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IGNORED

IL LIBRO IN NUMISMATICA OGGI E DOMANI


Ghera

Risposte migliori

Inizio questa discussione per toccare un tema che mi incuriosisce, ovvero l'importanza del cartaceo in numismatica. :)

Innanzitutto cos'è il libro? Il libro è un'insieme di fogli stampati o manoscritti rilegati in un certo ordine. Il libro è da sempre il principe incontrastato della cultura scritta, ovvero il mezzo più grande che l'uomo ha usato nei secoli scorsi per annotare informazioni, fatti, eccetera.

La grande importanza del libro in numismatica è da tutti accertata: senza gli studi sulle monete non sapremmo neanche di cosa si tratta e perderebbero la loro storia, quello che è stato il loro compito.....la loro bellezza.

Oggi però il ruolo del libro, che ancora mantiene una posizione dominante, è molto ridimensionato rispetto a quanto poteva essere cinquanta anni fa, prima dell'avvento dei computer. Le informazioni su internet viaggiano più velocemente e possono essere corrette e modificate con pochi click. Al contrario il libro conserva un suo fascino quasi indescrivibile che, fortunatamente, ancora oggi molti sentono. Esistono due schieramenti principali sull'argomento: i primi dicono che il cartaceo può essere sfogliato ovunque, non necessita di schermi e robe varie che a lungo andare possono dare fastidio alla vista e creare mal di testa,... mentre i secondi ritengono che, oltre al notevole risparmio di denaro, si potrebbe anche fare una buona azione nei confronti dell'ambiente, smorzando la pubblicazione di volumi cartacei. Coloro che preferiscono non acquistare i volumi originali aggiungono anche che, mettendo gli studi online su apposite piattaforme, si possa provvedere a aggiornamenti e seconde edizioni in poco tempo e velocemente.

Attualmente in numismatica esistono moltissimi studi e addirittura interi volumi che posso essere scaricati facilmente dal web, ma quando compaiono in vendita delle biblioteche di un certo interesse rimane ben poco. Ciò mi porta a pensare che le due correnti siano abbastanza pari come forze e che per ora non si scelga alcun sistema a scapito dell'altro.

Esiste anche una sotto-corrente che preferisce procedere con le fotocopie, risparmiando ingenti cifre sull'acquisto dei libri.

Ma il mio grande quesito riguarda il futuro: un domani, se la spinta verso il digitale continua incessante, che fine faranno i libri di numismatica? :huh:

Questo stesso problema ho letto che è stato trattato varie volte nelle discussioni delle aste, dove taluni preferiscono avere il cartaceo e ad altri andrebbe bene anche solo la versione online, ed è stato trattato, se non sbaglio, anche nella discussione "Cronaca Numismatica marzo 2011" (ormai base per gli aggiornamenti e i consigli riguardo la nuova rivista).

Cosa ne pensate? :)

Saluti,

Lorenzo

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Ciao Lorenzo,

per me tutta la vita il libro, spesso ho difficolta' a leggere anche le fotocopie, mi piace proprio avere un libro in mano, con il suo odore, sfogliarlo. Avvolte, dall'esterno, sembro un po maniacale. Proprio ora ho portato dei libri per fargli fare la copertina affinche non si rovinino troppo durante la lettura.

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Anche io, da parte mia, preferisco il classico cartaceo, ma volevo sapere le vostre opinioni riguardo al futuro di questo. La carta stampata in numismatica è o non è in via di estinzione? :rolleyes:

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Anche io, da parte mia, preferisco il classico cartaceo, ma volevo sapere le vostre opinioni riguardo al futuro di questo. La carta stampata in numismatica è o non è in via di estinzione? :rolleyes:

Penso che il libro cartaceo non andrà in pensione facilmente, almeno

finchè ci saranno giovani come te e come tanti altri appassionati che

finchè vivranno preferiranno un bel libro stampato a un file pdf.

Almeno per i prossimi 70-80 anni

Massimo

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Concordo con Cipa, le sensazioni che si hanno mentre si sfoglia un libro sono irripetibili.

