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Numismatica


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Tempo fà nella discussione "Loro ci vedono cosi..." aveva scritto la frase:"La numismatica è una scienza esatta!" e ripensandoci non è non credo sia un esclamazione sbagliata anzi.

Le definizioni delle varie materie di solito iniziano con "è la scienza che..." come ad esempio la geografia:" è la scienza che studia, descrive e rappresenta il mondo in cui viviamo nella sua articolazione in regioni e paesaggi."

Quiindi giungerei alla conclusione che anche la numismatica può essere definita una scienza e come tale dovrebbe essere nota o anche solo presentata nelle scuola (ovviamente senza esagerare e, giustamente, si dovrebbe fare anche un infaniratura sulla filatelia {da me alle elementari sono venute delle persone che hanno illustrato la filatelia e affini, non ricordo se avevano accennato anche un poco alla numismatica ma sul fatto che erano passati a parlare della filatelia sono sucirissimo[e ci credo ci avevano regalato pure un libretto che la illustrava e lo ho tutt'ora] }) (un iniziativa del CGN prevede qualcosa del genere e la trovo un iniziativa lodevole)

Mi chiedo come mai non se ne parla, anche solo il termine è sconosciuto a molti (come mio fratello che sà cos'è la filatelia :blink: ma non la numismatica, e lui non c'era alla presentazione che avevano fatto, era un prima media)

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Il termine scienza di per se indica un'azione, un esperimento, un processo sistematico di operazioni, più volte ripetibile nel tempo, senza perdita di dati e informazioni che serve a raggiungere alla spiegazione in base alla quale si creano/modificano/accadono determinate cose.

Scienza è l'astronomia, la fisica, la matematica;

più di difficile interpretazione è l'uso del termine in ambito umanistico.

Un esempio a me caro è l'uso della parola scienza riguardo all'archeologia. La definizione "l'archeologia è una scienza...." è in parte vera e in parte no. Se prendiamo la parola scienza con la sua definizione e la accostiamo all'archeologia, è sbagliata, perché noi non abbiamo la possibilità "materiale" di riprodurre il nostro esperimento, lo scavo. Diventa scienza, però, quando la accostiamo a tutte le materie archeometriche come i metodi di datazione, più volte ripetibili e in alcuni casi senza dispersione di materiale.

Questo per dire che il termine scienza, anche nella numismatica non è propriamente vero, fino a che non accostiamo le nostre monete agli studi sulle patine con apparecchiature tecnologiche o agli studi matematici su un qualche tipo di emissione per comprenderne la circolazione e l'uso nel tempo.

Finché ci approcciamo alla numismatica come studio della moneta, inteso come storie, iconografie, legende ecc ecc, per me rimane, appunto, uno "studio", un apprendimento di conoscenze riguardanti la storia della moneta e di chi vi è impresso.

Ovvio però, che quando ci approcciamo alla numismatica come studio dei rilievi, delle patine, delle tecniche di coniatura, lo facciamo in maniera scientifica, cercando di comprendere le motivazioni per le quali si mostrano/accadono determinate situazioni.

Mirko

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Scrivo in quanto l'argomento mi riguarda da vicino.

L'Archeologia è una scienza in quanto fa ricostruzione storica attraverso il dato materiale e lo fa seguendo un rigoroso processo scientifico, che è metodo e ti viene impartito in anni e anni di studio universitario.

Quindi lo studio porta al metodo che è scientifico e produce Scienza.

Quindi l'Archeologia è una Scienza già di per sè.

Si perfeziona e mira al suo fine ultimo che è la Ricostruzione Storica attraverso l'apporto di Scienze Dure, quali quelle Archeometriche.

La Numismatica è come l'Archeologia, ne costituisce una branca e ha lo stesso fine, la RICOSTRUZIONE STORICA.

Può essere definita Scienza? Certo, se si basa su uno studio effettuato con Rigore Scientifico produce Scienza.

Si differenzia dalle Scienze ESATTE, NON perchè INESATTA, ma perchè I SUOI RISULTATI sono sottoponibili a REVISIONI a seguito di nuove scoperte, solo per quello.

