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NON CONFONDIAMO NUMISMATICA E ARCHEOLOGIA


Giulio Bernardi

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NON CONFONDIAMO NUMISMATICA E ARCHEOLOGIA

Il 21 ottobre 1994 un'apposita commissione riunitasi a Roma ha dato la seguente definizione:

HANNO INTERESSE ARCHEOLOGICO SOLTANTO LE MONETE DI CUI E' CERTA E DOCUMENTABILE LA PROVENIENZA DA UN RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO.

Il nesso tra ritrovamento e oggetto deve essere evidente e scientificamente utilizzabile perché un oggetto, privo della sua localizzazione archeologica, non ha la qualifica di documento archeologico ma quella di oggetto d'antiquariato. Conviene inoltre ricordare che, come giurisprudenza ampia e concorde dimostra, lo Stato italiano non può rivendicare la proprietà dei reperti archeologici trovati fuori dall'Italia oppure prima della promulgazione della prima legge italiana che attribuisce allo Stato la proprietà delle cose ritrovate (20/06/1909).

La commissione era composta da 5 tra i massimi esponenti della numismatica italiana:

Prof. Franco Panvini Rosati, docente di Numismatica nell'Università La Sapienza

Dott. Silvana Balbi de Caro, direttrice del Medagliere del Museo Nazionale Romano

Dott. Alessandro Lurani Cernuschi, presidente dell'ultracentenaria Società Numismatica Italiana

Avv. Gino Terzago, consulente legale della commissione

Giulio Bernardi, presidente NIP

Finora nessuno ha contraddetto la definizione del 21 ottobre 1994.

Giulio Bernardi

via Roma 3, 34121 TRIESTE

tel 040 639086, 040 422293

cell 338 9370639

e-mail [email protected]

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Intervengo in questa interessante discussione soltanto per darle il benvenuto nel nostro forum.

La sua presenza qui costituisce motivo d'orgoglio per me come credo per ogni utente di questa bella realtà che è Lamoneta.it.

Saluti.

Stefano

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Buonasera,

Approfitto del suo messaggio per darle il benvenuto in questo forum che necessita di una presenza autorevole come la Sua.

Adesso ho 32 anni, ho iniziato a collezionare monete all'età di 10 anni vivevo a Napoli e sentivo parlare di Lei e dei suoi interventi. Adesso colleziono monete classiche e medievali e per motivi di lavoro sono nella sua Regione e nell'ambiente numismatico è palpabile la sua influenza, ogni tanto mi capita di vedere monete in giro con le Sue perizie...

Ancora benvenuto

Cordiali saluti

Antonio Bernardo

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Buonasera e benvenuto nel forum. Ringraziandola per il suo intervento ed essendo sicuro che questo susciterà notevole interesse, le vorrei rivolgere alcune domande, per approfondire la questione.

Da chi era stata investita tale commissione? Le finalità erano limitate ad un parere su quanto da lei scritto o si trattava di qualcosa di più ampio? Quali i risultati? E' possibile consultarne gli atti?

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Secondo me lascia molti dubbi specie a chi deve far applicare la legge e come sappiamo,come accade sopratutto,purtroppo si fa prima a sequestrare e poi nel caso rimettere tutto a posto.

(Non parlo per me perché non ho possibilità di avere certe monete e conoscendo le leggi Italiani evito con cura qualsiasi acquisto dubbio e di possibile interesse archeologico).

Per me dovrebbe esserci una percentuale economica a chiunque ritrovi oggetti archeologici,anche solo un 10% scalando o aumentando la percentuale in base al valore ritrovato 100.000,00 di euro il 10% va bene 10.000.000,00 di euro l'1 % va bene. Qualcosa di simile,un matematico statale riuscirebbe a dare percentuali più consone.

Allora si che s' incentiva i privati a trovare e dare allo Stato ciò che con tanta fatica (o fortuna) hanno trovato. Parecchie verità "nascoste" forse verrebbero fuori e tante altre non andrebbero all'estero.

Sgarbi se non sbaglio stava provando a fare una cosa simile ma ...... ????

ps: scusi l'ignoranza mi sono scordato di darle il Benvenuto! :rolleyes:

Modificato da favaldar
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NON CONFONDIAMO NUMISMATICA E ARCHEOLOGIA

Il 21 ottobre 1994 un'apposita commissione riunitasi a Roma ha dato la seguente definizione:

HANNO INTERESSE ARCHEOLOGICO SOLTANTO LE MONETE DI CUI E' CERTA E DOCUMENTABILE LA PROVENIENZA DA UN RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO.

