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IGNORED

MORTE PICCOLI CONVEGNI


dabbene

Risposte migliori

Sono stato stamattina al Convegno di Piacenza,motivo era il ritiro di alcune monete aggiudicate nell'ultima asta INASTA,non fidandomi delle Poste Italiane ho preferito fare un tragitto in macchina e prendermele di persona e questo è stato l'unico motivo che ha giustificato il viaggio;era stato a Piacenza due anni fa,non che si potesse considerare un gran Convegno ma alcuni commercianti importanti c'erano,oggi arrivo,si deve pagare il biglietto,coda di 15 minuti,poi entri e una grande tristezza,il nulla,quasi il nulla,non c'è più nessuno,qualche operatore arrabbiato e depresso,qualche rara moneta da libretto degli assegni,entri ed esci,si diceva del mercatino del Cordusio dove ci raduneremo domani che era in decadenza,ma a confronto,non c'è gara ,mille volte meglio il Cordusio;penso che ormai questi piccoli convegni tenderanno a scomparire,penso anche a quello di Varese,rimarranno i 3-4 importanti nazionali e basta.

Penso che se ne debba parlare di questo fenomeno,che il forum sia la sede appropriata perchè riguarda alla fine un pò tutti.

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Sarebbe proprio l'ora che tutta questa pletora di pseudoconvegnucci da tre soldi sparissero per sempre e si tornasse a organizzare manifestazioni di un livello minimo decente e non esposizioni sul tipo fiera del bestiame,senza un minimo controllo su chi c'è davanti e dietro ai tavoli......speriamo nella selezione naturale...

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Oramai si può dire che soltanto Verona, Riccione e Vicenza attirano commercianti e collezionisti. Pensate soprattutto ai collezionisti dell'Italia centro-meridionale che devono fare centinaia di km per raggiungerli. Una volta ne parlai anche con Alberto Varesi. Vediamo se ha delle novità in proposito.

Modificato da Liutprand
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Oramai si può dire che soltanto Verona, Riccione e Vicenza attirano commercianti e collezionisti. Pensate soprattutto ai collezionisti dell'Italia centro-meridionale che devono fare centinaia di km per raggiungerli. Una volta ne parlai anche con Alberto Varesi. Vediamo se ha delle novità in proposito.

se sono rimasti solo i convegni suddetti vuol dire che fisiologicamente il mercato è in grado di apprezzare solo quelli e c'è poco spazio per altre iniziative, vuoi per la dislocazione lontana dai nostri confini che rende difficile la partecipazione di visitatori stranieri , vuoi per la caratteristica del mercato circostante( magari ci sono pochi collezionisti o commercianti in loco).

Altra ragione, magari poco simpatica da sentirsi dire è che ,purtroppo, volente o nolente, la numismatica è uno sport da benestanti, per cui è normale che sia più diffusa dove la ricchezza pro capite è più alta, il nord est in testa.Con questa premessa si capisce perché al sud e centro italia, i convegni faticano a svilupparsi e anzi regrediscono là dove una volta erano importanti, Firenze è un esempio.

Oltretutto ci sono proprio troppi convegni e convegnucoli , organizzati il più delle volte da cialtroni che si spacciano per numismatici solo per guadagnare qualche soldo con l'affitto degli spazi....

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Oggi ho fatto la solita puntatina a Piacenza, non mi sarei aspettato certamente di più, ma la curiosità era troppa, e gli amici sono sempre un piacere incontrarli, e poi chissà......

Molta gente, ma per la fiera di militaria, per il nostro settore l'affluenza era ridotta.

È un peccato che dei convegni considerati piccoli siano bistrattati da chi potrebbe esporre, e di conseguenza aver maggior riscontro, visto il numero più alto di banchi che si creerebbe.

Presumo che sia dovuto anche al costo importante per poter esporre, e il timore di non dover rientrare delle spese visto le presenze.

Insomma il classico serpente che si morde la coda....

Il Cordusio........ non ho mai capito il perché qualcuno si ostini ogni volta a considerarlo sempre meno, pensate che non esiste un mercato stabile, con un numero così alto di iscritti ed espositori 190.

