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Settima Asta Bolaffi


Maffeo

Risposte migliori

La prossima, settima asta numismatica Bolaffi - Torino, 30 novembre/1 dicembre - offre un vasto assortimento di monete papali (più o meno 300 lotti) ed il catalogo è interamente scaricabile in formato Pdf.
[url="http://www.bolaffi.it/sezione.aspx?ch=6.1&cID=1095&sa=detail"]http://www.bolaffi.it/sezione.aspx?ch=6.1&cID=1095&sa=detail[/url]

In paragone con altre aste i prezzi di base sembrano piuttosto moderati; da tenere in mente, tuttavia, che i diritti sono di 20% invece del consueto 15%.

La qualità delle monete sembra essere abbastanza modesta; ho esaminato con un po' d'attenzione solamente le piastre, e di 25 pezzi più della meta portano qualche traccia di appicagnolo o sono forate e quasi tutte le altre sono indicate "da esaminare"... Comunque sia, per gli appassionati del genere vale certamente la pena di dare un'occhiata. :blink:
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Vista pure io, mi è arrivato il catalogo cartaceo qualche giorno fa, di papali in effetti abbonda ma di papali di qualità scarseggia :( , soprattutto sulle piastre come giustamente Maffeo hai già notato...

Comunque qualcosa di interessante c'è, perlomeno i vari lotti che partono alla base [i]"offerta" [/i] :blink: :P

A parte i lotti "da esaminare" (per quelli senza foto la vedo dura per chi non può muoversi a visionarli di persona) almeno stavolta indicano quando le monete sono state [i]riparate[/i] o [i]appiccagnolate[/i], ed è già un passo avanti rispetto al passato, prossimo passo tentare di indicare anche la conservazione secondo lo standard universale dei cataloghi d'asta... <_< ;)

Ciao, RCAMIL.
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Ho sfogliato il catalogo cartaceo , tralasciando le monete papali , non noto la presenza in generale di pezzi forti in alta conservazione .
Il livello delle monete mi pare rivolto ad un collezionista medio , come pure i prezzi di partenza
Per quanto riguarda il settore della monetazione romana classica , nulla di particolare da segnalare , giusto qualche denaro comune facilmente reperibile in qualsiasi negozio o banchetto
Piu' interessante secondo me e' la parte relativa a Vitt.Eman III , con quotazioni iniziali invoglianti
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  • 2 settimane dopo...
Non sono sicuro ma credo che collegandosi al sito sia possibile vedere i prezzi di aggiudicazione moneta per moneta, almeno ieri era possibile farLo. Volevo partecipare direttamente ma l'aereo ha fatto ritardo e sono arrrivato a Milano che mancava 5 minuti all'inizio dell'asta (a Torino). Ho comprato qualcosa via live auction anche se le 4 monete che mi interessavano maggiormente hanno fatto prezzo superiore alle mie aspettative e le ho lasciate, perse tutte e quattro per una battuta.
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Per quanto mi risulta nel sito Bolaffi puoi scaricare o leggere i risultati finali mediante un file adobe acrobat (.pdf) identico a quello postato da me che mi e' stato inviato dal mio amico numismatico torinese :)
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Grazie piergi00, ho scaricato il pdf allegato al tuo post e poi l'ho trovato anche sul sito...
Ho dato una rapida occhiata alle aggiudicazioni delle monete che colleziono...
Nel primo luogo ho notato che non ci fu quell'impennata di prezzi che ha caratterizzato altre aste recenti. La gran parte dei pezzi, con solo un paio di eccezzioni, furono venduti a base d'asta o poco più. Certamente questo fu dovuto al fatto della bassa qualità delle monete... Sorprendente, tuttavia, che anche un paio di pezzi descritti "di qualità apprezzabile" furono venduti a prezzi piuttosto bassi. Forse ancor più sorprendente il fatto che tutte le piastre furono vendute, perfino cose bruttamente appiccagnolate e mal ridotte, mi sorprende che ci sia un mercato perfino per tali esemplari...
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[quote name='Maffeo' date='02 dicembre 2005, 20:30']Forse ancor più sorprendente il fatto che tutte le piastre furono vendute, perfino cose bruttamente appiccagnolate e mal ridotte, mi sorprende che ci sia un mercato perfino per tali esemplari...
[right][snapback]74834[/snapback][/right]
[/quote]

Cioa Maffeo, fai bene a sorprenderti, l'interesse per le papali è cresciuto (tanto, forse anche troppo :unsure: ) e di tanti che si affacciano a questa branca della numismatica molti si "accontentano" di avere in collezione un pezzo che, sebbene mal ridotto, ha un suo "peso", è un pezzo comunque importante :rolleyes: .

