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IGNORED

Tfr in busta paga!


decamerone

Risposte migliori

Se per caso..il Tfr venisse dato in busta...io quasi quasi pensavo di comprare una monetina d'oro ogni mese...e metterla nella pentola. Siccome la cifra sarà più o meno un 200 euro penserei a un marengo o fac-simile, mezza sterlina, ma anche il mezzo marengo...

O forse sarebbe meglio l'argento...in questo caso...scudi, 500 lire.....o fac simili...

E' un idea malsana?

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Se per caso..il Tfr venisse dato in busta...io quasi quasi pensavo di comprare una monetina d'oro ogni mese...e metterla nella pentola...

E' un idea malsana?

Dipende. Come le condisci ?

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Tranquilli, il problema non si pone :rolleyes: non ve lo daranno il TFR in busta, per la semplice ragione che le aziende non hanno i soldi per farlo.

La legge impone di iscrivere a bilancio un fondo TFR pari all'importo complessivo delle liquidazioni maturate dai dipendenti, ma questi soldi sono solo sulla carta. Poichè è improbabile che tutti i dipendenti si dimettano o vengano licenziati contemporaneamente (questo secondo caso vorrebbe dire che l'azienda è alla canna del gas) le aziende usano i soldi del fondo per finanziare l'attività produttiva, e quando ogni tanto qualcuno va in pensione o si dimette, devono trovare solo i soldi necessari per pagare il singolo dipendente, anche a rate, se l'importo è elevato.
E' un po' lo stesso meccanismo su cui si reggono le banche, che se tutti i correntisti si presentassero contemporaneamente a ritirare in contanti tutti i loro depositi non sarebbero in grado di fare fronte, ma naturalmente giocano sul fatto che questo non accadrà mai.

Se si dovessero spalmare questi soldi sulla busta paga (ho sentito parlare addirittura di un raddoppio di stipendio) la maggior parte delle aziende non potrebbe sostenerne il costo, con le conseguenze che è facile immaginare dry.gif

petronius smile.gif

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concordo personalmente con petronius, ma chi si e' inventato il raddoppio mensile dello stipendio grazie al fatto ipotetico di poter includere il Tfr che si matura mensilmente ? x me gia' i 200€ ipotizzati all'inizio da Decamerone mi sembrano troppi....

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Tranquilli, il problema non si pone :rolleyes: non ve lo daranno il TFR in busta, per la semplice ragione che le aziende non hanno i soldi per farlo.

La legge impone di iscrivere a bilancio un fondo TFR pari all'importo complessivo delle liquidazioni maturate dai dipendenti, ma questi soldi sono solo sulla carta. Poichè è improbabile che tutti i dipendenti si dimettano o vengano licenziati contemporaneamente (questo secondo caso vorrebbe dire che l'azienda è alla canna del gas) le aziende usano i soldi del fondo per finanziare l'attività produttiva, e quando ogni tanto qualcuno va in pensione o si dimette, devono trovare solo i soldi necessari per pagare il singolo dipendente, anche a rate, se l'importo è elevato.

E' un po' lo stesso meccanismo su cui si reggono le banche, che se tutti i correntisti si presentassero contemporaneamente a ritirare in contanti tutti i loro depositi non sarebbero in grado di fare fronte, ma naturalmente giocano sul fatto che questo non accadrà mai.

Se si dovessero spalmare questi soldi sulla busta paga (ho sentito parlare addirittura di un raddoppio di stipendio) la maggior parte delle aziende non potrebbe sostenerne il costo, con le conseguenze che è facile immaginare dry.gif

petronius smile.gif

Quello che tu dici era valido fino al 2007, da quell'anno con la riforma della previdenza complementare pervista già dal 2005 non è più così, nel 2007 il lavoratore dipendente fu chiamato a decidere la destinazione del proprio TFR, le alternative erano 2 o aderire ai fondi pensione chiusi/aperti oppure dare il TFR all'INPS, nel fondo chiamato FondInps, in caso di silenzio assenso venne affidato a quest'ultimo. Grazie però ai salti mortali ed alle minacce di Confindustria tramite degli astrusi sistemi di compensazione, questi soldi vengono versati all'INPS solo in parte .

Non ho capito l'ultima riga sul raddoppio dello stiepndio, il TFR è circa il 7% di uno stipendio mensile.

