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piastre di ferrara


 Faletro78

Risposte migliori

buonasera a tutti. poco tempo fa stavo riguardando alcuni cataloghi d'asta recenti di monete papali. in alcune pagine mi sono soffermato su foto ingrandite di piastre coniate a ferrara da paolo V, gregorio XV, urbano VIII e clemente XI. che monete eccezionali ! pezzi favolosi e

naturalmente assai interessanti sotto l'aspetto storico. nel 1598 l'ultimo

erede estense senza discendenza muore e cosi' lo stato

pontificio che aveva investito la famiglia d'este della citta'

di ferrara ne ritorna in possesso sotto clemente VIII. credo

x celebrare l'acquisizione alla chiesa di questo importante

territorio i suoi successori celebrano sulle piastre dei

successivi decenni l'evento. poi pero' nessun altro papa

batte piastre a ferrara ma lo fa papa albani all'inizio del

700'. come mai ? qualcuno ha un pensiero in merito ? oppure in modo banale e casuale succede senza motivi particolari ? poco tempo fa qui nel forum mi ricordo che venne postata ( forse da picchio ? mi scuso x la poca memoria ) la foto della piastra ferrarese di clemente XI, davvero bella. infatti da quello che vedo nei cataloghi davvero poche di queste emissioni si presentano in alta conservazione ( intendo sullo SPL ), ma quasi sempre dal MB al BB+. comunque beato chi le ha !

Modificato da sixtus78
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Ciao, in effetti le monete di Ferrara di grande modulo, per quanto spesso meno ricche di particolari o "presenza artistica" rispetto alle contemporanee emissioni romane, sono certamente monete di grande fascino per la loro rarità.

La piastra di Clemente XI che ricordi fu postata da Picchio (assieme ad un testone dello stesso pontefice), in questa discussione:

http://www.lamoneta.it/topic/60689-clemente-xi/

Sul perchè ci fu un "buco" temporale nelle coniazioni di piastre a Ferrara non so darti una risposta precisa, solitamente sono le condizioni economiche specifiche del periodo a determinare la necessità o meno di coniare, probabile che la piazza ferrarese fosse già adeguatamente coperta di circolante locale o estero tanto da non necessitare di nuova moneta.

Infatti se si osserva il susseguirsi delle coniazioni, quelle dei nominali in argento vengono del tutto sospese a partire da Clemente X (1670-1676), per riprendere solo con Clemente XI, probabile che nel periodo fosse necessario unicamente circolante minuto, in rame.

Riguardo invece al periodo "di transizione" di fine XVI secolo, con la devoluzione del 1598, interessanti notizie, documenti e immagini sono riportati nel volume "MONETAZIONE PONTIFICIA E CIRCOLAZIONE A FERRARA TRA SIGNORIA E LEGAZIONE", edito dall'Accademia Italiana di Studi Numismatici a corollario della mostra tematica tenutasi al convegno di Vicenza nell'ottobre 2006.

In quell'occasione furono anche esposti punzoni, coni e monete ferraresi del periodo di Paolo V (1605-1621).

Ciao, RCAMIL.

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