Il fatto ancor più sorprendente è che il fenomeno riguardi non solamente le monetone in argento, ma anche quattrini e baiocchi a me tanto cari :unsure:

Ciao, RCAMIL.
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Beh, non c'è dubbio che talvolta anche un pezzo mal ridotto può meritarsi di essere incluso in una collezione - precisamente la ragione perché in un recente post espressi la mia perplessità che una rara piastra di Paolo V per Ferrara (aggiudicata 3,100,000 Lit nella Montenapoleone 1982) rimase invenduta in due recenti aste Varesi.. Poi molti pezzi di mediocre conservazione certamente meritano di essere inclusi nella categoria "per studio"...
Forse più interessante sarebbe di poter comprendere il perché della recente crescita di interesse per le papali; si tratta di un fenomeno che riguarda soltanto le papali o la numismatica in generale? E' forse il risultato dell'interesse suscitato per le monete in generale dall'introduzione dell'Euro - molte persone hanno scoperto in tal modo il mondo della numismatica, e poi, una volta addescati, si rendono conto che c'è molto di più (deo gratias) che le banalissime emissioni "per collezionisti"?
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Le aste di Bolaffi seguono un percorso diverso rispetto a quelle di altre case d'asta. Innanzi tutto, per esperienza personale, le monete vanno viste. Il catalogo è redatto in maniera sibillina, la descrizione è incompleta, appositamente concepita per confondere le idee all'acquirente. Mancano i gradi di conservazione, le stime delle monete decimali sono quelle dei cataloghi dal minimo al massimo per i gradi di conservazione indipendentemente dallo stato della monete.
Nello specifico; le papali comunque essendo stata posta in vendita una collezione il materiale era assai eterogeneo ma di qualità non eccellente rispetto ai moderni criteri di collezionismo. E' vero che i prezzi, rispetto ad altre aste non sono stati molto elevati, è altrettanto vero che il materiale era di minor qualità e minor garanzia.

Le monete belle, veramente, e rare hanno raggiunto i prezzi di aggiudicazione in linea con il mercato.

Era mia intenzione partecipare direttamente e per un ritardo non sono riuscito a raggiungere Torino in tempo, ho seguito l'asta a partire dal lotto 180, quando oramai le cose migliori erano già state aggiudicate a prezzi molto contenuti. Era presente in sala una persona di mia fiducia che comunque mi ha confermato i dubbi su alcune monete importanti.

Per la serie Napoleonica c'erano comunque alcune monete rare tra cui il 2 baiocchi della Repubblica Romana con l'aquila al D/ di primo conio sono stati aggiudicati (vado a memoria) a 1.400 euro + 20 % = 1.680 è ancora un prezzo accettabile. 2 baiocchi anno 7 in triangolo è stato aggiudicato a 1.600 + 20 % = 1.920, molto più raro del precedente, presentava dei segni nel campo che dalla fotografia non era possibile comprenderne l'origine.
Molto bello un 2 baiocchi di Ancona (400+20%) e di Fermo (425+20%).
La cosa che mi ha colpito sono i prezzi di aggiudicazione per degli ibridi in piombo ramato della Repubblica Romana da fusione di fine ottocento. Non era specificato il metallo. Mi interessava il 5 lire di Napoleone 1812, anno più raro del solito 1811 o 1814 e che presentatava le lettere A al diritto della leggenda senza la stanghetta centrale. Ha fatto 750 + i soliti diritti, la qualità non era male ma sono monete che devono essere viste, dalla fotografia data la patina non sono riuscito a comprendere il reale stato di conservazione.
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[quote name='picchio' date='03 dicembre 2005, 08:58'] Il catalogo è redatto in maniera sibillina, la descrizione è incompleta, appositamente concepita per confondere le idee all'acquirente. Mancano i gradi di conservazione, le stime delle monete decimali sono quelle dei cataloghi dal minimo al massimo per i gradi di conservazione indipendentemente dallo stato della monete.
[right][snapback]74889[/snapback][/right]
[/quote]
Mi pare una accusa grave quella che fai alla Bolaffi quando sottolinei che l' incompletezza e' voluta ad arte per confondere le idee del potenziale cliente
Io non voglio malignamente pensarla cosi' pertanto considero la mancanza dei gradi di conservazione e di una approfondita descrizione un segno di rispetto dell' acquirente
Piu' volte si e' osservato in questo forum come le stime sulla conservazione fatte da diverse case d' asta sono opinabili e tendenzialmente di manica larga
Forse e' bene non metterle e lasciare al cliente una propria valutazione non solo in base alle foto ma preferibilmente osservandole di persona
E' lo stesso motivo per cui alcuni periti si rifiutano di inserire nelle loro perizie un grado di conservazione e un prezzo per evitare speculazioni e pressioni da parte di chi si fa periziare la moneta
Inoltre chi compra in asta normalmente non e' uno sprovveduto che non conosce la moneta per cui offre e quindi una descrizione dettagliata non e' fondamentale questo compito e' svolto dai manuali
Le monete secondo me vanno viste e quindi comprate dal vivo ,basarsi su una stima anche se corretta di un catalogo nato per fini commerciali e' un bel rischio specie per monete di un certo valore
In questa ottica mi pare anche giusto inserire solo un prezzo di minima e massima desunto dai prezziari con il fine di far risaltare il prezzo di partenza invogliante per far decollare l' asta Modificato da piergi00
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[quote name='piergi00' date='03 dicembre 2005, 09:42']Io non voglio malignamente pensarla cosi' pertanto considero la mancanza dei gradi di conservazione e di una approfondita descrizione un segno di rispetto dell' acquirente