Un grande riferimento da sempre, fare confronti e praticamente impossibile, storia e cultura passeggiano ogni domenica a braccetto mescolandosi fra personaggi noti e grossi studiosi.

Comunque vada, lo spirito dovrà rimanere quello che sempre ci accomuna, il piacere di dover passare qualche momento fra cultori, che condividono le nostre passioni, e non sono considerati dei marziani, e la speranza di poter trovar qualcosa per coronare la fantastica giornata trascorsa, dissimile da tutte le altre..........

Modificato da eracle62
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Oramai si può dire che soltanto Verona, Riccione e Vicenza attirano commercianti e collezionisti. Pensate soprattutto ai collezionisti dell'Italia centro-meridionale che devono fare centinaia di km per raggiungerli. Una volta ne parlai anche con Alberto Varesi. Vediamo se ha delle novità in proposito.

se sono rimasti solo i convegni suddetti vuol dire che fisiologicamente il mercato è in grado di apprezzare solo quelli e c'è poco spazio per altre iniziative, vuoi per la dislocazione lontana dai nostri confini che rende difficile la partecipazione di visitatori stranieri , vuoi per la caratteristica del mercato circostante( magari ci sono pochi collezionisti o commercianti in loco).

Altra ragione, magari poco simpatica da sentirsi dire è che ,purtroppo, volente o nolente, la numismatica è uno sport da benestanti, per cui è normale che sia più diffusa dove la ricchezza pro capite è più alta, il nord est in testa.Con questa premessa si capisce perché al sud e centro italia, i convegni faticano a svilupparsi e anzi regrediscono là dove una volta erano importanti, Firenze è un esempio.

Oltretutto ci sono proprio troppi convegni e convegnucoli , organizzati il più delle volte da cialtroni che si spacciano per numismatici solo per guadagnare qualche soldo con l'affitto degli spazi....

qui nella capitale siamo in tanti e da quello che vedo ci sono tante persone ricche............c'e' il Papa,il Presidente della repubblica,la sede del governo( :ph34r: ),ci troviamo al centro della nostra bell'Italia......................MA NON ABBIAMO UN CONVEGNO NUMISMATICO degno di questo nome.

perche'?, :angry: :angry:

ciao

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I fasti degli anni '70 e '80 sono oramai lontani anni luce.......

Mi ricordo di convegni di "provincia" dove su tavoli si vedeva quasi unicamente un solo colore.... il giallo.....

Negli anni '70 ebbi la fortuna di vedere nel convegno di Asti ( tavolo di Bobba) il 50 lire di VE II, si spercavano Vette, Fascioni, Aratrici,Cinquantenario ecc.... ora è tutto diverso, e non penso assolutamente che sia la crisi economica attuale un fattore di causa, il tramonto dei Mercati/Convegni era iniziato ben prima.

Personalmente è da più di dieci anni che non ne vedo uno, forse l'ultimo è stato quello di Torino, ed anche lì già allora si notava una certa "decadenza".

Tra le concause di tale tramonto, potrebbe annoverarsi il boom di internet, per una monetazione"economica" e le aste per materiale diù pregiato.

Evoluzione del mercato ;)

saluti

TIBERIVS

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Supporter

Una dura selezione insieme ad una comoda possibilità di comprare online ha disintegrato il vecchio mondo della numismatica.

Dividerei poi Vicenza dagli altri, a Vicenza c'è la Numismatica con la N maiuscola, le ultime di Verona sono state non un granchè per non parlare di monetine a prezzi folli dalla serie speriamo che qualcuno possa cascarci.

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Supporter

Buona serata

Credo che numizmo abbia ragione quando parla di "selezione naturale". Chi si rivolgeva ai convegni rionali (passatemi il termine per attribuirgli il concetto di locale) se non le persone che abitavano nei pressi dello stesso o che con una trentina di chilometri potevano raggiungerlo?

Dove sono adesso quelle stesse persone? Davanti al video di un PC a guardare, sciegliere e comperare e quelle amabili discussioni tra commercianti e collezionisti?

