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IGNORED

"Imperatore, come mai si è tagliato la barba"?


Mirko8710

Risposte migliori

Perdonate il titolo da fumetto, ma mi piaceva :D

Premetto che questa discussione mi sarebbe piaciuto postarla l'8 di Marzo, ma innumerevoli impegni universitari hanno fatto sì che si prolungasse fino ad oggi.

Il seguente Topic avrà l'intento di mostrare, come sicuramente molti di voi avranno già visto, la fantastica somiglianza con cui venivano rappresentate le Imperatrici, sulle monete, a confronto dei rispettivi mariti.

Mi sono avvalso della mia modesta conoscenza di Photoshop e per i riferimenti storici delle discussioni presentate di recente nel Forum.

Ma non ci perdiamo, iniziamo la carrellata.

A quanto pare la prima "signora" ad essere rappresentata su monete romane è stata Fulvia, 3a moglie di Marco Antonio.

Egli, si fece rappresentare più o meno così:

Marco Antonio

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Ed ecco le mogli:

Fulvia - 3a moglie di Marco Antonio

Nacque nel 77 a.C. Era una discendente, da parte di madre, di Tiberio Sempronio Gracco, dunque apparteneva ad una famiglia di spicco dell'antica Roma.

Prima di sposare Marco Antonio ebbe due mariti e da donna, considerata dissoluta, divenne una delle esponenti più importanti dei Roma, facendo il possibile per far raggiungere un posto di spicco al marito nella Repubblica, arrivando persino a supplicare il Senato di ritirare l'accusa di nemico pubblico nei nei confronti di Antonio.

Mentre il marito era in Egitto dall'amante, lei, per distrarlo decise di intraprendere una campagna contro Ottaviano il quale si difese attaccando Perugia, dove era rifugiato il partito di Fulvia. Fuggita dall'assedio, arrivò in Grecia, dove il marito la rimproverò e la lasciò; lei, disperata, si lasciò morire nel 40 a.C.

Essa fu rappresentata così, come in questo Bronzo della Frigia

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e così, come in questo Quinario di Lione

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Il Quinario in questione tiene un ritratto che molto probabilmente fa al caso nostro, anche se non è che sia uno dei più eclatanti.

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Ottavia Minore - 4a moglie di Marco Antonio

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Sorella di Ottaviano, anche lei fu rappresentata su moneta; si sposò con Marco Antonio in seguito alla morte di Fulvia, nel 40 a.C. per riappacificare i contrasti che si erano creati anni prima fra Marco Antonio e Augusto. Il matrimonio tenne lontano Antonio da Cleopatra e lei stessa fu importante per riappacificare i due ancora una volta nel 36 a.C.

Quando però Marco Antonio, ebbe l'occasione di intraprendere la campagna contro i Parti, abbandonò la moglie per tornare da Cleopatra; lei insoddisfatta fece di tutto per riconciliarsi al marito, che arrivò persino a rifiutare aiuti militari che lei le portò sino in Grecia. Si pensa che l'esercito glielo avesse "prestato" Augusto, il quale, sapendo già la risposta che avrebbe dato Antonio, la usò come scusa per intraprendere una guerra nei suoi confronti.

Quando scoppiò la guerra rimase fedele al marito, nella loro casa a Roma ma nonostante tutto, nel 32 a.C. ricevette una lettera di divorzio da parte di Marco Antonio.

Morì nell'11 a.C. e fu proprio Augusto a pronunciare l'orazione funebre.

Ecco come Marco Antonio la fece rappresentare in questo Cistoforo.

Sono presenti entrambi i profili, uno accanto all'altro, e una piccola somiglianza la si nota. Da notare, però, la somiglianza con il ritratto monetale di Augusto.

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Cleopatra - 5a moglie di Marco Antonio

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Nacque nel 69 a.C. ad Alessandria d'Egitto e

fu l'ultima regina d'Egitto del Regno Tolemaico, nonché l'ultimo discendente della stessa dinastia.

Saltando tutto l'inizio della sua vita, arriviamo al 42 a.C. anno nel quale la Regina si incontrò per la prima volta con Marco Antonio a Tarso; lui la seguì, poi, sino ad Alessandria, dove ebbero subito due figli.

Nel 37 a.C., durante la campagna contro i Parti, si incontrarono di nuovo, questa volta ad Antiochia e si sposarono, nonostante lui lo fosse già con Ottavia Minore. Nel 34 a.C., dopo aver conquistato l'Armenia con i finanziamenti dell'Egitto festeggiarono ad Alessandria il trionfo.

La reazione di Ottaviano, alla loro voglia di predominio, fu inevitabile, fino allo scontro ad Azio, nel quale la flotta Romana vinse e costrinse gli Egizi a ritirarsi.

Si suicidò poco dopo il marito, nel 30 a.C., facendosi mordere da un'aspide; secondo studi recenti, però, questa tesi sembra essere stata ribaltata, in quanto la Regina, essendo molto esperta di veleni e conoscendo il lento effetto del veleno dell'aspide avesse sicuramente preferito ingerire un suo preparato piuttosto che soffrire. Lasciò detto di essersi fatta mordere dal serpente, per esaltare ancora una volta la sua connessione con Iside.

Ed eccoli qua, più belli (?) che mai.

Nell'immagine che segue possiamo vedere come la regina fosse rappresentata, in Egitto (a sinistra) e a Roma, in una comparazione dei ritratti del famoso Denario.

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In questa immagine si nota come Cleopatra fosse rappresentata diversamente da come lo era in Egitto; a Roma, infatti, aveva i tratti del viso di Marco Antonio.

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Ma arriviamo al periodo del pieno Impero.

Da qua, secondo me, si notano veramente delle somiglianze che hanno dell'inverosimile; Imperatrici, chiaramente rappresentate con le fattezze dei mariti, forse per richiamarne il nome.

Chissà se esse apprezzavano la cosa, oppure se erano loro stesse a volersi far rappresentare i tale maniera...

Augusto

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Il grande Augusto sposò quella che sarà la più famosa tra le Imperatrici:

Livia Drusilla - 2a moglie di Augusto

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Nacque nel 58 a.C. Roma. Fu moglie di Tiberio Claudio Nerone, che combatté contro Ottaviano. Nel 40 a.C. la sua famiglia fu costretta a trasferirsi via da Roma, per effetto della proscrizione attuata da Augusto, ma quando venne decretata l'amnistia generale, tornò a Roma e conobbe il futuro marito.

Lei era già incinta di Druso, e lui ancora sposato con Scribonia, ma questo non gli impedì di divorziare e far divorziare anche la futura moglie; il 14 Gennaio del 38 a.C. nacque Druso e tre giorni dopo si sposarono.

A dispetto di come accadrà in futuro, nonostante non avessero avuto figli propri, i due rimasero sposati per ben 51 anni e lei venne sempre tenuta in considerazione dal marito, il quale le chiedeva consigli su come amministrare meglio l'Impero.

Nonostante la loro ricchezza smisurata, continuarono a vivere modestamente nella loro abitazione sul Palatino; ella fu un esempio per tutte le donne di Roma per la sua bontà e giustizia.

Alla morte di Augusto, che aveva lasciato in testamento il provvedimento di adozione nei suoi confronti, divenne Augusta e grazie a questo potere, contribuì nel far eleggere Tiberio.

Raggiunse un potere inusuale per una donna romana e questo scatenò le gelosie di Tiberio che impose diversi veti nei suoi confronti; quando si ammalò, il figlio la raggiunse una prima volta, ma non la seconda, nella quale Livia morì. Mandò alla sua orazione funebre Caligola e per farle uno spregio non la divinizzò neppure, cosa che fece, invece, il nipote Claudio nel 42 d.C.

Come tutti sappiamo anche Livia fu rappresentata in moneta, ma tutti i tondelli in questione sono stati coniati sotto Tiberio.

Nell'immagine sottostante si possono confrontare i loro ritratti, certamente falsati vista l'emissione ritardata, ma un ricordo del marito lo si può intravedere.

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Giulia - 1a figlia di Augusto

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Giulia nacque nel 39 a.C. da Augusto e Scribonia.