Il nesso tra ritrovamento e oggetto deve essere evidente e scientificamente utilizzabile perché un oggetto, privo della sua localizzazione archeologica, non ha la qualifica di documento archeologico ma quella di oggetto d'antiquariato. Conviene inoltre ricordare che, come giurisprudenza ampia e concorde dimostra, lo Stato italiano non può rivendicare la proprietà dei reperti archeologici trovati fuori dall'Italia oppure prima della promulgazione della prima legge italiana che attribuisce allo Stato la proprietà delle cose ritrovate (20/06/1909).

La commissione era composta da 5 tra i massimi esponenti della numismatica italiana:

Prof. Franco Panvini Rosati, docente di Numismatica nell'Università La Sapienza

Dott. Silvana Balbi de Caro, direttrice del Medagliere del Museo Nazionale Romano

Dott. Alessandro Lurani Cernuschi, presidente dell'ultracentenaria Società Numismatica Italiana

Avv. Gino Terzago, consulente legale della commissione

Giulio Bernardi, presidente NIP

Finora nessuno ha contraddetto la definizione del 21 ottobre 1994.

Giulio Bernardi

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Credo che sia proprio questo l'assunto da cui si deve ripartire. Ogni altra considerazione si inquadra in aggiustamenti. La recente iniziativa legislativa, la "sanatoria" di cui si parla nel settore "Legislazione" di questo Forum, dimentica questo passaggio e equipara di fatto le collezioni numismatiche ai ritrovamenti archeologici illegittimamente detenuti. Egregio sig. Bernardi, è urgente un intervento sul governo nella persona del Ministro dei Beni culturali perché vengano riportati ordine e chiarezza normativa nel commercio delle monete antiche onde liberare i collezionisti numismatici dalla precarietà di iniziative giudiziarie lasciate alla libera interpretazione di questo o quel magistrato. O, peggio, di questo o quel sottufficiale incaricato di operazioni di perquisizione. In conclusione, il lavoro della commissione deve trasformarsi in un'iniziativa legislativa del governo.

Modificato da cancun175
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NON CONFONDIAMO NUMISMATICA E ARCHEOLOGIA

Il 21 ottobre 1994 un'apposita commissione riunitasi a Roma ha dato la seguente definizione:

HANNO INTERESSE ARCHEOLOGICO SOLTANTO LE MONETE DI CUI E' CERTA E DOCUMENTABILE LA PROVENIENZA DA UN RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO.

Il nesso tra ritrovamento e oggetto deve essere evidente e scientificamente utilizzabile perché un oggetto, privo della sua localizzazione archeologica, non ha la qualifica di documento archeologico ma quella di oggetto d'antiquariato. Conviene inoltre ricordare che, come giurisprudenza ampia e concorde dimostra, lo Stato italiano non può rivendicare la proprietà dei reperti archeologici trovati fuori dall'Italia oppure prima della promulgazione della prima legge italiana che attribuisce allo Stato la proprietà delle cose ritrovate (20/06/1909).

La commissione era composta da 5 tra i massimi esponenti della numismatica italiana:

Prof. Franco Panvini Rosati, docente di Numismatica nell'Università La Sapienza

Dott. Silvana Balbi de Caro, direttrice del Medagliere del Museo Nazionale Romano

Dott. Alessandro Lurani Cernuschi, presidente dell'ultracentenaria Società Numismatica Italiana

Avv. Gino Terzago, consulente legale della commissione

Giulio Bernardi, presidente NIP

Finora nessuno ha contraddetto la definizione del 21 ottobre 1994.

Giulio Bernardi

via Roma 3, 34121 TRIESTE

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Per prima cosa Le do il benvenuto anche da parte mia su questo forum.

Esauriti i convenevoli, passiamo al concreto...

Egregio Dottor Bernardi, mi pare che, come dicono a Livorno, Lei abbia " scoperto il buco alla conca" ovvero: guardi che il concetto da Lei ben espresso sopra, non è che siamo noi che non lo comprendiamo, ma sono le istituzioni che ,nei fatti se non nelle parole, lo disattendono quotidianamente.

Per cui, dato che tra i collezionisti sfonda una porta aperta, e data la sua contiguità con gli ambienti accademici e istituzionali, continui ad adoprarsi ,piuttosto, per far comprendere il concetto di cui sopra ai nostri governant-magistrati-sovrintendenti-TPC-etc etc....