Quelle sedute "culturali" presso quel banchetto che fine hanno fatto? Naturalmente davanti al video di un PC, come noi tutti che frequentiamo questo ed altri forum anche internazionali.

numizmo, dabbene, io e chi sa quanti altri non abbiamo più la necessità di spostarci di qui o di la, alzarsi all'alba per andare a vedere il mercatino organizzato dal Cral di pinco pallo o dal Circolo filatelico-numismatico di vatteallapesca!

E' così comodo il PC. ;) Chi resiste? I convegni di Vicenza, Verona, Rimini (anche se taluni hanno già intravisto qualche segno di decadenza anche in questi) perché da sempre hanno avuto una vocazione "nazionale" e "internazionale" e pochi altri organizzati da Associazioni "storiche" molto ben condotte e dinamiche, come quella di Bergamo.

Insomma, è il mercato che decide e il mercato oggi va a braccetto con la tecnologia....ecco la selezione naturale.

Saluti

luciano

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Oramai si può dire che soltanto Verona, Riccione e Vicenza attirano commercianti e collezionisti. Pensate soprattutto ai collezionisti dell'Italia centro-meridionale che devono fare centinaia di km per raggiungerli. Una volta ne parlai anche con Alberto Varesi. Vediamo se ha delle novità in proposito.

se sono rimasti solo i convegni suddetti vuol dire che fisiologicamente il mercato è in grado di apprezzare solo quelli e c'è poco spazio per altre iniziative, vuoi per la dislocazione lontana dai nostri confini che rende difficile la partecipazione di visitatori stranieri , vuoi per la caratteristica del mercato circostante( magari ci sono pochi collezionisti o commercianti in loco).

Altra ragione, magari poco simpatica da sentirsi dire è che ,purtroppo, volente o nolente, la numismatica è uno sport da benestanti, per cui è normale che sia più diffusa dove la ricchezza pro capite è più alta, il nord est in testa.Con questa premessa si capisce perché al sud e centro italia, i convegni faticano a svilupparsi e anzi regrediscono là dove una volta erano importanti, Firenze è un esempio.

Oltretutto ci sono proprio troppi convegni e convegnucoli , organizzati il più delle volte da cialtroni che si spacciano per numismatici solo per guadagnare qualche soldo con l'affitto degli spazi....

qui nella capitale siamo in tanti e da quello che vedo ci sono tante persone ricche............c'e' il Papa,il Presidente della repubblica,la sede del governo( :ph34r: ),ci troviamo al centro della nostra bell'Italia......................MA NON ABBIAMO UN CONVEGNO NUMISMATICO degno di questo nome.

perche'?, :angry: :angry:

ciao

effetto Pesci....

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Buona serata

Credo che numizmo abbia ragione quando parla di "selezione naturale". Chi si rivolgeva ai convegni rionali (passatemi il termine per attribuirgli il concetto di locale) se non le persone che abitavano nei pressi dello stesso o che con una trentina di chilometri potevano raggiungerlo?

Dove sono adesso quelle stesse persone?

speriamo non tutti!!!

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Oramai si può dire che soltanto Verona, Riccione e Vicenza attirano commercianti e collezionisti. Pensate soprattutto ai collezionisti dell'Italia centro-meridionale che devono fare centinaia di km per raggiungerli. Una volta ne parlai anche con Alberto Varesi. Vediamo se ha delle novità in proposito.

A me parlarono molto bene del convegno di Roma di qualche mese fa nel quale partecipò il fior fiore dei commercianti NIP. Peccato che per motivi di lavoro non andai.

Chi di voi si ricorda dei ricchissimi convegni di Napoli degli anni '90 nei padiglioni della mostra d'oltremare? Quelli si che erano convegni! :rolleyes:

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Cordusio/via armorari è eccezionale, più che altro per l'aria che si respira e per la grande quantità di gente, però ricordiamoci che c'è moltissima filatelia, cartoline e modellismo, non è che sono tutti li per la numismatica. Io trovo che gli manchi la qualità per quanto riguarda le monete classiche. I commercianti del centro nord lo snobbano e fanno male, visto l'alto afflusso di persone.

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Oramai si può dire che soltanto Verona, Riccione e Vicenza attirano commercianti e collezionisti. Pensate soprattutto ai collezionisti dell'Italia centro-meridionale che devono fare centinaia di km per raggiungerli. Una volta ne parlai anche con Alberto Varesi. Vediamo se ha delle novità in proposito.

