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Mostra: "La moneta di Roma"


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Ho il piacere di segnalarvi che da sabato 18 a domenica 26 settembre, presso il Salone d'Onore della Prefettura di Novara, verrà riproposto il percorso espositivo "La moneta di Roma. Il potere dell’immagine nel mondo romano", ovvero l'esposizione numismatica tenutasi presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze conclusasi lo scorso giugno.

L'inaugurazione dell'evento avrà luogo sabato 18 settembre alle ore 11:30, presso il Salone d'Onore della Prefettura di Novara (Palazzo Natta), piazza Matteotti n.1, Novara.

A nome dell'associazione Phalantos, del Comitato Organizzatore e del forum tutto, ringrazio nuovamente il Dott. Fiorenzo Catalli, ovvero colui che ha reso possibile la realizzazione dell'evento.

Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.

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Ci sarà ;)... questione di pochi giorni.

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La mostra sarà visitabile dal 18 al 26 settembre, mattino dalle 10.00 alle 12.30, pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00, domeniche incluse.

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Sono stato oggi; consiglio vivamente di visitarla perchè il materiale presente è tanto e di qualità assoluta. Sono presenti pezzi della cui esistenza avevo letto solo sui libri... :o

Un plauso all'organizzazione tutta ed al dott. Catalli, persona squisita e disponibilissima.

E' stato poi un piacere rivedere amici lamonetiani.

fabio

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Ciao,

la Mostra è pazzesca.

Ho avuto il piacere e l'onore di aiutare ad allestire nel salone d'Onore della Prefettura il dott. Catalli, Rapax e Centurioneamico (naturalmente anche Tutti gli altri lamonetiani e non, anche se non direttamente citati ;) ).

Per quanto mi riguarda è senz'altro il più emozionante allestimento dei quattro a cui ho partecipato.

Il più emozionante non solo perchè ci sono delle monete incredibili ma perchè forse per la prima volta ho avuto la netta sensazione che i partecipanti (davvero tanti all'inaugurazione) apprezzassero veramente l'opportunità di "rivivere" tramite le monete esposte e le spiegazioni del dott. Catalli e di Tutti noi la vita dei Romani nei vari periodi.

Torno alle Monete (si con la emme maiuscola!), 10 teche di meraviglie di tutti i periodi. Monete stupefacenti in questa esposizione così straordinaria in un luogo così bello; dai premonetali ai fusi del IV/III secolo a.c. della prima teca, fino a Romolo Augusto dell'ultima. Che dire... (a parte che l'aes formatum ci ha fatto dannare con il suo peso fino a 10 minuti prima dell'apertura tirandosi dietro tutto il velluto della teca formando una specie di rosellina blu tutto intorno) 368 capolavori creati in più di 2500 anni che si dividono nelle varie teche. A partire dalla prima con i suoi 25 esemplari di bellezza e qualità mai visti in giro. Per proseguire con la seconda teca, dalle serie ponderali molto simili alla monetazione della Magna Grecia (le cosiddette "romano-campane" che per un totale di 28 monete divise tra oro, argento e bronzo della zecca urbana, al sistema denariale in argento e bronzo suddivisi tra denario, quinario e sesterzio, con i valori in bronzo semilibrale e sestantaria, alla serie aurea detta oro marziale ai Vittoriati. Nella terza teca ci sono 27 monete che variano dai denari suberati, ai denari dentellati, ai denari incusi, alle monete dimezzate fino alle monete contromarcate. Nella quarta teca troviamo una rappresentazione di 28 monete dedicate ai miti romani familiari e pubblici e ai miti greci. 42 le monete nella quinta teca raffiguranti i personaggi che, dalla Repubblica all’Impero (da Silla fino ai Flavi) fanno bella mostra di se. Divise in una “distesa” di aurei, sesterzi, assi e dupondi. Nella sesta teca vengono esposte divise in 47 monete varie raffigurazioni di monumenti come Il tempio di Giove Capitolino, il tempio di Giano, il tempio di Vesta, l’Ara Pacis, la colonna Traiana, l’Anfiteatro Flavio eccetera, eccetera. Altre monete con varie celebrazioni come un trofeo gallico, una Iudaea Capta, una Iudaea Devicta una Vittoria Augusta, una Dacia Capta dividono lo spazio sul velluto blu insiema altre monete con legende che ci offrono un “antipasto” di varie titolature e cariche rivestite dai personaggi raffigurati sia qui che nella successiva teca con ben 64 ritratti da Nerva a Caro. Nella teca 8, le personificazioni ci sono presentate in 28 monete, mentre il millenario di Roma viene celebrato su 8 monete di Filippo mentre le 27 monete che servono per terminare i ritratti da Diocleziano a Romolo Augusto sono nella teca 9. Le zecche dell’Impero sotto vari Imperatori sono esposte insieme a medaglioni e contorniati per un totale di 25 monete.