Una volta che lor signori avessero assimilato l'indicazione concordata dalla autorevolissima commissione, i nostri quotidiani problemi relativi a sequestri più o meno ingiustificati o basati sulle più fantasiose teorie, cesserebbero come d'incanto ,lasciando posto solo a quei procedimenti rivolti veramente al contrasto del saccheggio dei siti arrtcheologici e al traffico ILLEGALE delle monete di provenienza CLANDESTINA, con notevoli vantaggi anche economici per questo scassatissimo stato perennemente alla ricerca di metodi per raccattare qualche soldo( vedi la buffonata sull'obolo per la sanare la detenzione delle monete possedute di importo non proporzionale al valore e ,indirettamente, alla possibilità contributiva individuale, per cui totalmente anticostituzionale e sperequatorio) riducendo di un buon 99% i processi inutili e le relative indagini e intercettazioni .

Detto questo, ancora benvenuto quì sul forum e mi auguro che faccia sentire la sua autorevole voce nele sedi più adatte alla bisogna ,sedi in cui noi non riusciamo,di solito ,a far arrivare neanche un flebile lamento.

Saluti.

Numizmo

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pollice verso a numizmo....

orora ho iniziato a leggere questa discussione ma gia dall'intervento iniziale dello stimatissimo sig.Giulio Bernardi(e con questo mi accodo agli altri per darle il benvenuto..)mi e' sorta la domanda...."ma e' un messaggio che manda a noi o alle autorita' competenti cosi confuse nel gestire la questione numismatica.." :rolleyes:

...numizmo ha espresso in modo piu' concreto quello che anch'io ho pensato....

grazie a tutti coloro che,potendo,faranno qualcosa per far giungere a chi di dovere il nostro disagio..

un saluto a tutti

grazie

franco

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pollice verso a numizmo....

...numizmo ha espresso in modo piu' concreto quello che anch'io ho pensato....

franco

Da Wikipedia :

Pollice verso o verso pollice (in italiano: "con il pollice capovolto") è un'espressione latina usata nelle lotte fra gladiatori. Si riferisce al gesto della mano usato dalle folle nell'Antica Roma per decidere la sorte di un gladiatore sconfitto. Nella lingua italiana la sola espressione "fare pollice verso" ha successivamente assunto il significato di "avversare", "contrastare".

Quindi sei in disaccordo con me?

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pollice verso a numizmo....

...numizmo ha espresso in modo piu' concreto quello che anch'io ho pensato....

franco

Da Wikipedia :

Pollice verso o verso pollice (in italiano: "con il pollice capovolto") è un'espressione latina usata nelle lotte fra gladiatori. Si riferisce al gesto della mano usato dalle folle nell'Antica Roma per decidere la sorte di un gladiatore sconfitto. Nella lingua italiana la sola espressione "fare pollice verso" ha successivamente assunto il significato di "avversare", "contrastare".

Quindi sei in disaccordo con me?

Oppure come disse qualcuno: "è completamente d'accordo a metà" :D

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Awards

Cari Amici,

Vi ringrazio per il benvenuto e il graditissimo supporto. Da vent'anni combatto questa battaglia contro i mulini a vento. Già nel 1993 scrissi al dott. Alberto Ronchey, allora Ministro per i Beni Culturali, un promemoria che appoggiava la corrente di pensiero che produsse, poi, il Testo Unico. Ho messo, tra l'altro, in evidenza che "Un grave pregiudizio nei confronti della numismatica è dato dalla presunzione, diffusa negli ambienti della GdF, (aggiungo: e dei Carabinieri) che tutte le monete provengano da furto archeologico e siano comunque pervenute in modo illecito nelle mani dei commercianti e collezionisti e che spetti loro dimostrare, casomai, il contrario".

Nel Testo Unico in effetti l beni di interesse numismatico sono stati ben distinti dai beni di interesse archeologico. Ma c'è chi continua a non accettare la differenza, anzi confonde ancora un interesse con l'altro.

Per inciso: Una sanatoria metterebbe in gabbia qualche millesimo delle monete fuori corso da più di 50 anni, le quali ammontano a decine di miliardi di esemplari. Vi pare un numero esagerato? Ve lo dimostro: le monete fuori corso sono certamente un multiplo del denaro metallico corrente nelle nostre tasche, che attualmente è disponibile tra 100 e 150 pezzi a persona: parecchi miliardi solo in Italia. Nel contempo, una sanatoria dichiarerebbe da un giorno all'altro delinquenti quasi tutti i cittadini ignari di possedere monete più vecchie di 50 anni (o di 200 anni, come qualcuno ha suggerito). Chi non ha mai trovato qualche moneta indecifrabile fra le cianfrusaglie domestiche?