Forse e' bene  non metterle e lasciare al cliente una propria valutazione non solo in base alle foto ma preferibilmente osservandole di persona

Inoltre chi compra in asta normalmente non e' uno sprovveduto che non conosce la moneta per cui offre e quindi una descrizione dettagliata non e' fondamentale  questo compito e' svolto dai manuali

In questa ottica mi pare anche giusto inserire solo un prezzo di minima e massima desunto dai prezziari con il fine di far risaltare il prezzo di partenza invogliante per far decollare l' asta
[right][snapback]74900[/snapback][/right]
[/quote]

Piergi, permettimi di dissentire da quanto affermi; chi compra in asta ha tutto il diritto di essere un "ignorante con i soldi" e qualsiasi casa d'aste ha il dovere di fornire anche a chi abita in Nuova Zelanda (e probabilmente non potrà recarsi negli uffici a visionare le monete) una seria e completa (tralascio realistica) valutazione dello stato di conservazione, dato che la descrizione la si trova su qualsiasi manuale, ma che l'asta riguarda un singolo esemplare e spesso [i]"da esaminare"[/i] può lasciare spazio a mille interpretazioni... :rolleyes:

Quanto ai prezzi di partenza, spesso ridicolmente bassi, queste sì sono scelte, opinabili ma pienamente nel diritto di chi le attua.

Ciao, RCAMIL.
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[quote name='rcamil' date='03 dicembre 2005, 10:10']Piergi, permettimi di dissentire da quanto affermi; chi compra in asta ha tutto il diritto di essere un "ignorante con i soldi" e qualsiasi casa d'aste ha il dovere di fornire anche a chi abita in Nuova Zelanda (e probabilmente non potrà recarsi negli uffici a visionare le monete) una seria e completa (tralascio realistica) valutazione dello stato di conservazione, dato che la descrizione la si trova su qualsiasi manuale, ma che l'asta riguarda un singolo esemplare e spesso [i]"da esaminare"[/i] può lasciare spazio a mille interpretazioni... :rolleyes:

Quanto ai prezzi di partenza, spesso ridicolmente bassi, queste sì sono scelte, opinabili ma pienamente nel diritto di chi le attua.

[right][snapback]74908[/snapback][/right]
[/quote]