Quando nel 1955 si effettuò lo scavo a Morgantina e venne ritrovato il famoso denario, i fautori della Cronologia Mattinglyano subito criticarono i Risultati Raggiunti in quanto secondo essi lo scavo non era stato condotto in maniera scientifica. Cosa affatto vera, ma la pretestuosità dei Mattyngliani era prevalsa sul Metodo e sulla Scienza.

Le Scienze Umane sono Appunto Scienze, ma hanno il difetto di non condurre a Risultati Esatti nell'Immediato, ma possono essere poste a critiche.

L'onestà intellettuale e la conoscenza permette di vagliare la differenza fra critiche costruttive e critiche pretestuose.

E ciò è dato dallo studio, dal metodo, dalla Scienza di coloro che ci hanno preceduto.

Vincenzo.

Modificato da Vincenzo
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Ok, così la comprendo.

Io fui tra coloro che durante la prima lezione di Metodologia (nel quale il prof. ci chiedeva cosa era per noi l'archeologia), scrisse "è una scienza che..." ovviamente senza argomentare il perché l'avessi definita così.

Ritengo, dopo anni, come hai detto te, che sia una scienza, sì, ma non dello stesso tipo con il quale di solito si intendono le scienze per antonomasia; un chimico può ripetere mille volte un esperimento e ricevere mille volte i soliti risultati. Noi, in uno scavo, non ne abbiamo la capacità, una volta fatto, è finito e tutto quello che dovevamo capire è bene che lo abbiamo capito, altrimenti lo abbiamo perso per sempre, fino alla prossima esperienza.

Diciamo che per me rimane comunque una definizione piuttosto personale e soggettiva.

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Ok, così la comprendo.

Io fui tra coloro che durante la prima lezione di Metodologia (nel quale il prof. ci chiedeva cosa era per noi l'archeologia), scrisse "è una scienza che..." ovviamente senza argomentare il perché l'avessi definita così.

Ritengo, dopo anni, come hai detto te, che sia una scienza, sì, ma non dello stesso tipo con il quale di solito si intendono le scienze per antonomasia; un chimico può ripetere mille volte un esperimento e ricevere mille volte i soliti risultati. Noi, in uno scavo, non ne abbiamo la capacità, una volta fatto, è finito e tutto quello che dovevamo capire è bene che lo abbiamo capito, altrimenti lo abbiamo perso per sempre, fino alla prossima esperienza.

Diciamo che per me rimane comunque una definizione piuttosto personale e soggettiva.

Esatto, per questo lo scavo deve essere sempre condotto con metodo e fatto solo in casi estremi.

E' un'operazione invasiva e dovrebbe essere ECCEZIONALE.

Il vero compito e ciò che Maggiormente nobilita un archeologo NON è lo Scavo, ma la Ricostruzione Storica che può essere fatta tramite il primo, ma anche grazie ad altre fonti, quali la numismatica, appunto.

Ma qui si rientra in qualcosa di più vasto e probabilmente fuori topic.

Vincenzo.

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Tempo fà nella discussione "Loro ci vedono cosi..." aveva scritto la frase:"La numismatica è una scienza esatta!" e ripensandoci non è non credo sia un esclamazione sbagliata anzi.

Le definizioni delle varie materie di solito iniziano con "è la scienza che..." come ad esempio la geografia:" è la scienza che studia, descrive e rappresenta il mondo in cui viviamo nella sua articolazione in regioni e paesaggi."

Quiindi giungerei alla conclusione che anche la numismatica può essere definita una scienza e come tale dovrebbe essere nota o anche solo presentata nelle scuola (ovviamente senza esagerare e, giustamente, si dovrebbe fare anche un infaniratura sulla filatelia {da me alle elementari sono venute delle persone che hanno illustrato la filatelia e affini, non ricordo se avevano accennato anche un poco alla numismatica ma sul fatto che erano passati a parlare della filatelia sono sucirissimo[e ci credo ci avevano regalato pure un libretto che la illustrava e lo ho tutt'ora] }) (un iniziativa del CGN prevede qualcosa del genere e la trovo un iniziativa lodevole)

Mi chiedo come mai non se ne parla, anche solo il termine è sconosciuto a molti (come mio fratello che sà cos'è la filatelia :blink: ma non la numismatica, e lui non c'era alla presentazione che avevano fatto, era un prima media)

La discussione è interessante, ma per ora preferisco non intervenire :)

Faccio solo un piccolo inciso, in qualità di presidente del CGN, riguardo all'attività a cui hai giustamente accennato, intrapresa dal nostro circolo 2 anni or sono.