Una sanatoria può essere immaginabile per vistosi e importanti reperti archeologici, ma assolutamente non può essere proposta per oggetti fabbricati in serie. Per esempio: ai cubetti di porfido per i selciati (che pure sono manufatti, anche di antiche epoche: interessanti perchè diversi uno dall'altro), ai chiodi, ai libri stampati e, tanto meno, alle monete fuori corso.

Tutte le monete sono state create allo scopo di circolare in modo anonimo e anche le più antiche continuano ad avere questà particolarità.

Ho messo ieri in evidenza in lamoneta.it la "definizione 1994", proprio perchè ormai ritengo indispensabile raccogliere un numero sufficiente di adesioni al concetto espresso in quell'occasione, allo scopo di sostenere la richiesta di una circolare chiarificatrice da parte del Ministero dei Beni Culturali.

Spero che mi aiuterete a raccogliere adesioni in quasiasi sede e modo

Grazie ancora e cordiali saluti

Giulio Bernardi

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Dopo la " definizione 1994" c'è stato il TU 2004,se non sbaglio, in cui le monete sono , per citarLa : "Nel Testo Unico in effetti l beni di interesse numismatico sono stati ben distinti dai beni di interesse archeologico".

Quindi ben dieci anni sono passati invano tra sequestri e perquisizioni e processi finiti a tarallucci e vino al 99% ( tanto pagano i contribuenti...).

Altri sei anni di visite mattutine, proclami trionfalistici( come l'ultimo relativo al sequestro di ben 327 reperti al trafficante giapponese e soci, presentato come un rimarchevole successo delle nostre forze dell'ordine e che in realtà nient'altro è che una Caporetto su tutti fronti, tant'è vero che leggendo tra le righe si capisce che a fronte della restituzione CONCORDATA di una parte dei reperti, scelti in modo collegiale tra i CC e i soggetti controllati, il nostro ineffabile Giapponese che con questo modus operandi ha già allestito un'intero museo, si è garantito la tranquiullità futura e il pieno possesso delle altre centinaia o migliaia di oggetti presenti nei locali stessi e forse altrove che presumibilmente hanno la stessa origine.)

Dicevamo altri sei anni di lacrime e sangue per i collezionisti e ancora siamo al punto che il Dottor Bernardi si deve sentire in dovere di ribadire quì una situazione già legalmente stabilita e acquisita.

Mi risulta che Lei abbia partecipato, l'anno scorso o giù di lì ,ad un incontro riservato, con rappresentanti del MIBAC, dei TCP, e di quanti altri interessati dalla questione, in qualità di rappresentante del mondo professionalmente legato al commercio delle monete, e ,se non sono informato male, che fosse stato invitato anche un'altro grande nome in rappresentanza della categoria collezionistica.

A parte che questa riunione non è stata minimamente pubblicizzata né tra i collezionisti né tra i professionisti, vorrei sapere a cosa siete addivenuti per ritrovarci adesso a farci le stesse domande e sentire Lei che fà le stesse obiezioni di dieci( anche sedici) anni fa.

Se questa è la situazione, allora ,queste riunioni e incontri a cosa servono?Solo a far teatrino?

Mi scusi il tono polemico, ma un pò è insito nel mio carattere,un pò mi sento vagamente preso per i fondelli,non da Lei nello specifico ma da tutta la situazione.

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Anche il prete, ogni domenica, deve parlare bene del Creatore e male del diavolo. Chissà che qualcuno non si converta?

Per alcuni anni avevo abbandonato, per motivi famigliari, la presidenza dei Numismatici Italiani Professionisti. Ora, nonostante la mia età, riprendo la mia battaglia contro i mulini a vento, che hanno girato un po' nel frattempo.

Posso essere contento se i gentili lettori mi fanno gli auguri e, spero, mi procureranno l'adesione di molte persone?

Grazie, cordiali saluti

Giulio Bernardi

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Guest utente3487

Tutte le monete sono state create allo scopo di circolare in modo anonimo e anche le più antiche continuano ad avere questà particolarità.

