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Cesare d'Este


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Rovescio chiamato "nudo di Modena", moneta d’argento del duca Cesare d’Este coniata a Modena nel 1611, del valore di emissione di una lira modenese circa, così detto dal tipo del rovescio che presenta un putto nudo che piega una palma.

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Più che un putto a me pare proprio essere una matrona, una giunonica emiliana, prosperosa. Il putto nudo cui ti riferisci è di un'altra emissione.

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Rovescio chiamato "nudo di Modena", moneta dargento del duca Cesare dEste coniata a Modena nel 1611, del valore di emissione di una lira modenese circa, così detto dal tipo del rovescio che presenta un putto nudo che piega una palma.

Scusa Liutprand ma la descrizione che citi è quella relativa alla lira con fanciullo nudo del tipo rappresentato nel CNI dal n°123 al 132.

La moneta in questione è invece quella identificata dal CNI come figura di donna paludata per l'anno 1611 dal n°52 al n°57

Lira, D' CAESAR DVX MVT REG C

V.~. ADDIT· SE SOCIAM· Donna paludata, appoggiata a destra

ad una clava capovolta, con la testa rivolta a. sinistra. e con ramo

di fiori nella sinistra; un punto fra i piedi della. donna e la clava.. Esergo 1611· 2 C. lin.

JR- D. 30; p. gr. 6,45.

Il CNI non cita nessuna particolare figura allegorica di riferimento.

Ciao

Mario

Modificato da mariov60
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Pagine tratte da :

CRESPELLANI ARSENIO LA ZECCA DI MODENA NEI PERIODI COMUNALE ED ESTENSE CORREDATA DA TAVOLE E DA DOCUMENTI. MILANO-MODENA, LUIGI MAESTRI PER BANCO DI SAN GEMINANO , 1978

L' esemplare di Picchio e' catalogato al N.61 , Liutprand si riferisce invece al N.60

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post-116-0-63817100-1301750546_thumb.jpg

Modificato da piergi00
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Chi può darmi informazioni in merito a questa lira e cosa rappresenta la figura femminile al rovescio. Grazie.

Ti segnalo questo passo tratto da :

Il Linguaggio delle Monete - Mario Traina 2006 Editore Olimpia

post-116-0-04595000-1301751383_thumb.jpg

Modificato da piergi00
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Chi può darmi informazioni in merito a questa lira e cosa rappresenta la figura femminile al rovescio. Grazie.

Ti segnalo questo passo tratto da :

Il Linguaggio delle Monete - Mario Traina 2006 Editore Olimpia

E' stupendo questo libro! Uno dei pochi che terrò con religiosa e avida cura. Grazie ancora Grande Mario Traina. :give_rose:

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Grazie mille Pier00, sono tornato ed ho ripreso le letture per questa moneta. Ravegnani Morosini, Bellesia e Traina.

Ho trovato in NOBILITAS ESTENSIS conii, punzoni e monete dal medagliere estense, edito dalla cassa di risparmio di Vignola una nota che tratta delle monete di questo periodo: nel 1612, il saggiatore ducale scoprì che in parecchie delle recenti coniazioni di pezzi d'argento la percentuale di fino era inferiore ai limiti di tolleranza previsti dal contratto d'appalto. Il Duca pubblicò una grida in cui impegnava la zecca (data in appalto a terzi) a ritirare queste emissioni e corrispondere un indennizzo. Gli appaltatori fuggirono prontamente da Modena, portando con se quanto più verghe di argento avessero in magazzino. Furono condannati in contumacia ed espropriati dei loro beni immobili nel ducato (1.800 biolche di terra (non so quanta sia) e sei case in città. La truffa e la fuga portarono alla chiusura della zecca per circa 20 anni.

Probabilmente per queste ragioni le monete di Cesare d'Este, le lire soprattutto hanno un aspetto sofferto ed il metallo non può dirsi di bella qualità, e non sono neppure tanto frequenti.

Ho preso spunto da quanto postato da Mariov60 per classificarla come segue:

Ducato di Reggio e Modena Cesare d'Este (1598-1628)

Lira 1611 Modena Argento gr. 5,903 diametro 30,92 mm

D/ CAESAR DVXMVT REG C busto a sinistra corazzato e paludato, in basso LS (Ludovico Salvatico, zecchiere)

Rv: ADDIT SE - SOCIAM figura femminile paludata, appoggiata a destra

ad una clava capovolta, con la testa rivolta a sinistra e con ramo

di fiori nella sinistra; un punto fra i piedi della donna e la clava; in esergo 1611 T/ liscio ↙

Conservazione Bellissima (da considerarsi buona per il tipo di emissione), moneta rara.