Il progetto, chiamato Numismatica Scuola (abbreviato NS) prevedeva la costruzione di un libretto/opuscolo, con una ventina di pagine, che spiegasse i fondamentali della numismatica ai ragazzi delle scuole medie. Per esempio, partendo dalla definizione di monete (e di numismatica ovviamente) si analizzavano le differenze fra una moneta e una medaglia, i vari gradi di conservazione, i metodi di produzione, le parti di una moneta,.....

Quando fu iniziato il progetto, io non ero ancora iscritto al Circolo Giovani Numismatici (CGN), quindi non so con assoluta certezza quale fosse il metodo di distribuzione previsto, perchè se fosse stato semplicemente distribuito non avrebbe avuto successo, ma sarebbe stato prontamente cestinato e il tutto non sarebbe servito a niente. Solo che noi non abbiamo il tempo e le capacità di fare una distribuzione con una piccola lezione, senza contare che andando da soli non si avrebbe molto successo (e magari sarebbe anche imbarazzante) ma andare in 2 o più è improponibile, abitando tutti a decine (se non centinaia) di chilometri di distanza.

Bisogna aggiungere che il lavoro è fermo oramai da mesi (quasi un anno) e che ci sono ancora diverse parti da completare.....

Concludendo, alla prossima riunione del circolo (il 4 febbraio !!!) sentiremo eventuali proposte per continuare l'attività e poi decideremo se sospendere o meno l'iniziativa ;)

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Tempo fà nella discussione "Loro ci vedono cosi..." aveva scritto la frase:"La numismatica è una scienza esatta!" e ripensandoci non è non credo sia un esclamazione sbagliata anzi.

Le definizioni delle varie materie di solito iniziano con "è la scienza che..." come ad esempio la geografia:" è la scienza che studia, descrive e rappresenta il mondo in cui viviamo nella sua articolazione in regioni e paesaggi."

Quiindi giungerei alla conclusione che anche la numismatica può essere definita una scienza e come tale dovrebbe essere nota o anche solo presentata nelle scuola (ovviamente senza esagerare e, giustamente, si dovrebbe fare anche un infaniratura sulla filatelia {da me alle elementari sono venute delle persone che hanno illustrato la filatelia e affini, non ricordo se avevano accennato anche un poco alla numismatica ma sul fatto che erano passati a parlare della filatelia sono sucirissimo[e ci credo ci avevano regalato pure un libretto che la illustrava e lo ho tutt'ora] }) (un iniziativa del CGN prevede qualcosa del genere e la trovo un iniziativa lodevole)

Mi chiedo come mai non se ne parla, anche solo il termine è sconosciuto a molti (come mio fratello che sà cos'è la filatelia :blink: ma non la numismatica, e lui non c'era alla presentazione che avevano fatto, era un prima media)

La discussione è interessante, ma per ora preferisco non intervenire :)

Faccio solo un piccolo inciso, in qualità di presidente del CGN, riguardo all'attività a cui hai giustamente accennato, intrapresa dal nostro circolo 2 anni or sono.

Il progetto, chiamato Numismatica Scuola (abbreviato NS) prevedeva la costruzione di un libretto/opuscolo, con una ventina di pagine, che spiegasse i fondamentali della numismatica ai ragazzi delle scuole medie. Per esempio, partendo dalla definizione di monete (e di numismatica ovviamente) si analizzavano le differenze fra una moneta e una medaglia, i vari gradi di conservazione, i metodi di produzione, le parti di una moneta,.....

Quando fu iniziato il progetto, io non ero ancora iscritto al Circolo Giovani Numismatici (CGN), quindi non so con assoluta certezza quale fosse il metodo di distribuzione previsto, perchè se fosse stato semplicemente distribuito non avrebbe avuto successo, ma sarebbe stato prontamente cestinato e il tutto non sarebbe servito a niente. Solo che noi non abbiamo il tempo e le capacità di fare una distribuzione con una piccola lezione, senza contare che andando da soli non si avrebbe molto successo (e magari sarebbe anche imbarazzante) ma andare in 2 o più è improponibile, abitando tutti a decine (se non centinaia) di chilometri di distanza.