Non c'e' nessun problema la mia e' una semplice opinione , assai discutibile e criticabile e proprio a tal fine la pongo :)
Il fine delle case d ' asta e' quello di vendere non di fare cultura numismatica
Pertanto , personalmente preferisco non leggere nessun grado di valutazione piuttosto che stime tendenti sempre verso l' alto
E' ormai usuale togliere mezzo grado dai cataloghi :(
Concordo con te sul fatto che una seria casa d' asta come pure uno stimato negoziante dovrebbe agire come dici tu , la realta' e' ben diversa
Sfortunatamente , il rischio di rimanere non pienamente soddisfatto per chi non puo' recarsi negli uffici ad osservare la moneta e' alto e non vedo nessuna soluzione se non quella di fidarsi del nome del venditore
Il termine "da esaminare" va preso proprio alla lettera ;)
In caso di impossibilita' di recarsi sul posto , io eviterei monete con tale dicitura visto che quasi sempre tale frase e' un modo gentile di dire attenzione Modificato da piergi00
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Nonostante l'apparente divergenza di opinioni sul "valore" dei cataloghi delle aste della Bolaffi, le opinioni espresse sembrano condurre tutte ad un'identica conclusione. Le monete vanno preferibilmente vedute dal vivo; per molti partecipanti alle aste questo è semplicemente impossibile ed i cataloghi di alcune case d'asta sono tali da permettere la participazione a distanza con un certo senso di affidabilità.
Nel caso particolare delle aste Bolaffi, i cataloghi sono tali da rendere assolutamente sconsigliable la participazione per corrispondenza o tramite le trasmissioni live...
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Sicuramente siamo tutti concordi nell' affermare che le monete vanno viste dal vivo :)

Personalmente sconsiglio tutte le aste se impossibilitati a parteciparvi direttamente non solo quelle di Bolaffi , si potrebbero citare tante altre ditte assai criticabili da questo punto di vista ma mi pare poco opportuno farlo pubblicamente ;)
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Piergi
Io non ho accusato nessuno, La prego di rileggere quello che ho scritto.

"Le aste di Bolaffi seguono un percorso diverso rispetto a quelle di altre case d'asta. Innanzi tutto, per esperienza personale, le monete vanno viste. Il catalogo è redatto in maniera sibillina, la descrizione è incompleta, appositamente concepita per confondere le idee all'acquirente. Mancano i gradi di conservazione, le stime delle monete decimali sono quelle dei cataloghi dal minimo al massimo per i gradi di conservazione indipendentemente dallo stato della monete."

Se vuole lo riscrivo pari pari perchè non è nulla di più della verità.

Le monete vanno sempre viste prima dell'acquisto, da Bolaffi a maggior ragione perchè ho notato [u][i][b]personalmente[/b][/i][/u] difetti non descritti.

I gradi di conservazione non ci sono, ed è un dato di fatto. Ci possono essere 100.000 ragioni per cui non sono riportati, comunque sono gli unici in tutta Italia, Svizzera, San Marino, Germania, Francia e Stati Uniti, luoghi dove si tengono aste di una certa rilevanza a non porre i gradi di conservazione. Ci sono considerazioni personali del tipo :"di ottima qualità" e dalla fotografia si intravede un BB.

Questo genera confusione e non poca, perchè l'immagine fotografica può ingannare. Lei lo sa meglio di me quanto può ingannare non il fotoritocco ma un semplice gioco di luci senza nessuna altra manipolazione dell'immagine.

La descrizione è incompleta perchè molti difetti non sono dichiarati.
Nella descrizione di alcune monete manca la specifica del metallo con cui la medesima è stata coniata, quindi Lei dall'immagine presume di acquistare una moneta di rame e se ne ritrova una di piombo ramato, oppure è errata. Pensa di acquistare una moneta importante e si ritrova con una patacca.

Se non è sibillina la dizione "Da esaminare" non saprei come altro definirla. Chi la deve esaminare secondo Lei la moneta; chi ha redatto il catalogo, e che la garantisce o chi deve avere la buona fede nell'acquisto della moneta ?.
Nelle condizioni di acquisto paragrafo 9 punto d) la Bolaffi non accetta reclamo per questi lotti.
Da leggersi con attenzione il limite di responsabilità autodichiarato sulle monete classiche.

Bolaffi è una S.p.A., ed una S.p.A. con ambizioni dichiarate di porsi come punto di riferimento nel mercato della numismatica italiano, non sono io a dirlo ma loro a dichiararlo.

"Dal 2002 Aste Bolaffi Ambassador significa anche numismatica. Dopo sole tre vendite, anche in questo settore del collezionismo la Casa torinese si afferma in tale ambito come punto di riferimento indiscusso.
E i risultati lo testimoniano: ad esempio un sesterzio di Alessandro Severo del 223 d.C. raffigurante il Colosseo è stato venduto nel maggio 2003 a 24 mila euro."

