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IGNORED

Obolo di Neapolis Peuceta


sagittarius

Risposte migliori

Salve,

ho tra le mie mani quest'obolo di Neapolis (Polignano a Mare prov. Bari), a parte ciò che è scritto nell'ottimo manuale di D'Andrea e Tafuri sulle monete peucete, è possibile rintracciare altro sul web senza incappare nella Neapolis di Napoli?

Dimensioni 15 mm, peso 2,7 gr. Peccato che le foto non sono venute bene perchè la moneta si presenta meglio dal vero.

Grazie a tutti :)

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  • 3 settimane dopo...

Mi dispiace ma c'è chiaramente molto poco in rete, è una zecca per la quale occorrerebbe una adeguata monografia ma non è semplice senza una collaborazione dei collezionisti e dei musei.

Allego qualche links

http://www.magnagraecia.nl/coins/Apulia_map/Neapolis_map/Neapolis.html

http://www.acsearch.info/search.html?search=neapolis+apulia&view_mode=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ol=1&sort=&c=&a=&l=#0

Cordiali saluti.

Modificato da Arthas
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DE GREGE EPICURI

Forse lo conosci già, comunque nel volume di Pasquale Battista "L'Apulia e le sue monete" (Foggia, 1966) questa moneta è classificata al n. 6 e viene definita come emiobolo (mentre l'obolo pesa quasi 7 g.), ed è giudicata R2. Si dice anche: "..l'abate Romanelli, al quale molti scrittori hanno fatto cenno, fu il principale autore che attribuì l'esistenza di questo paese alle coste del basso Adriatico, tanto che egli fu a quel tempo esposto a molte critiche. Ma i molteplici ritrovi conseguiti hanno dato pienamente ragione alle opinioni e attribuzioni date dall'abate. Sulle origini e sulla distruzione di questo paese nulla è dato di conoscere, anzi si conferma che verso il 3° sec. d.C. ebbe origine la città di Polincaum, con dei fuggiaschi di Apeneste..."

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DE GREGE EPICURI

Forse lo conosci già, comunque nel volume di Pasquale Battista "L'Apulia e le sue monete" (Foggia, 1966) questa moneta è classificata al n. 6 e viene definita come emiobolo (mentre l'obolo pesa quasi 7 g.), ed è giudicata R2.

Non è facile stabilire un nominale per queste emissioni, se è vero che nel caso specifico dell'esemplare suddetto , pesante 2,7 gr. potremmo definirlo emiobolo, vi sono altri esemplari pesanti ben più di 4 gr.

Comunque è una monetina davvero interessante.......complimenti

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DE GREGE EPICURI

Forse lo conosci già, comunque nel volume di Pasquale Battista "L'Apulia e le sue monete" (Foggia, 1966) questa moneta è classificata al n. 6 e viene definita come emiobolo (mentre l'obolo pesa quasi 7 g.), ed è giudicata R2. Si dice anche: "..l'abate Romanelli, al quale molti scrittori hanno fatto cenno, fu il principale autore che attribuì l'esistenza di questo paese alle coste del basso Adriatico, tanto che egli fu a quel tempo esposto a molte critiche. Ma i molteplici ritrovi conseguiti hanno dato pienamente ragione alle opinioni e attribuzioni date dall'abate. Sulle origini e sulla distruzione di questo paese nulla è dato di conoscere, anzi si conferma che verso il 3° sec. d.C. ebbe origine la città di Polincaum, con dei fuggiaschi di Apeneste..."

Wow! Molto interessante! Circa il volume mi menzioni l'editore? A riguardo della tesi dell'abate Romanelli posso confermare i ritrovamenti, ho da aggiungere che ho visto un esemplare pressato, martellato a tal punto da far sparire entrambi i conii delle facce (per questo ha un diametro maggiorato con peso quasi identico), ma si riconosce su un lato il profilo di Demetra/Cerere, forse per essere riconiata? Mah!

Comunque ho dei spunti per delle ricerche interessanti.

GRAZIE MILLE!!! :D

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Non è facile stabilire un nominale per queste emissioni, se è vero che nel caso specifico dell'esemplare suddetto , pesante 2,7 gr. potremmo definirlo emiobolo, vi sono altri esemplari pesanti ben più di 4 gr.

Comunque è una monetina davvero interessante.......complimenti

Avere tra le mani una moneta di 2300 anni fa, mi fa viaggiare con la mente ed immaginare la possibile storia locale. Affascinante!

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DE GREGE EPICURI

L'edirore del Battista è "Tipolitografia Leone", credo sia un'azienda molto piccola e dubito che il libro sia ancora facilmente reperibile (io ho una fotocopia). Posso dirti che per Neapolis in Peucetia elenca in tutto 7 monete. Ce n'è un'altra abb. simile alla tua, in cui però NEAP è scritto tutto sulla destra, e alla spiga è sovrapposto un piccolo caduceo. Ti aggiungo alcune altre righe: "Sulle cause che portarono gli Apenestini ad abbandonare la loro vecchia residenza e a creare questo nuovo nucleo nulla si conosce, perchè la storia non ne fa cenno. Dai tipi delle monete di Neapolis P. , a giudicare dalle figure impresse (grappolo d'uva e spiga di grano) vediamo come la maggior parte dei paesi apuli fanno diretta allusione ai prodotti del loroterritorio; come pure il culto di Diana Faretra non esclude le immense foreste di questa terra. Pertanto, a giudicare dai loro tipi, queste monete possono rientrare nel periodo IV-III secolo a.C."