Fu educata da Livia nel migliore nei modi, facendole apprendere i mestieri delle vecchie matrone e acculturandola con i migliori maestri dell'epoca.

Era una ragazza molto bella e per questo molto ricercata e osservata, ma il padre, geloso, cercò di controllarla il più possibile.

Il suo primo matrimonio ufficiale (ne ebbe due ufficiosi da bambina) avvenne nel 25 a.C., all'età di 14 anni, con il cugino Marcello che però, morì due anni più tardi senza avergli dato dei figli.

A 18 anni sposò Agrippa, stretto collaboratore del padre, che aveva 25 anni più di lei e con lui ebbe ben 5 figli, tra i più prestigiosi, Gaio Cesare, Lucio Cesare, Agrippina Maggiore, Giulia Minore e Agrippa Postumo.

Seguì il marito in Gallia, quando egli ne fu Governatore e in seguitò viaggiarono per le province orientali fino al loro ritorno in Italia. Poco tempo dopo, Agrippa morì e Augusto fece sposare quasi immediatamente Giulia con il fratellastro Tiberio. Il matrimonio fu disastroso, entrambi si lamentavano dell'altro e nel 6 a.C. avevano già divorziato.

In seguito venne accusata di adulterio e arrestata; lo stesso Augusto la dichiarò colpevole di cospirare contro l'Impero e venne esiliata. Poco tempo dopo, il padre, preso da molti sensi di colpa, la fece tornare sulla terra ferma, per poi essere esiliata di nuovo, da Tiberio, una volta che Augusto morì. Questa volta, Giulia non resse il colpo e forse, malnutrita, morì nel 14.

Come per le moglie, anche la figlia, fu mostrata nella maniera più somigliante possibile al padre, forse anche di più.

Di seguito, il confronto dei ritratti che abbiamo in un Denario.

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Druso Maggiore

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Antonia - Moglie di Druso Maggiore

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Antonia nacque nel 36 a.C., da Marco Antonio e Ottavia Minore.

Nel 17 a.C. sposò Druso Maggiore, fratello di Tiberio e figlio del primo matrimonio di Livia e con lui ebbe 3 figli, Claudio I, Germanico e Claudia Livilla.

Nel 9 a.C. il marito morì e lei sopravvisse sino al Regno di Caligola, il quale, si pensa che la fece suicidare all'età di 72 anni nel 37.

Per quanto riguarda Antonia, non possiamo fare confronti con il marito, visto che Druso Maggiore non è mai stato impresso su moneta, ma possiamo farli, per esempio, con Claudio, che la presentò su alcune delle sue monete in quanto sua madre.

A dire il vero possiamo fare un confronto anche con Druso Minore, che la commemorò in quanto sua suocera (madre della moglie Livilla).

Druso Minore e Antonia

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e con Claudio

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Druso Minore

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Moglie di Druso Minore, fu:

Livilla - Moglie di Druso

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Livilla, figlia di Antonia Minore, nipote di Augusto e di Druso Maggiore; ma anche sorella di Germanico e Claudio I, nacque nel 13 a.C.

Sposò Gaio Cesare, colui che doveva diventare Imperatore dopo Augusto, ma sfortunatamente morì e "ripiegò" su Druso Minore dal quale ebbe 3 figil. Egli morì molto giovane, nel 23 e si pensa fosse stato assassinato dal Prefetto del Pretorio Seiano, che tra le altre cose, intraprese anche una relazione con Livilla. Per questo si pensa che lei stessa sia stata partecipe dell'assassinio.

Morì in esilio nel 31.

Detto questo, passiamo al confronto con i ritratti, difficile in questo caso, visto che somiglia a un po' tutta la famiglia Giulio Claudia, dunque mi limiterò a postarvi lei e basta, lasciandovi immaginare le somiglianze (era imparentata con tutti :D).

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Ma passiamo oltre, Tiberio nel 37 muore e lascia il trono a

Caligola

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il quale trova doveroso, commemorare la madre

Agrippina Maggiore - Moglie di Germanico e madre di Caligola

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Agrippina nacque nel 14 a.C.; sua madre fu Giulia, figlia di Augusto.

Sposò l'erede al trono Germanico, dal quale ebbe 9 figli, tra i quali, Caligola e Agrippina Minore, madre di Nerone.

Seguì il marito sia presso il Reno che in Siria, fino al 19, anno nel quale Germanico fu avvelenato da Pisone. Tornata a Roma, nonostante il consenso popolare, Seiano la esiliò a Ventotene, dove ella si fece morire di fame all'età di 47 anni nel 33.

Essa in moneta assomiglia sia a Germanico, il marito, sia in maniera sconcertante al figlio Caligola.

Di seguito un paio di esempi:

con Germanico

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e con Caligola, veramente d'impatto...

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Con le somiglianze così evidenti, talvolta, si può fare anche qualcosa di simpatico come questo che segue; avete mai visto questo sesterzio? :D

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oppure questo?

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Finiti i primi esperimenti simpatici, proseguiamo con:

Milonia Cesonia - 4a moglie di Caligola

Nacque nel 7 e fu la quarta moglie di Caligola, il quale la sposò nel 39. Già madre di tre figli diede a Caligola, Giulia Drusilla, che nacque pochi giorni dopo il matrimonio.

Entrambe, madre e figlia, caddero vittime della congiura contro Caligola, da parte del Senato nel 41.

Anch'essa fu impressa in moneta, in un'emissione provinciale di Chartago Nova dove, per quanto fossero poco dettagliati i ritratti, si somigliano moltissimo.

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Nel 41, insieme alla moglie e alla figlia morì anche Caligola al quale succedette lo zio.

Claudio I

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Al momento della salita al trono, nel 41, moglie dell'Imperatore Claudio era:

Valeria Messalina - 3a moglie di Claudio

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Nasce nel 25 da una famiglia patrizia imparentata con i Giulio-Claudii. All'età di 12 anni, era già una delle donne più desiderate di Roma, per la sua bellezza, e Caligola la costrinse a sposarsi con lo zio Claudio, più vecchio di lei di trent'anni. Da lui ebbe 2 figli, tra i quali, Britannico.

Dopo la morte di Caligola, entrambi vennero eletti imperatori e fecero uccidere gli assassini del predecessore.

Fu una donna molto trasgressiva ed ebbe una vita sregolata; di lei si raccontano molte storie, tra le quali che la notte si prostituisse nei bordelli, con il nome di Licisca, sfidando le donne del mestiere a chi compiva più atti sessuali in un giorno.

Ovviamente, questa poca fedeltà all'Imperatore, la portò a sposarsi con Gaio Silio nel 48, mentre Claudio era a Ostia; Claudio, ovviamente, li fece uccidere entrambi.

Su di lei, venne applicata la Damnatio Memoriae.

Nonostante tutto, anche lei ha la sua moneta;

di seguito la vediamo in un esemplare provinciale di Creta nel quale ci sono entrambi i busti, molto somiglianti.

Al centro Claudio, a sinistra, Valeria, mutata in Claudio e a destra Valeria.

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Ora, o Valeria è stata imbruttita, oppure, se somigliava veramente a Claudio, i romani avevano pessimi gusti :lol:

Claudia Ottavia - Figlia di Claudio e 1a moglie di Nerone

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Figlia di Claudio e Valeria Messalina, nacque nel 40.

Sin da piccola fu promessa in sposa a Nerone, figlio della quarta moglie di Claudio, Agrippina Minore.

Agrippina, che voleva portare il figlio sul trono, li fece sposare, ma questo non bastò, visto che Claudio preferiva ancora suo figlio naturale Britannico, che nel frattempo cresceva, perciò Agrippina decise di avvelenarlo.

Ottavia non seguì la vita sregolata del marito, preferendo rimanere in disparte e quando il marito iniziò a volere un potere tutto suo, iniziò a cospirare con la suocera e altri sostenitori.

Quando Nerone conobbe Poppea, deciso a divorziare la mandò in esilio, ma quando si accorse dello scontento del popolo la richiamò. Volendosene liberare a tutti i costi la accusò di adulterio e aborto forzato e la esiliò di nuovo a Pandateria.