Ci sono molte altre cose da dire ma credo che per rendersi veramente conto della bellezza esposta valga la pena visitare la Mostra di persona a Novara.

Marchito

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Ho il piacere di segnalarvi che da sabato 18 a domenica 26 settembre, presso il Salone d'Onore della Prefettura di Novara, verrà riproposto il percorso espositivo "La moneta di Roma. Il potere dell’immagine nel mondo romano", ovvero l'esposizione numismatica tenutasi presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze conclusasi lo scorso giugno.

Oggi sono stato a Novara in "gita" per visitare la mostra. Ho trovato le monete esposte molto interessanti, una bellissima selezione di pezzi, sia per tipologia, conservazione e rarità. Per questo consiglio di visitarla a tutti gli amici del forum.

L'unica cosa che mi ha lasciato un po' deluso, visto il titolo riportato in questa discussione, è la scelta dei testi che accompagnano il percorso espositivo. Mi aspettavo che venisse trattato "il potere dell'immagine nel mondo romano", il ruolo di propaganda politica che la moneta svolse nella Roma imperiale, la rivoluzione che avvenì sotto Cesare quando la moneta cambiò da immagine del mito e dell'eroe a immagine del potere, l'uso di questo "mezzo" come "monumento moblie" così che il ritratto e la celebrazione del potente ancora in vita, delle sue opere e delle sue conquiste, raggiungesse ogni angolo dell'impero. Invece sembra sempre che in numismatica si debba ripartire da capo: il tondello, il conio, i pesi, le riforme... Io credo che una mostra a differenza dell'esposizione stabile di un museo debba attraverso un percorso fare ricerca, trattando e approfondendo tematiche, come per altro è riportato nel titolo stesso. Non so se mi sono spiegato, ma è un po' come se andassi a vedere una mostra intitolata "la pittura nella Firenze Medicea" e trovassi una serie di tele accompagnate da testi che non mi parlano dei vari autori, dell'evoluzione del linguaggio pittorico, delle influenze ecc. ecc. ma di come venivano realizzati i colori, le tele ecc.

M :P

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.... L'unica cosa che mi ha lasciato un po' deluso, visto il titolo riportato in questa discussione, è la scelta dei testi che accompagnano il percorso espositivo. Mi aspettavo che venisse trattato "il potere dell'immagine nel mondo romano", il ruolo di propaganda politica che la moneta svolse nella Roma imperiale, la rivoluzione che avvenì sotto Cesare quando la moneta cambiò da immagine del mito e dell'eroe a immagine del potere, l'uso di questo "mezzo" come "monumento moblie" così che il ritratto e la celebrazione del potente ancora in vita, delle sue opere e delle sue conquiste, raggiungesse ogni angolo dell'impero. Invece sembra sempre che in numismatica si debba ripartire da capo: il tondello, il conio, i pesi, le riforme... Io credo che una mostra a differenza dell'esposizione stabile di un museo debba attraverso un percorso fare ricerca, trattando e approfondendo tematiche, come per altro è riportato nel titolo stesso. Non so se mi sono spiegato, ma è un po' come se andassi a vedere una mostra intitolata "la pittura nella Firenze Medicea" e trovassi una serie di tele accompagnate da testi che non mi parlano dei vari autori, dell'evoluzione del linguaggio pittorico, delle influenze ecc. ecc. ma di come venivano realizzati i colori, le tele ecc.