Non commento, il sesterzio di Alessandro Severo ha fatto semplicemente il suo prezzo, (asta Astarte XVI novembre 2004 n. 1790 - Fr. 40000 - € 26.200). Come esempio mi pare tra i meno calzanti, forse lo stupore per essere riusciti a venderlo. Ricordo un 100 lire 1937 con una macchia venduto al 60% del valore di mercato, questo però non è detto. Sorvolo poi sulle 500 lire vele rovesciate stimata a 6.000 euro, moneta che Bolaffi conosce bene e che chiunque è disposto pagare oggi 10.000 euro. Questo non è il comportamento che mi aspetterei da una S.p.A. con tanto di ambizione dicharata e quindi non mi riesce proprio di accettarlo.

Lei fa l'esempio di altre ditte, ne concordo perfettamente nessuno è immune da errori, anche i cataloghi più curati hanno errori di compilazione, e non è simpatico parlarne pubblicamente.
Lei sconsiglia di inviare commissione a tutte le aste se non con presa visione diretta delle monete, io compro abitualmente per asta pubblica e quasi mai mi è possibile parteciparvi di persona, eppure di "sorprese" ne ho avute proprio poche, e le poche che ho avuto il battitore se ne è sempre fatto carico. Non solo, tempo addietro ho acquistato una moneta che avevo visto di persona e che è risultata non essere autentica, quindi è fondamentale la fiducia e la responsabilità che si assume la casa d'aste a fare la differenza. Io faccio il collezionista e compro monete per passione, loro lo fanno di professione, c'è una notevole differenza tra le due cose.
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mi intrometto in questa discussione sposando in toto quello che afferma picchio, da 15 anni vedo cataloghi d'asta anche tra i più importanti e vedendo il catalogo bolaffi sono rimasto sbalordito dalla non descrizione delle monete fondamentale per poter acquistare ad un'asta senza essere costretti a visionare direttamente sul posto.
tanto più vista la facilità con cui oggi è possibile correggere digitalmente foto.
ho l'impressione che bolaffi forte del suo nome filatelico voglia dettar legge in un campo non suo con regole diverse da chi da sempre vi naviga, e visto che queste regole a me non piacciono io boccio il sistema che bolaffi cerca di itrodurre nel mondo numismatico.
:angry:
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Picchio concordo pienamente in tutto quello che ha detto salvo in una cosa:
[quote]Sorvolo poi sulle 500 lire vele rovesciate stimata a 6.000 euro, moneta che Bolaffi conosce bene e che chiunque è disposto pagare oggi 10.000 euro.
[/quote]

Forse sarà un buon investimento per il futuro ma penso si possa trovare materiale molto più interessante da acquistare ed anche sul quale eventualmente investire il proprio denaro, se questa è la motivazione per l'acquisto di monete.
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Riletto :)

[color=red]Il catalogo è redatto in maniera sibillina, la descrizione è incompleta, appositamente concepita per confondere le idee all'acquirente. Mancano i gradi di conservazione, le stime delle monete decimali sono quelle dei cataloghi dal minimo al massimo per i gradi di conservazione indipendentemente dallo stato della monete."[/color]

Forse il termine accusare e' troppo pesante se interpretato da una ottica giuridica ma nel liguaggio di tutti i giorni e' meno forzato, comunque cassiamolo :)
Tuttavia permettimi , affermare che la Bolaffi compila cataloghi scritti in maniera sibillina e con descrizioni incomplete "appositamente" per confondere le idee del possibile cliente non mi pare un bel complimento sul suo operato
Una cosa e' riscontrare mancanze di descrizioni ed errori occasionali , altra vederci una forma di volontarieta' per fini evidenti.
Per te e' una verita' , la tua, per altri potrebbe rappresentare piu' di una velata critica , volendo essere gentili.
Leggendo il tuo periodo sembra quasi che tu vuoi attribuire una piena strategia all'agire ' della Bolaffi nella stesura dei loro cataloghi e questo a me pare grave se tale comportamento fosse provato.
Probabilmente la mia interpretazione e' errata o forse ho frainteso il senso della tua espressione
Personalmente , non farei supposizioni in pubblico su terze persone , difficili da sostenere e che possono creare problemi ; mi ricordo tempo fa il caso avvenuto quando si e' parlato di Gigante in questo stesso forum.
A volte una semplice critica non e' apprezzata dai professionisti del settore.