La carta liscia come seta, il suo odore...spesso un misto di inchiostro e petrolio ma a volte anche profumato quasi, a seconda del tipo di carta.

La copertina rigida oppure, spesso ormai solo nei libri antichi, in pelle...e poi notare i caratteri eleganti o severi, il colore della carta...e tanti tanti altri piccoli particolari per arrivare ad uno molto importante: le illustrazioni, a volte veri piccoli capolavori.

Non credo che i libri saranno mai sostituiti dai pc od altro...almeno lo spero vivamente. Giò :)

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neanche io credo che sara' possibile che il libro possa sparire.....puo essere un bene da collezione, un bene alla portata di tutti anche dei meno abbietti, un oggetto d' arredamento, da regalo, di compagnia ect....non credo proprio.....

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Il discorso è complesso e riguarda il libro di per sè, non solo in numismatica. Perciò mi limito ad alcune considerazione sparse.

E' troppo presto per dire se i testi elettronici soppianteranno quelli cartacei: la rivoluzione è appena cominciata.

E-books e simili hanno un grosso vantaggio: permettono di essere raccolti in poco spazio e consultabili rapidamente con parole chiave. Le immagini elettroniche, a mio avviso, non sono per lo più paragonabili a quelle cartacee, anche perchè spesso sono scansioni di queste ultime e dunque a minor definizione.

Una biblioteca numismatica è molto costosa: vecchi e antichi volumi, non più coperti da Copyright, sono invece praticamente a costo zero se in formato pdf.

Io raccolgo i testi elettronici che trovo e li conservo, compro invece il cartaceo di quelli che considero indispensabili: avessi anche il pdf mi farebbe piacere.

Modificato da Giov60
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Io credo che in un futuro prossimo il libro cartaceo diventerà una rarità. Anche io sono d'accordo nel ritenere la lettura elettronica più pratica ed economica, del resto anche i quotidiani, in alcuni Paesi, oramai vengono pubblicati solo on-line e, per quanto riguarda la numismatica, mi sembra di aver sentito che i prossimi volumi del Bollettino di Numismatica saranno stampati in poche copie mentre sarà interamente fruibile in rete. Che dire? Quella della mia generazione dovranno sforzarsi nell'adattarsi a questa rivoluzione epocale, intanto guardo pensieroso alla mia modesta biblioteca.

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Purtroppo credo anch'io che il futuro sia triste per chi ama sfogliare :( .

Il file sul pc può essere comodo e pratico in determinate occasioni (e farebbe la gioia di mia moglie :P ) , ma il gusto di sfogliare un libro non potrà essere mai sostituito.

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Io distinguerei i giornali dai libri. Per i primi vedo un futuro solo digitale per i secondi no. La grande differenza sta proprio nello scopo finale: il giornale viene conservato solo dalle emeroteche, il libro viene conservato da tutti gli acquirenti.

Altra cosa, internet va bene per ricerche superficiali, veloci, in generale non approfondisce (anche se esistono delle eccezioni...). Inoltre si trova di tutto: notizie vere, quelle false, teorie non controllate... Anche nei libri può succedere, ma è più difficile, perchè stampare un libro costa e solo chi vuole buttare via i soldi può permettersi di scrivere sciocchezze.

Infine un'ultima considerazione. I miei libri non li può controllare nessuno e nemmeno distruggerli. Pensateci...

Arka

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Io trovo il formato cartaceo assai pratico in molte occasioni di studio e ricerca e non credo riuscirei a sostituirlo completamente con il formato digitale.

Anzi devo dire che ridurre il cartaceo a "piacere di sfogliare un libro" sia alquanto superficiale (non sto dicendo che chi lo ha scritto è superficiale a scanso di equivoci, voglio solo evidenziare che dal mio punto di vista è superficiale ridurre il vantaggio del cartaceo rispetto al digitale al solo "piacere di sfogliare")

Penso che i due formati possano "integrarsi" e convivere benissimo. In altre parole l'uno non esclude l'altro.

