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Follis Teodato


aemilianus253

Risposte migliori

Mi piacerebbe sapere l'opinione dei frequentatori di questo Forum su questa moneta (follis di Teodato, peso g. 8,66): conservazione, che valore potrebbe attualmente avere, etc...

Premetto che non è mio (colleziono grossi medievali), ma ho trovato l'immagine in una vecchia asta. ;)

Grazie in anticipo. :)

post-6961-1283167575,53_thumb.jpg

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  • 3 settimane dopo...

Ave Aemilianus.

Premetto di non averne mai avuta una in mano e di essere del tutto profano.

A vedere la foto direi in sintesi....se me la cedi sei un amico. ;)

Il valore effettivo dovrebbe essere sui tremila...poi, come ben sappiamo, ci sono i Teodoriciani che fanno follie. ;)

Sicuramente andrebbe osservata ictu oculi per dare comunque un valore amatoriale.

Moneta affascinante...ma non per tutti gli occhi e le tasche. Quindi non andrebbe pagata troppo.

Ma se me la cedi...te la pago bene.

:D

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Ave Aemilianus.

Premetto di non averne mai avuta una in mano e di essere del tutto profano.

A vedere la foto direi in sintesi....se me la cedi sei un amico. ;)

Il valore effettivo dovrebbe essere sui tremila...poi, come ben sappiamo, ci sono i Teodoriciani che fanno follie. ;)

Sicuramente andrebbe osservata ictu oculi per dare comunque un valore amatoriale.

Moneta affascinante...ma non per tutti gli occhi e le tasche. Quindi non andrebbe pagata troppo.

Ma se me la cedi...te la pago bene.

:D

Non è mia, caro Piakos... ;)

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Se non è proprio tua...è di q.cuno che conosci...e quindi è come se lo fosse. ;)

:D

P.S.

E se così anche non fosse...cosa di cui dubito...ti sei mosso come se lo fosse.

Errore mimetico.

Qua, buona parte dei numisamtici sono tutte volpi...e conoscono un pochino il mondo.

Ergo possono pensare che l'uva che porti nel cesto è tua...anche se stai facendo un favore al fruttarolo.

Ammappa che esempio ortofrutticolo...ortodiabolico. :D

:diablo:

Ahò qui si scherza...che come si dice, scherzano si dice la verità.

Aridaje!

Ma la vuoi fare finita!

Ok.

Stop.

Ma quanto costa? ;)

ok ok...the end!

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Se non è proprio tua...è di q.cuno che conosci...e quindi è come se lo fosse. ;)

:D

P.S.

E se così anche non fosse...cosa di cui dubito...ti sei mosso come se lo fosse.

Errore mimetico.

Qua, buona parte dei numisamtici sono tutte volpi...e conoscono un pochino il mondo.

Ergo possono pensare che l'uva che porti nel cesto è tua...anche se stai facendo un favore al fruttarolo.

Ammappa che esempio ortofrutticolo...ortodiabolico. :D

:diablo:

Ahò qui si scherza...che come si dice, scherzano si dice la verità.

Aridaje!

Ma la vuoi fare finita!

Ok.

Stop.

Ma quanto costa? ;)

ok ok...the end!

Stavolta non c'hai capito niente mio buon piakos. Il mio messaggio tendeva a ben altro. La moneta non è nè mia, nè di qualcuno che conosco. :( :( :(

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Visto lo stimolo di piakos, è giunto il momento di "scoprire le carte". La moneta in questione è attualmente in asta: http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewlot&sid=280&lot=543.

E' indubbiamente la stessa, anche se a prima vista può non sembrare. Il mio modesto intervento si ricollega a queste discussioni: e

Semplicemente volevo ancora una volta sottolineare quanto sia importante una bella foto per presentare un determinato pezzo e quanto sia importante a volte l'istinto del collezionista per intuire, per fortuna con poche case d'asta che una data moneta può essere molto meglio in mano, rispetto alla foto.

