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Katanga!


alteras

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Cari amici la moneta che posto per il concorso fotografico questo mese è un esemplare di 5 franchi del Katanga che mi è arrivato pochi giorni prima di Natale. Qualche tempo fa si parlava di Stati che oggi non esistono più perchè inglobati da altre Nazioni o perchè disgregatesi in altre entità territoriali... ed il Katanga rientra appieno in questa categoria...
La moneta in questione è in bronzo, è stata emessa nel 1961 ed ha avuto una validità solo sino al 31 gennaio 1963. Il fronte rappresenta un casco di banane. Nel contorno appaiono le scritte "Katanga" e due croci "baluba" (o croci "katanghesi"). Il retro riporta in grande una croce "baluba" e le scritte "5 fr" e "Banque Nationale" oltre all'anno di conio 1961. Peso 6,65 gr, diametro 28,00 mm.
Le monete del Katanga (3 tipi in tutto e uguali come disegno e dimensioni) vennero coniate solo nel 1961. La serie era composta da 1 franco in bronzo, 5 franchi in bronzo (quella qui postata) e una moneta in oro 900 da 5 franchi dal peso di 13,33 gr e tirata in 20.000 esemplari...
E per chi ancora si chiedesse che cos'è il Katanga vi aggiungo un po' di notizie storiche...
Il Katanga è la regione meridionale dello Zaire (già Congo belga), abitato da due gruppi etnici i Lunda e i, meno numerosi, Luba. L’importanza di questa regione è dovuta alla presenza delle principali aree minerarie del paese. Fu teatro della prima grave crisi secessionistica dell'Africa indipendente. Benché fosse la regione più prospera del Congo belga, le cattive condizioni di vita della popolazione indigena negli anni cinquanta esasperarono la contrapposizione fra lunda e immigrati luba della regione del Kasai. Del dissenso si fece interprete dal 1958 la Confédération des associations du Katanga (Conakat) di Moïsé Kapenda Ciombè, legato alla casa regale lunda, il quale sostenne una soluzione federale nelle conferenze costituzionali del 1959, contro il centralismo di Patrice Èmery Lumumba. Vinte le elezioni provinciali in Katanga, Ciombè approfittò dei disordini seguiti alla proclamazione dell'indipendenza del Congo (avvenuta il 30 giugno del 1960) per dichiarare la secessione del Katanga, sostenuto in questo dagli interessi minerari europei (soprattutto dell’ Union Minière du Haut Katanga) e, tacitamente, dal governo belga, timoroso del radicalismo di Lumumba. Quest’ultimo era infatti sostenuto dal movimento comunista internazionale.
La decisione di Möisé, condannata dalla maggioranza degli stati africani neoindipendenti, precipitò il Paese nella guerra civile, inducendo Lumumba a chiedere l'intervento dell'ONU. Aiuto che però venne rifiutato. Lumumba si rivolse allora all’Unione Sovietica, scatenando la dura reazione sia del Presidente americano Eisenhower che del governo Belga che decisero di liberarsi definitivamente dello scomodo personaggio e di insediare al suo posto quello che divenne uno dei più sanguinari presidenti/dittatori del continente africano, Mobutu.
Il conflitto fu segnato da eccessi sanguinosi da entrambe le parti e dagli oscuri episodi dell'uccisione di Lumumba (con l’avvallo della CIA fu torturato, assassinato e infine, il corpo, sciolto nell'acido) e della morte del segretario generale delle Nazioni Unite, Hammarskjöld, in un misterioso incidente aereo.
Nel 1961 il conflitto terminò con l’eliminazione dei principali ostacoli ai disegni neocolonialisti, e soprattutto con la rinuncia alla secessione del Katanga, la cui capitale, Elisabethville (poi Lumumbashi), era stata occupata da parte delle truppe ONU nel gennaio 1963). Focolai di ribellione tuttavia continuarono a sussistere e nel 1977 il Katanga, ribattezzato Shaba, fu teatro di una nuova ribellione contro il potere centrale, sedata grazie all'intervento di truppe marocchine in aiuto del presidente zairese Mobutu Sese Seko.
P.S. Scusate... forse sono stato un po' troppo prolisso...
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  • 3 settimane dopo...
Cari amici...
per completare la serie oggi mi è arrivata l'ultima delle tre monete del Katanga... vi posto così le foto delle due mancanti...
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Dunque, entrato nel linguaggio comune come termine dispreggiativo negli anni trenta (baluba, ovvero tontolone - giusto per non essere volgari), "baluba" è il nome di una popolazione di lingua bantu, stanziata nella Repubblica Democratica del Congo tra il fiume Kasai ed il lago Taganica. La croce baluba, riprende la forma che avevano alcune vecchie monete di raem che si usavano nella zona nell'antichità.
Anche nella bandiera nazionale della repubblica secessionista, cui si riferiscono le monete che ho postato, figurano tali croci. La stessa bandiera è così composta: Rosso per il coraggio, verde per la speranza e bianco per la pace. Le croci baluba (color rame) simboleggiavano le ricchezze minerarie. Un’altra interpretazione ufficiosa vedeva nel triangolo bianco la pace e l’ordine del sudest (Katanga), separato dalla foresta (striscia verde) dal caos del settentrione (Congo); ciò in accordo con il proclama di Ciombé: “Noi ci stacchiamo dal caos”. Nell'arco della sua breve esistenza la bandiera ebbe molte varianti soprattutto nel disegno e nel colore delle crocette.
Allego l'immagine della bandiera e spero di essere stato esaustivo!
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  • 2 settimane dopo...
[quote name='alteras' date='27 gennaio 2006, 09:42']Dunque, entrato nel linguaggio comune come termine dispreggiativo negli anni trenta (baluba, ovvero tontolone - giusto per non essere volgari), "baluba" è il nome di una popolazione di lingua bantu, stanziata nella Repubblica Democratica del Congo tra il fiume Kasai ed il lago Taganica. La croce baluba, riprende la forma che avevano alcune vecchie monete di raem che si usavano nella zona nell'antichità.
Anche nella bandiera nazionale della repubblica secessionista, cui si riferiscono le monete che ho postato, figurano tali croci. La stessa bandiera è così composta: Rosso per il coraggio, verde per la speranza e bianco per la pace. Le croci baluba (color rame) simboleggiavano le ricchezze minerarie. Un’altra interpretazione ufficiosa vedeva nel triangolo bianco la pace e l’ordine del sudest (Katanga), separato dalla foresta (striscia verde) dal caos del settentrione (Congo); ciò in accordo con il proclama di Ciombé: “Noi ci stacchiamo dal caos”. Nell'arco della sua breve esistenza la bandiera ebbe molte varianti soprattutto nel disegno e nel colore delle crocette.
Allego l'immagine della bandiera e spero di essere stato esaustivo!
[right][snapback]91592[/snapback][/right]
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Grazie per la risposta Alteras mi interessano le croci e le sue tipologie , questa non la conoscevo !! E scusa ma mi sono accorto della risposta solo oggi :blink:
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