Uno schermo, di quale tipo che sia, è così fisicamente diverso dalla pagina di carta che a pensarci bene mi risulta perfino difficile fare dei paragoni. Basta riferirsi ad un semplicissimo formato A4 cartaceo e ad uno schermo - che so - 14 pollici e a quanto sia diversa la possibilità di cogliere la pagina nella sua interezza.

Ci sono poi da considerare i fenomeni legati alla percezione, all'illuminazione, alla fisiologia dell'occhio.

Ma il mio grande quesito riguarda il futuro: un domani, se la spinta verso il digitale continua incessante, che fine faranno i libri di numismatica?

Quanto a questo, se per nessun editore ci fosse più convenienza a stampare, allora dovrei comprare il digitale in commercio e poi stamparlo autonomamente (sperando che la cosa sia possibile e che nel digitale non siano inserite odiosissime protezioni per impedirlo). Non per niente già oggi chi ha il PDF in molti casi lo stampa e lo rilega.

Ma naturalmente, in generale, non si può paragonare la qualità di una copia personale da stampante o fotocopiatrice con la copia edita dal professionista del settore né questa può essere così facilmente sostituita.

Tornando a cosa sia meglio, direi che l'uso determina il supporto più conveniente in quel momento, cartaceo o digitale. Ovvio che averli a disposizione entrambi sarebbe l'ottimo.

Modificato da orlando10
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a mio parere, un libro è insostituibile... facile da aprire, sfogliare.... pratico per cercare quello che ti serve, lo puoi sottolineare... credo che mai morirà il gusto e la soddisfazione di leccare il dito e girare le vecchie pagine di uno scritto impolverato! ... rimarrà nel tempo, una delle poche cose pressochè insostituibili !!!!

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a mio parere, un libro è insostituibile... facile da aprire, sfogliare.... pratico per cercare quello che ti serve, lo puoi sottolineare... credo che mai morirà il gusto e la soddisfazione di leccare il dito e girare le vecchie pagine di uno scritto impolverato! ... rimarrà nel tempo, una delle poche cose pressochè insostituibili !!!!

Purché non sia... "Il nome della rosa". :P

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Il formato digitale di molte pubblicazioni, sia quelle nuove che scanner/PDF di pubblicazioni che divengono disponibili a seguito della scadenza dei diritti d'autore, costituisce un supporto di grande aiuto e praticità per lo studio, la ricerca la facilità di accesso, portabilità e consultazione.

Credo che andando avanti si possa predire che la diffusione di tale supporto continuerà e si accrescerà inevitabilmente nel tempo.

Oltre agli innegabili vantaggi appena descritti vi è un altro fall-out positivo costituito dal fatto che si risparmierà carta , aiutando a preservare foreste , il che è una conseguenza non banale e un fattore decisamente positivo per un eco-sistema che aspira ad essere sostenibile nel tempo.

A fianco a questa tendenza vi sarà comunque l'interesse per le opere a stampa, vuoi per coloro che amano la carta , o per le biblioteche che continueranno a raccogleire opere stampate (affiancando però anche quelle in formato digitale), ma soprattutto l'interesse da parte di un pubblico selezionato per le opere antiquarie, ovvero gli originali cartacei , soprattutto opere antiche o grandi opere (tipo il Corpus) ove l'interesse precipuo (accanto a quello scientifico ) è per l'oggetto in se .

Si raccoglie il libro perche prezioso, come carte, rilegatura, illustrazioni, perché la sua forma dà fisicamente piacere al pari di un quadro, una stampa, un oggetto d'arte. Un interesse precipuamente bibliofilo, cui si aggiunge, per il numismatico, anche l'interesse per il contenuto di queste opere.

Questo filone di raccolta, studio e valorizzazione dei libri continuerà , privilegiando ovviamente testi antichi, pregiati e significativi dal lato bibliofilo

per una cerchia di appassionati che continuerà ad alimentare un mercato ad hoc per queste opere.

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La questione è complessa e non credo si possa giungere a un giudizio di valore assoluto su cosa sia migliore.

Dipende dalla prospettiva di partenza, dal campo disciplinare, dalle esigenze individuali e chi più ne ha più ne metta.