Il suddetto follis di Teodato mi è servito semplicemente da spunto. Premesso che la moneta è piacevole, ma non eccezionale, è da rimarcare che con la foto (brutta) del primo catalogo si presentava piuttosto male ed ha realizzato "appena" 1.900 dollari. La nuova immagine di sicuro le rende maggiormente giustizia. A poco più di un anno di distanza dalla prima vendita, è facile prevedere che possa realizzare più del doppio. ;)

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  • 1 mese dopo...

cfr. Asta Thesaurus 5 'Indus' del 6 novembre 2010, lotto 496

http://www.thesaurusaste.eu/

Questa dell'asta Indus...ha due problemi:

- una schiacciaturra di particolari sull'elmo, piuttosto evidente;

- decentrata al diritto.

Non è da investimento...non è bellissima...ma costa.

Io passo.

Emiliano!

Quella della Nac?

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cfr. Asta Thesaurus 5 'Indus' del 6 novembre 2010, lotto 496

http://www.thesaurusaste.eu/

Questa dell'asta Indus...ha due problemi:

- una schiacciaturra di particolari sull'elmo, piuttosto evidente;

- decentrata al diritto.

Non è da investimento...non è bellissima...ma costa.

Io passo.

Emiliano!

Quella della Nac?

Concordo con te, in linea di massima. Quella della NAC, arrivata intorno ai 5000 franchi, complice anche un piccolo blocco del sistema di rilanci effettuati tramite pc, ha ritenuto di veleggiare verso ignoti lidi, evidentemente a lei più favorevoli... :P :P :P

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???? blocco dei rilanci??? io partecipo ultimamente alle aste live...che significa blocco dei rilanci ?significa che pago di più una moneta?

grazie ciao.

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???? blocco dei rilanci??? io partecipo ultimamente alle aste live...che significa blocco dei rilanci ?significa che pago di più una moneta?

grazie ciao.

Non spaventarti. Significa solo che nel momento di rilanciare ulteriormente su quella moneta non ho avuto la possibilità perchè il sistema sembrava impallato. Poteva al limite essere anche un problema dovuto al mio pc, non so.

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O capito grazie!

Comunque noto che molte aste adottano l' asta live, la trovo utile nel momento in cui si ha difficoltà di spostarsi.Però si rischia di trovarsi in più interessati ad un lotto

e quindi di pagarlo troppo. :angry: :angry: :angry:

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  • 2 settimane dopo...

cfr. Asta Thesaurus 5 'Indus' del 6 novembre 2010, lotto 496

http://www.thesaurusaste.eu/

Questa dell'asta Indus...ha due problemi:

- una schiacciaturra di particolari sull'elmo, piuttosto evidente;

- decentrata al diritto.

Non è da investimento...non è bellissima...ma costa.

Io passo.

Emiliano!

Quella della Nac?

Tuttavia partendo da 1600 ha realizzato 4300 + diritti :o

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cfr. Asta Thesaurus 5 'Indus' del 6 novembre 2010, lotto 496

http://www.thesaurusaste.eu/

Questa dell'asta Indus...ha due problemi:

- una schiacciaturra di particolari sull'elmo, piuttosto evidente;

- decentrata al diritto.

Non è da investimento...non è bellissima...ma costa.

Io passo.

Emiliano!

Quella della Nac?

Tuttavia partendo da 1600 ha realizzato 4300 + diritti :o

Era prevedibile, visto che si trattava di una variante rarissima con il ritratto (dicono) reale del re e in più mancavano le stelle nell'elmo. Non era affatto male, ma a quel prezzo non era per me appetibile.

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  • 4 settimane dopo...

cfr. Asta Thesaurus 5 'Indus' del 6 novembre 2010, lotto 496

http://www.thesaurusaste.eu/

Questa dell'asta Indus...ha due problemi:

- una schiacciaturra di particolari sull'elmo, piuttosto evidente;

- decentrata al diritto.