Sugli altri rovesci ci sono: un tridente; arco e faretra. Sui diritti delle monete, oltre a Cerere: Bacco coronato da pampini; testa di donna; Diana Faretra. Elenca 3 oboli e 4 presunti emioboli (il più leggero pesa 2,25 g.)

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Grazie ancora gpittini e arthas,

vedrò di far fare delle ricerche per rintracciare una copia da dei miei amici di Foggia.

Comunque ho dimenticato di chiedere come mai Napoli è menzionato con lo stesso nome di Neapolis quando sulle sue monete è presente con il nome di Neopolis?

Grazie ancora!

Modificato da sagittarius
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DE GREGE EPICURI

L'edirore del Battista è "Tipolitografia Leone", credo sia un'azienda molto piccola e dubito che il libro sia ancora facilmente reperibile (io ho una fotocopia). Posso dirti che per Neapolis in Peucetia elenca in tutto 7 monete. Ce n'è un'altra abb. simile alla tua, in cui però NEAP è scritto tutto sulla destra, e alla spiga è sovrapposto un piccolo caduceo. Ti aggiungo alcune altre righe: "Sulle cause che portarono gli Apenestini ad abbandonare la loro vecchia residenza e a creare questo nuovo nucleo nulla si conosce, perchè la storia non ne fa cenno. Dai tipi delle monete di Neapolis P. , a giudicare dalle figure impresse (grappolo d'uva e spiga di grano) vediamo come la maggior parte dei paesi apuli fanno diretta allusione ai prodotti del loroterritorio; come pure il culto di Diana Faretra non esclude le immense foreste di questa terra. Pertanto, a giudicare dai loro tipi, queste monete possono rientrare nel periodo IV-III secolo a.C."

Sugli altri rovesci ci sono: un tridente; arco e faretra. Sui diritti delle monete, oltre a Cerere: Bacco coronato da pampini; testa di donna; Diana Faretra. Elenca 3 oboli e 4 presunti emioboli (il più leggero pesa 2,25 g.)

Il libro non è più in commercio e difficilmente reperibile anche in biblioteca. C'è una copia sicuramente al Museo di Foggia(dove l'ho consultata io).

Nel 2008 è stato pubblicato un volume della dottoressa Carla Russo intitolato "Le monete della collezione Battista nel Museo civico di Foggia" che riprende quando scritto in quel volume ed è un catalogo delle monete collezionate dallo stesso Battista.

Anche questo volume, SENZA ISBN, non è facilmente reperibile. Le copie vennero distribuite durante un convegno e inviate a specialisti del settore.

Sulla datazione di tale esemplare starei un pò più attento perchè l'autore segue pedissequamente il Sambon, le cui datazioni sono troppo alte anche per un "tradizionalista" come me. Più che un generico IV secolo a.C., direi fine del IV secolo-a partire dal 325 a.C. circa.

Il peso dell'esemplare al museo di Foggia è di 3,4 gr..

Vincenzo.

Modificato da Vincenzo
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Il libro non è più in commercio e difficilmente reperibile anche in biblioteca. C'è una copia sicuramente al Museo di Foggia(dove l'ho consultata io).

Nel 2008 è stato pubblicato un volume della dottoressa Carla Russo intitolato "Le monete della collezione Battista nel Museo civico di Foggia" che riprende quando scritto in quel volume ed è un catalogo delle monete collezionate dallo stesso Battista.

Anche questo volume, SENZA ISBN, non è facilmente reperibile. Le copie vennero distribuite durante un convegno e inviate a specialisti del settore.

Sulla datazione di tale esemplare starei un pò più attento perchè l'autore segue pedissequamente il Sambon, le cui datazioni sono troppo alte anche per un "tradizionalista" come me. Più che un generico IV secolo a.C., direi fine del IV secolo-a partire dal 325 a.C. circa.

Il peso dell'esemplare al museo di Foggia è di 3,4 gr..

Vincenzo.

Posseggo già il volume di D'Andrea & Tafuri "Le monete della Peucezia". Aggiunge qualcosa in più il volume di Battista?

Trovato il libro di Carla Russo presso il link:

http://www.fondazionebdmfoggia.com/pubblicazioni/default.asp

Modificato da sagittarius
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Si, il libro della dott.ssa Carla Russo è proprio quello.

Ti consiglio qualche voume a cui potresti dare un'occhiata, così per cominciare con opere generali, ma molto ben fatte:

HEAD, Historia Numorum, 1887 o 1911(seconda edizione).

POOLE, Catalogue of British Museum-Italy ,1873.

RUTTER, Historia Numorum, 2001(molto interessante).