A soli 22 anni, Nerone la fece uccidere, incatenandola e facendole tagliare le vene e la testa che fu poi portata a Roma a Poppea.

Tacito, negli Annali ci racconta tutto ciò e ci dice anche che l'esilio e la morte di Ottavia furono di una pena inaudita e tutto il popolo si strinse intorno a lei.

Di seguito la vediamo impressa su di una moneta di Perinthos, nella quale il suo ritratto è un piccolo ricordo del padre Claudio.

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Agrippina Minore - 4a moglie di Claudio

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Nata nel 15 da Germanico e Agrippina Maggiore grazie alle sue ambizioni e alle sue convinzioni di provenire dalla più nobile delle stirpi, arrivò a farsi considerare un'autentica Principe Donna, divenendo una delle figure femminili più importanti di Roma.

Alla morte di Valeria Messalina, nel 49, Claudiò si vide costretto a trovare un'altra moglie e Agrippina fu la prescelta, vista la sua prestigiosa discendenza.

Da questo matrimonio ebbe sempre più potere, fino a farle conferire dal Senato il titolo di Augusta e a farle sposare suo figlio, Nerone, con la figlia di Claudio, Ottavia con la speranza che l'Imperatore scegliesse il figlio adottivo come successore. Non fu così, infatti, Claudio preferì sempre Britannico e per questo Agrippina lo avvelenò facendo poi eleggere il figlio.

Divenne anche flaminica, ossia massima sacerdotessa di Roma.

Quando il figlio iniziò a preferirla ai suoi nuovi consiglieri, lei, infastidita, si avvicinò a Britannico. Nerone accortosi di tutto, lo fece avvelenare e da qui in avanti fu guerra aperta con la madre.

Consigliato da Poppea, Nerone, iniziò a cospirare contro la madre, fino ad inviarle due sicari alla sua villa, dove lei si era rifugiata in seguito ad un primo attentato, i quali la uccisero brutalmente. Morì nel 59 a Baia.

Di seguito la possiamo vedere con il marito Claudio al quale somiglia molto, ma ricorda anche il fratello Caligola

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e poi, improvvisamente, diventa uguale al giovane Nerone, suo figlio, con tanto di doppio mento :D

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Alla morte di Claudio, il nipote

Nerone

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salì al trono nel 54.

Nel 53 compì il suo primo scandalo, sposando Claudia Ottavia, sua cugina. Matrimonio che finì nel 62, anno nel quale Nerone, si innamorò e si sposò di un'avvenente romana che si dice fino ad allora avesse avuto una relazione con l'amico Otone, ella era:

Poppea - 2a moglie di Nerone

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Nata nel 30 da una famiglia piuttosto nobile, fu la seconda moglie di Nerone, dal 62 al 65.

Inizialmente fu la sua amante, in quanto Nerone era sposato con Claudia Ottavia, ma ambiziosa come nessuno iniziò a persuadere il figlio ad uccidere la moglie e ben presto, anche la madre Agrippina.

Nerone, come abbiamo già detto, acconsentì e così fece; da quel momento Poppea ebbe un'influenza come non mai sull'Imperatore.

Riguardo la sua morte abbiamo due versioni, una prima di Tacito, che vede Poppea morire per una seconda gravidanza andata male (ne aveva già avuta una, dove la figlia, però, morì a soli 4 mesi) nel 65; una seconda, di Svetonio, che ci racconta che nel 65 divorziò da Nerone e lasciata sola si ritirò nella sua villa a Oplontis, per poi morire nel 79 con l'eruzione del Vesuvio. A rafforzare questa ipotesi, anche se nella villa, soggetta a scavi, non è stato trovato nessun resto, c'è il carro Imperiale, rimasto nella villa, ad indicare che Poppea non riuscì a fuggire.

Ritratta su monete in prevalenza provinciali, ecco confrontato il suo ritratto con il giovane Cesare, Nerone.

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Morta Poppea, Nerone, nel 66, sposò:

Statilia Messalina - 3a moglie di Nerone

Di lei si conosce poco e nulla, tranne che una volta sposato Nerone fu abbastanza intelligente da capirne la rapida fine e decise di allontanarsi, rifiutando prima un'offerta di matrimonio di Otone e morendo poi nel regno di Domiziano, in pace, in seguito ad un'onesta vita.

Anche lei è ritratta su moneta, con immagine praticamente uguale a quella di Poppea, infatti, non la confronterò con Nerone, ma con la moglie precedente

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Anche essa è ritratta solamente in emissioni provinciali; notiamo, dunque, come lontano da Roma le vedessero tutte uguali...:D oppure era Nerone a sposarsele tutte uguali, boh...:D

Con Statilia finiamo la dinastia Giulio-Claudia e nel prossimo messaggio inizieremo con i Flavi.

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Come promesso alla fine del messaggio precedente ecco che siamo arrivati ai Flavi.

Qua sono tutti uguali :lol:

3 mariti per 3 mogli, identici...:D

Ma iniziamo:

Vespasiano

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Sua prima moglie, la sposò nel 38:

Flavia Domitilla Maggiore - 1a moglie di Vespasiano

Ella fu la madre di Tito e Domiziano, nonché di Domitilla Minore.

Figlia di un questore, sposò prima un africano dell'ordine equestre, e poi nel 38, il futuro Imperatore Vespasiano. Morì nel 69, prima che Vespasiano diventasse imperatore.

Fu ricordata dal figlio Domiziano su moneta, il quale se la fa somigliare veramente tanto

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Tito

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Successore di Vespasiano, per quanto riguarda le "sue" donne, troviamo in moneta solo la figlia:

Giulia Titi - 1a figlia di Tito

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Giulia nacque nel 64 da Tito e Arrecina Tertulla.

Tito decise di occuparsi di lei quando la famiglia della seconda moglie, cadde in disgrazia in quanto collegata ai cospiratori della morte di Nerone.

All'età di 6 anni, quando il padre Tito conquistò Gerusalemme, venne offerta in sposa a Domiziano, che rifiutò, in quanto già invaghito di Domizia Longina.

Si sposò in seguito con un cugino, ma finì lo stesso per relazionarsi lo stesso con lo zio, il quale la accolse in casa come moglie in seguito alla morte del fratello Tito.

Morì nel 91 e le sue ceneri furono mischiate assieme a quelle di Domiziano, morto nel 96, nel Tempio di Vespasiano.

Anch'essa fu commemorata in moneta da Domiziano, il quale, a quanto pare, le fece prendere le sue sembianze:

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Domiziano

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Successore di Tito, ebbe solo una moglie:

Domizia Longina - 1a moglie di Domiziano

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Domizia nacque nel 53; sua zia paterna fu Milonia Cesonia, moglie di Caligola. Prima di sposarsi con Domiziano lo fu con un uomo di rango senatoriale.

Nel 70 sposò Domiziano e nel 73 ebbero il primo e unico figlio, che però morì da piccolo. In questo periodo Domiziano aveva solo un ruolo marginale nell'Impero, e così fu sino alla morte per febbre cerebrale di Tito nell'81. Il 14 Settembre dello stesso anno Domiziano divenne il nuovo Imperatore e Domizia, Augusta.

Il matrimonio con Domiziano ebbe alcune crisi, infatti, nell'83 l'Imperatore la esiliò per un breve periodo, per poi richiamarla per zittire le voci che lo vedevano intrigato con la nipote Giulia. L'esilio fu probabilmente causato dalla presunta storia della moglie con Paride, un famoso pantomimo dell'opera.

Sta di fatto che nell'84 Domizia tornò a palazzo e condusse una vita senza ulteriori eventi di rilievo, visto anche il suo ruolo passivo nell'Impero.

Nel 96, Domiziano, venne ucciso e le sue ceneri mischiate con quelle di Giulia; questa morte, secondo le fonti, fu anche opera di Domizia, ma la storia è molto probabilmente falsa, in quanto, 25 anni dopo la morte del marito, che subì persino la Damnatio Memoriae, Domizia Longina continuò a proclamarsi come "Domizia, moglie di Domiziano" in maniera piuttosto fiera.