Condivido molte delle considerazioni espresse da chi mi ha preceduto e dunque anche io penso che giornali e libri abbiano un futuro diverso, che la lettura a video sia scomoda, che sarebbe opportuno avere entrambi i formati, eccetera.

E' vero anche che la carta, paradossalmente, offre maggiori garanzie di conservazione in futuro rispetto al digitale (troppo soggetto alla variabilità dai supporti). Anche nel campo della fotografia, per esempio, si tende comunque a stampare le foto migliori (se non altro per avere una fonte sicura da cui riacquisirle in digitale quando i supporti attuali saranno diventati obsoleti).

E' innegabile, tuttavia, che la possibilità di accedere rapidamente alla versione digitale di un libro che in formato cartaceo risulterebbe magari raro, costoso o fragile perché danneggiato, risulta di grandissima utilità. E questo è solo uno dei vantaggi (infatti saccheggio spesso il sito di incuso ;) ).

Perciò anche io mi schiero con chi sostiene che cartaceo e digitale, nel campo che ci interessa, non vanno visti in un'ottica di contrapposizione, ma di necessaria e auspicabile coesistenza.

L'uno non esclude l'altro e, anzi, possono reciprocamente esaltarsi.

Ricordandovi che questo argomento è stato affrontato sul penultimo numero pubblicato di Cronaca Numismatica (Cartaceo o digitale, purché libro sia, di Vittorio Mancini :P , Cronaca Numismatica n. 237, febbraio 2011, pagg. 60-64) sottolineo due cose che ci riguardano come forumisti, e dunque come persone certamente "avvezze" all'uso della tecnologia digitale:

- abbiamo chiesto (e ottenuto) una ristampa cartacea dell'ormai introvabile volume Numismatica e Tecnologia di Angelo Finetti, superando di slancio anche alcune assurde pretese dell'editore (e non è detto che iniziative simili non possano ripetersi)

- abbiamo una rubrica che informa gli interessati della pubblicazione cartacea di libri e riviste di numismatica, nella quale ci scambiamo pareri, consigli, impressioni...

Qualcosa vorrà pur dire, no?

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Non è tanto cosa preferiamo noi, dato che la nostra propensione al cartaceo è abbastanza evidente. Anche io che raccolgo, digitalizzo e rielaboro documenti, articoli e libri, alla fine preferisco poter sfogliare e quindi stampo e faccio rilegare..

La questione è quale direzione prenderà il mercato e cosa ci offriranno le future tecnologie?

Lo abbiamo già visto con i supporti audio\visivi, la musica una volta distribuita su vinile, poi su CD e adesso in formati meramente elettronici come gli mp3, stessa storia anche per i film.

Per come la vedo io, nell'arco di questo secolo il libro stampato scomparirà, il formato digitale è molto più economico da produrre e quindi gli utili salgono (la principale preoccupazione delle case editrici adesso è la pirateria, ma diciamocelo delle grandi major della musica non ne è fallita nessuna..mi sembra).

La tecnologia sta facendo passi da gigante, e quella che si chiama tecnologia E-INK ogni giorno migiora...

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Non è da sottovalutare oltretutto ciò che dice Numa Numa, con il formato digitale possiamo accedere a libri e testi che altrimenti sarebbero irraggiungibili...

Modificato da rongom
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Bene, vedo che la discussione ha interessato il grande pubblico. :)

Sono d'accordo con tutti voi: è difficile che scompaia del tutto ma, molto probabilmente, verrà molto ridimensionato :rolleyes:

Ma allora, chi con tanto sforzo ed impegno compra e studia il cartaceo, sarà difficile che si veda rientrare il capitale speso? <_<

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Ma allora, chi con tanto sforzo ed impegno compra e studia il cartaceo, sarà difficile che si veda rientrare il capitale speso? <_<

Sempre facendo riferimento alla musica, tuttora c'è una nicchia di appassionati che non rinuncerà mai al vinile (e non ti parlo di persone di 40 anni e oltre), queste passioni trovano comunque un seguito generazionale.....