M :P

Il titolo della mostra di Novara è "La moneta di Roma" di conseguenza le monete esposte devono obbligatoriamente ripercorrere tutte le tappe della storia di Roma partendo dalla Repubblica per arrivare all'Impero. Per questa ragione penso sia veramente difficile esporre con alcuni pannelli (la sala non permette di ospitarne più di 8) un argomento specifico quale l'evoluzione del ritratto e, allo stesso tempo, dare qualche nozione base ai visitatori "non collezionisti".

Visto il successo di questa mostra sono certo che il Dott. Catalli saprà offrirci altri nuovi eventi toccando magari argomenti più specifici ma non meno interessanti di quelli raccontati a Novara. ;)

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L'eventuale insuccesso della mostra di Novara deve essere esclusivamente attribuito a me e quindi tocca a me rispondere alla delusione di mamoph.

Una qualsiasi mostra, con gli stessi materiali, può essere presentata da curatori diversi in modi diversi, da angolazioni e con sfumature diverse senza togliere nulla all'interesse della stessa. Il visitatore di qualunque mostra deve, prima di immergersi nella visione dei materiali , cercare di individuare la chiave di lettura, di capire l'idea del curatore.

Occorre anche dire che in Italia di mostre numismatiche soprattutto con materiali di proprietà pubblica, non ci sono, purtroppo, molti modelli...

Ma questo non deve mai essere una giustificazione, se mai una spinta a a tentare di fare di più.

Le 368 monete della mostra di Novara vogliono tentare, secondo la mia intenzione, di raccontare 368 x2 storie di immagini di divinità e personificazioni, di temi sociali, di propaganda del potere, di miti e leggende ed anche di ritrattitistica (vi sono ritratti da Silla a Romolo Augusto).

I pannelli, obbligatoriamente limitati per rispetto allo spazio e all' edificio che ci ospita, e il banco del mercato con i prodotti e i prezzi dell'Editto di Diocleziano, sono di contorno (ma un ottimo contorno, visto l'interesse dimostrato dai visitatori!).

Tutto il resto ( la storia, i problemi, gli interessi della moneta romana) è nel catalogo che è disponibile in sala, non in vendita ma con offerta il cui ricavato va interamente alla Delegazione FAI di Novara.

La mostra vuole, questo è forse il sogno più ambizioso, attirare l'interesse e la curiosità non dei professori di numismatica, che non hanno bisogno di questa mostra, ma di quanti fino a ieri non avevano alcuna cognizione di questo aspetto del mondo romano.

Sono certo che si può fare di meglio! Chi lo sa fare, lo faccia!

Con amicizia.

Fiorenzo Catalli

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Grazie al Prof. Catalli per la cortese precisazione. Peccato che il catalogo non sia in vendita e sia disponibile solo in sala, se ho ben capito. Abitando a centinaia di chilometri da Novara, non mi sarà purtroppo possibile visitare la mostra e reperire allo stesso tempo il catalogo. :(

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Per allacciarmi a quanto detto dal dott. Catalli, voglio semplicemente riportare delle domande fattemi da alcuni visitatori che ho assistito lungo il percorso espositivo.

Ma gli imperatori che hanno fatto monete in oro erano più importanti di quelli che le facevano in bronzo?

Per i romani, un sesterzio raro valeva di più di uno non raro oppure avevano lo stesso valore?

Perchè le monete più grandi sono tutte verdi?

...ed esempi analoghi possono di certo essere riportati e/o confermati anche da tutti gli amici del forum presenti nella giornata inaugurale.

Dobbiamo tuttavia ricordarci che, rispetto al grande pubblico, gli "atipici" siamo noi e non loro!

Per quanto riguarda il catalogo, ho appena sentito la Delegazione FAI di Novara e mi hanno riferito che le richieste possono essere inoltrate al seguente indirizzo email: [email protected]

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Per allacciarmi a quanto detto dal dott. Catalli, voglio semplicemente riportare delle domande fattemi da alcuni visitatori che ho assistito lungo il percorso espositivo.