Un grande benvenuto. Ci voleva anche la Sua presenza. Potrei dire....era ora :)

Pe rla frase in neretto, mi permetta di dissentire: le monete per la circolazione venivano create allo scopo di circolare, ma sappiamo che sono ben altre le monete che interessano veramente allo Stato. Un esempio? Le monete coniate in pochissimi esemplari (escludiamo quelle create appositamente per numismatici), ma certo che lei converrà che per le lire 100 del 1940, tanto per non andare tanto lontano, ci sarebbe da discutere, e parecchio, su chi debba o meno dimostrarne la legittima proprietà.

Modificato da elledi
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Tutte le monete sono state create allo scopo di circolare in modo anonimo e anche le più antiche continuano ad avere questà particolarità.

Pe rla frase in neretto, mi permetta di dissentire: le monete per la circolazione venivano create allo scopo di circolare, ma sappiamo che sono ben altre le monete che interessano veramente allo Stato. Un esempio? Le monete coniate in pochissimi esemplari (escludiamo quelle create appositamente per numismatici), ma certo che lei converrà che per le lire 100 del 1940, tanto per non andare tanto lontano, ci sarebbe da discutere, e parecchio, su chi debba o meno dimostrarne la legittima proprietà. PERCHE'??

Premetto che sono digiuno di decimali....

Modificato da numizmo
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Anche il prete, ogni domenica, deve parlare bene del Creatore e male del diavolo. Chissà che qualcuno non si converta? Auguri....!

Per alcuni anni avevo abbandonato, per motivi famigliari, la presidenza dei Numismatici Italiani Professionisti.

Ma non è Lei l'attuale presidente uscente dei Numismatici Italiani Professionisti??

Ora, nonostante la mia età, riprendo la mia battaglia contro i mulini a vento, che hanno girato un po' nel frattempo.

Più che altro li han fatti girare a tanti....

Giulio Bernardi

resto sempre in attesa di una sua graditissima replica alla mia domanda relativa al famoso incontro di Roma di cui ho accennato e ai contenuti dello stesso.....

Modificato da numizmo
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pollice verso a numizmo....

...numizmo ha espresso in modo piu' concreto quello che anch'io ho pensato....

franco

Da Wikipedia :

Pollice verso o verso pollice (in italiano: "con il pollice capovolto") è un'espressione latina usata nelle lotte fra gladiatori. Si riferisce al gesto della mano usato dalle folle nell'Antica Roma per decidere la sorte di un gladiatore sconfitto. Nella lingua italiana la sola espressione "fare pollice verso" ha successivamente assunto il significato di "avversare", "contrastare".

Quindi sei in disaccordo con me?

se guardi con piu' attenzione avrai la risposta........ :) ;)

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Tutte le monete sono state create allo scopo di circolare in modo anonimo e anche le più antiche continuano ad avere questà particolarità.

Un grande benvenuto. Ci voleva anche la Sua presenza. Potrei dire....era ora :)

Pe rla frase in neretto, mi permetta di dissentire: le monete per la circolazione venivano create allo scopo di circolare, ma sappiamo che sono ben altre le monete che interessano veramente allo Stato. Un esempio? Le monete coniate in pochissimi esemplari (escludiamo quelle create appositamente per numismatici), ma certo che lei converrà che per le lire 100 del 1940, tanto per non andare tanto lontano, ci sarebbe da discutere, e parecchio, su chi debba o meno dimostrarne la legittima proprietà.

Caro elledi, questo suo post è la testimonianza scritta dell'ignoranza del legislatore. le 100 lire del 1940 (che, se non erro, sono state un suo successo professionale) per la legge sulla sanatoria sarebbero escluse. Non solo: sfido qualsiasi suo collega perquisitore a individuarle come rarissime e degne di attenzione giudiziaria: magari sequestrerebbero con tanto di avviso di garanzia un comunissimo antoniniano di Claudio II ma lascerebbero indisturbate e in bella vista le "sue" 100 lire...

Modificato da cancun175
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Supporter

Gent.mo Sig. Bernardi, buon pomeriggio

Ho letto tutto d'un fiato la presente discussione.

Nel darle il mio personale benvenuto, le comunico che qualsiasi suo tangibile intervento presso le Autorità, ovvero qualsiasi sua intercessione nei confronti di Associazioni numismatiche affinchè valutino e propongano soluzioni tali da eliminare il baillame legislativo che riguarda il "nostro" mondo numismatico, avrà la mia incondizionata adesione.