Morì tra il 126 e il 130 e fu eretto un Tempio a Gabii in suo onore.

Anche lei, come le altre due donne della dinastia Flavia, è praticamente uguale a Domiziano.

Il confronto lo possiamo vedere nel prossimo messaggio.

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Eccoli qua, in un Aureo che li vede impressi uno al Dritto e uno al Rovescio:

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Spudoratamente uguali.

A questo punto, prima di passare oltre, voglio fare un altro paio di giochetti con le monete :D

Prima le 3 signore dei Flavi tutte insieme:

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poi, un Denario di Domitia, diventato di Domiziano

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e, infine, un Denario di Domiziano divenuto di Domitia

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Direi non bellissime le donne dei Flavi, o comunque, rese brutte per farle assomigliare ai mariti/padri/zii. :D

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Finiti i Flavi si passa agli imperatori del II° Secolo.

Roma, ora, era ai suoi massimi splendori.

Traiano

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Traiano, che governò dal 98 al 117, ebbe una sola moglie ufficiale:

Plotina - 1a moglie di Traiano

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Nata tra il 65 e il 70 in Gallia, sposò Traiano prima che egli divenisse Imperatore. Da lui non ebbe figli, ma nonostante questo, il matrimonio, fu molto felice.

Ella fu una grande Imperatrice; nel 105 fu dichiarata Augusta da Traiano e grazie alla sua politica di benevolenza migliorò le tasse, l'educazione e l'approvvigionamento per i poveri.

Si prese cura del futuro Imperatore Adriano, e molto probabilmente fu lei una grossa spinta per la sua successione al marito.

Morì nel 121, per poi essere divinizzata dal figlio adottivo Adriano che le dedicò anche un Tempio. Verrà anche ricordata per il suo interesse alla filosofia, la sua virtù, dignità e semplicità con le quali fece del bene al suo Impero.

Eccoli a confronto in due diversi aurei.

Si noti come il sopracciglio, il mento e la tipica ruga nella bocca di Plotina/Traiano, si assomiglino moltissimo. Plotina, oltretutto, differisce moltissimo da quelli che sono i presunti busti rinvenuti.

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Ulpia Marciana - Sorella di Traiano

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Marciana nacque nel 48, figlia di Marco Ulpio Traiano e Marcia. Ebbe un primo matrimonio dal quale ebbe un figlio, ma in seguito alla morte del marito, avvenuta nel 78, decise di non risposarsi.

Anche lei, come Plotina, fu elevata al rango di Augusta da Traiano, titolo che inizialmente rifiutò, per poi accettare in seguito alle pressioni della cognata.

Accompagno Traiano in molti viaggi e talvolta fu anche importante consigliera del fratello.

Alla sua morte, avvenuta all'incirca nel 112, Traiano la divinizzò, dedicandole due città.

Anche lei, ovviamente è la copia di Traiano

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Facciamo ora un paio di giochetti grafici.

In questo sesterzio, Traiano è stato Consacrato con le legende della sorella

ohmy.gif...

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e poi un Aureo di Plotina con legenda di Traiano...

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Andiamo ora ad analizzare

Adriano

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Adriano commemorò su moneta sia la moglie che la suocera; vediamole in dettaglio:

Sabina - 1a moglie di Adriano

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Figlia di Matidia, nipote di Traiano, nacque nell'86 circa.

Nel 117 sposò Adriano come condizione per la successione al trono, per volere di Plotina. Anche la madre, Matidia, voleva il matrimonio e concesse la figlia ad Adriano.

Ottenne il rango di Augusta nel 128.

Il matrimonio con Adriano non vide nessun figlio; abitò insieme all'imperatore Adriano nella villa a Tivoli e morì all'incirca nel 136, prima del marito, che si dice l'avesse avvelenata.

Il confronto fra loro due mi ha dato lo spunto per questo Topic, la povera Sabina ha preso ogni difetto facciale del marito, barba a parte. :D

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Come dicevamo, anche la suocera finì su moneta:

Salonina Matidia - Nipote di Traiano e suocera di Adriano

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Matidia nacque nel 68 da Ulpia Marciana e Gaio Salonino; fu dunque nipote di Traiano.

Fu considerata dall'Imperatore come una figlia, visto che la moglie Plotina non gliene diede nessuno.

Anche lei, nel 112, divenne Augusta e come le altre "compagne" di Traiano consigliò molte volte allo zio, accompagnandolo in numerosi viaggi.

Sposò Vibio Sabino, dal quale nacquero due figlie, una delle quali fu moglie di Adriano, come abbiamo già visto e in seguito Lucio Escribonio Libo Rupilio Frugi da cui ebbe altre due figlie, una delle quali, Rupilia Faustina, diede inizio alla dinastia degli Antonini.

Nel 119 morì e Adriano la divinizzò dedicandole un Tempio sul Campo Marzio.

Vi posto ora un raffronto con il ritratto di Adriano, perché di lei ho preso un Denario di consacrazione, dunque emesso sotto Adriano, appunto. Diciamo che però, ricorda molto anche Traiano.

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Unico giochino grafico; guardate Sabina, come diventa il marito!

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e poi una poco credibile Sabina conquistatrice d'Africa...

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Apro una parentesi; in ogni giochetto grafico che vi propongo, il VISO è l'unica parte della testa che mantengo originale, proprio per farvi notare che sostituendo capigliatura e barba quando presente, i ritratti si somigliano all'inverosimile.

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Continuiamo la carrellata proseguendo con gli ultimi tre Imperatori della dinastia degli Antonini.

Antonino Pio

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Come i predecessori anche lui commemorò la moglie:

Faustina I - 1a moglie di Antonino Pio

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Faustina nacque nel 105 da Rupilia Faustina e Marco Annio Vero, fu nipote, dunque, di Matidia che a sua volta, ricordiamo, fu nipote di Traiano.

Si sposò con Antonino Pio nel 110 e con lui ebbe quattro figli, due maschi e due femmine. Nel 138, quando Antonino divenne imperatore ottenne il titolo di Augusta.

La sua morte nel 140 diede fine al felice matrimonio; Antonino la divinizzò dedicandole un tempio e un nuovo Alimenta, il Puellae Faustinae.

Ecco un confronto di ritratti

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e un giochino grafico, che direi lascia poca immaginazione...

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Successore di Antonino Pio fu

Marco Aurelio

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Moglie di Marco Aurelio fu:

Faustina II - 1a moglie di Marco Aurelio

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Figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore, nacque tra il 125 e il 130.

Originalmente promessa a Lucio Vero da Adriano, fu poi data in fidanzamento al cugino Marco Aurelio che sposò nel 145.

Nel 147, fu titolata come Augusta dal marito.

Molto scaltra, è ricordata come una sciupa uomini, viste le sue numerose, presunte, relazioni con marinai e gladiatori. Addirittura, si pensa che lo stesso Commodo, successore del padre, fu frutto di un gladiatore.

Seguì l'imperatore nella campagna contro i Germani e in seguito in quella d'oriente, dove morì, nel 176.

Marco Aurelio la divinizzò, le dedicò un tempio e un nuovo Alimenta, a seguito di quello di Antonino Pio.

Una delle Imperatrici più prolifiche, diede alla luce insieme a Marco Aurelio (?), 13 figli.

Confrontando i ritratti si nota come Faustina Minore assomigli molto di più al giovane Marco Aurelio.

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Di seguito una dubbiosa Faustina (con i baffi) nei panni di Marco Aurelio...:D

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Lucio Vero

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Lucio Vero salì al trono come co-imperatore alla morte di Antonino Pio insieme a Marco Aurelio. Per rafforzare il rapporto già stabile fra i due, Marco Aurelio diede sua figlia in sposa a Vero

Lucilla - 1a moglie di Lucio Vero, figlia di Marco Aurelio

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Lucilla nacque a Roma nel 150.

Si sposò con Vero nel 164, ricevendo immediatamente il titolo di Augusta e gli dette 3 figli prima che morisse nel 169, per colpa di un infarto, ritornando a Roma.

