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IGNORED

PETER PAN


dabbene

Risposte migliori

Ho sempre pensato ,e più passa il tempo , che noi collezionisti numismatici , e sottolineo collezionisti , nella pratica del nostro hobby / passione / divertimento , in fondo , in fondo ........

tiriamo fuori quel poco di Peter Pan che è dentro di noi , chi più , chi meno.

Mi piace osservarmi e osservare gli altri , mi diverte e mi piace vederci nei convegni ,nelle riunioni di circolo ,nei mercatini ,quando ci ritroviamo , vedere confrontare le nostre monete , commentarle insieme : " io ho 2 Traiano , se vuoi te ne passo uno " , " mi manca Vespasiano " ," il mio è di miglior conservazione del tuo "," quando ti sei stufato sono sempre pronto a comprartelo ", " guarda che patina ha il mio , ma dove lo trovi uno così ?"; vedere persone di tutte le età ,dai giovani agli ormai anta ,discutere animatamente sulle proprie monete è una bella sensazione che mi fa tornare quasi bambino , quando a scuola scambiavamo le mitiche figurine Panini dei calciatori col classico " celo , manca " o i semplici soldatini o automobiline .

E' ovvio , spero lo comprendiate , che qui siamo in un'altra dimensione ,culturale ,storica ,anche economica ,tutte le componenti hanno ben altro spessore , ma in tutto questo parlottare tra noi , con giovialità ,spensieratezza ,dimenticandoci per qualche momento le problematiche , spesso non facili del quotidiano , mi fa pensare che anche noi , col nostro collezionismo numismatico , anche se gli anni ormai passano per tutti ,riusciamo a tirar fuori quel poco di Peter Pan , che è dentro in tutti noi.

E allora se ogni tanto riusciremo in questo , ci accorgeremo , che i sogni che la nostra passione ogni tanto inevitabilmente genera , ci faranno volare via i pensieri e Peter Pan anche solo per qualche istante l'avrà vinta sul difficile quotidiano.

P.S. Vi sentite anche voi un pò Peter Pan quando avete in mano le vostre monete ?

Modificato da dabbene
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Francesco Gnecchi, quando gli chiedevano qual'è la cosa più importante dell'essere un collezionista di monete, rispondeva: il fatto che non mi annoio mai.

E non ci si annoia quando si gioca...

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Francesco Gnecchi, quando gli chiedevano qual'è la cosa più importante dell'essere un collezionista di monete, rispondeva: il fatto che non mi annoio mai.

E non ci si annoia quando si gioca...

Arka ha ragione.

Sinceramente, stufarsi di una moneta mi sembra difficile, a meno che non c'è l'occasione per prendern una in condizioni migliori ma della stessa tipologia.

Comunque io quando guardo le mie monete non mi sento giovane... lo sono! :lol:

Le monete per noi sono di più del semplice tondello che tutti ci vedono, o del "materiale archeologico" quando si parla di monete antiche, noi le vediamo con altri occhi, per noi le monete sono di più di tutto questo...

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Molti anni fa (una quindicina circa) incontrai per la prima volta un noto nome nel campo degli studi numismatici.

Gli avevo scritto per delle informazioni e, siccome doveva venire nella mia città, mi dette appuntamento per incontrarci e conoscerci.

Aveva a sua volta appuntamento con un mio concittadino, numismatico anch'egli e suo vecchio amico.

Appena si sono visti, dimenticandosi di me, hanno cominciato a tirare fuori da tutte le tasche dei loro vestiti decine e decine di monete, passandosele, commentandole con "ce l'ho" oppure "non ce l'ho"....

Insomma sembravano due ragazzini che giocavano a figurine in mezzo alla strada (in senso letterale).

Quel giorno sono diventato amico di entrambi e proprio una decina di giorni fa, in occasione di un incontro a tre, ho loro ricordato questo episodio perché, ancora una volta, stavano dicendo "ce l'ho... non ce l'ho....".

A dispetto dei capelli bianchi erano ancora gli stessi due ragazzini di 15 anni fa.

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Innamorarsi,guardare,girare e rigirare un bel 100 lire Carlo Alberto o un 30 Tarì Ferdinando III o più facilmente un 5 Lire Vittorio Emanuele II è sicuramente qualcosa di inevitabile a chiunque capitino fra le mani ma se un tuo collega o amico, a te vicino, ti riporta all'attenzione dicendoti "Perchè ti stai rigirando da 10 minuti quel centesimo d'euro", vuol dire che dentro di te non c'è solo Peter Pan ma l'intera Isola Che Non C'è con tutti i personaggi!

:P

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Wayne sayles nel suo "ancient coin collecting" dedica un capitoletto alla psicologia del collezionista. Lui usa la parola "escapism", per spiegare la molla che ci spinge a studiare/collezionare la storia. In effetti il bisogno di uscire dal quotidiano e di approfondire degli studi che non c'entrtano niente con la vita moderna, è fortissimo. E' anche un segnale di un buon equilibrio, tutto sommato. Fuggiamo dai problemi, dallo stress, dal cemento, dal traffico, è come farsi una salutare passeggiata in montagna. Bisogna anche trovare la volontà e le forze per farlo, tra l'altro, cosa tutt'altro che scontata.

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Non solo mancano le Wendy, ma perfino si trasformano in Capitano Uncino, se non ho inteso male...

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah! :D :lol: :huh: :unsure: :(

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