Vi dovrebbe essere qualche notizia pure in un articolo del Professor SICILIANO, La monetazione della Peucezia, in "Storia di Bari: dalla Preistoria al Mille", 1989.

Infine, sebbene datato, in parte errato, ma indimenticato GARRUCCI, Le monete dell'Italia antica, 1885(in ristampa anastatica presso la casa editrice forni.

Oltre ai due citati che dovresti comunque leggere.

Vincenzo.

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Infine c'è stata quest'anno una tesi di laurea sull'argomento se non erro della dott.ssa Stefania Montanaro “Neapolis Peucetiae: le Emissioni Monetali''.

magari verrà pubblicata......se cerca in internet in maniera più approfondita troverà altro esempio.. Francesca Voltan. La monetazione dell'Apulia ellenistica e la zecca di Neapolis Peucetiae.......consulti questo link

http://www.ucastarillpolignanoamare.it/doc/sez_A.pdf

Rispondendo alla domanda riguardo l'etnico veda anche la discussione

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Si, il libro della dott.ssa Carla Russo è proprio quello.

Ti consiglio qualche voume a cui potresti dare un'occhiata, così per cominciare con opere generali, ma molto ben fatte:

HEAD, Historia Numorum, 1887 o 1911(seconda edizione).

POOLE, Catalogue of British Museum-Italy ,1873.

RUTTER, Historia Numorum, 2001(molto interessante).

Vi dovrebbe essere qualche notizia pure in un articolo del Professor SICILIANO, La monetazione della Peucezia, in "Storia di Bari: dalla Preistoria al Mille", 1989.

Infine, sebbene datato, in parte errato, ma indimenticato GARRUCCI, Le monete dell'Italia antica, 1885(in ristampa anastatica presso la casa editrice forni.

Oltre ai due citati che dovresti comunque leggere.

Vincenzo.

Info preziose, grazie ancora!!! :D

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Infine c'è stata quest'anno una tesi di laurea sull'argomento se non erro della dott.ssa Stefania Montanaro “Neapolis Peucetiae: le Emissioni Monetali''.

magari verrà pubblicata......se cerca in internet in maniera più approfondita troverà altro esempio.. Francesca Voltan. La monetazione dell'Apulia ellenistica e la zecca di Neapolis Peucetiae.......consulti questo link

http://www.ucastarillpolignanoamare.it/doc/sez_A.pdf

Rispondendo alla domanda riguardo l'etnico veda anche la discussione

Ringrazio ancora, avrò molto da fare!!! :D

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Poco fa Arthas aveva citato una tesi di laurea della dr.ssa Stefania Montanaro sulla zecca di Neapolis Peucetiae, augurandosi che venga presto pubblicata.

Ovviamente tale augurio è anche mio, ma desidero fare rilevare che la stessa Montanaro sarà presente al prossimo 3° Congresso Numismatico di Bari quale relatrice di un intervento su "Le monete di Neretum".

Chi ha occasione di avvicinarla durante il Congresso potrebbe avere maggiori ragguagli sulla disponibilità della sua tesi e di altri eventuali suoi studi sulle antiche monete apule.

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Poco fa Arthas aveva citato una tesi di laurea della dr.ssa Stefania Montanaro sulla zecca di Neapolis Peucetiae, augurandosi che venga presto pubblicata.

Ovviamente tale augurio è anche mio, ma desidero fare rilevare che la stessa Montanaro sarà presente al prossimo 3° Congresso Numismatico di Bari quale relatrice di un intervento su "Le monete di Neretum".

Chi ha occasione di avvicinarla durante il Congresso potrebbe avere maggiori ragguagli sulla disponibilità della sua tesi e di altri eventuali suoi studi sulle antiche monete apule.

Se mi dici la data e luogo dove in Bari dove si terrà il congresso, vedrò (lavoro e impegni permettendo) di recarmici. Spero tanto.

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Poco fa Arthas aveva citato una tesi di laurea della dr.ssa Stefania Montanaro sulla zecca di Neapolis Peucetiae, augurandosi che venga presto pubblicata.

Ovviamente tale augurio è anche mio, ma desidero fare rilevare che la stessa Montanaro sarà presente al prossimo 3° Congresso Numismatico di Bari quale relatrice di un intervento su "Le monete di Neretum".

Chi ha occasione di avvicinarla durante il Congresso potrebbe avere maggiori ragguagli sulla disponibilità della sua tesi e di altri eventuali suoi studi sulle antiche monete apule.

Se mi dici la data e luogo dove in Bari dove si terrà il congresso, vedrò (lavoro e impegni permettendo) di recarmici. Spero tanto.

12-13 Novembre 2010. Bari Vecchia, Dipartimento di Studi Classici e Cristiani.

Una due giorni piena.

Vincenzo.

Modificato da Vincenzo
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Il volume della dottoressa Carla Russo intitolato "Le monete della collezione Battista nel Museo civico di Foggia" è distribuito gratuitamente dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia, chiunque può richiederlo mandando i propri dati al seguente indirizzo email:

[email protected]

Io l'ho appena ricevuto e posso dire che ne vale la pena. ;)

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