A me parlarono molto bene del convegno di Roma di qualche mese fa nel quale partecipò il fior fiore dei commercianti NIP. Peccato che per motivi di lavoro non andai.

Chi di voi si ricorda dei ricchissimi convegni di Napoli degli anni '90 nei padiglioni della mostra d'oltremare? Quelli si che erano convegni! :rolleyes:

si bella iniziativa,ma condizionata dalle solite incursioni da" iquisizione" <_< .

sapete se quest'anno verra' ripetuto??

Modificato da franco obetto
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Allora...un elenchino per le motivazioni?

Eccolo in ordine sparso...così come viene:

- la numismatica sistematica una volta era la regola...non lo è più.

- Il collezionista sistematico (che pure spendeva...) comprava quantità in qualità medio-bassa e puntava alle rarità...si divertiva a cercare e i circoli ed i convegni erano frequentati, lo splendido era un optional...oggi è quasi il contrario.

- Oggi il mercato è spaccato in due: chi compra MB - BB e non vuole spendere troppo, vedi i giovanissimi e i giovani...chi cerca cose eccezionali e intantoche non le trova compra monete splendide.

- Questi ultimi non amano girare...e quando lo fanno non amano esporsi...sono alquanto criptati. Chi li conosce li serve a casa o su appuntamento.

- Le patacche, le contraffatte e pasticciate o cloni che dir sivoglia sono aumentati e in agguato, più o meno per varie tipologie monetali: chi gira rischia di pescarli. ;) Chi si accorge di averli pescati...non è che ha poi tanta voglia di continuare a girare. B)

- Uno dice: te li danno anche in asta o su internet...si! Certo! Può capitare...ma in quel caso le si restituiscono...magari ancora prima di pagarle. ;)

- La sensibilità degli umani sta cambiando...tutti vogliono tutto subito, il gusto della scoperta...della frequentazione...della chiacchiera...del rubacchiare un "mestiere"...non è che importi una sega a molti...anzi: qualcuno direbbe: che palle! :D

Ma che ti ridi? In verità ci sarebbe da mettersi a piangere.

- Ovvio che, su queste ampie e sconsolanti premesse...il computer la vince, sia per le indubbie potenzialità...che per sterile pragmatismo.

- Così che succede?

Accade che il numismatico perde l'occasione e la sua sensibilità non crece...si impoverisce (non solo di danaro....) laddove la numismatica è un veicolo che dovrebbe condurre naturalmente verso il sapere e la conoscenza.

E' un paradosso micidiale...in linea con i tempi.

Tutto viene assorbito dal sistema e restituito secondo dati imput e regole.

Meno ci si parla...meno si scambiano idee e cultura e meglio è.

La velocità e il pragmatismo...dice: e allora? L'importante è quagliare...sapere l'inglese e stare sul computer come degli Dei.

Si?

Bella minchiata.

La sensibilità? La profondità del pensiero? La conoscenza? La capacità critica?

Non sevono a niente?

Beato chi ci crede. Le sinapsi e la chimica del cervello non vengono arricchite ed espanse dai clic sul computer e dal tutto subito.

Al contrario...si atrofizzano in buona parte. E' un dato acquisito.

E le monete non sono solo oggetti da possedere come le figurine. Vanno capite e studiate nell'ambiente difficile dove vengono trattate...oltre la mera classificazione: ce l'ho! Non ce l'ho! Quella è più bella...ma è lavata. La mia è quasi uguale ma non è lavata. La mia è in piena satinatura...la tua ha le macchie nerastre. La mia ha la variante.

Vabbè!

Fate vobis.

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Allora...un elenchino per le motivazioni?

Eccolo in ordine sparso...così come viene:

- la numismatica sistematica una volta era la regola...non lo è più.

- Il collezionista sistematico (che pure spendeva...) comprava quantità in qualità medio-bassa e puntava alle rarità...si divertiva a cercare e i circoli ed i convegni erano frequentati, lo splendido era un optional...oggi è quasi il contrario.

- Oggi il mercato è spaccato in due: chi compra MB - BB e non vuole spendere troppo, vedi i giovanissimi e i giovani...chi cerca cose eccezionali e intantoche non le trova compra monete splendide.