Non è da investimento...non è bellissima...ma costa.

Io passo.

Emiliano!

Quella della Nac?

Tuttavia partendo da 1600 ha realizzato 4300 + diritti :o

Era prevedibile, visto che si trattava di una variante rarissima con il ritratto (dicono) reale del re e in più mancavano le stelle nell'elmo. Non era affatto male, ma a quel prezzo non era per me appetibile.

Il follis (da 40 nummi) di Teodato è una delle monete più affascinante della serie cosiddetta delle emissioni "barbariche", ovvero le emissioni che si sono succedute ad opera delle popolazioni , eruli, goti, longobardi , vandali , all'indomani della caduta dell'impero di Occidente.

Questa emissione è stata studiata approfonditamente , per la prima volta, dal Metlich, "The Coins of Ostrogothic Italy", LOndon , Spink, 2004

che ne ha rintracciato ben 187 esemplari esistenti tra collezioni pubbliche e private, provenienti da 20 coni di diritto e 64 di rovescio, il che presume un'emissione originaria certamente consistente e molto diffusa all'epoca.

Tutti i ritratti che appaiono su questo fllis, pur riportando variazioni di stile, piccoli particolari della rappresentazione, e legende, ci mostrano però un ritratto fisionomico, ovvero un ritratto probabilmente "tratto dal naturale" , e non di maniera del sovrano goto.

Non sono a conoscenza di follis con ritratti "più naturali" di altri di questa particolare emissione. Il grande modulo, il peso (ca. 8.5gr.) la particolare fattura , molto accurata e da grande incisore, oltre poi alla patina che il bronzo ha potuto acquisire nel tempo fanno di questa moneta, di per se non rara, un pezzo particolarmente ambito.

Il Metlich ne riproduce ben 96 esemplari e distingue 8 tipi di diritto principali.

Vi è infine da notare che a differenza, di altre emissioni coeve e quasi tutte le emissioni successive fino agli albori del Rinascimento , questa potrebbe essere l'unica emissione a riportare i tratti fisionomici del personaggio raffigurato , mentre in tutte le altre emissioni medioevali, augustali e reali degli Angiò compresi, il ritratto risulterebbe di maniera e non caratterizzato.

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Forse può essere una questione di "lana caprina", ma i pochi collezionisti del settore che conosco tendono ad associare il ritratto con testa più grande e nome del re reso come Theodahadus, come ritratto reale, mentre quello con testa più piccola e Theodahatus come ritratto idealizzato. Ciò sarebbe confermato anche da una bella nota, se ben ricordo, a margine della vendita Kunker della Collezione de Wit, dove erano presenti due esemplari, uno con testa piccola e uno con testa grande. Di certo la raffigurazione con testa piccola appare di stile più raffinato, mentre quella con testa grande presenta dei tratti somatici un po' più grossolani. :)

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Forse può essere una questione di "lana caprina", ma i pochi collezionisti del settore che conosco tendono ad associare il ritratto con testa più grande e nome del re reso come Theodahadus, come ritratto reale, mentre quello con testa più piccola e Theodahatus come ritratto idealizzato. Ciò sarebbe confermato anche da una bella nota, se ben ricordo, a margine della vendita Kunker della Collezione de Wit, dove erano presenti due esemplari, uno con testa piccola e uno con testa grande. Di certo la raffigurazione con testa piccola appare di stile più raffinato, mentre quella con testa grande presenta dei tratti somatici un po' più grossolani. :)

Interessante. Nel Metlich tale distinzione non viene riportata. Consulterò il Kraus e le altre pubblicazioni per vedere se vi sono altri riferimenti.

Sicuramente è un punto da approfondire anche se magari può risultare difficile decidere, soggettivamente, quale ritratto possa essere più aderente al vero (in mancanza di foto originali del re Goto :D ). Purtroppo le foto del Metlich sono assai brutte e tale distinzione risulta più difficile, meglio rifarsi alle foto di catalogo dei vari esemplari passati per recenti vendite che si prestano ad analisi stilistiche più dettagliate.