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Faccio anche notare, come dicevano giustamente l'altro ieri a Radio24, che la tassazione del TFR è separata (23 % se non sbaglio), mentre se venisse percepito in busta baga sottostarebbe alla tassazione normale (43 %) cui sottostà l'intera retribuzione percepita mensilmente dal lavoratore, tra l'altro con prelievo diretto. Perciò non sono sicuro che a guadagnarci potrebbe essere il lavoratore, abolendo il TFR.

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Quello che tu dici era valido fino al 2007, da quell'anno con la riforma della previdenza complementare pervista già dal 2005 non è più così, e difatti la CONFINDUSTRIA fece i salti mortali per evitarlo, nel 2007 il lavoratore dipendente fu chiamato a decidere la destinazione del proprio TFR, le alternative erano 2 o aderire ai fondi pensione chiusi/aperti oppure dare il TFR all'INPS, nel fondo chiamato FondInps, in caso di silenzio assenso venne affidato a quest'ultimo.

Questo però solo per le aziende con più di 50 dipendenti... per quelle sotto il TFR rimane in mano alla ditta (se si era optato per la seconda soluzione).

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Quello che tu dici era valido fino al 2007, da quell'anno con la riforma della previdenza complementare pervista già dal 2005 non è più così, e difatti la CONFINDUSTRIA fece i salti mortali per evitarlo, nel 2007 il lavoratore dipendente fu chiamato a decidere la destinazione del proprio TFR, le alternative erano 2 o aderire ai fondi pensione chiusi/aperti oppure dare il TFR all'INPS, nel fondo chiamato FondInps, in caso di silenzio assenso venne affidato a quest'ultimo.

Questo però solo per le aziende con più di 50 dipendenti... per quelle sotto il TFR rimane in mano alla ditta (se si era optato per la seconda soluzione).

Esatto, anche per le altre in realtà non è così diretto il versamento all'INPS.

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Faccio anche notare, come dicevano giustamente l'altro ieri a Radio24, che la tassazione del TFR è separata (23 % se non sbaglio), mentre se venisse percepito in busta baga sottostarebbe alla tassazione normale (43 %) cui sottostà l'intera retribuzione percepita mensilmente dal lavoratore, tra l'altro con prelievo diretto. Perciò non sono sicuro che a guadagnarci potrebbe essere il lavoratore, abolendo il TFR.

Bravo DragoDormiente : hai svelato il "mistero", mi stavo proprio chiedendo che interesse ci fosse per il Governo; ma dopo il tuo post sugli ( interessi ) è tutto più chiaro.

saluti Gianni..

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Faccio anche notare, come dicevano giustamente l'altro ieri a Radio24, che la tassazione del TFR è separata (23 % se non sbaglio), mentre se venisse percepito in busta baga sottostarebbe alla tassazione normale (43 %) cui sottostà l'intera retribuzione percepita mensilmente dal lavoratore, tra l'altro con prelievo diretto. Perciò non sono sicuro che a guadagnarci potrebbe essere il lavoratore, abolendo il TFR.

Bhe questo è il motivo dell'operazione, ma perchè qualcuno pensava che toglievano soldi (nostri) dalle casse dell'INPS senza un corposo ritorno in tasse per lo stato? Oppure che lo facevano solo per permettere ai poveri lavoratori di incassare qualche euro in più in questo momento di crisi? seeeeee

Com'era "Meno tasse per tutti"? :lol:

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chi si e' inventato il raddoppio mensile dello stipendio grazie al fatto ipotetico di poter includere il Tfr che si matura mensilmente ?

Non ho capito l'ultima riga sul raddoppio dello stiepndio, il TFR è circa il 7% di uno stipendio mensile.

Che col TFR in busta paga sarebbero raddoppiati gli stipendi l'ha detto qualche giorno fa il Ministro in Canottiera :rolleyes:

Quello che tu dici era valido fino al 2007, da quell'anno con la riforma della previdenza complementare pervista già dal 2005 non è più così...nel 2007 il lavoratore dipendente fu chiamato a decidere la destinazione del proprio TFR, le alternative erano 2 o aderire ai fondi pensione chiusi/aperti oppure dare il TFR all'INPS, nel fondo chiamato FondInps, in caso di silenzio assenso venne affidato a quest'ultimo.

Questo però solo per le aziende con più di 50 dipendenti... per quelle sotto il TFR rimane in mano alla ditta (se si era optato per la seconda soluzione).