MIR 686/4, CNI 52, Crespellani 61, Ravegnani Morosini 18

Grazie a tutti

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Furono condannati in contumacia ed espropriati dei loro beni immobili nel ducato (1.800 biolche di terra (non so quanta sia)

1800 biolche, seppur modenesi (la biolca mantovana ad esempio è un pò più grande), sono un numero incredibile, visto che una biolca modenese equivale a 3,5 ettari e a 2836,47mq. Fatti i conti, sarebbero 2600 Kmq, in pratica l'estensione dell'attuale provincia di Modena. Forse nel testo hanno inserito qualche zero di troppo?

http://it.wikipedia.org/wiki/Biolca

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Nel testo confermo essere riportato 1.800 (non si sa mai abbia letto e scritto fischi per fiaschi) e fa riferimento a M Cattini , il seicento in campagna: il podere mezzadrile e la nascita del bracciante, in : Storia Illustrata di Modena.

Di più non so dirle.

Valutiamo il fatto che la terra era molto meno coltivata ed abitata di quanto non sia oggi e che a gestire una zecca se ne poteva contare e non pochi di soldini nel cassetto la sera; certo che resta una dimensione enorme, nel caso sia corretta.

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Nel calcolo che ho fatto sopra ho erroneamente invertito le unità di misura, sono 3,5 biolche che fanno un ettaro, non viceversa. il conto totale cmq non cambia, 1800 biolche sono una superfice paragonabile all'attuale provincia di Modena, se non c'è stato un errore di stampa nel testo del Cattini si tratta di un appezzamento di terreno davvero enorme.

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Dovete pensare che in quel periodo gli appezzamenti di terreno dei Nobili erano porzioni di questo genere. Una Regione di oggi poteva essere divisa anche in soli 5/6 Nobili,anche se poi ci lavoravano e vivevano migliaia di persone,per due........soldi! Casa e da mangiare.

La divisione dei beni era un pò differente da oggi da dopo il Sacro Romano Impero fino alla fine del 1600,poi piano piano i propietari sono diventati di più ma sottostavano al potere di un Re,arrivando al 1948. Un po maccheronica ma spero di essere stato capito. :P

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Favaldar, non mi risulta che gli appaltatori della zecca fossero nobili, semplicemente degli abili commercianti con una malcelata tendenza alla truffa.

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In particolar modo la zecca di Modena ha avuto diversi periodi dove si verificarono grosse frodi, con alternanza di famiglie di commercianti e zecchieri Ebrei.

Leggendo la grande opera del Crespellani, rimasi stupefatto per la consuetudine di certi episodi all'interno della "Cecca" di Mutina, che con i suoi rovesci mi rapì immedietamente, facendomi avvicinare a questa espressiva e ricca monetazione.

Ottimo esemplare Picchio.

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  • ADMIN
Staff

O sono molto stordito stasera o qualche calcolo è da rivedere. Se 1 ettaro = circa 3.5 biolche ne deduco che 1800 biolche sono circa 500 ettari. 500 ettari sono un quadrato di 5 km per 5 km.

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Scusate ma non volevo insinuare un dubbio amletico con le Biolche; da noi si usano le pertiche.

Eracle62, la stragrande maggioranza degli appaltatori di zecche, avevano la stessa origine, non solo in Emilia, dove era fortissima la comunità ebraica. Li troviamo in Piemonte, Marche, Lombardia etc etc.

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O sono molto stordito stasera o qualche calcolo è da rivedere. Se 1 ettaro = circa 3.5 biolche ne deduco che 1800 biolche sono circa 500 ettari. 500 ettari sono un quadrato di 5 km per 5 km.

Sì, in effetti ho fatto qualche calcolo errato, però secondo me non è giusto nemmeno il tuo calcolo. Vediamo un pò i punti fissi:

L'ettaro (simbolo ha) è un'unità di misura dell'area equivalente alla superficie di un quadrato con il lato di 100 metri

1 Ettaro=10.000 mq

500 ettari= 5 milioni di mq.

Se fosse un quadrato di 5000x5000 m avremmo 25 milioni di mq, quindi in realtà è pure meno di quanto hai scritto tu; per l'esattezza è un quadrato di 2200 metri di lato (2,2 Km), quindi direi che tutto il discorso precedente decade, è una superficie molto più realistica.

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Favaldar, non mi risulta che gli appaltatori della zecca fossero nobili, semplicemente degli abili commercianti con una malcelata tendenza alla truffa.

Scusate ho dato una risposta senza sapere bene i fatti. Comunque Nobili o meno la terra non aveva tutto questo valore come oggi sopratutto se non coltivate o coltivabile. Lo sfruttamento spasmodico edilizio ancora era ben lontano nei pensieri degli investitori.

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Chi può darmi informazioni in merito a questa lira e cosa rappresenta la figura femminile al rovescio. Grazie.

Gran bel pezzo, complimenti !

Di questa qualità se ne vedono davvero pochi.....

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