Ma gli imperatori che hanno fatto monete in oro erano più importanti di quelli che le facevano in bronzo?

Per i romani, un sesterzio raro valeva di più di uno non raro oppure avevano lo stesso valore?

Perchè le monete più grandi sono tutte verdi?

...ed esempi analoghi possono di certo essere riportati e/o confermati anche da tutti gli amici del forum presenti nella giornata inaugurale.

Dobbiamo tuttavia ricordarci che, rispetto al grande pubblico, gli "atipici" siamo noi e non loro!

Per quanto riguarda il catalogo, ho appena sentito la Delegazione FAI di Novara e mi hanno riferito che le richieste possono essere inoltrate al seguente indirizzo email: [email protected]

:blink: :blink:

mi sento un atipico fortunato :D :D ......avrei voluto vedere le vostre facce mentre rispondevate :rolleyes:

ciao

franco

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...Ma gli imperatori che hanno fatto monete in oro erano più importanti di quelli che le facevano in bronzo?

Per i romani, un sesterzio raro valeva di più di uno non raro oppure avevano lo stesso valore?

Perchè le monete più grandi sono tutte verdi? ...

icon6.gificon6.gificon6.gif Propongo "Lo stupidario Numismatico" come una ipotetica prossima pubblicazione... Fantistico icon6.gificon6.gificon6.gif

Marchito

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L'eventuale insuccesso della mostra di Novara deve essere esclusivamente attribuito a me e quindi tocca a me rispondere alla delusione di mamoph...

...Sono certo che si può fare di meglio! Chi lo sa fare, lo faccia!

Con amicizia.

Fiorenzo Catalli

Come prima cosa, non era mia intenzione esprimere delusione per il lavoro del dott. Catalli, persona che stimo e seguo con interesse. Volevo solo comunicare che quanto riportato in questa discussione nel presentare la mostra di Novara non corrisponde a quanto in realtà ho trovato nel percorso espositivo. Una mostra in cui venisse approfondito il tema della diffusione dell'immagine a Roma attraverso la moneta è ciò che mi ha spinto a fare 200km per visitarla. Che il titolo della mostra fosse "la moneta di Roma" l'ho scoperto solo ne momento in cui sono arrivato. Per il resto, come già detto nel mio post precente, un plauso per la qualità del materiale esposto e sopratutto per la rarità di alcuni pezzi in mostra per rivedere i quali, se potessi, farei volentieri un'altra gita..

M :P

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La mostra vuole, questo è forse il sogno più ambizioso, attirare l'interesse e la curiosità non dei professori di numismatica, che non hanno bisogno di questa mostra, ma di quanti fino a ieri non avevano alcuna cognizione di questo aspetto del mondo romano.

Questo è l'unico aspetto che, se posso esprimere il mio parere, non condivido in pieno con il dott. Catalli e con l'idea contenuta nell'ultimo post di Rapax.

Ritengo che sia giusto realizzare mostre per incuriosire persone che sono a digiuno di numismatica, purchè sia ben chiaro nella comunicazione il target di riferimento... Per il resto, io sono un semplice appassionato, ma credo che tutti, a partire dai professori abbiamo bisogno di mostre numismatiche. Mostre che, così come avviene nella pittura o nell'arte in generale, siano motivo di approfondimento di tematiche o percorsi non ancora esplorati facendo ricerca e cultura.

Il concetto: "poichè gran parte dei visitatori ha un livello di co oscnenza della numismatica tendente allo zero allora bisogna sempre e comunque tenere un profilo molto basso" ritengo sia sbagliato oltre che pericolosissimo.

M :P

Modificato da mamoph
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Purtroppo non ho modo di recarmi a Novara per la mostra, che da quel che leggo in questa discussione è di sicuro interesse anche per chi non colleziona moneta antiche.

Un plauso ed un ringraziamento agli organizzatori è comunque d'obbligo, con la speranza che prima o poi si possa replicare anche al Centro e Sud Italia...;)

Ciao, RCAMIL.

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