Bisogna aggiungere che il lavoro è fermo oramai da mesi (quasi un anno) e che ci sono ancora diverse parti da completare.....

Concludendo, alla prossima riunione del circolo (il 4 febbraio !!!) sentiremo eventuali proposte per continuare l'attività e poi decideremo se sospendere o meno l'iniziativa ;)

si è vero ma se ci facessimo aiutare da qualche lamonetiano adulto della nostra città? sarebbe più semplice anche perche non ci prenderebbero troppo sul serio vedendoci giovani (almeno questo è quello che penso io)

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Io credo invece che sia tutto abbastanza relativo,dipende semplicemente dal significato che attribuiamo alle singole parole.

Alla fin dei conti ci viene discretamente bene,l'uomo per natura è portato ad etichettare e formulare definizioni su quanto gli sta attorno.

Indubbiamente il concetto/definizione di scienza che noi abbiamo in testa è ralativamente moderno.

Nasce con l'operato di figure del calibro di Cartesio, Galileo e si struttura con l'affermarsi del metido sperimentale.

Tuttavia non è sempre stato così,le parole nel corso dei secoli assumano connotazioni semantiche piu' sfumate,o alterate.

Prima del 600 il lemma "scienza" ha avuto un'accezione meno analitica e piu' universale,molto piu' attaccata alla sua radice etimologica: "scientia",ovvero conoscenza e sapere.

"Numismatica" deriva dal greco antico "νόμισμα",ed aveva una funzione aggttivale in quanto retta da "τέχνη".

τέχνη aveva una valenza polisemantica,designava, sia una capacita'/abilita' individuale,sia un'erudita' conescenza intellettuale,sia una disciplina o arte particolare.

Che cosa designasse "nomisma" è altrettanto molteplice,non solo moneta.

infatti derivando a sua volta da "νομος",delineava il concetto di uso,costume,consuetudine,e legge.

Sui diversi significati lascio la parola a filologi esperti.tuttavia il collegamento non è neanche così impossibile.

La moneta ha caratteristiche peculiari di popolo in popolo,quindi rientra nei suoi costumi.Al tempo stesso è emessa da un'autorita',pertanto assume una valenza legale.

Tutto questo per dare un'idea di come si possano dare varie interpretazioni e diversi punti vista che,nonostante tutto, riquadrano sempre il mesimo oggetto.

Al che,lascio la parola a chi ha maggiore asperienza nel settore.Ci tenevo molto a offrire questo spunto,che spero possa arricchire la discussione.

Modificato da Semooon
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E' un discorso non troppo dissimile da quanto si dice, relativamente all'Economia. La definizione è troppo generica ed andrebbe specificata meglio. L'economia Politica, come studio matematico dei fenomeni economici, non può non essere definito scienza. Allo stesso tempo, però, comprende elementi umani non quantificabili o prevedibili oggettivamente. Inoltre, il possesso e la condivisione delle informazioni non è mai perfetto ed esistono elementi "politici" (nel senso più deteriore del termine) che giocano la loro parte. Un esempio. Ho sentito accuse abbastanza risibili, rispetto alla mancata previsione della crisi economica degli ultimi anni.

Consideriamo alcuni elementi: erano prevedibili tutti i comportamenti e le variabili umane coinvolte? certamente, no. Le informazioni necessarie erano a disposizione degli studiosi? Assolutamente no... i bilanci truccati non vengono divulgati alla comunità scientifica...

Ma davvero non era stato previsto nulla? Assolutamente falso... era stato previsto eccome, solo che in Italia certe previsioni ("scomode" per tutti, a quanto pare) sono state tenute ben nascoste... I testi pubblicati negli USA, a metà degli anni 2000, che prevedevano buona parte di quanto è successo, sbagliando di fatto solo le tempistiche (previste un paio d'anni prima) non sono stati tradotti, in italiano, fino al 2009...

In certe critiche, quindi, c'è un elemento politico? certamente sì ma, soprattutto, un elemento snobistico di falsa incomprensione (non posso credere che chi si definisce uno scienziato o qualcosa di simile sia così ottuso...).

Anche l'economia (che, guarda caso è una delle basi della numismatica) è una scienza umana, nel momento in cui utilizza strumenti e metodologie matematico-scientifiche, ma non può prescindere dall'aleatorietà dei comportamenti umani.

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