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Ma allora, chi con tanto sforzo ed impegno compra e studia il cartaceo, sarà difficile che si veda rientrare il capitale speso? <_<

Sempre facendo riferimento alla musica, tuttora c'è una nicchia di appassionati che non rinuncerà mai al vinile (e non ti parlo di persone di 40 anni e oltre), queste passioni trovano comunque un seguito generazionale.....

Concordo con Rongom, già ora c'è un grande collezionismo per i libri antichi, non parliamo poi per i manoscritti.

Se la tecnologia prenderà il sopravvento sul cartaceo questo sarà sempre più ricercato ed apprezzato da appassionati e collezionisti...quindi tratta bene i tuoi libri caro Ghera, tienili in un luogo asciutto ed arieggiato, e ...non farci orecchie o linee con la penna biro mi raccomando <_< , al massimo con la matita. :D :D

Si vede che per me un libro equivale ad un tesoro??? :lol: :lol: Buona giornata a tutti, Giò

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Non è tanto cosa preferiamo noi, dato che la nostra propensione al cartaceo è abbastanza evidente. Anche io che raccolgo, digitalizzo e rielaboro documenti, articoli e libri, alla fine preferisco poter sfogliare e quindi stampo e faccio rilegare..

La questione è quale direzione prenderà il mercato e cosa ci offriranno le future tecnologie?

Lo abbiamo già visto con i supporti audio\visivi, la musica una volta distribuita su vinile, poi su CD e adesso in formati meramente elettronici come gli mp3, stessa storia anche per i film.

Beh non è che tutte le nuove tecnologie abbiano trovato diffusione (vedi laserdisc). E comunque l'ambito musicale e librario sono un tantino diversi.

E poi con queste "nuove tecnologie" sono ancora da valutare anche aspetti legati alla salute tutti da approfondire.

Questo mi sembra evidente: il libro ha diffusione praticamente in ogni settore dell'esperienza umana. Le nuove tecnologie davvero saranno in grado di soppiantarlo ovunque fino a ridurlo ad esclusivo oggetto di antiquariato?

Non saprei, ma per come la vedo io, costrituirebbe un appiattimento deprecabile della qualità stessa della vita.

I libri sono meravigliosi in quanto tali, costituiscono un peculiare supporto e veicolo fantastico del sapere. Non sarò certo io ad educare i miei figli all'uso escluso del chip e ad infondergli il desiderio di avere un economicissimo ipad, oggetto certamente alla portata di tutti :D, magari da rinnovare ogni 6 mesi con nuove splendide prestazioni.

No, non scompariranno tanto facilmente i libri, se per fortuna la gente ha ancora quel buon gusto e quel piacere di frequentare un teatro, un cinema o una biblioteca alla faccia di tutti gli mp3, gli streaming e gli ipad di questo mondo!

E poi: scompariranno i libri?

E le monete? Che fine faranno le monete? Il futuro è delle "cards"? :lol:

Forse... :rolleyes:

Modificato da orlando10
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Ci sono si state tecnologie che non hanno avuto futuro, ma è il concetto ad essere passato.

Io la penso come te, se devo leggere preferisco farlo con un libro stampato...ho provato a farlo con l'iPad, ("Il processo" di Kafka) e devo ammettere che dopo 5 minuti ero già innervosito, ormai l'iPad lo uso per consultazione e basta.

Ma il problema non siamo noi, sono gli altri, le case editrici e le leggi del mercato..

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Uff... Non voglio però che rivestire il ruolo dell'antitecnologico-conservatore-affamatoredelpopolo (scherzo). :P

Anche io faccio ampio uso delle nuove tecnologie.

Io penso che si debba partire dal fatto che il libro e il formato digitale non siano completamente sovrapponibili e sovrapporli sarebbe una forzatura, dunque in teoria dovrebbe esserci spazio per entrambi.

Io riconosco la grande utilità dell'avere a disposizione un testo in formato PDF, però questo non va a ricoprire tutte le situazioni per cui preferirei usare il cartaceo.

Può essere che il mercato mi spinga ad adeguarmi alla completa sovrapposizione.