Marco Aurelio, in seguito alla morte di Vero, la costrinse a sposare un console suo alleato, ma nonostante sia lei che la madre erano contrarie al matrimonio da lui ebbe un altro figlio.

Insieme al nuovo marito accompagnarono l'Imperatore nella campagna contro i Germani e rimasero con lui fino alla sua morte.

Quando Commodo salì al trono, la sorella, insoddisfatta del suo non essere più Imperatrice e delle condizioni psicolabili del fratello, complottò contro di lui insieme al Senato. Commodo però scoprì il tutto ed esilio a Capri la sorella, prima di farla uccidere l'anno seguente.

Per quanto riguarda la ritrattistica, vediamo che Lucilla è sempre rappresentata con le sembianze del padre; di seguito ho unito i 3 ritratti.

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Commodo

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sposò:

Crispina - 1a moglie di Commodo

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Figlia di un console di origine volceiana e di Laberia Crispina, nel 178, Crispina, sposò il diciassettenne Commodo, figlio dell'Imperatore.

Alla morte del suocero, divenuta Augusta, ebbe un rapporto travagliato con il marito, che alla fine l'accusò di adulterio e la esiliò a Capri.

Lo stesso anno, Commodo venne ucciso e la stessa sorte toccò a lei l'anno seguente. Per entrambi inevitabile fu la Damnatio Memoriae.

Anche per Crispina ecco un rapido raffronto con il marito, abbastanza palese.

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Volendo esagerare facciamo anche un giochetto...

Direi che anche qua ci siamo, visto che Commodo con la barba tagliata e con la "crocchia" diventa sua moglie...:lol:

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Da non dimenticare che la moglie ha anche preso la caratteristica poco avvenente degli occhi che schizzano fuori dalle orbite :lol:

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Ecco finita la prima parte del Topic che ha visto i confronti tra i mariti e le mogli degli Imperatori del periodo d'oro di Roma.

Proseguiamo adesso con la decadenza, che però non preclude ai mariti di far assumere le proprie sembianze alle rispettive mogli.

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Ed eccoci nella seconda parte della discussione!

Come potrete vedere i post sono stati mandati in giorni completamente differenti, si sta rivelando un lavoro più lungo del previsto e spero veramente che vi possa piacere o quanto meno appassionare un minimo.

La discussione è stata nascosta fino a questo momento e se i curatori non mi hanno detto nulla, vuol dire che, almeno a loro, sta piacendo... :D spero...

Ma ciancio alle bande...ehm bando alle ciance...:lol: continuiamo.

Dopo la morte di Commodo, il successivo imperatore a commemorare l'Imperatrice è stato:

Didio Giuliano

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Didio Giuliano successe a Pertinace e con se portò al trono la moglie

Manlia Scantilla - 1a moglie di Didio Giuliano

Nel 193 salì al trono insieme al marito e venne immediatamente eletta dal Senato, Augusta.

Fu ella a seppellire il marito. Di lei poi non si seppe più nulla.

Il confronto con il marito è abbastanza vago, due ritratti abbastanza differenti, se paragonati con quelli proposti in precedenza. Mi limiterò dunque a postarveli uno accanto all'altro.

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Didia Clara - 1a figlia di Didio Giuliano

Anche lei nel 193 ricevette il titolo di Augusta. Insieme alla madre consigliò il padre a partecipare all'asta per la titolatura.

Insieme alla madre seppellì il padre e anche di lei, del dopo, si sa poco e nulla.

Direi che stavolta il confronto con Didio è molto più evidente

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Settimio Severo

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Come la storia ci racconta nel 193 Settimio Severo divenne il nuovo Imperatore in seguito a sanguinose battaglie con gli altri pretendenti al titolo.

Al momento della salita al trono, Settimio era sposato con:

Giulia Domna - 2a moglie di Settimio Severo

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Nata a Emesa nel 170, conobbe Settimio Severo nel 185/187 che la chiese come sposa.

Gli dette due figli, Caracalla e Geta e lo accompagnò durante numerosissime spedizioni militari; grazie a questo gli venne conferito il titolo di mater castrorum.

Fu molto influente nelle decisioni del marito e proprio con lei inizia la dinastia delle donne Severiane che tanto comandarono, come nessuna altra donna aveva fatto prima a Roma.

Guardando in rete, sono poche le monete che ricordano il marito, mentre sono tante quelle che ricordano il figlio (di cui parleremo dopo). Comunque si può notare come un piccolo accenno di somiglianza ci sia.

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Caracalla

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Anche Caracalla commemorò come la maggioranza dei predecessori le donne della sua famiglia, prima fra tutte:

Giulia Domna - Madre di Caracalla

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Come dicevamo, ella fu molto importante per l'Impero durante il regno del marito e dei figli. Durante il regno di Caracalla per esempio iniziò a gestire tutti gli affari a causa della trascuratezza che il figlio dava a Roma.

Ricevette anche l'incarico della sovraintendenza della corrispondenza imperiale durante la campagna partica di Caracalla.

Finì i suoi giorni ad Antiochia, quando probabilmente già malata, venne a sapere che il figlio era stato ucciso.

Come avevo detto, la madre, in moneta, somiglia molto di più al figlio e questo confronto fra 3 denari ne è la prova...:D Un momento, avrete senz'altro capito che il terzo ritratto è Carcalla...;)

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Plautilla - 1a moglie di Carcalla

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Dal 202 al 205 fu proclamata Augusta dell'Impero, in quanto moglie di Caracalla.

Lo sposò all'età di 15 anni e l'idea non gli piacque molto sin da subito, infatti, venne offerta in sposa in quanto figlia di Plauziano, amico di Settimio Severo.

Nel 205, Plauziano morì e Caracalla, che nel frattempo si era rifiutato di mangiare e dormire con lei, chiese il divorzio e la mandò in esilio a Lipari, dove la fece uccidere nel 212 in seguito alla morte di Settimio Severo. Ricevette anche la Damnatio Memoriae.

Volendo confrontare i ritratti, notiamo come la moglie somigli di più al giovane, sbarbato, Caracalla. Ma niente di più.

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Elagabalo

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Elagabalo vista la sua "particolarità" non esitò ad avere più di una moglie in soli 19 anni!! Ma scorriamole una ad una...

Giulia Paula - 1a moglie di Elagabalo

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Nel 209, l'essere moglie dell'Imperatore le valse il titolo di Augusta. Venne sposata dal quattordicenne Elagabalo per fargli avere figli.

Cassio Dione ci racconta che ella aveva un vistoso difetto fisico e questo scatenò in Elagabalo la voglia di divorziare, visto che i suoi figli dovevano essere perfetti, dovevano essere Dei.

Il suo raffronto con Elagabalo è quasi impressionante, ma lo godrete di più dopo, quando mi divertirò con un paio di giochetti.

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Aquilia Severa - 2a e 4a moglie di Elagabalo

Aquilia Severa prima di sposare Elagabalo era una Vergine Vestale, addetta al controllo del fuoco sacro nel Tempio di Vesta. Come le altre aveva fatto voto di castità per 30 anni.

Elagabalo, andando contro la maggior parte della popolazione romana se la sposò nel 220, nel nome dell'unione di due Dei (sapete come lui si considerava tale). Tale matrimonio però fu infruttuoso a livello di prole e l'Imperatore decise di divorziare, per poi risposarla (dicendo che il divorzio era nullo) nel 222, poco prima della sua morte.

Da considerare come Elagabalo avesse rischiato non poco nello sposare Aquilia, visto che le Vestali che infrangevano il voto di castità (considerato una delle cose più sacre) venivano seppellite vive e gli amanti uccisi.

Anche qua, si nota una somiglianza abbastanza evidente:

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Annia Faustina - 3a moglie di Elagabalo

Come già scritto sopra, Elagabalo divorziò da Aquilia nel 221; nello stesso anno, a Luglio prese in sposa Annia.

Proveniva da una famiglia molto importante, entrambe le nonne erano figlie di Marco Aurelio. Nel 221 si sposò con Pomponio Basso, console nel 211, ma nello stesso anno Elagabalo la pretese e dopo aver fatto uccidere il marito la sposò. Anche lei non gli dette figli (e a questo punto doveva iniziare a farsi delle domande invece di continuare a uccidere e sposare

biggrin.gif) e divorziò.

