla norma, direi molto superiore al BB. E' tipico di questo periodo, trovare monete così "consunte" (come tu dici), in realtà i tondelli che venivano approntati per la battitura, molte volte in determinati punti avevano uno spessore molto più sottile, per cui il conio in prossimità di questi punti (quasi sempre ai bordi), all'atto della battitura non riusciva a lasciare l'impronta. La stessa risultava evanescente o addirittura mancante. Del resto se ci pensi, come potrebbe una moneta che circola di mano in mano, consumarsi solo in determinati punti e non uniformemente su tutta la sua superfice.

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Molto bella ;) Per le antiche valutare uno stato di conservazione è molto difficile , visto i vari pareri che ognuno di noi esprime . . . . .per me è un BB+ molto interessante ;)

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