- Questi ultimi non amano girare...e quando lo fanno non amano esporsi...sono alquanto criptati. Chi li conosce li serve a casa o su appuntamento.

- Le patacche, le contraffatte e pasticciate o cloni che dir sivoglia sono aumentati e in agguato, più o meno per varie tipologie monetali: chi gira rischia di pescarli. ;) Chi si accorge di averli pescati...non è che ha poi tanta voglia di continuare a girare. B)

- Uno dice: te li danno anche in asta o su internet...si! Certo! Può capitare...ma in quel caso le si restituiscono...magari ancora prima di pagarle. ;)

- La sensibilità degli umani sta cambiando...tutti vogliono tutto subito, il gusto della scoperta...della frequentazione...della chiacchiera...del rubacchiare un "mestiere"...non è che importi una sega a molti...anzi: qualcuno direbbe: che palle! :D

Ma che ti ridi? In verità ci sarebbe da mettersi a piangere.

- Ovvio che, su queste ampie e sconsolanti premesse...il computer la vince, sia per le indubbie potenzialità...che per sterile pragmatismo.

- Così che succede?

Accade che il numismatico perde l'occasione e la sua sensibilità non crece...si impoverisce (non solo di danaro....) laddove la numismatica è un veicolo che dovrebbe condurre naturalmente verso il sapere e la conoscenza.

E' un paradosso micidiale...in linea con i tempi.

Tutto viene assorbito dal sistema e restituito secondo dati imput e regole.

Meno ci si parla...meno si scambiano idee e cultura e meglio è.

La velocità e il pragmatismo...dice: e allora? L'importante è quagliare...sapere l'inglese e stare sul computer come degli Dei.

Si?

Bella minchiata.

La sensibilità? La profondità del pensiero? La conoscenza? La capacità critica?

Non sevono a niente?

Beato chi ci crede. Le sinapsi e la chimica del cervello non vengono arricchite ed espanse dai clic sul computer e dal tutto subito.

Al contrario...si atrofizzano in buona parte. E' un dato acquisito.

E le monete non sono solo oggetti da possedere come le figurine. Vanno capite e studiate nell'ambiente difficile dove vengono trattate...oltre la mera classificazione: ce l'ho! Non ce l'ho! Quella è più bella...ma è lavata. La mia è quasi uguale ma non è lavata. La mia è in piena satinatura...la tua ha le macchie nerastre. La mia ha la variante.

Vabbè!

Fate vobis.

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:clapping: :clapping: :clapping:

bentornato cavaliere della notte ;)

Modificato da petronius arbiter
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- Le patacche, le contraffatte e pasticciate o cloni che dir sivoglia sono aumentati e in agguato, più o meno per varie tipologie monetali: chi gira rischia di pescarli. Chi si accorge di averli pescati...non è che ha poi tanta voglia di continuare a girare.

- Uno dice: te li danno anche in asta o su internet...si! Certo! Può capitare...ma in quel caso le si restituiscono...magari ancora prima di pagarle.

Magari fosse così semplice.

Il guaio è che adesso tutti i collezionisti di un certo spessore economico, a forza di sentirsi sviolinare dal commerciante di turno che gli serve su un piatto d'argento quello che loro credono di volere, ma che in realtà vuole il commerciante stesso, si sono convinti di essere diventati dei fini conoscitori e non accettano più che le loro scelte vengano messe in discussione o di essere consigliati.

Siamo al punto che per presunzione personale alimentata dal giochino suddetto, i nostri comprano di loro iniziativa dei bidoni in asta , ma guai a informarli della realtà effettiva pena il rischio di perdere il cliente. Si, perché rivelargli la loro inadeguatezza ,ha, a volte, il risultato che : o si disamorano delle monete, perché si rendono conto che nonostante tutta la loro elevatissima e ingiustificata autoconsiderazione , in fondo , non sono all'altezza di riconoscere effettivamente le monete, oppure se la prendono col commerciante stesso reo di averli messi di fronte alle loro deficienze.