Ovviamente, inutile ripeterlo, anche lei somiglia a Elagabalo...:D

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Giulia Mesa - Nonna materna di Elagabalo

Sorella della famosa Giulia Domna, anche lei viene ricordata per l'enorme influenza, durante questo periodo, a livello di comando dell'Impero.

Fu molto prolifica e, infatti, le sue due figlie Giulia Mamea e Giulia Soemia furono entrambe madri di futuri imperatori, la prima di Alessandro Severo e la seconda del nostro Elagabalo.

Si trasferì a Roma una volta che il cognato (Settimio Severo) divenne imperatore, per poi trasferirsi in Siria quando Caracalla venne ucciso e Macrino salì al potere, concedendole comunque di mantenere i suoi beni. Questa benevolenza costò cara all'Imperatore, perché Giulia propagandò che suo nipote, Avito Bassiano era figlio illegittimo di Caracalla, e questo fu abbastanza per destituire Macrino che era poco ben voluto e di dubbie origini.

Si trasferì di nuovo a Roma e non appena comprese che il nipote Elagabalo, era fuori di senno pretendendo di fare tutto da solo, gli fece prima adottare l'altro nipote, Alessandro Severo, e poi lo fece uccidere.

Morì nel 226 e in seguito fu divinizzata.

Un confronto, seppur labile, ma non troppo con il nipote:

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Giulia Soemia - Madre di Elagabalo

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Qua la biografia è più o meno la solita della madre (Mesa). Con lei complottò contro Macrino durante il loro "esilio" in Siria e salì sul trono quando il figlio divenne Imperatore. Creò un consesso di donne che legiferava su gioielli ed "etichetta" e presto lo scontento del popolo si fece sentire. Fu meno rapida della madre nel capire che le cose andavano poco bene, difatti, quando Giulia Mesa fece adottare Alessandro Severo da Elagabalo, come abbiamo già detto, la fece uccidere dalla guardia pretoriana assieme al figlio.

Finì anche nell'albo dei Dannati alla Memoria.

Ovviamente anche lei è tale e quale al figlio (almeno qua è giustificato :D)

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Ora con un po' di pazienza si può fare un paio di giochetti, solo un paio però. :P

Sopra Aquilia e sotto la madre Soemia

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Alessandro Severo

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Vediamo in dettaglio le donne da lui commemorate:

Giulia Mamea - Madre di Alessandro Severo

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Nata nel 180 d.C. sposò Marciano, dal quale ebbe il futuro Imperatore Severo.

In connessione con gli eventi della dinastia severa anch'essa rimase coinvolta nell'assassinio del nipote Elagabalo, quando la madre (Mesa) decise di scegliere come futuro imperatore suo figlio.

Alla sua salita al trono nel 222 Severo aveva solamente 14 anni e questo permise alla madre di ricevere tutto il potere e come ringraziamento, il figlio, alla maggiore età la nominò Consors Imperii. Mamea riprese l'abitudine iniziata da Giulia Domna di seguire l'Imperatore nelle campagne militari e questo la portò alla morte nel 235, insieme al figlio in quel di Magonza.

I confronti con il figlio, anche qua, sono abbastanza palesi

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Sallustia Orbiana - 1a moglie di Alessandro Severo

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Nel 225, quando Alessandro aveva 16 anni si sposò con Orbiana e la fece diventare Augusta. Si crede che il titolo la mise in contrasto con la suocera Mamea perché ella lo voleva tutto per se.

Il padre di Orbiana, Sallustio ebbe una carriera molto brillante, sino a diventare Cesare e anche questo infastidì Giulia Mamea che lo accusò di tramare contro il figlio, lo fece uccidere e fece esiliare la nuora in Libia contrariamente a quanto voleva Alessandro.

Il loro amore li fece persino assomigliare :D

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e ora li plasmo...:D Bellino Severo vestito da donna...

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Massimino il Trace

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Ed ecco finita la dinastia dei Severi che inizia il periodo delle grandi campagne militari e della lenta ma inesorabile caduta dell'Impero, fino alla sua ricostituzione con la Tetrarchia e poi con Costantino.

Cecilia Paolina - 1a moglie di Massimino il Trace

Si sa ben poco della vita di Paolina, non esistono statue e abbiamo veramente poche fonti a riguardo.

Compare sulle monete in seguito alla sua morte, probabilmente avvenuta nel 235/236, infatti, viene subito indicata come Diva, titolo che il marito le concesse.

Qua siamo di fronte ad una somiglianza a livelli di ridicolaggine, sappiamo tutti che Massimino soffrì di acromegalismo, ma che persino la moglie ne soffrì è impensabile...guardate com'è veramente poco avvenente..:D (senza offesa)

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E' evidente che qualcosa non andava...

Mi riposo 10 minuti per poi continuare, e intanto vi dico che d'ora in avanti mi limiterò a confrontare i ritratti, senza più fare giochetti particolari, che se vorrete, verranno eseguiti su richiesta :lol:

Mi complimento anche per aver continuato a leggere questa infinita, ma spero divertente, discussione.

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Gordiano III

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Furia Sabina Tranquillina - 1a moglie di Gordiano III

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Nata circa nel 225 fu la figlia del Prefetto del Pretorio Timesiteo.

Nel 241 il padre fu nominato capo delle guardie pretoriane e nello stesso anno si sposò con Gordiano III che aveva un solo anno più di lei, 16 contro 15.

Ricevette il titolo di Augusta e nel 243, quando il padre morì e fu sostituito da Filippo l'Arabo, sopravvisse alla congiura contro Gordiano.

Non ebbero nessun figlio.

Ecco un raffronto, direi che i ritratti lasciano poco spazio all'immaginazione, molto uguali.

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Filippo I l'Arabo

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Marcia Otacilia Severa - 1a moglie di Filippo l'Arabo

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Sposò Filippo nel 238 e diventò Augusta quando il marito divenne Imperatore nel 244. Venne insignita anche del titolo di Mater Castrorum e diede due figli a Filippo, il primo, un maschio, che divenne anche Augusto e la seconda, una donna che si pensa sia Ulpia Severina la moglie di Aureliano.

Fu un'Imperatrice molto propagandata, indicata come la madre del futuro imperatore, in quanto Filippo aveva in mente di instaurare una dinastia, cosa che non gli riuscì, come tutti sappiamo.

Si pensa sia morta nel 248, anno nel quale le sue emissioni monetali terminano, ma comunque nel 249, quando anche Filippo morì, subirono entrambi, insieme alla loro famiglia, la Damnatio Memoriae.

Si pensa inoltre che sia stata di religione cristiana.

Confronto

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Traiano Decio

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Ed ecco il primo degli Illirici...che non mancarono, pure loro, di presentare le dolci donzelle nella loro monetazione.

Erennia Cupressenia Etruscilla - 1a moglie di Traiano Decio

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Divenne Augusta nel 249, al momento che Decio venne incoronato Imperatore. Probabilmente si sposò con lui prima del 230.

Gli diede due figli, entrambi futuri imperatori, Ostiliano ed Erennio Etrusco.

Quando il marito e il figlio Erennio vennero uccisi nella battaglia di Abrittus prese le redini dell'Impero insieme ad Ostiliano ma finì presto nell'oblio.

Non si sa nulla della sua morte e si pensa che i suoi antenati, come ricorda il nome, si stanziarono in Etruria.

Di seguito vedete come anche qua ci siano pochi dubbi (sto diventando ripetitivo, lo so, ma man mano mi meraviglio anche io). Vorrei farvi soffermare in special modo sulla parte della faccia, il naso per esempio, è identico, fa quasi pensare ad un conio ricalcato...e l'occhio? Identico.

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Emiliano

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Si saltano un paio di Imperatori e si arriva ad Emiliano, che coniò sulle sue monete la moglie:

Cornelia Supera - 1a moglie di Emiliano

Di loro due (specialmente della moglie) sappiamo veramente poco. Quando il marito nel Luglio del 253 divenne Imperatore, lei prese il titolo di Augusta, che perse nel Settembre dello stesso anno in seguito alla sua morte.