Per quanto attiene l' illusorieta' delle fotografia sono della tua stessa opinione , infatti proprio per questo non mi verrebbe mai in mente di comprare una moneta di valore se non posso visionarla prima o tramite persona di piena fiducia.
In questo forum piu' volte abbiamo visto come una semplice foto di una moneta e' stata giudicata diversamente dagli utenti , tanto piu' se non posso essere sicuro di trovarmi davanti ad una operazione di ritocco o semplice abilita' del fotografo
Proprio per tal motivo consigliavo di partecipare in sala alle aste o quantomeno controllare le monete nei giorni indicati o previo appuntamento
Non mi aspetto mai che un venditore anche se di gran fama nel suo campo possa fare pienamente i miei interessi , pertanto preferisco prevenire che sperare in una condotta perfetta del venditore. In tal senso sono sono piuttosto pessimista.
Naturamente come hai constatato tu gli operatori numismatici seri prontamente ritirano il prodotto in caso di contestazione e Bolaffi e' sicuramente fra questi ; tuttavia io preferisco non trovarmi in questa situazione, leggi reclamo, e pertanto rinuncio ad acquisti in asta dove non posso partecipare

La clausola "da esaminare" per me e' ben chiara , certamente non ambigua
Presuppone una visione attenta del lotto in questione per accertarne la corrispondenza alla decrizione del catalogo se presente (quasi mai se lotti numerosi) e sulla sua autenticita'
Come gia' detto in risposta aRcamil e' un garbato modo di dire "attenzione"
Si puo' dissertare sul fatto che il termine si presta a piu' interpretazioni come fa percepire Picchio ma io sarei piu' preoccupato se la segnalazione non venisse scritta
Al piu' si dovrebbe discutere se questa limitazione della responsabilita' attuata dal venditore sia legale o impugnabile nelle sedi opportune come personalmente ritengo.
E' pia illusione credere che le monete di una qualsiasi asta vengano attentamente esaminate e l' errore sempre in buonafede capita a tutti, importante e' la garanzia post vendita
Penalizzante , a mio avviso, se osservate le postille e' il tempo disponibile per il reclamo , c' e' chi limita a pochi giorni , a mesi o ad anno e se si ritira subito scatta sovente immediatamente

Sulle limitazioni relative alla monetazione classica dove maggiormente la conservazione , le patine e la loro tenuta e originalita' hanno gran valenza ne riparliamo prossimamente visto che il discorso e' bello lungo e spiace liquidarlo con poche frasi Modificato da piergi00
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[quote name='Giuseppe' date='03 dicembre 2005, 15:01']Picchio concordo pienamente in tutto quello che ha detto salvo in una cosa:
[quote]Sorvolo poi sulle 500 lire vele rovesciate stimata a 6.000 euro, moneta che Bolaffi conosce bene e che chiunque è disposto pagare oggi 10.000 euro.
[/quote]

Forse sarà un buon investimento per il futuro ma penso si possa trovare materiale molto più interessante da acquistare ed anche sul quale eventualmente investire il proprio denaro, se questa è la motivazione per l'acquisto di monete.
[right][snapback]75030[/snapback][/right]
[/quote]

Non ne farei un questione di principio in quanto ognuno ha le sue passioni in campo numismatico
C'e' chi predilige la monetazione classica , chi quella contemporanea e via di questo passo .
Sinceramente non mi pongo minimamente il problema su quale e' la scelta piu' interessante dal punto di vista numismatico
Sicuramente dal punto di vista economico l' acquisto di tale moneta negli anni , non sarebbe stato un cattivo investimento
La prima volta che mi ero interessato a questa prova il venditore aveva richiesto 1.000.000 di vecchie Lire , somma notevole all' epoca

Volevo chiarire che 6.000 euro e' il prezzo base di partenza atto a lanciare l' asta .
Si puo' discutere se e' bene o male tale procedura di mettere la base ben sotto al reale prezzo di mercato.
Per me e' un semplice espediente commerciale ,infatti a fianco e' riportata la quotazione del Gigante come valore di riferimento Modificato da piergi00
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Concordo al 100% con la posizione di picchio. Soprattutto il non indicare la conservazione è sicuramente un modo poco elegante per lavarsi le mani. Anche a me non risulta alcun catalogo al mondo che si comporta così. Ovviamente chi indica la conservazione lo fa cercando di essere il più corretto possibile, poi gli errori (in buona fede) possono capitare. Le volte che ho acquistato monete per corrispondenza in varie aste e che avevano o una conservazione completamente sballata o difetti occulti, mi sono sempre state ritirate da chi le aveva vendute. Troppo comodo non garantire l'autenticità ("da esaminare") o non dichiarare i difetti.
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