Allora cosa fa il commerciante?

non potendo prevenire i guai, cerca di porvi rimedio a volte facendo in modo che il cliente restituisca la moneta all'asta per altre ragioni inventate, a volte fanno in modo da farsi carico della alienazione delle monete sbagliate in modo che nessuno vada a dire al cliente che ha fatto una cazzata a comprare una certa moneta difettata.

Certo è che con queste premesse è difficile porre un freno al malcostume delle eccessive lavorazioni delle monete se poi proprio gli stessi collezionisti che dovrebbero instaurare un rapporto fiduciario con il loro commerciante numismatico, ricevendone consiglio e tutela, si improvvisano ,per presunzione estrema, intenditori e commercianti essi stessi e comprano di loro iniziativa.....e guai a contraddirli....!!

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Non esiste una causa diretta; si tratta di una serie di concause che, in sinergia fra loro, stanno determinando la fine dei convegni (e non solo quelli minori).

La crisi economica, la difficoltà a ritagliarsi una giornata da dedicare alle proprie passioni, la diffusione massiccia delle aste, la scomparsa dai convegni di grossi operatori commerciali che fungevano da polo d'attrazione, la qualità stessa dei convegni - troppo spesso impostati solo per il massimo profitto degli organizzatori, dimenticando aspetti fondamentali quali la sicurezza - ecc. ecc.

In questa "scala dei valori" metterei all'ultimo gradino eBay, il cui apporto a "disintegrare" i convegni comunque l'ha dato, seppur minimo (a mio avviso).

Lo stesso sovraffollamento dei convegni ha recato un danno; fino a qualche anno fa non era difficile leggere di 3, 4 e persino 5 convegni organizzati contemporaneamente nel raggio di poche decine di Km: assurdo !

L'esperienza di Roma ci ha però fatto capire che l'interesse verso queste tipologie di incontro non é morto; anzi !

I collezionisti sarebbero ben felici di recarsi ad un convegno che soddisfacesse una serie requisiti di immagine (basta stalle), di sicurezza e di qualità nell'offerta (solo operatori professionali).

Tutto questo si può fare, ma ad un costo non irrisorio (alla Fiera di Vicenza lo sanno bene) che limerebbe di molto, finanche ad annullarlo completamente, un eventuale utile; non so in quanti sarebbero disposti a profondere tempo e fatica con la consapevolezza di farlo "solo" per risollevare le sorti della numismatica.

La NIP lo ha fatto, grazie ad alcuni volenterosi (Andrea Cavicchi in primis), ed alla prossima riunione del 24/26 settembre a Firenze si discuterà in merito ad un probabile "bis" in data e luogo da stabilire. Si é voluto comunque "lanciare un sasso nello stagno" con la speranza che possa in qualche modo "muovere le acque" e servire da sprone ad altri a migliorare il loro prodotto.

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Ho ritrovalo l'invito al XII raduno Numismatico 18-19 novembre 1972 a Torino.

Può essere interessante, e magari risvegliare ricordi negli anziani collezionisti come me elencarvi i partecipanti.

Antoci

Aureli

Baranowsky

Barrera

Becker

Bernardi

Blengio

Bobba

Cermentini

Crippa

De Falco

De Nicola

Erriques

Fallani

Frisione

Galerie des Medailles

La Moneta -Firenze

Mancini

Petris

Pizzuto

Ratto

Rinaldi

Santamaria

Sereni

Toderi

Varesi

Zucchetto

Forni Editore

Bei tempi!!!!!

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Ho ritrovalo l'invito al XII raduno Numismatico 18-19 novembre 1972 a Torino.

Può essere interessante, e magari risvegliare ricordi negli anziani collezionisti come me elencarvi i partecipanti.

Antoci

Aureli

Baranowsky

Barrera

Becker

Bernardi

Blengio

Bobba

Cermentini

Crippa

De Falco

De Nicola

Erriques

Fallani

Frisione

Galerie des Medailles

La Moneta -Firenze

Mancini

Petris

Pizzuto

Ratto

Rinaldi

Santamaria

Sereni

Toderi

Varesi

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Forni Editore

Bei tempi!!!!!

In rosso chi ancora partecipa, in persona o come ditta o eredi.

in barrato i deceduti e chi ha smesso.