Valeriano, il successore, li condannò alla Damnatio Memoriae.

Qua, naso a parte, il profilo ci sta tutto.

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Valeriano

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Mariniana - 1a, dubbia, moglie di Valeriano

Di lei addirittura non sappiamo neppure con certezza che sia stata la moglie di Valeriano.

In ogni caso, si crede sia stata, appunto, moglie di Valeriano e madre di Gallieno, il futuro Imperatore.

Nelle monete compare sempre come Diva, per questo si pensa che sia morta prima del 253, anno in cui l'Imperatore salì al trono.

A rafforzare la tesi appena proposta è il legato d'Arabia, che di nome faceva Egnazio Vittore Mariniano e fu il padre di Mariniana; si può dunque pensare che ella fu madre di Gallieno, il quale aveva il nome completo così strutturato: Publio Licinio Egnazio Gallieno

Confronti

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Gallieno

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Cornelia Salonina - 1a moglie di Gallieno

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Di Salonina sappiamo molto poco.

Diede 3 figli a Gallieno e divenne Augusta nel 253, quando il marito ricevette la porpora.

I due erano probabilmente sposati da prima del 242.

Nel 268, fu presente all'uccisione del marito, ma non sappiamo se anch'essa venne sacrificata oppure fu risparmiata da Claudio il Gotico.

Salonina, osservando numerose monete, si può dire che assomiglia molto di più al ritratto meno "standard" di Gallieno, quello della foto precedente.

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Regaliano

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Anche l'usurpatore del regno di Gallieno riuscì a coniare monete per la moglie. Purtroppo, in rete, si trovano pochissime monete di questo raro "Imperatore" e dovrete sforzarvi un po' gli occhi.

Sulpicia Dryantilla - 1a moglie di Regaliano

Dryantilla non è nota nelle fonti se non per le monete coniate da suo marito Regaliano, che iniziò una ribellione nel 260 in Pannonia, contro Gallieno. Divenne anche per un breve momento Augusta dell'Impero.

Aveva origini probabilmente senatorie, si pensa che Regaliano la sposò per rafforzare il suo rango.

Particolare attenzione va alle monete di questa coppia "meteora" che utilizzarono tondelli di imperatori precedenti, tra i quali Massimino il Trace.

Nonostante tutto, la somiglianza è molto evidente.

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Saltiamo un paio di Imperatori e rifiniamo a:

Aureliano

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Ulpia Severina - 1a moglie di Aureliano

Mai citata dalle fonti letterarie, sappiamo di lei solo grazie a monete ed epigrafi.

Probabile figlia di Filippo l'Arabo le venne conferito il titolo di Augusta nel 274, quattro anni dopo l'elezione del marito.

Durante il periodo di reggenza con il marito le venne conferito anche il titolo di mater castrorum.

Di particolare interesse sono due tipologie di monete, con rovescio CONCORDIA AVGG prima e CONCORDIA AVG dopo; il tutto fa pensare ad un interregno con solo Severina a capo dell'Impero in seguito alla morte del marito e prima dell'elezione di Tacito. Sarebbe la prima e l'ultima Imperatrice romana con pieno titolo e poteri.

I ritratti si confondono facilmente, sopratutto vista la particolarità del busto di Aureliano. Guardate qua

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Stavolta saltiamo un bel po' di Imperatori, almeno una decina d'anni e ci catapultiamo nel regno di:

Carino

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Magnia Urbica - 1a moglie di Carino

Anche di lei sappiamo pochissimo. Le fonti per le donne di questo periodo sono veramente poche, ma qualcosa riusciamo sempre a strappare dai numerosi studi a riguardo.

Nominata Augusta in seguito all'elezione del marito anche lei ricevette il titolo di Mater Castrorum, senatus ac patriae.

Una volta sposatisi, Carino la raggiunse a Roma e fu la prima volta che l'Imperatore vide Roma.

Dal loro matrimonio nacque Nigriniano che però morì molto presto.

Il raffronto che vi presento ve lo dovete immaginare con Carino senza barba e vedrete che sono uguali...:D

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Siamo arrivati dunque alla Tetrarchia, dopo questo lungo viaggio che ci ha visto confrontare Imperatori e Imperatrici per un arco di tempo di circa 400 anni.

Da qua in poi la ritrattistica diventa monotona, esattamente come per gli uomini, ma ciò non toglie che i profili, lo stile e i disegni nel complesso non si assomigliassero.

Diocleziano

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Il creatore della Tetrarchia non commemorò le mogli su moneta, ma si limitò a riportare la figlia

Galeria Valeria - Figlia di Diocleziano e 2a moglie di Galerio

Ella sposò Galerio nel momento nel quale fu nominato Cesare dal padre Diocleziano. La offrì, appunto, in sposa a lui, per rafforzare i rapporti e questo comportò il divorzio con la prima moglie. Venne elevata ad Augusta e Mater Castrorum nel 308.

In seguito alla morte di Galerio, quando Licinio divenne Imperatore, sia lei che la madre, Prisca, vennero affidate a lui, ma entrambi fuggirono per rifugiarsi sotto la protezione di Massimino Daia, che nel frattempo, sua figlia, aveva sposato il figlio illegittimo di Valeria, Candidiano.

Valeria si vide costretta a rifiutare anche le avances di Massimino, fuggendo e quando lui morì fu perseguitata da Licinio che la fece decapitare e gettò il suo corpo in mare.

Simpatico come lei simpatizzasse per i cristiani mentre suo marito li perseguitava.

Anche qua, padre e figlia, si ricordano moltissimo

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Finisce la seconda parte della discussione. Come ho già detto i ritratti d'ora in avanti saranno molto approssimativi, ma questo non mi scoraggerà nel completare questa discussione, che oramai ha anche come scopo, quello di rappresentare tutte le donne (spero) che sono comparse in moneta durante l'Impero Romano.

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Ed eccoci arrivati ad un'altra intrigata famiglia, quella dei Costantini

Costanzo Cloro

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Elena - 1a moglie di Costanzo Cloro e madre di Costantino

Elena si pensa sia nata in Turchia, nella città che poi il figlio rinominò Elenopolis nel 248 circa. Di origini poco nobili si pensa che prima di divenire Imperatrice sia stata una stalliera o locandiera.

Si pensa che si siano conosciuti al tempo di Aureliano, quando Costanzo era stanziato in Asia Minore.

Non è chiaro quale sia stato il vero legame fra i due, molte fonti dicono "coppia di fatto" altre "vero matrimonio" altre che lei non fu altro che una sua concubina.

Nel 272 mise alla luce Costantino e nel 293 Costanzo fu costretto da Diocleziano a lasciarla per sposare la figlioccia di Massimiano, Teodora.

Elena non si risposò e probabilmente da quel momento rimase accanto al figlio, che la ringraziò facendola divenire Augusta alla sua salita al trono. Nel 328 circa, Elena morì, accanto a Costantino, che la fece seppellire a Roma nel Mausoleo di Elena, probabilmente nel sarcofago che sarebbe dovuto andare a lui, visto il carattere militare delle decorazioni.

Di seguito il suo ritratto con accanto Costanzo Cloro e il figlio Costantino; ovviamente somiglia molto di più al figlio visto che le monete vennero emesse sotto il suo Impero

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Teodora - 2a moglie di Costanzo Cloro

Divenne Augusta in seguito al suo matrimonio con Costanzo Cloro, matrimonio, come abbiamo detto di convenienza nel 293.

Diede all'Imperatore ben sei figli, tra i quali la madre di Nepoziano, la futura moglie di Licinio, il futuro padre di Giuliano e Annibaliano.

Qua non abbiamo una notevole somiglianza

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Costantino I - Il Grande

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Fausta - 2a moglie di Costantino

Nata a Roma, figlia di Massimiano, si sposò con Costantino nel 307.

Il loro matrimonio, già difficile per via della differenza d'età, almeno quindici anni, venne messo alla prova da più eventi tragici, infatti, Fausta, si subì l'uccisione del padre, da parte di Costantino per aver rivelato il complotto del primo contro il secondo e poi, in seguito alla vittoria sul ponte Milvio contro Massenzio, si subì la testa del fratello appesa ad un palo che girò per tutta Roma.