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Forse può essere una questione di "lana caprina", ma i pochi collezionisti del settore che conosco tendono ad associare il ritratto con testa più grande e nome del re reso come Theodahadus, come ritratto reale, mentre quello con testa più piccola e Theodahatus come ritratto idealizzato. Ciò sarebbe confermato anche da una bella nota, se ben ricordo, a margine della vendita Kunker della Collezione de Wit, dove erano presenti due esemplari, uno con testa piccola e uno con testa grande. Di certo la raffigurazione con testa piccola appare di stile più raffinato, mentre quella con testa grande presenta dei tratti somatici un po' più grossolani. :)

Interessante. Nel Metlich tale distinzione non viene riportata. Consulterò il Kraus e le altre pubblicazioni per vedere se vi sono altri riferimenti.

Sicuramente è un punto da approfondire anche se magari può risultare difficile decidere, soggettivamente, quale ritratto possa essere più aderente al vero (in mancanza di foto originali del re Goto :D ). Purtroppo le foto del Metlich sono assai brutte e tale distinzione risulta più difficile, meglio rifarsi alle foto di catalogo dei vari esemplari passati per recenti vendite che si prestano ad analisi stilistiche più dettagliate.

Infatti, la questione merita senza dubbio un approfondimento ulteriore. Senza andare a consultare il Metlich, posso affermare inoltre a memoria che la variante con testa più grande e tratti somatici più grossolani ("course style") è decisamente più rara di quella con testa piccola e ritratto generalmente più gradevole ("better style"). Potrei ipotizzare 1 esemplare con tresta grande ogni 8/10 con testa piccola.

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Questo ha la testa piccola o grossa, secondo voi ?

Sembra un ritratto assai fisionomico, almeno se confrontato agli altri ritratti, assai grezzi, di sovrani goti o , prima, di imperatori romani del IV-V secolo , che circolavano all'epoca.

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  • 1 mese dopo...

Questo ha la testa piccola o grossa, secondo voi ?

Sembra un ritratto assai fisionomico, almeno se confrontato agli altri ritratti, assai grezzi, di sovrani goti o , prima, di imperatori romani del IV-V secolo , che circolavano all'epoca.

Càspita possibile che dopo tanto tempo e tante letture nessuno si sia espresso se quella testa era piccola o grande ?

Aemilianus, dove sei ???

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Ciao Numa,

Scusa, ma non avevo più visto la presente discussione. Dalla foto (anch'essa piccola, purtroppo), mi pare di poter dire che l'esemplare da te postato appartiene alla serie con testa piccola e stile migliore, che i collezionisti del settore definiscono come "ritratto idealizzato". Sono in realtà tutte afferazioni ipotetiche, dal momento che non sappiamo come fossero realmente i tratti somatici di Teodato. Di certo, quella con tratti somatici più dolci rappresenta la variante "più comune", e allo stesso tempo più gradevole dal punto di vista estetico. Le due tipologie si differenziano, oltre che per lo stile del ritratto, come sono certo sai già, anche per la resa del nome del sovrano. :)

Infine, complimenti per il pezzo postato, davvero bello e con modulo regolare. Alcuni autori e compilatori di cataloghi d'asta ritengono la presente moneta "l'ultimo sesterzio romano". L'espressione risulta per molti versi forzata, dal momento che il sistema monetario era nel tempo cambiato e con esso i vari nominali, ma di certo lo stile raffinato richiama certe belle emissioni del periodo imperiale....

(A proposito, quando la facciamo una discussione sui nominali tardo imperiali e del periodo della dominazione ostrogota??? Siliqua, mezza siliqua, quarto di siliqua, nummo, 2.5 nummi... La confusione impera solo nella mia testa???)