Avete entrambi ragione. Essendo io dipendente (ex) di una ditta con meno di 50 impiegati, devo aver memorizzato del decreto legge solo la parte che mi interessava :D

petronius :)

Modificato da petronius arbiter
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l'idea di decamerone non è malvagia, peccato che il crollo in borsa quotidiano, abbia sguinzagliato gli speculatori sull'oro, che è previsto in crescita...

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Awards

l'ha fatto quando era in canottiera ? ah ecco aveva molto caldo quindi..... speculatori sguinzagliati sull'oro eh ?.... previsto ancora in crescita ? allora e' il caso di stare alla larga x comprare ora oro di borsa ?

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Ciao

T.F.R. Sono soldi che dovrebbero essere accantonati per il lavoratore che poi va in pensione....e questo lo sappiamo tutti.

quello che , credo, non succeda è che non viene applicato l'interesse su tale deposito che è a disposizione della Ditta o Inps, in base alla scelta del lavoratore.

Quello che non capisco è per quale motivo devo lasciare il 7% dello stipendio a loro, senza avere un profiquo riscontro, quando il caro vita è alle stelle, le banche ci succhiano il sangue, tutto il futuro lavorativo del dipendente diventa discutibile e non più stabile.....ma cosa si vuole dal dipendente ???.

Chi se ne sta in canottiera, non si alza alle 5 del mattino per andare al lavoro e certi discorsi fanno girare le p...e ma la lista sarebbe troppo lunga e potremmo discutere per giorni.

Loro fanno quello che vogliono con i nostri soldi senza chiederlo a noi.

renato.ber

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beh..io ovviamente mi riferivo al caso sopra i 50 dipendenti...cui è già accantonato realmente!..e non più a livello contabile..

comunque vedremo...secondo me..siccome comunque è meglio mettere un cicino da parte..anche se servirebbero subito..l'unico modo è comprarci qualcosa di reale...certo che con 150-200 non si prende più praticamente nulla... i talleri a quanto si comprano..all'ingrosso di solito?

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beh..io ovviamente mi riferivo al caso sopra i 50 dipendenti...cui è già accantonato realmente!..e non più a livello contabile..

comunque vedremo...secondo me..siccome comunque è meglio mettere un cicino da parte..anche se servirebbero subito..l'unico modo è comprarci qualcosa di reale...certo che con 150-200 non si prende più praticamente nulla... i talleri a quanto si comprano..all'ingrosso di solito?

I talleri costano troppo secondo me, se vuoi investire in argento in Italia secondo me devi puntare sulle 500 lire in argento, per l'oro invece sterline e marenghi.

Anche se secondo bisogna stare attenti, se compri ora stai comunque comprando al prezzo massimo, certo può ancora salire, ma tra un po' quando gli speculatori disinvestiranno, l'oro potrebbe calare.

Modificato da donax
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il concetto è quello del PAC..per cui...la quotazione diventa relativa..

e si le 500 lire...non deludono...anche perchè io così a spanne prevedo che sarà l'argento a diventare l'unico prezioso di largo consumo...perchè l'oro e lo è già sarà fuori portata

del resto...il lavorato nuovo è almeno sui 50-60 al grammo...farci una collana è oramai praticamente impossibile per il popolo....

la cosa è in qualche modo....strana...ma che sia solo speculazione pura?...mah?...

con l'oro e l'argento...si compra sempre qualcosa...sempre....si mangia!...si comprano le persone e le cose...

guerra all'orrizzonte?...può essere?...e in caso?

ho in mente il film di spielberg.....un uomo veniva pagato in diamanti (anche loro...piccini così sottoquotati!!) e la cosa continua a frullarmi nella testa...

c'è del marcio in quello che stà succedendo...

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A parte il fatto che spacciare come aumento dello stipendio la distribuzione mensile di somme che appartengono GIA' al lavoratore sa tanto di presa per i fondelli, non credo che si tratti di una buona idea. Qualche volta anziché pensare all'immediato, occorrerebbe essere capaci di guardare più in là, analizzando il ruolo sociale del tfr.

Che fine farebbe il tfr se fosse distribuito mensilmente? Oltre ad essere tassato in misura maggiore, finirebbe speso. E quindi, ad esempio, addio ai pensionati che investono i soldi del tfr acquistando una casa che magari va a risolvere il problema abitativo dei figli.

Ma addio anche a quel sostegno economico che consente al lavoratore licenziato di poter tirare fino a quando non troverà un altro lavoro.

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