Non mi pare che sia così diverso. Smettiamo di dire che i vecchi tempi erano migliori. Ci sono nuove aziende che niente hanno da invidiare alle vecchie, anzi, come preparazione e conoscenza delle monete forse sono ancora più avanti...

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Non mi pare che sia così diverso. Smettiamo di dire che i vecchi tempi erano migliori. Ci sono nuove aziende che niente hanno da invidiare alle vecchie, anzi, come preparazione e conoscenza delle monete forse sono ancora più avanti

Su questo hai pienamente ragione, ma che dire di Ratto, Sambon, Santamaria ed i maestri Ambrosoli, Gnecchi ed altri che ora non stò ad elencare.

Bei tempi lo stesso. ;)

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Awards

Ho ritrovalo l'invito al XII raduno Numismatico 18-19 novembre 1972 a Torino.

Può essere interessante, e magari risvegliare ricordi negli anziani collezionisti come me elencarvi i partecipanti.

Antoci

Aureli

Baranowsky

Barrera

Becker

Bernardi

Blengio

Bobba

Cermentini

Crippa

De Falco

De Nicola

Erriques

Fallani

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La Moneta -Firenze

Mancini

Petris

Pizzuto

Ratto

Rinaldi

Santamaria

Sereni

Toderi

Varesi

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Bei tempi!!!!!

In rosso chi ancora partecipa, in persona o come ditta o eredi.

in barrato i deceduti e chi ha smesso.

Non mi pare che sia così diverso. Smettiamo di dire che i vecchi tempi erano migliori. Ci sono nuove aziende che niente hanno da invidiare alle vecchie, anzi, come preparazione e conoscenza delle monete forse sono ancora più avanti...

Hai ragione su

"Ci sono nuove aziende che niente hanno da invidiare alle vecchie, anzi, come preparazione e conoscenza delle monete forse sono ancora più avanti..."

però si disquisiva sulla partecipazione ai convegni,

non penso che a Torino ci siano tutte queste Aziente e/o Professionisti del settore...

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS
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Ho ritrovalo l'invito al XII raduno Numismatico 18-19 novembre 1972 a Torino.

Può essere interessante, e magari risvegliare ricordi negli anziani collezionisti come me elencarvi i partecipanti.

Antoci

Aureli

Baranowsky

Barrera

Becker

Bernardi

Blengio

Bobba

Cermentini

Crippa

De Falco

De Nicola

Erriques

Fallani

Frisione

Galerie des Medailles

La Moneta -Firenze

Mancini

Petris

Pizzuto

Ratto

Rinaldi

Santamaria

Sereni

Toderi

Varesi

Zucchetto

Forni Editore

Bei tempi!!!!!

In rosso chi ancora partecipa, in persona o come ditta o eredi.

in barrato i deceduti e chi ha smesso.

Non mi pare che sia così diverso. Smettiamo di dire che i vecchi tempi erano migliori. Ci sono nuove aziende che niente hanno da invidiare alle vecchie, anzi, come preparazione e conoscenza delle monete forse sono ancora più avanti...

Mi permetto di apportare alcune correzioni mettendo in blu quelli che non sono partecipanti ai convegni.

Concordo che ci siano nuove realtà commerciali anzi, dirò di più, mi sembra che siano "fiorite" negli ultimi anni (fiorentina, varesina, katane, Julia e tante altre) e questo mi fa ben sperare per il futuro.

Che il panorama commerciale ai convegni sia quasi immutato....mah. Mancanze come Ratto, Santamaria, Crippa, De Falco, De Nicola o Marchesi, Blengio e Bobba si sentono, eccome.

Ripensando ai bei vecchi tempi non trovo raffronto con quelli odierni, ma é notorio quanto sia un nostalgico per natura, quindi non faccio testo.

Credo però che fosse diverso anche l'approccio commerciante-collezionista e che tra i due si formasse, molto più spesso di oggi, anche un rapporto di amicizia che esulava da quello commerciale.

I collezionisti venivano quindi al convegno anche solo per vedere qualche amico; venendo a mancare questo rapporto umano ecco che non é stato difficile trovare dei sostituti al convegno (cataloghi, internet)

Modificato da Alberto Varesi
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