Saluto cordialmente

Luciano

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Gent.mo Sig. Bernardi, buon pomeriggio

Ho letto tutto d'un fiato la presente discussione.

Nel darle il mio personale benvenuto, le comunico che qualsiasi suo tangibile intervento presso le Autorità, ovvero qualsiasi sua intercessione nei confronti di Associazioni numismatiche affinchè valutino e propongano soluzioni tali da eliminare il baillame legislativo che riguarda il "nostro" mondo numismatico, avrà la mia incondizionata adesione.

Saluto cordialmente

Luciano

Premesso che non sono a conoscenza delle cose passate, nè mi interessano,ma riferiamoci a oggi,alla situazione attuale,quindi mi associo all'intervento di Sonia 417,dando la mia adesione per tutto quanto potrà fare il dott.Bernardi ,che stimo come studioso e del quale ho letto tutto cio' che concerne Aquileia,per risolvere i gravi problemi che affliggono oggi il collezionista numismatico.

Saluti cordiali,

Mario

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Bene. sembra proprio che abbiamo trovato una figura coagulante. Ora, egregio sig. Bernardi, la palla è a Lei. Ci dica che cosa intende fare e come possiamo sostenerLa

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Bene. sembra proprio che abbiamo trovato una figura coagulante. Ora, egregio sig. Bernardi, la palla è a Lei. Ci dica che cosa intende fare e come possiamo sostenerLa

Giusto : ci dica cosa può e vuole fare adesso e già che ci siamo ci spieghi anche perchè non lo ha fatto nel corso degli ultimi anni nella sua qualità di presidente in carica della N.I.P. Numismatici Italiani Professionisti. Cosa è cambiato, a parte essere vicini al rinnovo delle nomine in seno alla NIP?

Mi scusi ma questa sua improvvisa epifania mi suona leggermente come una ricerca di consenso,........probabilmente tardiva........

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Se parliamo di sanatoria in riferimento a questa proposta di legge:

http://nuovo.camera.it/view/doc_viewer_full?url=http%3A//www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0039440.pdf&back_to=http%3A//nuovo.camera.it/126%3FPDL%3D3540%26leg%3D16%26tab%3D2%26stralcio%3D%26navette%3D

mi pare sia limitata ai reperti del mondo antico, cioè convenzionalmente prima del 476 d.C.

Art. 1 - I privati possessori o detentori a qualsiasi titolo di beni mobili di interesse archeologico o paleontologico o numismatico antecedenti all’anno 476 dopo Cristo, non denunciati ai sensi delle disposizioni del capo VI del titolo I della parte seconda del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, di seguito denominato « codice », hanno l’obbligo di darne comunicazione alla soprintendenza competente per territorio entro il termine di novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 12 e di provvedere al contestuale pagamento delle spese di registrazione e catalogazione.

La cosa potrebbe avere anche un senso, se non che fissare le spese di registrazione e catalogazione a 5 Euro a moneta, mentre un vaso di Eufronio 'costerebbe' 50 Euro, è un assurdo che dovrebbe essere assolutamente ridiscusso. Se fosse lasciato ad esempio al collezionista il compito di riempire un database on-line, si potrebbe ottenere lo stesso scopo della riemersione del sommerso senza caricare di ulteriori oneri il collezionista, che già sarebbe costretto a spendere ore e ore del suo tempo per fare questo lavoro. In effetti credo che interessi molto di più al legislatore monetizzare la 'tassa' piuttosto che il risultato....

Modificato da vince960
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Buon giorno a tutti.

Un caloroso benvenuto anche da parte mia al Dott. Bernardi, l'uomo giusto al posto giusto e (speriamolo) anche al momento giusto.

Peccato non aver "batuuto il ferro" quando ancora era "caldo".

Nel 1994 i sequestri a danno dei collezionisti erano probabilmente meno diffusi, considerando che le vendite online (e segnatamente quelle di Ebay) erano agli esordi, ma l'esigenza di chiarezza era ugualmente avvertita già allora.

Vedremo se sarà possibile trasfondere quel fondamentale concetto, enunciato nel post introduttivo, nell'attuale normativa o, quanto meno, nei cervelli (e nelle coscienze) di chi è chiamato ad applicare ed interpretare la legge.

Non sarà un'impresa da poco, ma non vedrei, al momento, una persona più adatta che possa realizzarla.

Ciao Giulio. Un abbraccio da Cagliari.

Michele

Modificato da bizerba62
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