Però, per esempio, ora sto affrontando un certo studio, ho bisogno di consultare tre libri insieme, dunque avrei bisogno di tre schermi, ma non potrei con questi ricostruire la stessa situazione "fisica" dei libri. Inoltre ho inserito tra le pagine una marea di segnalibri molto pratici, con i sistemi informatici non mi risulta pratico allo stesso modo. Sarà anche una questione di abitudine, però - tanto per fare un altro esempio - un conto è scrivere con la tastiera fisica un conto con quella virtuale. A sentire alcuni quella virtuale dovrebbe sostituire quella fisica e forse sarà così, ma di fatto io la trovo scomoda.

Chiaramente se fossi l'unico, non ci sarebbe storia, ma come me penso ci siano altri con le stesse... reazioni muscolari e percettive.

Non abbiamo la sfera di cristallo per prevedere il futuro, però il cartaceo ha i suoi vantaggi. E naturalmente è anche questione di pura soddisfazione.

Io ho soddisfazione nel leggere una guida turistica o un dizionario. Potrei anche prendermi il traduttore e con clic sentire la vocina, ma non è la stessa cosa. Lo stesso i navigatori satellitari; avranno ridimensionato la cartografia, ma non l'hanno soppiantata.

Quanto al mercato poi bisogna anche considerare che... "Microsoft Office" non è che sia gratis. Questa banalità per dire che quasi cerramente nel caso il cartaceo venisse soppiantato, qualcuno troverà il modo di farci pagare e tanto il digitale, internet e affini. Qui cito il fatto che CoinArchives sia diventato a pagamento e ogni ulteriore commento lo giudico superfluo, al di là del fatto che uno giudichi giusto pagare o meno.

Io spero che ci siano gli spazi per entrambi, sarebbe molto democratico! :D

Chiedo scusa se ho sovrapposto tanti argomenti diversi, ma il topic alla fine mi sembra lo consenta.

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io invece vado fuori topic e.. visto che è stato evocato direi che un domani

la moneta fisica come mezzo di pagamento continuerà ad essere ma occuperà un posto minore accanto alla moneta elettronica (carte di credito; carte di debito; bancomat etc.) e al borsellino elettronico tramite cellulare. Si per pagamenti di entità modesta (fino a poche decine di euro) sarà possibile lasciare portafoglio a casa e pagare con il proprio cellulare tramite tecnologia NFC (near field communication)

Una bella comodità ma che contribuirà ancora una volta alla riduzione del circolante.

Facendo un'analogia con l'affrancatura della posta possiamo vedere che il francobollo fisico, utilizzato nella maggior parte dei casi fino ad una decina/quindicina di anni fam, di fatto lascia spesso e volentieri il posto ad affrancature automatiche/elettroniche con tanti saluti all'amato rettangolino di carta colorata (domanda: è anche per questo che la filatelia sta conoscendo una crisi profondissima ?)

Quindi forse anche con la moneta potrebbe aversi questa dicotomia di uso ove lo strumento elettronico, virtuale, convive a pieno merito con la moneta classica.

In più la moneta metallica da parecchio tempo ha ceduto lo scettro, come volumi di circolazione , alla cartamoneta anche se monete metalliche contemporanee di tutti i Paesi animano ancora un collezionismo vivace (in particolare quello delle emissioni auree e commemorative).

La moneta non sparirà ma soprattutto non sparirà la Storia dietro le monete classiche (antiche, Medioevali e mOderne ) che hanno appassionato, appassionano e appassioneranno generazioni di amatori.

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Io ritengo che, al momento, i libri, per lo studio della numismatica, siano indispensabili.

E spero che, almeno in questo campo il formato digitale non soppianti del tutto, la carta stampata, ma la affianchi;

comunque, le opere numismatiche sono stampate in poche copie, spesso in edizioni di lusso, che costituiscono delle piccole opere d'arte e non hanno una grande diffusione.

Se si abbassassero i costi, ed aumentasse la fruibilità dei testi, avvicinando sempre più persone allo studio, ben vengano, ma a malincuore, le nuove tecnologie.

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