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IGNORED

Inchiostro simpatico per marcare le monete.


chievolan

Risposte migliori

Letto sul Messaggero Veneto di Udine del 25.06.11.

Il Comune di Udine starebbe per avviare a titolo sperimentale una marcatura dei suoi beni museali, soprattutto i reperti di piccole dimensioni come le monete, utilizzando una innovativa tecnica elaborata nei laboratori del Sincrotrone di Trieste, che permetterebbe di contrassegnare con un "inchiostro" invisibile (e visibile solo in particolari condizioni) gli oggetti.

Il Sincrotrone ha brevettato l'invenzione ed ha stipulato una convenzione con la Direzione regionale per i beni culturali del Friuli VG.

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non è chimica , è una pellicola trasparente che non altera il manufatto e puà essere rimossa solo con particolare tecnologia (indisponibile presso ladri e falsari)

Sarebbe un ottimo modo per contrassagnare le monete di collezioni pubbliche scoraggiandone la sottrazione e il commercio.

dal Laboratorio Sincrotrone Trieste :

La pellicola, applicabile con un timbro, con una stampante ink-jet o

con altri sistemi analoghi, si può rimuovere con uno specifico procedimento, è completamente inerte e non danneggia

né altera le qualità delle superfici. E questo, per un collezionista o un museo, è un requisito fondamentale.

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L' idea tuttosommato non è Male, però io credo si possano evitare i Furti piuttosto che pensare al dopo Furto......Ciao Massy

Infatti il comune di Udine è disponibile alla cosa perchè stà per avviare una catalogazione della collezione museale .......... dopo un recente (?) furto di vari reperti, comprese molte monete, da parte di un custode; si accenna a questo nell'articolo citato.

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Continua a non convincermi troppo, molto bene che non sia "roba chimica" ma sarà pur sempre qualcosa di appiccicato o applicato e comunque inciderà in qualche modo alla esposizione all'aria (non voglio chiamarla traspirazione) e la mia paura è che gli effetti si vedranno fra molti molti anni.

Io credo che se fosse fatta una precisa catalogazione, con fotografie, in caso di "smarrimento" non sarebbe impossibile consultare una banca dati dove poter controllare (da parte degli organi preposti ma anche, perché no, da parte di chi ne avesse interesse: tipo case d'asta, commercianti, acquirenti, ecc..).

E non credo che "marchiare" una moneta sia meno costoso che fotografarla e catalogarla.

Non doveva essere questo uno degli scopi del "Portale numismatico dello Stato"?

Io mi riferisco alle monete antiche fino alle medievali che non ce n'è una uguale all'altra, poi, magari a quelle successive coniate con le macchine il discorso potrebbe essere diverso.

Modificato da dizzeta
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Awards

non è chimica , è una pellicola trasparente che non altera il manufatto e puà essere rimossa solo con particolare tecnologia (indisponibile presso ladri e falsari)

Sarebbe un ottimo modo per contrassagnare le monete di collezioni pubbliche scoraggiandone la sottrazione e il commercio.

dal Laboratorio Sincrotrone Trieste :

La pellicola, applicabile con un timbro, con una stampante ink-jet o

con altri sistemi analoghi, si può rimuovere con uno specifico procedimento, è completamente inerte e non danneggia

né altera le qualità delle superfici. E questo, per un collezionista o un museo, è un requisito fondamentale.

Sicuramente questa tecnologia non e' attualmente disponibile ai falsari perche' troppo recente ma come altri sistemi di sicurezza potrebbe in poco tempo essere conosciuta e sconfitta .

Se inerte sara' il tempo a dirlo non certo le affermazioni dello stesso produttore.....................

Modificato da piergi00
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Potrebbe essere molto utile questo metodo già come deterrente, anche se io mi limiterei a segnarle sul contorno, per essere sicuri di non causare danni potenziali alle monete. L'idea della schedatura è più che corretta difatti alcuni musei già la utilizzano.(anche se sono ancora in pochi)

:pardon:

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a me non piace... scrivere sulle monete... blah...:shok: ... anche perchè, patinando, la moneta non riesce a patinare dove c' è l' inchiostro (che fa da pellicola) e poi viene a chiazze... e comunque è un brutto metodo a prescindere...

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a me non piace... scrivere sulle monete... blah...:shok: ... anche perchè, patinando, la moneta non riesce a patinare dove c' è l' inchiostro (che fa da pellicola) e poi viene a chiazze... e comunque è un brutto metodo a prescindere...

Quoto.

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Supporter

Io concordo con Dizzeta. Schedatura con foto ad alta definizione e pubblicazione della collezione. E' il miglior modo per prevenire i furti...

Concordo anch'io.

Concordo anch'io, ma solo parzialmente.

E' un deterrente solo per prevenire furti su commissione (quindi furto di "particolari" monete/collezioni ad opera di collezionisti/numismatici edotti, che commissionano il furto a terzi "specializzati").

Può talvolta servire per le monete in bronzo, rame e metalli diversi da argento e oro quando, il ladro, non è un conoscitore di tali monete e per monetizzare il maltolto tenta di venderle nei circuiti numismatici.

Non ha assolutamente alcuna valenza per i furti perpetrati da ignoranti numismatici, zingari, balordi vari, perchè l'oro e l'argento finiscono nel crogiuolo, alla faccia di rarità e unicità.

Saluti

Luciano

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