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Ciao Numa,

Scusa, ma non avevo più visto la presente discussione. Dalla foto (anch'essa piccola, purtroppo), mi pare di poter dire che l'esemplare da te postato appartiene alla serie con testa piccola e stile migliore, che i collezionisti del settore definiscono come "ritratto idealizzato". Sono in realtà tutte afferazioni ipotetiche, dal momento che non sappiamo come fossero realmente i tratti somatici di Teodato. Di certo, quella con tratti somatici più dolci rappresenta la variante "più comune", e allo stesso tempo più gradevole dal punto di vista estetico. Le due tipologie si differenziano, oltre che per lo stile del ritratto, come sono certo sai già, anche per la resa del nome del sovrano. :)

Infine, complimenti per il pezzo postato, davvero bello e con modulo regolare. Alcuni autori e compilatori di cataloghi d'asta ritengono la presente moneta "l'ultimo sesterzio romano". L'espressione risulta per molti versi forzata, dal momento che il sistema monetario era nel tempo cambiato e con esso i vari nominali, ma di certo lo stile raffinato richiama certe belle emissioni del periodo imperiale....

(A proposito, quando la facciamo una discussione sui nominali tardo imperiali e del periodo della dominazione ostrogota??? Siliqua, mezza siliqua, quarto di siliqua, nummo, 2.5 nummi... La confusione impera solo nella mia testa???)

Grazie A>emilianus..

riusciresti a postare una foto del ritratto a testa grande (ritratto realistico si presume ?)

Grazie

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Ciao Numa,

Scusa, ma non avevo più visto la presente discussione. Dalla foto (anch'essa piccola, purtroppo), mi pare di poter dire che l'esemplare da te postato appartiene alla serie con testa piccola e stile migliore, che i collezionisti del settore definiscono come "ritratto idealizzato". Sono in realtà tutte afferazioni ipotetiche, dal momento che non sappiamo come fossero realmente i tratti somatici di Teodato. Di certo, quella con tratti somatici più dolci rappresenta la variante "più comune", e allo stesso tempo più gradevole dal punto di vista estetico. Le due tipologie si differenziano, oltre che per lo stile del ritratto, come sono certo sai già, anche per la resa del nome del sovrano. :)

Infine, complimenti per il pezzo postato, davvero bello e con modulo regolare. Alcuni autori e compilatori di cataloghi d'asta ritengono la presente moneta "l'ultimo sesterzio romano". L'espressione risulta per molti versi forzata, dal momento che il sistema monetario era nel tempo cambiato e con esso i vari nominali, ma di certo lo stile raffinato richiama certe belle emissioni del periodo imperiale....

(A proposito, quando la facciamo una discussione sui nominali tardo imperiali e del periodo della dominazione ostrogota??? Siliqua, mezza siliqua, quarto di siliqua, nummo, 2.5 nummi... La confusione impera solo nella mia testa???)

Grazie A>emilianus..

riusciresti a postare una foto del ritratto a testa grande (ritratto realistico si presume ?)

Grazie

Eccolo. ;)

post-6961-0-21283000-1297069777_thumb.jp

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Grazie Aemilianus,

A parte ovvie differenze di stile (dovute forse all'impiego di un diverso artista/incisore?) e differenze nei dettagli del conio, non vedo però drammatiche differenziazioni di stile. Teniamo presente che tale emissione appare molto raffinata nella resa dei ritratti soprattutto in considerazione del periodo storico di cui stiamo parlando (quindi con tutto l'impoverimento culturale e artistico che caratterizza gli ultimi anni dell'Impero).

Tale emissione si staglia molto bene nel panorama monetario del VI secolo sia per modulo, sia per raffinatezza di esecuzione sia, soprattutto perché il ritratto parrebbe pienamente fisionomico e non di convenzione , o indifferenziato come per diverse altre emissioni coeve (maxime per l'oro..).

Ho trovato un'altra immagine del follis che parrebbe appartenere alla tipologia "testa grossa" evidenziata da Aemilianus. Che ne pensate ?

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