Nel 324, dopo la sconfitta di Licinio divenne Augusta e ricevette anche il titolo di Nobilissima Femina.

Diede a Costantino 5 figli, 3 dei quali divennero in seguito Imperatori.

La sua morte è dubbia, si pensa che Costantino la fece uccidere o perché colpevole di adulterio oppure perché accusò il figliastro Crispo (avuto da Costantino con Minervina) di averla sedotta, cosa che portò alla sua uccisione; in seguito Costantino si convincerà dell'innocenza dell'ormai figlio morto.

Di sicuro, comunque, Fausta ricevette la Damnatio Memoriae.

Il confronto, anche qua non ci stà, ma ricorda, comunque alla lontana il marito.

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Flavia Giulia Costanza - Sorellastra di Costantino e 1a moglie di Licinio

Figlia di Costanzo Cloro e Teodora, nel 313 si sposò con Licinio, al quale era stata promessa dal fratellastro Costantino. Gli diede un figlio, Valerio Liciniano Licinio.

Durante la guerra fra Costantino e Licino si schierò dalla parte del marito, che però fu ucciso e con lui anche il figlio. Questi furono due colpi molto grossi per Costanza, ma nonostante tutto visse il resto della vita alla corte del fratello, che le concesse anche il titolo di Nobilissima Femina, convertendosi al Cristianesimo e schierandosi a favore del partito Ariano del Primo Concilio di Nicea.

Di lei abbiamo veramente poche immagini, l'unica trovata è nel RIC. Si può notare come somigli di più al fratello che al marito.

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Qua facciamo un grande salto, di almeno 50 anni, che ci porta dopo Costantino a:

Teodosio I

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Elia Flaccilla - 1a moglie di Teodosio I

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Di origine ispanica sposò nel 375 circa l'Imperatore Teodosio I al quale dette 3 figli, due dei quali divennero Imperatori, Arcadio e Onorio.

Cristiana di religione impedì al marito di incontrare l'ariano Eunomio e fu celebrata dal vescovo di Milano e da Gregorio di Nissa, il quale pronunciò la sua orazione funebre a Costantinopoli, luogo del suo seppellimento.

Confronto

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Arcadio

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Elia Eudossia - 1a moglie di Arcadio

Figlia di un Magister Militum franco per tutta la vita venne denigrata come "barbara".

Sposò Arcadio nel 395, precisamente il 27 Aprile e si pensa che fosse di una bellezza impressionante.

Ebbe una grande influenza sul marito, debole di carattere e più interessato alla religione che alla politica e nel 400 venne elevata al rango di Augusta con conseguenti festeggiamenti e propagande imperiali.

Diede ad Arcadio 5 figli e durante un ultimo parto, morì per complicanze nel 404.

Confronto

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Da qua, finisce il mio periodo di competenza. A dire il vero è finito molto prima, ma d'ora in avanti non mi "strigo" veramente più fra gli Imperatori pre-bizantini e rispettive "donne".

Mi limiterò dunque ad elencarle, senza fare riferimenti alle loro vite lasciando una foto per ognuna di loro.

Galla Placidia

Figlia di Teodosio I

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Elia Eudocia

Moglie dell'Imperatore Teodosio II

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Elia Pulcheria

Figlia di Arcadio e sorella di Teodosio II

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Licinia Eudossia

Moglie di Valentiniano III e figlia di Teodosio II

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Giusta Grata Onoria

Figlia di Galla Placidia e sorella di Valentiniano III

Fu la causa dell'invasione di Attila, Re degli Unni.

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Elia Marcia Eufemia

Moglie di Antemio e figlia di Marciano

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Elia Verina

Moglie di Leone I, suocera di Zenone e sorella di Basilisco

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Elia Ariadne

Moglie di Zenone e poi di Anastasio I e figlia di Leone I

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Elia Zenonis

Moglie di Basilisco

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Ed ecco finita la carrellata di donne che sono finite fra l'incudine e il martello nei tondelli dell'Impero Romano.

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Conclusioni Finali

Mi direte voi, "hai scoperto l'America", tutti avevamo notato la somiglianza fra un Imperatore e la moglie, ma io ho voluto mostrarveli tutti insieme, sfruttando la mia capacità (poca) di usare programmi di foto ritocco per rendere ancora più divertente la cosa.

Arrivato in fondo, posso dire che veramente esiste questa somiglianza fra marito e moglie (spero l'abbiate percepita anche voi) o comunque fra chi emetteva la moneta e la donna in questione.

Mi sono fatto un'idea a riguardo: secondo me quella di farsi assomigliare al marito non fu né una richiesta delle Auguste, che come sappiamo, anche loro avevano privilegio e interesse nel ricordare a Roma chi comandava, né degli Imperatori stessi che per rafforzare il loro ruolo avrebbero imposto delle false spoglie alle loro mogli, ma non era altro che un'usanza che con il tempo si è rafforzata sempre di più.

Abbiamo casi che smentirebbero entrambe le possibilità, volontà dell'Imperatore/volontà della moglie, visto che molti ritratti si somigliano nonostante gli attriti con i rispettivi consorti.

Per conto mio non aveva senso farsi assomigliare alla moglie quando la si odiava oppure al marito quando si era state forzate a sposarlo.

Altra tesi che potrebbe avere qualche fondo di verità è che gli incisori dei coni non avessero mai visto la moglie dell'Imperatore e per questo si limitavano a dare tratti femminili all'Imperatore che sicuramente conoscevano meglio. Tesi che potrebbe essere veritiera visto che sopratutto nel primo periodo preso in esame le monete commemoranti le "donne" erano perlopiù coniate fuori Roma e dunque in una situazione più facile per cui l'incisore non avesse mai visto un ritratto dell'Imperatrice.

Dai primi coni effettuati nelle Province, può darsi che sia venuta fuori l'usanza di far somigliare gli sposi, visto che in seguito troveremo anche delle statue dei consorti che si somigliano moltissimo.

Lascio a voi adesso la parola, sperando che possiate contribuire o comunque dire cosa ne pensate a riguardo.

Ebbene sì, non vedevo l'ora di finirla :D. Primo perché si è prolungata più del previsto e tra un po' devo riniziare a studiare e secondo perché sono ansioso di sentire/leggere cosa ne pensate. E' stata una sorta di scommessa e spero che in ogni caso sarà utile o quantomeno gradevole da leggere nella sua interezza.

Fonti:

Immagini reperite tramite: Wikipedia, ACSearch

Fonti storiche reperite tramite: Ricerche OnLine, Ricerche Bibliografiche

Buona lettura

Mirko :)

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Ho letto con piacere anche l'ultima parte (il resto l'avevo già sbirciato nel "work in progress") complimentoni :good: :clapping: non so come fai a trovare il tempo di "comporre" questi argomenti con gli esami universitari e tutto il resto, ma... a Siena avete il giorno di 24 ore o sono di più? :lol:

Certe somiglianze sono a dir poco impressionanti, plausibili per madri, zie, nonne, figlie e sorelle, ma anche le mogli...

Ti avevo già accennato di come avevo notato (facilmente) la cosa con Adriano e Sabina(l'esempio più lampante), distinguibili solo dalla barba... non saprei dire quanto Sabina (e le altre) fossero contente... L'esempio di Massimino e signora è incredibile, in tutti i sensi... va bene che "chi si assomiglia si piglia", ma questo è veramente esagerato... Anche Filippo e Filippa... scusa... Otacilia, non è male... :P

Quanto a dire per desiderio di chi ciò sia avvenuto è difficile, specie nel primo e secondo secolo, quando il verismo dei ritratti era imprescindibile, non credo comunque sia dovuto solamente alla mancanza di immagini ufficiali a disposizione degli incisori, visto che le monete erano il principale mezzo di propaganda, propenderei per l'ipotesi che sia stata una cosa ponderata e voluta dall'imperatore.

In ogni caso bravo, ben scritto e divertente, oltre che istruttivo :hi:

Ciao, Exergus :)

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